Domenico e Anna 2 (continua)
di
LanA
genere
dominazione
Si fermò sull’uscio della porta e fissò la vista sul letto davanti a lui.
Anna era a quattro zampe, il suo culo puntava direttamente alla porta aperta della camera da letto.
Attorno al lei erano sparsi quattro o cinque diversi dildo e plug anali di diverse dimensioni.
Accanto al letto matrimoniale un vibratore scrollava forte, quasi sovrastando i gemiti disperati della ragazza.
Lei aveva la mano destra dietro di lei, e martellava il suo buco del culo con un cazzone nero lungo e molto spesso.
I suoi lunghi capelli rossi erano spostati sul lato del suo viso e le sue tette rotonde ondeggiavano mentre Dom la guardava scopare il cazzone di gomma.
Quella vista gli ha ricordato il primo Plug anale che avevano comprato insieme.
Ma in quel caso era piccolo e viola.
Quella volta Anna si bagnava così tanto, mentre il piccolo giocattolo sprofondava nel suo buco del culo vergine, spingendo Dom a pomparla con vigore.
Alla fine del gioco il suo piccolo buco da troia era spalancato come un baratro, proprio come lo era ora.
In quell’occasione si erano innamorati del mondo tabù e sporco del sesso anale.
Dom sorrise mentre se lo ricordava, e sorrise ancora più guardando la sua ragazza meravigliosa scoparsi sul letto.
Ogni colpo da lei inferto, spinse il cazzone sempre più in profondità nel suo culo ben lubrificato.
Dopo solo qualche spinta fece penetrare il cazzo nero ancora un poco di più. Finora non andava oltre la metà della lunghezza.
Poi, sentendosi abbastanza sciolta, diede al dildo un'ultima spinta, e Dom vide distintamente, da dove si trovava, il momento preciso quando il suo anello anale si chiudeva lentamente intorno al cazzone, ora completamente inserito.
Anna chiuse gli occhi e gremì, sentendo l'intera lunghezza del dildo allargare le sue interiora, e saltò sulla schiena, dando a Dom una bellissima visuale della sua figa rasata.
Alla fine, la vide arrossire un po', mentre si rendeva conto che lui aveva assistito inaspettatamente a quella sua performance anale.
Dom si portò sul letto offrendole la bottiglia.
Lei annuì e gliela prese, tremando un po', mentre il dildo si spostava ancora più in profondità dentro di lei.
Dopo averlo baciato appassionatamente gli spiegò con un filo di voce la situazione.
"Ho dovuto iniziare senza di te, baby.
Il mio povero buco del culo doveva essere scopato.
Batté le palpebre e risero insieme.
CONTINUA ...
Anna era a quattro zampe, il suo culo puntava direttamente alla porta aperta della camera da letto.
Attorno al lei erano sparsi quattro o cinque diversi dildo e plug anali di diverse dimensioni.
Accanto al letto matrimoniale un vibratore scrollava forte, quasi sovrastando i gemiti disperati della ragazza.
Lei aveva la mano destra dietro di lei, e martellava il suo buco del culo con un cazzone nero lungo e molto spesso.
I suoi lunghi capelli rossi erano spostati sul lato del suo viso e le sue tette rotonde ondeggiavano mentre Dom la guardava scopare il cazzone di gomma.
Quella vista gli ha ricordato il primo Plug anale che avevano comprato insieme.
Ma in quel caso era piccolo e viola.
Quella volta Anna si bagnava così tanto, mentre il piccolo giocattolo sprofondava nel suo buco del culo vergine, spingendo Dom a pomparla con vigore.
Alla fine del gioco il suo piccolo buco da troia era spalancato come un baratro, proprio come lo era ora.
In quell’occasione si erano innamorati del mondo tabù e sporco del sesso anale.
Dom sorrise mentre se lo ricordava, e sorrise ancora più guardando la sua ragazza meravigliosa scoparsi sul letto.
Ogni colpo da lei inferto, spinse il cazzone sempre più in profondità nel suo culo ben lubrificato.
Dopo solo qualche spinta fece penetrare il cazzo nero ancora un poco di più. Finora non andava oltre la metà della lunghezza.
Poi, sentendosi abbastanza sciolta, diede al dildo un'ultima spinta, e Dom vide distintamente, da dove si trovava, il momento preciso quando il suo anello anale si chiudeva lentamente intorno al cazzone, ora completamente inserito.
Anna chiuse gli occhi e gremì, sentendo l'intera lunghezza del dildo allargare le sue interiora, e saltò sulla schiena, dando a Dom una bellissima visuale della sua figa rasata.
Alla fine, la vide arrossire un po', mentre si rendeva conto che lui aveva assistito inaspettatamente a quella sua performance anale.
Dom si portò sul letto offrendole la bottiglia.
Lei annuì e gliela prese, tremando un po', mentre il dildo si spostava ancora più in profondità dentro di lei.
Dopo averlo baciato appassionatamente gli spiegò con un filo di voce la situazione.
"Ho dovuto iniziare senza di te, baby.
Il mio povero buco del culo doveva essere scopato.
Batté le palpebre e risero insieme.
CONTINUA ...
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Quando ho vinto il culo di mia cognata 2/2racconto sucessivo
Il percorso del sesso senza limiti 17 (continua)
Commenti dei lettori al racconto erotico