Le tumide labbra della mia mamma - 12 - Un ambiente da favola per una festa memorabile!
di
Incest 2021
genere
incesti
Certo,l'esperienza con quella coppia di padre e figlia dediti al sesso più sfrenato con la complicità del maritino cornuto,ci era tornato spesso nella mente dopo gli ultimi incontri e per parecchie settimane dopo sino a quando,una rinnovata passione erotica ed un rinforzato amore, non ci avevano spinti ad allargare le ragioni di quel nostro legame incestuoso oramai più solido di quello materno.
Avevamo avuto bisogno di quel tempo per elaborare e cancellare dai nostri desideri quegli incontri che,comunque,rimanevano fissi nella nostra memoria.
Come dimenticare la prima volta che eravamo andati nella loro villa in mezzo al verde di un piccolo bosco fuori città.
A riceverci era sato proprio il marito che ci aveva fatto gli onori di casa offrendoci una bibita (Una birra per me ed una orzata per mia madre) in un piccolo salottino prima di accompagnarci nella nostra camera dove,nei momenti di "riposo" avremmo trascorso il nostro breve soggiorno.....erotico.
Come fosse un perfetto cameriere,dopo averci accompagnati ci aveva detto:
-Mia moglie e mio suocero vi aspettano per cena alle 8...verrò io stesso a prendervi.
In camera troverete gli abiti che hanno scelto per voi.-
In effetti su di un tavolinetto ed un attaccapanni vi erano ordinatamente posti Un lungo abito di seta nera trasparente per mia madre, una camicia bianca con pantaloni alla Zuava anch'essi neri, una cintura rossa di seta e scarpette nere lucide per me.
Quando ci eravamo vestiti,mia madre era davvero elegantissima anche se in verità poco coperta.
L'abito infatti le lasciava scoperta la schiena sino all'attaccatura dei glutei.
Stretto in vita,davanti era formato da una specie di balconcino tenuto da bretelle incrociate a ics in pizzo che le sosteneva,valorizzandolo in modo spattacoloso il seno completamente nudo.
La cintura che la stringava in vita era dello stesso pizzo con riflessi dorati che rifiniva tutti i bordi di quella stupenda creazione sartoriale.
Naturalmente non era previsto l'intimo ma solo calze velate autoreggenti nere che in trasparenza,asaltavano le forme delle sue gambe tornite.
Le scarpe di vernice rossa dal tacco vertiginoso,slanciavano verso il cielo la magnifica siluette di mia madre
Visti così vicini,avevamo una spiccata aria di danzatori di flamenco e la cosa ci aveva subito eccitati per la sensualità che evocava.
Alle otto in punto,il marito di Roby era venuto a bussare alla porta e vestito da cameriere,ci aveva accompagnati in un grande salone con al centro un grande tavolo rotondo già imbandito.
Al centro del tavolo un magnifico bouquet di fiori colorati ai cui lati,4 lampadari in agento sotenevano numerose candele che diffondevano la loro vibrante fioca luce mentre il soffitto era morbidamente illuminato da calde lampade nascoste dal controsoffitto.
I posti erano già contrassegnati e poggiate su tre piatti vi erano altrettante rose rosse.
Dunque vi erano tre donne era il primo pensiero che mi era passato per la mente ed infatti,prima di accedere completamente nella sala da pranzo eravamo stati raggiunti da Roby con suo padre Dudù ed insieme a loro una coppia di cui ignoravamo la presenza.
Dudù si era subito avvicinato a mia madre per farle il baciamano e subito dopo la figlia l'aveva abbracciata unendo le sue vogliose labbra a quelle tumide e carnose di mia madre.
-Benvenuti!-
Ci avevano detto all'unisono prima di presentarci gli altri ospiti.
La signora era vestita con una minigonna in pelle davvero mini e sopra una camicetta bianca completamente trasparente me ntre il marito che teneva al guinzaglio come fosse il suo cane,vestiva con una specie di tuta nera,lucida che gli lasciava scoperte le braccia e i glutei.
A quella vista,io e mia madre,ci eravamo resi conto che la festa aveva inizio e dopo che Roby avvicinandosi all'orecchio di mia madre le aveva bisbigliato "Cara,dopo questa cena faremo una scorpacciata di cioccolato" avevamo anche capito di quale tipo di festa si sarebbe trattato.
segue
Avevamo avuto bisogno di quel tempo per elaborare e cancellare dai nostri desideri quegli incontri che,comunque,rimanevano fissi nella nostra memoria.
Come dimenticare la prima volta che eravamo andati nella loro villa in mezzo al verde di un piccolo bosco fuori città.
A riceverci era sato proprio il marito che ci aveva fatto gli onori di casa offrendoci una bibita (Una birra per me ed una orzata per mia madre) in un piccolo salottino prima di accompagnarci nella nostra camera dove,nei momenti di "riposo" avremmo trascorso il nostro breve soggiorno.....erotico.
Come fosse un perfetto cameriere,dopo averci accompagnati ci aveva detto:
-Mia moglie e mio suocero vi aspettano per cena alle 8...verrò io stesso a prendervi.
In camera troverete gli abiti che hanno scelto per voi.-
In effetti su di un tavolinetto ed un attaccapanni vi erano ordinatamente posti Un lungo abito di seta nera trasparente per mia madre, una camicia bianca con pantaloni alla Zuava anch'essi neri, una cintura rossa di seta e scarpette nere lucide per me.
Quando ci eravamo vestiti,mia madre era davvero elegantissima anche se in verità poco coperta.
L'abito infatti le lasciava scoperta la schiena sino all'attaccatura dei glutei.
Stretto in vita,davanti era formato da una specie di balconcino tenuto da bretelle incrociate a ics in pizzo che le sosteneva,valorizzandolo in modo spattacoloso il seno completamente nudo.
La cintura che la stringava in vita era dello stesso pizzo con riflessi dorati che rifiniva tutti i bordi di quella stupenda creazione sartoriale.
Naturalmente non era previsto l'intimo ma solo calze velate autoreggenti nere che in trasparenza,asaltavano le forme delle sue gambe tornite.
Le scarpe di vernice rossa dal tacco vertiginoso,slanciavano verso il cielo la magnifica siluette di mia madre
Visti così vicini,avevamo una spiccata aria di danzatori di flamenco e la cosa ci aveva subito eccitati per la sensualità che evocava.
Alle otto in punto,il marito di Roby era venuto a bussare alla porta e vestito da cameriere,ci aveva accompagnati in un grande salone con al centro un grande tavolo rotondo già imbandito.
Al centro del tavolo un magnifico bouquet di fiori colorati ai cui lati,4 lampadari in agento sotenevano numerose candele che diffondevano la loro vibrante fioca luce mentre il soffitto era morbidamente illuminato da calde lampade nascoste dal controsoffitto.
I posti erano già contrassegnati e poggiate su tre piatti vi erano altrettante rose rosse.
Dunque vi erano tre donne era il primo pensiero che mi era passato per la mente ed infatti,prima di accedere completamente nella sala da pranzo eravamo stati raggiunti da Roby con suo padre Dudù ed insieme a loro una coppia di cui ignoravamo la presenza.
Dudù si era subito avvicinato a mia madre per farle il baciamano e subito dopo la figlia l'aveva abbracciata unendo le sue vogliose labbra a quelle tumide e carnose di mia madre.
-Benvenuti!-
Ci avevano detto all'unisono prima di presentarci gli altri ospiti.
La signora era vestita con una minigonna in pelle davvero mini e sopra una camicetta bianca completamente trasparente me ntre il marito che teneva al guinzaglio come fosse il suo cane,vestiva con una specie di tuta nera,lucida che gli lasciava scoperte le braccia e i glutei.
A quella vista,io e mia madre,ci eravamo resi conto che la festa aveva inizio e dopo che Roby avvicinandosi all'orecchio di mia madre le aveva bisbigliato "Cara,dopo questa cena faremo una scorpacciata di cioccolato" avevamo anche capito di quale tipo di festa si sarebbe trattato.
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