Menage a trois - 10 - ci si abbronza col guardone
di
Lucrezia
genere
trio
Siamo decisamente stanche, facciamo sesso da quando ci siamo svegliate, anzi io da prima e anche l'uomo, nonostante la pillolina dell'amore, per il resto è out.
Per questo mi attacco alla bottiglia, è acqua, e poi mi butto giù a rosolarmi al sole.
Dopo un po' dato che sono scomoda, mi giro a 90 gradi, no che avete capito, mi metto di traverso con la testa sugli addominali del maritone e i piedi sulla pancia di Serena.
Eh sì posso stare bene così ma poi quando vorrò girarmi di schiena dovrò necessariamente spostarmi.
Ovviamente lui non perde occasione per abbrancarmi una tetta, a me sta bene, a patto che non mi resti il segno del sole, e sai che c'è, vista la posizione allungo un piede e con le dita gioco con un capezzolo di Serena.
Dopo un po' una mano della suddetta mi prende il piede e lo sposta qui e là sulla tetta, poi lo lascia e passa la mano su tutta la mia gamba, accarezzandola col dorso, fino ad arrivare alla mia intimità che accarezza piano.
Una goduria, mi rilassa e quasi mi addormento, se nonché anche la mia testa è scossa dai movimenti della pancia sotto di me, guardo in su, guardo in giù, ma non vedo che succede, allora allungò una mano dietro e sento che si sta facendo una sega, sorrido, si ricomincia? Di già?
Mi sta bene sia chiaro, se volete masturbarvi per me va bene, solo non pretendete nulla da me ora, chiudo gli occhi e mi godo i movimenti dei vostri corpi, delle vostre mani.
Non so se ho pisolato mentre voi godevate, ma ho bisogno di girarmi, mi alzo e bevo ancora un po' mi alzo e vado al parapetto.
Oddio il mio petto non lo para affatto e le tette dondolano nel vuoto, ma sì penso, che guardino pure.
Ma dalla strada sottostante viene solo rumore di traffico e le finestre sono rigorosamente chiuse per via del caldo probabilmente, questo castra decisamente la mia voglia di trasgredire, oh cappero!
Così mi giro e la vedo, l'ombra, sulle prime penso a Serena o al marito, ma no sono ancora lì, ne vedo i quattro piedi, sicché penso, chi sarà il briccone.
Ah ora ti prendo, e per prenderlo non faccio proprio nulla, tranne sedermi col culo al parapetto stando attenta a non cadere di sotto, apro un poco le gambe, appoggio le braccia sul muretto e aspetto, dovrai pur uscire prima o poi, intanto faccio finta di nulla ma da dietro gli occhiali da sole scruto la terrazza.
Ed eccolo il furbacchione, chissà da quanto è lì, si sarà segato pure lui? Vado a chiedere.
Ora maschi, immaginatevi l'effetto di una stangona bionda che tutta nuda vi viene incontro sotto il sole, lo so già l'avete duro, un bozzo sotto la stoffa che tira alla grande già all'idea.
Ed ora pensate di essere intorno a quell'età per cui vi fate tante seghe immaginandovi che vi capiti proprio una cosa del genere, ma all'occasione che fate, fuggite?
Ebbene il tipo l'ho riacciuffato proprio sulla porta delle scale, "hei che fai, scappi ora" gli ho detto, poi girandomi vedo che ho messo in allarme anche gli altri due.
"Che succede?".
Nulla, solo un guardone, ed ora?
Per questo mi attacco alla bottiglia, è acqua, e poi mi butto giù a rosolarmi al sole.
Dopo un po' dato che sono scomoda, mi giro a 90 gradi, no che avete capito, mi metto di traverso con la testa sugli addominali del maritone e i piedi sulla pancia di Serena.
Eh sì posso stare bene così ma poi quando vorrò girarmi di schiena dovrò necessariamente spostarmi.
Ovviamente lui non perde occasione per abbrancarmi una tetta, a me sta bene, a patto che non mi resti il segno del sole, e sai che c'è, vista la posizione allungo un piede e con le dita gioco con un capezzolo di Serena.
Dopo un po' una mano della suddetta mi prende il piede e lo sposta qui e là sulla tetta, poi lo lascia e passa la mano su tutta la mia gamba, accarezzandola col dorso, fino ad arrivare alla mia intimità che accarezza piano.
Una goduria, mi rilassa e quasi mi addormento, se nonché anche la mia testa è scossa dai movimenti della pancia sotto di me, guardo in su, guardo in giù, ma non vedo che succede, allora allungò una mano dietro e sento che si sta facendo una sega, sorrido, si ricomincia? Di già?
Mi sta bene sia chiaro, se volete masturbarvi per me va bene, solo non pretendete nulla da me ora, chiudo gli occhi e mi godo i movimenti dei vostri corpi, delle vostre mani.
Non so se ho pisolato mentre voi godevate, ma ho bisogno di girarmi, mi alzo e bevo ancora un po' mi alzo e vado al parapetto.
Oddio il mio petto non lo para affatto e le tette dondolano nel vuoto, ma sì penso, che guardino pure.
Ma dalla strada sottostante viene solo rumore di traffico e le finestre sono rigorosamente chiuse per via del caldo probabilmente, questo castra decisamente la mia voglia di trasgredire, oh cappero!
Così mi giro e la vedo, l'ombra, sulle prime penso a Serena o al marito, ma no sono ancora lì, ne vedo i quattro piedi, sicché penso, chi sarà il briccone.
Ah ora ti prendo, e per prenderlo non faccio proprio nulla, tranne sedermi col culo al parapetto stando attenta a non cadere di sotto, apro un poco le gambe, appoggio le braccia sul muretto e aspetto, dovrai pur uscire prima o poi, intanto faccio finta di nulla ma da dietro gli occhiali da sole scruto la terrazza.
Ed eccolo il furbacchione, chissà da quanto è lì, si sarà segato pure lui? Vado a chiedere.
Ora maschi, immaginatevi l'effetto di una stangona bionda che tutta nuda vi viene incontro sotto il sole, lo so già l'avete duro, un bozzo sotto la stoffa che tira alla grande già all'idea.
Ed ora pensate di essere intorno a quell'età per cui vi fate tante seghe immaginandovi che vi capiti proprio una cosa del genere, ma all'occasione che fate, fuggite?
Ebbene il tipo l'ho riacciuffato proprio sulla porta delle scale, "hei che fai, scappi ora" gli ho detto, poi girandomi vedo che ho messo in allarme anche gli altri due.
"Che succede?".
Nulla, solo un guardone, ed ora?
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