Con la zia (5) e mia sorella
di
Luca43
genere
incesti
E poi arrivò un periodo in cui mio zio era spesso all’estero per lavoro e prima di partire si raccomandava che non lasciassi senza cazzo mia zia: io ormai ero entrato nella parte di suo compagno di scopate con Roberta e quando lui doveva assentarsi ricoprivo anche quella di suo sostituto a letto.
A mia zia ovviamente non sembrava vero avere due stalloni tutti per lei che si alternavano nei suoi buchetti ormai ben rodati e anche a me andava benissimo scopare da lei senza più paura di essere scoperti, bisognava solo stare attenti che non ci fosse mia cugina a casa loro.
Un giorno mia zia venne a fare sesso da me appunto perché da lei non si poteva e avevo io la casa libera, i miei erano andati in vacanza per una settimana e quindi eravamo tranquilli, non avevo fatto i conti con una cosa però: non ero l’unico ad avere le chiavi!
Quel pomeriggio passò mia sorella Giada per prendere degli scatoloni che le servivano dalla cantina ed entrò con le chiavi che aveva per le emergenze, io e mia zia ci stavamo dando dentro quindi non la sentimmo arrivare.
- Ma che cazzo state facendo?!? – urlò dalla porta della camera.
In quel momento avevo il pisello nel culo di Roberta che se lo stava gustando a pecorina, mi bloccai dentro di lei e non ebbi il coraggio di girarmi.
- Oh cazzo… - esclamò nostra zia sfilandosi da me e andando a coprirsi con il lenzuolo.
A quel punto mi fiondai verso mia sorella per impedirle di correre via e dopo averla presa per un braccio la accompagnai a sedersi sul letto, io ero nudo col cazzo ancora duro e camminando oscillava da tutte le parti.
- Siediti e lascia che ti spieghiamo – la esortai.
- Non c’è un cacchio da spiegare, siete due maiali! – rispose lei cercando inutilmente di non fissare il mio pisello.
- Sì, ammetto che è da un po’ che scopiamo, ma tu saresti riuscita a resistere ad un cazzo così? – intervenne Roberta.
Mia sorella guardava imbambolata il mio membro che non so come, nonostante la situazione, stava ancora dritto al centro dell’attenzione.
- Effettivamente è proprio un bel pisellone, ma è tuo nipote! –
- Facciamo così, voglio metterti alla prova, vediamo come reagisci tu guardando tuo fratello masturbarsi e se riesci a non infilarti il suo cazzo dentro da qualche parte – la sfidò nostra zia.
Iniziai a segarmelo piano su e giù, la scena era eccitante, mia sorella osservava la mia mano che lo accarezzava, io guardavo lei deglutire vistosamente e Roberta sorridermi facendomi l’occhiolino, ce l’avevamo in pugno.
Dopo poco Giada si mise una mano davanti dentro i pantaloni e con l’altra iniziò a titillarsi un capezzolo, aveva resistito anche meno di mia zia.
Mi avvicinai e le misi il pisello ormai completamente di nuovo turgido ad altezza viso, mia sorella mi guardò negli occhi per un secondo, poi li chiuse e iniziò a spompinarmi di gusto.
Era veramente brava, le piaceva giocare con la lingua sulla mia cappella e alternava leccatine delicate lungo tutta la lunghezza del cazzo a succhiate profonde fino in gola, con una mano mi segava e con l’altra mi massaggiava le palle, nel frattempo Roberta le aveva tolto tutti i vestiti e aveva cominciato a succhiarle le tette.
Fu Giada a interromperci: - Basta, non ce la faccio più, mettimelo dentro, subito! –
Si distese supina e allargando le cosce divaricò leggermente le labbra della figa per mostrarmi la sua intimità rosa già grondante, ora ero io imbambolato.
Mia zia mi prese il cazzo duro e mi accompagnò fino all’apertura di mia sorella, a quel punto fu sufficiente una piccola spinta per entrare dentro Giada e cominciai ad andare avanti e indietro gustandomi l’abbraccio caldo della sua passera attorno al mio uccello.
L’avevo guardata qualche volta come donna ma solo in quel momento, sotto di me con le tette che sobbalzavano avanti e indietro, potei notare com’era bona mia sorella, e soprattutto porca: lo sguardo con cui mi guardava fotterla faceva a gara coi suoi gemiti per dimostrare quanto troia fosse.
- Oh sì… continua a spingere così… daiii… scopa la tua sorellina… ti piace stare dentro la mia fica? –
- Sììì sei fantastica… non ti facevo così zoccola… -
Nel frattempo nostra zia vicino a noi si stava menando la micia a più non posso, fu lei a venire per prima, con un gemito liberatorio cominciò a spruzzare verso di noi bagnandoci completamente, a quel punto sia io che mia sorella cominciammo anche noi a godere, sentivo la sua figa strizzarmi ripetutamente il cazzo per estrarre tutto lo sperma che poteva, l’orgasmo fu fortissimo e molto lungo, non finivo più di schizzare dentro di lei.
- Per fortuna prendo la pillola, comunque non sarei riuscita a farti venire fuori, avevo troppa voglia di sentirti sborrare dentro di me – ansimò Giada, mentre si riprendeva dal piacere.
- E allora come la mettiamo adesso? – sorrise nostra zia.
- Eh sì, devo ammettere che i porcelli adesso sono 3! – rispose ridendo mia sorella.
- Veramente nel porcile ci sono 4 maiali, di solito è della partita anche nostro zio – confessai io lasciando Giada a bocca aperta.
continua…
A mia zia ovviamente non sembrava vero avere due stalloni tutti per lei che si alternavano nei suoi buchetti ormai ben rodati e anche a me andava benissimo scopare da lei senza più paura di essere scoperti, bisognava solo stare attenti che non ci fosse mia cugina a casa loro.
Un giorno mia zia venne a fare sesso da me appunto perché da lei non si poteva e avevo io la casa libera, i miei erano andati in vacanza per una settimana e quindi eravamo tranquilli, non avevo fatto i conti con una cosa però: non ero l’unico ad avere le chiavi!
Quel pomeriggio passò mia sorella Giada per prendere degli scatoloni che le servivano dalla cantina ed entrò con le chiavi che aveva per le emergenze, io e mia zia ci stavamo dando dentro quindi non la sentimmo arrivare.
- Ma che cazzo state facendo?!? – urlò dalla porta della camera.
In quel momento avevo il pisello nel culo di Roberta che se lo stava gustando a pecorina, mi bloccai dentro di lei e non ebbi il coraggio di girarmi.
- Oh cazzo… - esclamò nostra zia sfilandosi da me e andando a coprirsi con il lenzuolo.
A quel punto mi fiondai verso mia sorella per impedirle di correre via e dopo averla presa per un braccio la accompagnai a sedersi sul letto, io ero nudo col cazzo ancora duro e camminando oscillava da tutte le parti.
- Siediti e lascia che ti spieghiamo – la esortai.
- Non c’è un cacchio da spiegare, siete due maiali! – rispose lei cercando inutilmente di non fissare il mio pisello.
- Sì, ammetto che è da un po’ che scopiamo, ma tu saresti riuscita a resistere ad un cazzo così? – intervenne Roberta.
Mia sorella guardava imbambolata il mio membro che non so come, nonostante la situazione, stava ancora dritto al centro dell’attenzione.
- Effettivamente è proprio un bel pisellone, ma è tuo nipote! –
- Facciamo così, voglio metterti alla prova, vediamo come reagisci tu guardando tuo fratello masturbarsi e se riesci a non infilarti il suo cazzo dentro da qualche parte – la sfidò nostra zia.
Iniziai a segarmelo piano su e giù, la scena era eccitante, mia sorella osservava la mia mano che lo accarezzava, io guardavo lei deglutire vistosamente e Roberta sorridermi facendomi l’occhiolino, ce l’avevamo in pugno.
Dopo poco Giada si mise una mano davanti dentro i pantaloni e con l’altra iniziò a titillarsi un capezzolo, aveva resistito anche meno di mia zia.
Mi avvicinai e le misi il pisello ormai completamente di nuovo turgido ad altezza viso, mia sorella mi guardò negli occhi per un secondo, poi li chiuse e iniziò a spompinarmi di gusto.
Era veramente brava, le piaceva giocare con la lingua sulla mia cappella e alternava leccatine delicate lungo tutta la lunghezza del cazzo a succhiate profonde fino in gola, con una mano mi segava e con l’altra mi massaggiava le palle, nel frattempo Roberta le aveva tolto tutti i vestiti e aveva cominciato a succhiarle le tette.
Fu Giada a interromperci: - Basta, non ce la faccio più, mettimelo dentro, subito! –
Si distese supina e allargando le cosce divaricò leggermente le labbra della figa per mostrarmi la sua intimità rosa già grondante, ora ero io imbambolato.
Mia zia mi prese il cazzo duro e mi accompagnò fino all’apertura di mia sorella, a quel punto fu sufficiente una piccola spinta per entrare dentro Giada e cominciai ad andare avanti e indietro gustandomi l’abbraccio caldo della sua passera attorno al mio uccello.
L’avevo guardata qualche volta come donna ma solo in quel momento, sotto di me con le tette che sobbalzavano avanti e indietro, potei notare com’era bona mia sorella, e soprattutto porca: lo sguardo con cui mi guardava fotterla faceva a gara coi suoi gemiti per dimostrare quanto troia fosse.
- Oh sì… continua a spingere così… daiii… scopa la tua sorellina… ti piace stare dentro la mia fica? –
- Sììì sei fantastica… non ti facevo così zoccola… -
Nel frattempo nostra zia vicino a noi si stava menando la micia a più non posso, fu lei a venire per prima, con un gemito liberatorio cominciò a spruzzare verso di noi bagnandoci completamente, a quel punto sia io che mia sorella cominciammo anche noi a godere, sentivo la sua figa strizzarmi ripetutamente il cazzo per estrarre tutto lo sperma che poteva, l’orgasmo fu fortissimo e molto lungo, non finivo più di schizzare dentro di lei.
- Per fortuna prendo la pillola, comunque non sarei riuscita a farti venire fuori, avevo troppa voglia di sentirti sborrare dentro di me – ansimò Giada, mentre si riprendeva dal piacere.
- E allora come la mettiamo adesso? – sorrise nostra zia.
- Eh sì, devo ammettere che i porcelli adesso sono 3! – rispose ridendo mia sorella.
- Veramente nel porcile ci sono 4 maiali, di solito è della partita anche nostro zio – confessai io lasciando Giada a bocca aperta.
continua…
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