Solo per te

di
genere
scambio di coppia

Le mie dita si inoltrano nella selva rossa che incornicia il tuo viso.
Ti sollevo la nuca per baciarti.
I tuoi occhi sorridono e si socchiudono quando ti abbandoni alla carezza delle mie labbra, quando con la lingua disegno il contorno della tua bocca, percependo la soffice superficie rossa prima di farmi risucchiare dal gorgo della passione.
A gattoni su di te, mentre ti bacio il mio seno sfiora dolcemente il tuo, come le cime dei larici accarezzate dalla brezza del tardo pomeriggio ondeggiano cariche di malinconia.
Le carezze che i nostri capezzoli si scambiano caricano di sensazioni i giochi che le nostre lingue continuamente inventano, mentre alle mie spalle qualcuno, non so neanch'io chi sia, mi allarga le cosce per farsi strada verso il nido scuro già umido e molle.
Io bacio te e tu baci me, e una lingua mi penetra, là dietro. Ma io immagino che sia ancora tu, che mentre mi baci, ti impossessi del mio corpo, mi penetri e mi stimoli in mille modi, anche se razionalmente cerco di riconoscere se chi mi sta lavorando sia Lapo o Jos. Una carezza nota e abituale o un avventuriero che esplora un nuovo continente, con il suo modo di fare caratteristico e a me sconosciuto.
Gemo fra le tue labbra e tu mi accarezzi la schiena, mi avvicini al tuo petto perchè quando l'orgasmo mi scuoterà, tu possa stringermi a te e soffocare le mie grida tra i tuoi baci.
E dopo il deliquio, questa volta sono io che lentamente scivolo sul tuo corpo, come una risacca.
Mi stringo i tuoi seni intorno al volto, la fresca e liscia pelle sulle mie guance.
Ti avvicino i seni per leccarti i capezzoli insieme, come fa il mio uomo quando vuole vezzeggiarmi e come spero che anche a te piaccia.
Raccolgo il tuo consenso e continuo il mio percorso sul tuo ventre, mordicchiandoti intorno all'ombelico.
Ruoto in cerchi concentrici sulla piccola insenatura scura, il tuo centro di gravità, come i bracci di una galassia a spirale attratti in lente rotazioni attorno a un gigantesco buco nero.
E finalmente passo la punta del naso, le labbra e la lingua sul ciuffo di peli rossi, materializzazione di pitture di Klimt per i miei sensi eccitati.
Mi inebrio del tuo odore, di sensazioni tattili, visive e olfattive prima di dedicarmi completamente al tuo sapore.
Carezze provocanti mi sfiorano e mi penetrano, scivolano dentro di me risalendo contro correnti impetuose, come salmoni lungo torrenti canadesi, beneficiando dell'eccitazione che mi scioglie mentre punteggio di baci il tuo corpo.
Mani attente di cui non conosco il padrone mi accarezzano le cosce e il sedere; immagino occhi curiosi scrutarmi nei più minuti dettagli là dove le mani dilatano e le dita entrano.
Ma io sono tutta per te e mi lascio fare dalle carezze altrui.
Finalmente, inseguendo il profumo della tua vulva, mi immergo tra le labbra, il volto tra le tue cosce e il sedere per aria.
Aspiro, succhio e lecco, il tuo sapore mi inebria, mi obnubila, mi trascina nell'oblio e non faccio neanche caso al mio corpo scosso da qualcuno che da dietro, rotti gli indugi, mi sta entrando dentro con una corposa virilità.
Nel morbido delle tue onde rosse, cerco lo scoglio che emerge e mi cerca. Lo tocco, lo sfioro e tu rispondi con piccole grida.
Io, attenta ai tuoi gemiti, alle tue scosse di piacere sotto la mia lingua senza tregua, ti passo le mani sotto le cosce e ti stringo al mio muso.
Mi allungo per raggiungere i tuoi seni e sfiorarti i capezzoli.
Il mio organo del gusto si muove lento e veloce, accelera e si ferma, cerca ogni tuo punto sensibile e trasmette al tuo ventre i colpi che attraversano il mio corpo, dai lombi dell'uomo che sta godendo di me e della visione del mio amore e dei miei gesti per te.
Spengo le urla della mia estasi tra le tue cosce e raccolgo i tuoi suoni e la stretta delle tue cosce sul mio volto, all'apice del tuo godimento sotto le mie carezze.
Poi sei tu a distendermi sul letto, a salirmi sopra e a esplorare la mia vulva con le tue dita.
Mi pennelli il collo con la tua calda lingua, alterni le carezze al mio seno con giochi di dita sul mio clitoride. La tua bocca mi risucchia i capezzoli strappandomi acuti gridolini di soddisfazione.
Ti guardo mentre baci il mio seno. Alle tue spalle la sagoma forte e muscolosa che riconosco, si avvicina a te per entrarti da dietro, ma la tua anima si rinchiude con me in un alone onirico intessuto di oro intarsiato.
Mi tieni la nuca con una mano, le tue dita si insediano tra i miei capelli e mi gratti dolcemente il capo.
L'altra mano mi sfiora il seno con percorsi sinuosi, le dita come serpi d'acqua trascinate dalla corrente, tra i seni e intorno ai capezzoli.
La tua bocca mi offre la lingua, ti accolgo e il mio spirito si scompone in melodie ineffabili.
Un'altra bocca si insedia tra le mie cosce, ma io mi abbandono al tuo lungo bacio, cullata dai movimenti pendolari del tuo viso, poesia di un uomo che sta godendo delle tue delizie.
Chiudo gli occhi e mi sento trasportata in volo radente su un prato fiorito di montagna. La mia anima sfiora le corolle dei fiori come la tua lingua sfiora la mia.
Io e te in un eterno bacio di Klimt, separate dal mondo, avvolte e avvinghiate, quasi separate dai nostri corpi oggetto di attenzioni e di cure da parte dei nostri uomini.
Il tuo sospiro entra nei miei polmoni e sento ancora la tua lingua intorno alla mia prima di perdere di nuovo i sensi.
di
scritto il
2021-08-05
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