Sono una moglie felice 3° - Luna di miele con tanti cazzi per la sposa e il maritino.
di
Incest 2021
genere
tradimenti
Non vi è stata una notte dopo il nostro matrimonio che io non mi sia addormentata tra le braccia amorevoli e protettive di mio marito.
Lui mi abbracciava a stringeva a se qualunque cosa fosse successo in quella giornata e qualunque fosse la condizione in cui rincasavo.
Talvolta rientravo (e rientro ancora) col sesso pieno dello sperma del mio amante o con la bocca ancora intrisa del suo sapore.
Lui mi chiede sempre cosa io preferisca prima di andare a letto ed io di volta in volta gli chiedo di pulirmi con la lingua o aiutarmi a fare la doccia o il bidet e se a volte preferisco rimanere umida col seme dentro di me o col corpo e i capelli ancora appiccicosi, lui mi stringe a se e mi fa addormentare col capo appoggiato al suo petto avvolto dagli afrori di sesso che gli ho portato insieme al mio corpo.
Lui non mi dice mai cosa preferisce ma aspetta che sia io a svelargli i miei desideri per quella notte anche se so che lui preferisce sempre ripulirmi in ogni piega della mia pelle con la lingua per poi fare l'amore con me ed addormentarsi stringendomi al suo corpo.
Naturalmente, tutto questo avviene quando rientro a casa dopo aver incontrato un mio amante mentre quando passo fuori la notte o più notti consecutive, si preoccupa di sapere come sto, se ho passate bei momenti e se ho goduto pensando a lui e poi mi massaggia tutta per farmi riprendere dalla fatica fatta.
A volte riesce a farmi godere ancora massaggiandomi e baciandomi i piedi e l'interno delle cosce.
Tornando alla mia prima notte di nozze, al mio risveglio accanto a me non vi era più il mio fresco sposo e neanche mio padre il quale si era alzato presto per evitare che mio fratello arrivando lo trovasse da noi.
Mio fratello infatti aveva l'incarico di accompagnarci in aeroporto dove ci saremmo imbarcati per la nostra luna di miele alle Gran Canarie posto che aveva scelto mio marito per via del mare e delle numerose spiagge naturiste che in quel periodo erano alquanto tranquille e sicure.
Mentre mio fratello guidava, io occupavo il sedile accanto a quello di guida mentre mio marito sedeva dietro.
Dopo qualche minuto dalla partenza, mi ero tirata su la gonna mostrando le cosce a mio fratello sino al punto da fargli vedere il pelo della fica senza mutande.
Contemporaneamente gli avevo appoggiato una mano sulla patta dei pantaloni che lui, nervosamente aveva cercato di scostare.
Mio fratello non sapeva nulla del rapporto tra me e mio marito e quella situazione lo imbarazzava alquanto.
Il viaggio sarebbe durato poco più di un'ora e dunque, non avevo molto tempo per fargli capire come davvero stavano le cose.
Strattonandogli il pantalone e guardandolo con occhi seri gli avevo gridato: "Sta fermo e lasciami fare se vuoi che ti faccia godere con la bocca come ieri!"
Mio marito naturalmente non interferiva in quella situazione che imbarazzava mio fratello verso il quale comunque, attraverso lo specchietto lanciava occhiate di assenso.
Quando finalmente (dopo che avevo svelato del pompino al ristorante) si era calmato, gli avevo abbassato la cerniera e le mutande dalle quali era spuntato il cazzo già duro.
Dopo averlo segato per un po, mi sono abbassata prendendoglielo in bocca.
Lui ansimando e con gli occhi strabuzzati fissi sul sorriso sornione di mio marito, si era finalmente lasciato fare e dopo un po, contrariamente alla sua abituale resistenza, mi aveva messo una mano sulla testa ed aveva cominciato a scaricare i suoi caldi fiotti riempiendomi la bocca di sborra.
Con la bocca piena ed a gesti lo avevo fatto accostare ed una volta fermo, ero scesa sedendomi accanto a mio marito e facendo tutto il resto del viaggio sino all'aeroporto abbracciata a lui e con le bocche che parevano incollate.
Quando dopo averci aiutati a scaricare i bagagli con un'aria frastornata, senza dire una parola, aveva avuto la forza solo per augurarci buon viaggio.
A ripensarci ora, non so neanch'io come mi sia venuta quell'idea che, comunque per mio fratello, era un messaggio preciso di quello che sarebbe potuto accadere al nostro rientro dal viaggio di nozze.
Ho già detto che sono una moglie felice e la cosa mi veniva confermata via via che scorrevano le ore dopo il fatidico sì davanti al prete.
-Sì!- Avevo risposto alle domande del sacerdote mentre il mio sposo mi infilava la vera nuziale quale impegno d'amore e dopo poco più di un'ora, ero già in ginocchio davanti a mio fratello per fargli un pompino.
Quella notte stessa l'avevo trascorsa facendo l'amore con mio padre mentre il mio sposino godeva e tifava insieme a noi affinché riuscisse già ad ingravidarmi.
E poi, il pompino in macchina a mio fratello ignara del fatto che la mia giornata erotica sarebbe stata ancora lunga e piena di sorprese.
In aereo infatti ci avevano destinati ai sedili a tre posti con mio marito sul lato corridoio, io in mezzo ed un distinto signore accanto al finestrino.
Il volo sarebbe durato circa 5 ore ed a un certo punto con le luci spente io mi ero appisolata.
Ero con la testa appoggiata a quella di mio marito quando nel mio dormiveglia, avevo sentito una mano sfiorarmi la coscia.
Li per li, non ci avevo fatto molto caso ma poi, sentendo la carezza più insistente, avevo allungato la mano e l'avevo appoggiata su quella che mi stava accarezzando.
A quel contatto l'uomo aveva girato la mano ed aveva intrecciato le dita con le mie lanciandomi un sensuale messaggio d'intesa.
In quel momento quel gesto, il calore di quella mano, la stretta virile sulle mie dita mi avevo procurato un brivido che aveva scosso il mio corpo e del quale si era accorto subito mio marito.
Io ero ancora senza mutande ed in quella turbinosa situazione, istintivamente mi ero portata tra le cosce quella mano così forte e temeraria.
Ero già bagnata!
Mentre lo sconosciuto mi accarezzava con movimenti sapienti la fica, avevo preso la mano di mio marito e l'avevo portata a verificare cosa stesse succedendo in quel momento sotto la mia gonna.
A quel contatto l'uomo aveva avuto un piccolo scatto come a volersi ritrarre ed io prontamente lo avevo bloccato indirizzando le sue dita sulla mia clitoride mentre mio marito mi pastrugnava tra le grandi labbra.
Che goduria!
Quella situazione così nuova e intrigante mi aveva portata ben presto ad avere due orgasmi l'uno dietro l'altro.
A quel punto, mi ero chinata su di lui e dopo avergli estratto il cazzo lo avevo spompinato sino a farmi sborrare in bocca ed ingoiare ogni goccia del suo gustoso nettare.
Naturalmente mio marito aveva voluto partecipare unendosi alla mia bocca in un profondo e gustoso bacio.
Quando era tornata la luce quel signore ci aveva spiegato di essere un funzionario della compagnia aerea sulla quale stavamo viaggiando e che per un giorno, per motivi di servizio, si sarebbe fermato in un albergo vicino al nostro.
Per quella sera ci aveva invitati a cena nel ristorante del suo albergo.
L'ambiente assai lussuoso era diverso dal nostro affacciato sul mare e destinato ad una clientela turistica mentre il suo era dedicato ai viaggi d'affari.
Quando siamo arrivati, lui non era solo ma in compagnia di un giovane dalla pelle scura che poi avremmo saputo essere il responsabile della biglietteria della sua compagnia.
Alla vista di quel giovane così bello e dall'aria robusta ed aitante, avevo sgranato gli occhi immaginando cosa sarei riuscita a fare con lui.
La stessa reazione aveva avuto mio marito che mi aveva guardata regalandomi un sorriso d'intesa sornione e sensuale.
segue
Lui mi abbracciava a stringeva a se qualunque cosa fosse successo in quella giornata e qualunque fosse la condizione in cui rincasavo.
Talvolta rientravo (e rientro ancora) col sesso pieno dello sperma del mio amante o con la bocca ancora intrisa del suo sapore.
Lui mi chiede sempre cosa io preferisca prima di andare a letto ed io di volta in volta gli chiedo di pulirmi con la lingua o aiutarmi a fare la doccia o il bidet e se a volte preferisco rimanere umida col seme dentro di me o col corpo e i capelli ancora appiccicosi, lui mi stringe a se e mi fa addormentare col capo appoggiato al suo petto avvolto dagli afrori di sesso che gli ho portato insieme al mio corpo.
Lui non mi dice mai cosa preferisce ma aspetta che sia io a svelargli i miei desideri per quella notte anche se so che lui preferisce sempre ripulirmi in ogni piega della mia pelle con la lingua per poi fare l'amore con me ed addormentarsi stringendomi al suo corpo.
Naturalmente, tutto questo avviene quando rientro a casa dopo aver incontrato un mio amante mentre quando passo fuori la notte o più notti consecutive, si preoccupa di sapere come sto, se ho passate bei momenti e se ho goduto pensando a lui e poi mi massaggia tutta per farmi riprendere dalla fatica fatta.
A volte riesce a farmi godere ancora massaggiandomi e baciandomi i piedi e l'interno delle cosce.
Tornando alla mia prima notte di nozze, al mio risveglio accanto a me non vi era più il mio fresco sposo e neanche mio padre il quale si era alzato presto per evitare che mio fratello arrivando lo trovasse da noi.
Mio fratello infatti aveva l'incarico di accompagnarci in aeroporto dove ci saremmo imbarcati per la nostra luna di miele alle Gran Canarie posto che aveva scelto mio marito per via del mare e delle numerose spiagge naturiste che in quel periodo erano alquanto tranquille e sicure.
Mentre mio fratello guidava, io occupavo il sedile accanto a quello di guida mentre mio marito sedeva dietro.
Dopo qualche minuto dalla partenza, mi ero tirata su la gonna mostrando le cosce a mio fratello sino al punto da fargli vedere il pelo della fica senza mutande.
Contemporaneamente gli avevo appoggiato una mano sulla patta dei pantaloni che lui, nervosamente aveva cercato di scostare.
Mio fratello non sapeva nulla del rapporto tra me e mio marito e quella situazione lo imbarazzava alquanto.
Il viaggio sarebbe durato poco più di un'ora e dunque, non avevo molto tempo per fargli capire come davvero stavano le cose.
Strattonandogli il pantalone e guardandolo con occhi seri gli avevo gridato: "Sta fermo e lasciami fare se vuoi che ti faccia godere con la bocca come ieri!"
Mio marito naturalmente non interferiva in quella situazione che imbarazzava mio fratello verso il quale comunque, attraverso lo specchietto lanciava occhiate di assenso.
Quando finalmente (dopo che avevo svelato del pompino al ristorante) si era calmato, gli avevo abbassato la cerniera e le mutande dalle quali era spuntato il cazzo già duro.
Dopo averlo segato per un po, mi sono abbassata prendendoglielo in bocca.
Lui ansimando e con gli occhi strabuzzati fissi sul sorriso sornione di mio marito, si era finalmente lasciato fare e dopo un po, contrariamente alla sua abituale resistenza, mi aveva messo una mano sulla testa ed aveva cominciato a scaricare i suoi caldi fiotti riempiendomi la bocca di sborra.
Con la bocca piena ed a gesti lo avevo fatto accostare ed una volta fermo, ero scesa sedendomi accanto a mio marito e facendo tutto il resto del viaggio sino all'aeroporto abbracciata a lui e con le bocche che parevano incollate.
Quando dopo averci aiutati a scaricare i bagagli con un'aria frastornata, senza dire una parola, aveva avuto la forza solo per augurarci buon viaggio.
A ripensarci ora, non so neanch'io come mi sia venuta quell'idea che, comunque per mio fratello, era un messaggio preciso di quello che sarebbe potuto accadere al nostro rientro dal viaggio di nozze.
Ho già detto che sono una moglie felice e la cosa mi veniva confermata via via che scorrevano le ore dopo il fatidico sì davanti al prete.
-Sì!- Avevo risposto alle domande del sacerdote mentre il mio sposo mi infilava la vera nuziale quale impegno d'amore e dopo poco più di un'ora, ero già in ginocchio davanti a mio fratello per fargli un pompino.
Quella notte stessa l'avevo trascorsa facendo l'amore con mio padre mentre il mio sposino godeva e tifava insieme a noi affinché riuscisse già ad ingravidarmi.
E poi, il pompino in macchina a mio fratello ignara del fatto che la mia giornata erotica sarebbe stata ancora lunga e piena di sorprese.
In aereo infatti ci avevano destinati ai sedili a tre posti con mio marito sul lato corridoio, io in mezzo ed un distinto signore accanto al finestrino.
Il volo sarebbe durato circa 5 ore ed a un certo punto con le luci spente io mi ero appisolata.
Ero con la testa appoggiata a quella di mio marito quando nel mio dormiveglia, avevo sentito una mano sfiorarmi la coscia.
Li per li, non ci avevo fatto molto caso ma poi, sentendo la carezza più insistente, avevo allungato la mano e l'avevo appoggiata su quella che mi stava accarezzando.
A quel contatto l'uomo aveva girato la mano ed aveva intrecciato le dita con le mie lanciandomi un sensuale messaggio d'intesa.
In quel momento quel gesto, il calore di quella mano, la stretta virile sulle mie dita mi avevo procurato un brivido che aveva scosso il mio corpo e del quale si era accorto subito mio marito.
Io ero ancora senza mutande ed in quella turbinosa situazione, istintivamente mi ero portata tra le cosce quella mano così forte e temeraria.
Ero già bagnata!
Mentre lo sconosciuto mi accarezzava con movimenti sapienti la fica, avevo preso la mano di mio marito e l'avevo portata a verificare cosa stesse succedendo in quel momento sotto la mia gonna.
A quel contatto l'uomo aveva avuto un piccolo scatto come a volersi ritrarre ed io prontamente lo avevo bloccato indirizzando le sue dita sulla mia clitoride mentre mio marito mi pastrugnava tra le grandi labbra.
Che goduria!
Quella situazione così nuova e intrigante mi aveva portata ben presto ad avere due orgasmi l'uno dietro l'altro.
A quel punto, mi ero chinata su di lui e dopo avergli estratto il cazzo lo avevo spompinato sino a farmi sborrare in bocca ed ingoiare ogni goccia del suo gustoso nettare.
Naturalmente mio marito aveva voluto partecipare unendosi alla mia bocca in un profondo e gustoso bacio.
Quando era tornata la luce quel signore ci aveva spiegato di essere un funzionario della compagnia aerea sulla quale stavamo viaggiando e che per un giorno, per motivi di servizio, si sarebbe fermato in un albergo vicino al nostro.
Per quella sera ci aveva invitati a cena nel ristorante del suo albergo.
L'ambiente assai lussuoso era diverso dal nostro affacciato sul mare e destinato ad una clientela turistica mentre il suo era dedicato ai viaggi d'affari.
Quando siamo arrivati, lui non era solo ma in compagnia di un giovane dalla pelle scura che poi avremmo saputo essere il responsabile della biglietteria della sua compagnia.
Alla vista di quel giovane così bello e dall'aria robusta ed aitante, avevo sgranato gli occhi immaginando cosa sarei riuscita a fare con lui.
La stessa reazione aveva avuto mio marito che mi aveva guardata regalandomi un sorriso d'intesa sornione e sensuale.
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Commenti dei lettori al racconto erotico