Marinella, diario di una novella troia -2- (continua)
di
LanA
genere
dominazione
9 maggio
Ciao, eccomi qua.
Ieri sera ho fatto ciò che mi hai detto; mi sono messa nuda davanti allo specchio.
Poi mi sono seduta si di una sedia, calandomi sopra una bottiglia di birra, lentamente.
Ho incominciato ad andare avanti e dietro sulla bottiglia.
Solo il pensiero che mi era stato ordinato da qualcuno, mi ha portato in poco tempo all'orgasmo.
Ho continuato fino a godere ancora, mentre ho completamente bagnato la sedia dei miei umori.
Sono riuscita poi a far entrare il collo della bottiglia, così bagnato, un pochetto nel mio culetto.
Poi ho fatto una cosa che non avevo mai fatto finora; ho leccato la bottiglia sentendo il mio sapore.
Così ho fatto anche con il liquido che era sulla sedia.
Ti ringrazio per questi ordini, grazie.
Fatta la doccia mi sono recata al lavoro.
Ero un po’ imbarazzata all'inizio, ma poi non ti nascondo che notando alcuni pazienti guardarmi sotto come meglio potevano, mi ha eccitata al punto che a metà mattina sono dovuta andare in bagno a masturbarmi.
Alle 13:00 quando sono salita in autobus, non era molto pieno.
Ho notato un uomo sulla cinquantina che da seduto mi guardava le cosce a metà scoperte.
Si è alzato e mi ha fatto sedere al suo posto, e lui si è posto davanti a me.
Ho notato che cercava di sbirciarmi fra le cosce e all'apertura della camicetta.
Alla fermata successiva mi sono alzata anch'io per dare posto ad una signora anziana.
Quando l'autobus si è riempito, ho notato che la sua mano era sul passamano del sedile.
Il mio pube era proprio a quella altezza.
Dopo una curva del mezzo di trasporto l'ho sentito appoggiarsi dietro di me.
Mi sono trovata con la sua mano davanti, e il suo corpo dietro.
Potevo sentire il pene duro appoggiata al mio culo.
Non ti nascondo che mi sono bagnata.
Ad un tratto si è rivolto a me, chiedendomi dove fossi scesa.
Io ho risposto e lui mi ha detto:
"io scendo dopo ai giardini, con questo bel sole una passeggiata fa bene "
Ho sentito spingere il suo cazzo sul mio didietro, e nello stesso tempo la sua mano che si staccava dalla barra del bus, per muoversi in direzione della mia figa.
Questa situazione mi dava molta eccitazione, troppa eccitazione.
Mi sono spostata e sono scesa addirittura la fermata prima.
All'uscita serale, sono andata in palestra, ma non sono riuscita a vestirmi come mi hai ordinato, perché avevo già in macchina il vestiario.
Purtroppo non ho potuto indossare quello che mi avevi ordinato.
Provvederò giovedì, ma intanto devo dirti che mettermi la tutina senza slip, ha fatto già si che alcuni uomini mi abbiano notata.
Si vedeva chiaramente la spacca della mi figa attraverso la tuta.
Guardandomi allo specchio ho anche potuto notare che al centro della mia figa, stava formandosi una chiazza di umidità.
Un uomo si e messo a fare pesi davanti a me, e ho notato la sua eccitazione nel pantaloncino attillato.
Immagino la prossima volta, se mi metterò i pantaloncini svasati e la canotta larga cosa succederà.
Sono certa che mi vergognerò molto, ma tu vuoi così e lo farò.
CONTINUA ...
Ciao, eccomi qua.
Ieri sera ho fatto ciò che mi hai detto; mi sono messa nuda davanti allo specchio.
Poi mi sono seduta si di una sedia, calandomi sopra una bottiglia di birra, lentamente.
Ho incominciato ad andare avanti e dietro sulla bottiglia.
Solo il pensiero che mi era stato ordinato da qualcuno, mi ha portato in poco tempo all'orgasmo.
Ho continuato fino a godere ancora, mentre ho completamente bagnato la sedia dei miei umori.
Sono riuscita poi a far entrare il collo della bottiglia, così bagnato, un pochetto nel mio culetto.
Poi ho fatto una cosa che non avevo mai fatto finora; ho leccato la bottiglia sentendo il mio sapore.
Così ho fatto anche con il liquido che era sulla sedia.
Ti ringrazio per questi ordini, grazie.
Fatta la doccia mi sono recata al lavoro.
Ero un po’ imbarazzata all'inizio, ma poi non ti nascondo che notando alcuni pazienti guardarmi sotto come meglio potevano, mi ha eccitata al punto che a metà mattina sono dovuta andare in bagno a masturbarmi.
Alle 13:00 quando sono salita in autobus, non era molto pieno.
Ho notato un uomo sulla cinquantina che da seduto mi guardava le cosce a metà scoperte.
Si è alzato e mi ha fatto sedere al suo posto, e lui si è posto davanti a me.
Ho notato che cercava di sbirciarmi fra le cosce e all'apertura della camicetta.
Alla fermata successiva mi sono alzata anch'io per dare posto ad una signora anziana.
Quando l'autobus si è riempito, ho notato che la sua mano era sul passamano del sedile.
Il mio pube era proprio a quella altezza.
Dopo una curva del mezzo di trasporto l'ho sentito appoggiarsi dietro di me.
Mi sono trovata con la sua mano davanti, e il suo corpo dietro.
Potevo sentire il pene duro appoggiata al mio culo.
Non ti nascondo che mi sono bagnata.
Ad un tratto si è rivolto a me, chiedendomi dove fossi scesa.
Io ho risposto e lui mi ha detto:
"io scendo dopo ai giardini, con questo bel sole una passeggiata fa bene "
Ho sentito spingere il suo cazzo sul mio didietro, e nello stesso tempo la sua mano che si staccava dalla barra del bus, per muoversi in direzione della mia figa.
Questa situazione mi dava molta eccitazione, troppa eccitazione.
Mi sono spostata e sono scesa addirittura la fermata prima.
All'uscita serale, sono andata in palestra, ma non sono riuscita a vestirmi come mi hai ordinato, perché avevo già in macchina il vestiario.
Purtroppo non ho potuto indossare quello che mi avevi ordinato.
Provvederò giovedì, ma intanto devo dirti che mettermi la tutina senza slip, ha fatto già si che alcuni uomini mi abbiano notata.
Si vedeva chiaramente la spacca della mi figa attraverso la tuta.
Guardandomi allo specchio ho anche potuto notare che al centro della mia figa, stava formandosi una chiazza di umidità.
Un uomo si e messo a fare pesi davanti a me, e ho notato la sua eccitazione nel pantaloncino attillato.
Immagino la prossima volta, se mi metterò i pantaloncini svasati e la canotta larga cosa succederà.
Sono certa che mi vergognerò molto, ma tu vuoi così e lo farò.
CONTINUA ...
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