Il Regalo Della Schiava -3- (continua)
di
LanA
genere
dominazione
Una, due, tre quattro, cinque e anche sei volte continua questo ballo fino a che la padrona non esce.
“Rimettiti sul letto, forza, più dietro, così te la torna a leccare
E tu sali sul letto, cagna”
Il sesso della padrona è ora più bagnato di prima. Però è ancora profumato.
Il MIO SIGNORE è dietro di me, lo sento strappare la busta di un preservativo e inizia subito a montarmi.
Come volevo questo momento!
Chiudo gli occhi e mi godo l’instante, voglio che goda, che abbia piacere, che mi veda leccare il sesso della padrona, della SUA schiava amante, spero di potere di nuovo farla godere come prima perché questo sia un bel regalo per lei, e LUI sia soddisfatto di me.
Mi continua a scopare ancora per un tratto, mentre la mia bocca è sempre sul sesso di lei.
La mano di lui sulla mia testa, poi esce e si toglie il preservativo.
Non ho capito se sia venuto.
Me ne dispiaccio perché probabilmente è perché non sono stata abbastanza brava.
“Girati. Faccia in su, testa verso il fuori e gambe verso il dentro.
Tu saligli sopra, ché te la continua a leccare”
La padrona mi scavalca e si posiziona e io tengo un braccio lungo il corpo e l’altro sopra la testa, e non ho ancora iniziato a leccare di nuovo il sesso della padrona, che il MIO SIGNORE è già sopra tutte e due.
Le apre il culo con il suo cazzo.
Ci dà di stantuffo, e io lecco, dentro la figa e tutto intorno.
Passo al clitoride, muovo la lingua trasversalmente e con la mano libera le tocco le labbra, sento che le piace, le piace molto, finché non le piace così tanto che la sento prendere il mio sesso in bocca.
È calda, è morbida e lo stringe con le labbra e lo succhia.
Il MIO SIGNORE mi ha ordinato di leccarla, però, cerco di non distogliere l’attenzione, di ricordarmi che sono un oggetto di piacere e in questo momento devo dare piacere alla padrona con la mia lingua.
Torno a leccarla e ad aprire il suo sesso con la lingua, sento il cazzo del MIO SIGNORE che stantuffa appena sopra, lo vedo entrare e uscire continuamente, e la padrona che mugola ed esprime il proprio piacere.
Bene, penso, sto facendo bene…
“Falla alzare, vieni ché continuo a scoparti.
E tu, rivolto a me, indossa lo strap-on e vieni”.
Sapevo che sarebbe potuto succedere, ma già stasera?
Non ce la farò…, dopo tanto comandare e scopare e percuotere Eva?
Non ce la farò.
Comincio a toccarmi.
Con due mani.
Mi volto a guardare la padrona che viene scopata ancora dal MIO SIGNORE.
Ma la starà ancora inculando o l’ha presa davanti?
Non sono fatti miei, io sono un pezzo di carne per il loro piacere, che domande mi faccio?
Concentrati, piuttosto su Adam, cagna!
“Girati sottosopra, la testa in dentro e le gambe fuori” come se avesse sentito i miei pensieri.
Mi giro: ora li vedo bene.
CONTINUA ...
“Rimettiti sul letto, forza, più dietro, così te la torna a leccare
E tu sali sul letto, cagna”
Il sesso della padrona è ora più bagnato di prima. Però è ancora profumato.
Il MIO SIGNORE è dietro di me, lo sento strappare la busta di un preservativo e inizia subito a montarmi.
Come volevo questo momento!
Chiudo gli occhi e mi godo l’instante, voglio che goda, che abbia piacere, che mi veda leccare il sesso della padrona, della SUA schiava amante, spero di potere di nuovo farla godere come prima perché questo sia un bel regalo per lei, e LUI sia soddisfatto di me.
Mi continua a scopare ancora per un tratto, mentre la mia bocca è sempre sul sesso di lei.
La mano di lui sulla mia testa, poi esce e si toglie il preservativo.
Non ho capito se sia venuto.
Me ne dispiaccio perché probabilmente è perché non sono stata abbastanza brava.
“Girati. Faccia in su, testa verso il fuori e gambe verso il dentro.
Tu saligli sopra, ché te la continua a leccare”
La padrona mi scavalca e si posiziona e io tengo un braccio lungo il corpo e l’altro sopra la testa, e non ho ancora iniziato a leccare di nuovo il sesso della padrona, che il MIO SIGNORE è già sopra tutte e due.
Le apre il culo con il suo cazzo.
Ci dà di stantuffo, e io lecco, dentro la figa e tutto intorno.
Passo al clitoride, muovo la lingua trasversalmente e con la mano libera le tocco le labbra, sento che le piace, le piace molto, finché non le piace così tanto che la sento prendere il mio sesso in bocca.
È calda, è morbida e lo stringe con le labbra e lo succhia.
Il MIO SIGNORE mi ha ordinato di leccarla, però, cerco di non distogliere l’attenzione, di ricordarmi che sono un oggetto di piacere e in questo momento devo dare piacere alla padrona con la mia lingua.
Torno a leccarla e ad aprire il suo sesso con la lingua, sento il cazzo del MIO SIGNORE che stantuffa appena sopra, lo vedo entrare e uscire continuamente, e la padrona che mugola ed esprime il proprio piacere.
Bene, penso, sto facendo bene…
“Falla alzare, vieni ché continuo a scoparti.
E tu, rivolto a me, indossa lo strap-on e vieni”.
Sapevo che sarebbe potuto succedere, ma già stasera?
Non ce la farò…, dopo tanto comandare e scopare e percuotere Eva?
Non ce la farò.
Comincio a toccarmi.
Con due mani.
Mi volto a guardare la padrona che viene scopata ancora dal MIO SIGNORE.
Ma la starà ancora inculando o l’ha presa davanti?
Non sono fatti miei, io sono un pezzo di carne per il loro piacere, che domande mi faccio?
Concentrati, piuttosto su Adam, cagna!
“Girati sottosopra, la testa in dentro e le gambe fuori” come se avesse sentito i miei pensieri.
Mi giro: ora li vedo bene.
CONTINUA ...
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