Christine, la prof. di Francese -17- (continua)

di
genere
orge

Giacomo è stato il primo a venire e si è sfilato subito dopo.

Ho così proseguito con Fabio e Claudio.

Senza Giacomo è stato più facile per me muovermi, così prima è venuto Fabio, poi ho potuto concludere con Claudio.

È stata un'esperienza molto forte, non potrei dire il contrario; anche se devo ammettere che è una di quelle cose che, una volta provate, sono meno estreme di come avevo immaginato prima.

Intendo dire; non è stata una passeggiata e non morirò triste se non ripeterò più la prestazione, però nella concitazione delle cose mi sono trovata a pensare poche volte a cosa stavo facendo.

Per fortuna, aggiungerei.

Claudio si è vestito e se ne è andato subito.

Ho chiesto a Giacomo chi fosse e cosa gli avessero detto.

Non avrei gradito lui avesse pensato che io ero una prostituta o anche solo una maiala, giusto per evitare di trovarmelo al citofono altre volte.

Giacomo mi ha detto che lui sapeva che eravamo d'accordo per farlo una volta e basta e che sa che non deve più farsi vedere.

Si sono vestiti anche gli altri due, ci siamo baciati e li ho salutati.

Io mi sono fatta subito una doccia, non potevo pensare di aver avuto tre cazzi dentro di me....


Due giorni dopo l'ultima lezione ricevo una telefonata dalla mamma di Giacomo, che mi invita a passare da lei per ricevere l'assegno relativo alle sue lezioni a Giacomo.

L'incontro con la signora è molto cordiale, anche se rimango piuttosto colpita dall'abbigliamento della signora, che avevo già avuto modo di incontrare in passato.

L'avevo vista sempre vestita in modo sobrio ed elegante.

Oggi invece indossa un cortissimo tubino che le arrivava appena sotto l'inguine e lasciava le spalle completamente scoperte.

Si vedeva chiaramente che non indossava il reggiseno, perché i capezzoli puntano contro la stoffa dell'abito.

Quando la mamma si sedette di fronte a me, la gonna si alzò.

Lei, senza nemmeno un gesto per abbassarla, lasciò che si scoprisse la sua figa.

Non portava dalle mutandine.

Sfacciatamente allargava le gambe per mostrarsi meglio.

La cosa la mise in imbarazzo, ma Gloria, questo è il nome della mamma di Giacomo si comportò come se nulla fosse.

Mi porge l'assegno, chiedendo se l'importo corrispondesse a quanto pattuito.

Ho risposto di sì.

Ma dopo averle consegnato l'assegno, mi porge due scontrini.

Io lo leggo, e mi accorgo che sono le ricevute del sexy shop, dove Giacomo ha comperato i vibratori.

CONTINUA ...
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2021-09-17
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