Costretto con la sorella (2)
di
Luca43
genere
incesti
Dovevo ammettere che il mio amico Marco era stato proprio bravo, io non sapevo se sarei riuscito a controllarmi così bene quando sarebbe toccato a me.
Circa un mese prima, eravamo al pub e ci stavamo bevendo l’ultima birra della serata, aiutati dall’alcool eravamo arrivati a confessarci a vicenda di provare una certa attrazione fisica per la propria sorella.
Entrambi però non avevamo ancora trovato il coraggio di farci avanti con loro, concordavamo che ci sarebbe voluta un’occasione particolare per rompere il ghiaccio e bypassare l’imbarazzo di una proposta sessuale.
In quel momento a me venne un’idea pazza, quella di inscenare l’ingresso di un malvivente in casa che ci costringesse a fare sesso con la sorella, però senza partecipare. Marco si mise a ridere e da ubriaco lo seguii a ruota.
Il giorno dopo però mi arrivò un suo messaggio: “Sei un genio, possiamo farci questo favore a vicenda, io entro a casa tua e tu entri a casa mia”.
E fu così che organizzammo tutto nei particolari, tirammo a sorte su chi dovesse iniziare e fui io il fortunato a partire, quello che successe con mia sorella l’ho scritto nella prima parte del racconto, da quel giorno io e Patrizia abbiamo scopato come ricci tutte le volte che il suo fidanzato Roberto era fuori casa.
Arrivò anche la sera in cui toccava a me entrare in casa di Marco e contraccambiare, mi aveva detto che aveva invitato sua sorella a mangiare la pizza da lui e così verso le 22 entrai anch’io dalla finestra che lui aveva lasciato appositamente aperta, con addosso il passamontagna.
Quando mi videro scattarono entrambi in piedi e Marco abbracciò subito sua sorella.
- Non gridate, se non fate cazzate non vi farò del male, voglio solo guardarvi mentre scopate, io non posso fare niente - recitai la mia parte.
- Io e lui siamo fratello e sorella, non morosi - cercò di spiegare Anna.
- Non importa, su datevi da fare -
- Facciamo come dice, meglio non contraddirlo - la convinse Marco.
Rassegnata, fu Anna a fare il primo passo, si inginocchiò davanti a suo fratello e dopo avergli calato pantaloni e boxer iniziò a spompinarlo vigorosamente.
Io e lui ci scambiammo un occhiolino di complicità, poi Marco abbassò lo sguardo sulla sorella per gustarsi lo spettacolo del suo lavoro di bocca: anche lei come Patrizia ci sapeva fare alla grande, i suoi risucchi intensi provocavano il classico rumore di un bocchino fatto bene.
Io ovviamente osservando la scena mi stavo eccitando, ma come da accordi col mio amico rimasi in disparte.
Lui la guidava con una mano dietro la nuca, fino ad arrivare a chiudere gli occhi, piegare la testa all’indietro e lasciarsi andare ad un’abbondante sborrata nella bocca della sorella, che di sua iniziativa ingoiò tutto senza problemi.
Poi lei si rialzò e in quel momento si accorse che ero arrapato.
- Ma non avevi detto che non potevi fare niente? E allora perché hai il cazzo duro? - mi chiese Anna fissando i miei jeans con un rigonfiamento davanti.
Io non sapevo cosa risponderle, mi venne istintivo strofinarmi i capelli con una mano e lì la situazione precipitò: mi salì la manica della maglietta e apparve il tatuaggio che ho sulla spalla, lei lo riconobbe subito.
- Luca?!? -
Si avventò su di me e mi strappò via il passamontagna prima che potessi reagire.
- Ma che cazzo stai facendo qua? - esclamò incredula.
Si girò verso Marco e quando vide che anche lui non diceva niente capì che ci eravamo messi d’accordo.
- Questa poi… ne ho viste tante di porcate… ma questa le batte tutte… hai messo su tutta ‘sta pagliacciata, Marco, per potermi scopare? - chiese al fratello imbarazzato.
- Sì… L’abbiamo già fatto con la sorella di Luca ed è andata bene… - rispose lui.
- Che maiali che siete… però questo mi sta facendo eccitare… - ci stupì lei iniziando ad accarezzarsi la figa.
- Dai datevi da fare allora… scopatemi! - ci esortò Anna andando verso il divano.
Io che ero già in tiro mi fiondai verso di lei e le presentai il mio cazzo davanti al viso, Anna mi fece un sorrisetto malizioso e si mise a succhiarlo di gusto, nel frattempo Marco si avvicinò e iniziò a masturbarsi per farselo tornare duro dopo il pompino precedente.
Non volevo venirle in bocca, almeno non in quel momento, così mi portai dietro di lei mentre suo fratello prese il mio posto nella sua bocca.
- Vai tranquillo Luca… prendo la pillola… finalmente scopiamo, mi sei sempre piaciuto… - riuscì a dire Anna tra una pompata e l’altra.
E così entrai dentro di lei e cominciai a scoparla a pecorina, con le spinte che le davo da dietro la aiutavo a ingoiare il cazzo di Marco, che ormai era tornato bello eretto, quindi lui si stese sul divano e si portò sopra sua sorella, che si infilò il suo cazzo nella fregna mentre a me non restava che incularla.
Fu una doppia penetrazione memorabile, Anna era veramente troia e non nascondeva la sua porcaggine incitandoci a sbatterla sempre più forte.
Probabilmente, a saperlo prima che era così disinibita, non sarebbe stata necessaria la messinscena dell’intruso in casa per convincerla a fare sesso con noi, o almeno con me, con suo fratello sarebbe stato più difficile e di certo avrebbe richiesto molto più tempo.
Però ormai ce l’avevamo fatta e quando sborrammo dentro Anna ci gustammo ogni singolo schizzo che ci uscì dal cazzo.
- Uau è stato fantastico… - sospirò la nostra zoccoletta.
- Non pensavo fossi così porcella… - dichiarò Marco.
- In effetti non ho dovuto insistere molto… mia sorella Patrizia ci ha messo di più a lasciarsi andare… - aggiunsi io.
- A proposito… io non ci ho fatto niente con tua sorella… mi sono limitato a guardare e a segarmi quando sono arrivato a casa… puoi spiegarle cos’è successo veramente e mettere una buona parola, così magari riusciamo a scopare in tre? - mi chiese Marco.
- In quattro vorrai dire… - precisò Anna sorridendoci bellissima, con lo sperma che le colava da tutti gli orifizi.
continua...
Circa un mese prima, eravamo al pub e ci stavamo bevendo l’ultima birra della serata, aiutati dall’alcool eravamo arrivati a confessarci a vicenda di provare una certa attrazione fisica per la propria sorella.
Entrambi però non avevamo ancora trovato il coraggio di farci avanti con loro, concordavamo che ci sarebbe voluta un’occasione particolare per rompere il ghiaccio e bypassare l’imbarazzo di una proposta sessuale.
In quel momento a me venne un’idea pazza, quella di inscenare l’ingresso di un malvivente in casa che ci costringesse a fare sesso con la sorella, però senza partecipare. Marco si mise a ridere e da ubriaco lo seguii a ruota.
Il giorno dopo però mi arrivò un suo messaggio: “Sei un genio, possiamo farci questo favore a vicenda, io entro a casa tua e tu entri a casa mia”.
E fu così che organizzammo tutto nei particolari, tirammo a sorte su chi dovesse iniziare e fui io il fortunato a partire, quello che successe con mia sorella l’ho scritto nella prima parte del racconto, da quel giorno io e Patrizia abbiamo scopato come ricci tutte le volte che il suo fidanzato Roberto era fuori casa.
Arrivò anche la sera in cui toccava a me entrare in casa di Marco e contraccambiare, mi aveva detto che aveva invitato sua sorella a mangiare la pizza da lui e così verso le 22 entrai anch’io dalla finestra che lui aveva lasciato appositamente aperta, con addosso il passamontagna.
Quando mi videro scattarono entrambi in piedi e Marco abbracciò subito sua sorella.
- Non gridate, se non fate cazzate non vi farò del male, voglio solo guardarvi mentre scopate, io non posso fare niente - recitai la mia parte.
- Io e lui siamo fratello e sorella, non morosi - cercò di spiegare Anna.
- Non importa, su datevi da fare -
- Facciamo come dice, meglio non contraddirlo - la convinse Marco.
Rassegnata, fu Anna a fare il primo passo, si inginocchiò davanti a suo fratello e dopo avergli calato pantaloni e boxer iniziò a spompinarlo vigorosamente.
Io e lui ci scambiammo un occhiolino di complicità, poi Marco abbassò lo sguardo sulla sorella per gustarsi lo spettacolo del suo lavoro di bocca: anche lei come Patrizia ci sapeva fare alla grande, i suoi risucchi intensi provocavano il classico rumore di un bocchino fatto bene.
Io ovviamente osservando la scena mi stavo eccitando, ma come da accordi col mio amico rimasi in disparte.
Lui la guidava con una mano dietro la nuca, fino ad arrivare a chiudere gli occhi, piegare la testa all’indietro e lasciarsi andare ad un’abbondante sborrata nella bocca della sorella, che di sua iniziativa ingoiò tutto senza problemi.
Poi lei si rialzò e in quel momento si accorse che ero arrapato.
- Ma non avevi detto che non potevi fare niente? E allora perché hai il cazzo duro? - mi chiese Anna fissando i miei jeans con un rigonfiamento davanti.
Io non sapevo cosa risponderle, mi venne istintivo strofinarmi i capelli con una mano e lì la situazione precipitò: mi salì la manica della maglietta e apparve il tatuaggio che ho sulla spalla, lei lo riconobbe subito.
- Luca?!? -
Si avventò su di me e mi strappò via il passamontagna prima che potessi reagire.
- Ma che cazzo stai facendo qua? - esclamò incredula.
Si girò verso Marco e quando vide che anche lui non diceva niente capì che ci eravamo messi d’accordo.
- Questa poi… ne ho viste tante di porcate… ma questa le batte tutte… hai messo su tutta ‘sta pagliacciata, Marco, per potermi scopare? - chiese al fratello imbarazzato.
- Sì… L’abbiamo già fatto con la sorella di Luca ed è andata bene… - rispose lui.
- Che maiali che siete… però questo mi sta facendo eccitare… - ci stupì lei iniziando ad accarezzarsi la figa.
- Dai datevi da fare allora… scopatemi! - ci esortò Anna andando verso il divano.
Io che ero già in tiro mi fiondai verso di lei e le presentai il mio cazzo davanti al viso, Anna mi fece un sorrisetto malizioso e si mise a succhiarlo di gusto, nel frattempo Marco si avvicinò e iniziò a masturbarsi per farselo tornare duro dopo il pompino precedente.
Non volevo venirle in bocca, almeno non in quel momento, così mi portai dietro di lei mentre suo fratello prese il mio posto nella sua bocca.
- Vai tranquillo Luca… prendo la pillola… finalmente scopiamo, mi sei sempre piaciuto… - riuscì a dire Anna tra una pompata e l’altra.
E così entrai dentro di lei e cominciai a scoparla a pecorina, con le spinte che le davo da dietro la aiutavo a ingoiare il cazzo di Marco, che ormai era tornato bello eretto, quindi lui si stese sul divano e si portò sopra sua sorella, che si infilò il suo cazzo nella fregna mentre a me non restava che incularla.
Fu una doppia penetrazione memorabile, Anna era veramente troia e non nascondeva la sua porcaggine incitandoci a sbatterla sempre più forte.
Probabilmente, a saperlo prima che era così disinibita, non sarebbe stata necessaria la messinscena dell’intruso in casa per convincerla a fare sesso con noi, o almeno con me, con suo fratello sarebbe stato più difficile e di certo avrebbe richiesto molto più tempo.
Però ormai ce l’avevamo fatta e quando sborrammo dentro Anna ci gustammo ogni singolo schizzo che ci uscì dal cazzo.
- Uau è stato fantastico… - sospirò la nostra zoccoletta.
- Non pensavo fossi così porcella… - dichiarò Marco.
- In effetti non ho dovuto insistere molto… mia sorella Patrizia ci ha messo di più a lasciarsi andare… - aggiunsi io.
- A proposito… io non ci ho fatto niente con tua sorella… mi sono limitato a guardare e a segarmi quando sono arrivato a casa… puoi spiegarle cos’è successo veramente e mettere una buona parola, così magari riusciamo a scopare in tre? - mi chiese Marco.
- In quattro vorrai dire… - precisò Anna sorridendoci bellissima, con lo sperma che le colava da tutti gli orifizi.
continua...
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