La macchina del tempo
di
Luca43
genere
incesti
Questa volta dovrebbe funzionare, ho modificato il circuito temporale aggiungendo uno stabilizzatore, adesso dovrei riuscire a tornare indietro nel tempo di un giorno così da poter giocare al Superenalotto i numeri che sono usciti ieri sera.
Tre… due… uno… contatto!
Mi ritrovo in un campo, sotto i miei piedi non c’è più il pavimento della mia casa ma l’erba, cacchio… ma dove sono finito?
Guardandomi attorno riconosco la chiesa del paese ma mancano tutti gli altri riferimenti, mi viene un terribile sospetto, vuoi vedere che ho viaggiato nel tempo fino ad arrivare a quando la mia casa non era ancora stata costruita?
Nel cestino più vicino recupero un giornale, guardo la data, 26/10/1997! Sono tornato indietro di 24 anni! E adesso che faccio? Mi osservo le mani e le vedo più giovanili, appena trovo una vetrina mi specchio e noto che ho le sembianze di quando avevo 20 anni, per fortuna non ho perso i vestiti durante il salto temporale.
Decido di recarmi nella casa dove vivevo con la mia famiglia, quando la raggiungo noto che è esattamente com’era una volta, senza le modifiche della recente ristrutturazione.
Le chiavi di riserva sono nascoste sempre nel solito posto e così riesco ad arrivare in camera mia senza incrociare nessuno, là mi cambio con i miei vestiti dell’epoca e poi butto nella spazzatura quelli del 2021.
Finchè non trovo un modo per tornare nel futuro, dovrò vivere nel 1997.
Vado in cucina e lì trovo mia sorella minore Caterina che sta facendo merenda, che diversa che è rispetto a come sono abituato a vederla ultimamente!
- Ehi Luca vuoi un pezzo di torta? È buonissima - mi chiede con la bocca piena.
- Va bene - le rispondo esitante.
- Ho fatto una prova per la festa, se mi dici che piace anche a te rifarò questo dolce -
È vero! Compie gli anni a novembre e tra poco sarà il suo 19esimo compleanno.
Ho sempre avuto un debole per lei fin dall’adolescenza ma a quei tempi ero molto timido, non ci avevo mai provato neanche scherzando, però qualche sega me l’ero fatta pensando a lei.
Quasi quasi adesso che ho una seconda possibilità la sfrutto… vediamo… nel 1997 ero single e anche lei lo era, il suo primo ragazzo, Marco, se non ricordo male l’ha avuto dopo… provo a sondare il terreno.
- E chi hai invitato alla festa? -
- Le solite amiche… perché? -
- Nessun ragazzo? - la butto in ridere.
- No, solo femmine… E quindi anche tu devi andare fuori dalle scatole e lasciarmi la casa libera -
Me lo ricordo quel sabato: alla sera mi ero fermato a dormire da un mio amico e alla domenica l’avevo aiutata a sistemare casa prima che tornassero i nostri genitori, però mi ricordo anche che avevo trovato dei preservativi usati nell’immondizia quindi non è vero che saranno solo femmine, a quel tempo non avevo indagato ma stavolta voglio approfondire la faccenda.
- Mi è giunta voce invece che ci saranno anche dei maschi… se ti serve fare un po’ di pratica per arrivare pronta al tuo compleanno io sono a tua disposizione… - le propongo spudoratamente.
- Ma stai scherzando?!? - si incazza immediatamente.
- No, sono serio. A noi ragazzi piacciono le ragazze intraprendenti, se ci tieni a fare bella figura con uno degli invitati ti devi esercitare. Se ci ripensi sai dove trovarmi - lancio l’amo uscendo dalla stanza.
Arriva la sera e a cena mia sorella mi guarda in modo strano, a metà strada tra l’arrabbiato e il pensieroso, mi sa che sta riflettendo sulla mia proposta.
E infatti mentre i miei vanno in salotto a guardare il telegiornale mi chiama in camera sua e chiude la porta.
- Cosa intendevi oggi pomeriggio? Che mi insegni a baciare? Guarda che quello so già farlo… -
- No, io intendevo il resto… hai mai fatto un pompino ad esempio? -
Lei arrossendo fa no con la testa.
Effettivamente siamo negli anni 90, devo andarci piano, sono altri tempi rispetto al 2021, mi ricordo le mie compagne di classe alle superiori, si vestivano come delle suore e non facevano vedere un cm quadrato di pelle neanche per sbaglio.
- E un pisello dal vivo l’hai mai visto almeno? -
- Giura che non ti arrabbi… qualche volta ho guardato il tuo dalla serratura del bagno prima che tu entrassi in doccia -
Che porcellina!
- Davvero? E ti è piaciuto spiarmi? Ti sei eccitata? Scommetto che dopo sei andata in camera a toccarti -
Lei arrossendo fa sì con la testa.
Bene, almeno si masturba, non partiamo proprio da zero.
- OK, cominciamo allora. A noi maschi piace se all’inizio ci viene accarezzato il cazzo da sopra i pantaloni… prova a toccarlo… -
Mia sorella titubante appoggia la mano sul pacco e rimane sorpresa dal sentirmi già in tiro.
- Eh succede… ci eccitiamo facilmente… se la situazione è piccante i pantaloni diventano stretti in poco tempo - le spiego.
- Anche a noi femmine non ci vuole tanto per farci bagnare… - ammicca maliziosa.
È più maiala del previsto, meglio…
- Fammi sentire che non ti credo - la prendo in giro.
Le infilo una mano davanti dentro le mutande e la trovo fradicia, lei nel frattempo continua a segarmi da sopra i jeans.
- Chi è che ti piace? - le chiedo curioso.
- Marco - mi risponde cominciando a sfilarmi i pantaloni e i boxer.
Quando si trova davanti il mio cazzo bello in tiro rimane zitta a guardarlo, poi senza che io le dica niente lo prende in mano e lo stringe fra le dita per tastarne la consistenza.
- Che duro… - sussurra con l’acquolina in bocca.
- Adesso inizia ad andare su e giù con la mano… brava… così… - la guido mentre sento un brivido lungo la schiena.
- Che piacevole che è segarti… - mi rivela aumentando il ritmo.
- A chi lo dici… - riesco a risponderle preso dal godimento.
- Mi fai vedere lo sperma? -
- OK, continua così che non mi manca tanto… Uscirà a schizzi, sta’ attenta Cate -
Mia sorella porta l’altra mano davanti alla cappella e allora mi lascio andare all’orgasmo, il primo schizzo la sorprende e le arriva in faccia, non pensava fosse così potente, poi gli altri riesce a contenerli nella sinistra, fissando divertita il mio pisello che non smette di sborrare mentre lei continua a segarmi per tirarmela fuori tutta.
- Uau quanta… Posso assaggiarla? -
- Certo! -
- Mmm… ha un gusto strano… però mi piace -
- Presa direttamente in bocca alla fine di un pompino mi dicono che è ancora meglio -
- OK, proviamo? -
- Aspetta un attimo, devi darmi un po’ di tempo per riprendermi, funziona così… - le spiego sorridendo.
Lei continua a giocare col mio pisello moscio accarezzandomelo piano e vedendo la sua impazienza la lascio prenderlo in bocca.
- Comincia a succhiarlo così lo sentirai crescere in bocca -
Caterina inizia a stuzzicarmi la cappella con la lingua e rimane sorpresa quando lo sente ingrossarsi e irrigidirsi tra le sue labbra, dopo poco è già lì che va su e giù con la testa pompandomi il cazzo tornato bello duro.
- Che bravaaa… non ci credo che è il primo bocchino che fai questooo… -
- Te lo giuro, però ho visto qualche porno… in teoria sapevo come si fanno -
- Uuuh adesso anche in pratica… usa anche una mano oltre alla bocca… - la esorto.
Non c’è che dire, è proprio portata a fare pompini, e si vede che ci prova un sacco di gusto.
Mi spingo oltre e tenendole ferma la testa le scopo per un po’ la bocca, lei apprezza la variante ed è brava a non farmi sentire i denti.
Poi le infilo il cazzo più in profondità tenendolo fermo in gola per qualche secondo, ma la sento in difficoltà e quindi glielo sfilo, ci sarà tempo per fare pratica anche coi soffoconi.
Si riprende in fretta e ricomincia a spompinarmi.
- Dai sborrami in bocca Luca… - mi incita presa dalla voglia tra una succhiata e l’altra.
- Se vuoi dare il colpo di grazia a un ragazzo, accarezzagli le palle mentre lo succhi e lo seghiii - le rivelo ormai vicino all’apice del piacere.
Mia sorella segue il mio consiglio e così solleticandomi i coglioni con la sinistra e smanacciandomi con la destra mi porta a schizzare nella sua bocca, mentre il mio sperma si infrange sul suo palato Caterina mi guarda in faccia per gustarsi anche le mie espressioni di godimento.
- È vero, la sborra è più buona direttamente in bocca - mi conferma sorridendomi dopo averla ingoiata.
Mi sdraio sul letto, distrutto.
- Marco sarà contento… - le confesso con un pizzico di gelosia.
continua…
Tre… due… uno… contatto!
Mi ritrovo in un campo, sotto i miei piedi non c’è più il pavimento della mia casa ma l’erba, cacchio… ma dove sono finito?
Guardandomi attorno riconosco la chiesa del paese ma mancano tutti gli altri riferimenti, mi viene un terribile sospetto, vuoi vedere che ho viaggiato nel tempo fino ad arrivare a quando la mia casa non era ancora stata costruita?
Nel cestino più vicino recupero un giornale, guardo la data, 26/10/1997! Sono tornato indietro di 24 anni! E adesso che faccio? Mi osservo le mani e le vedo più giovanili, appena trovo una vetrina mi specchio e noto che ho le sembianze di quando avevo 20 anni, per fortuna non ho perso i vestiti durante il salto temporale.
Decido di recarmi nella casa dove vivevo con la mia famiglia, quando la raggiungo noto che è esattamente com’era una volta, senza le modifiche della recente ristrutturazione.
Le chiavi di riserva sono nascoste sempre nel solito posto e così riesco ad arrivare in camera mia senza incrociare nessuno, là mi cambio con i miei vestiti dell’epoca e poi butto nella spazzatura quelli del 2021.
Finchè non trovo un modo per tornare nel futuro, dovrò vivere nel 1997.
Vado in cucina e lì trovo mia sorella minore Caterina che sta facendo merenda, che diversa che è rispetto a come sono abituato a vederla ultimamente!
- Ehi Luca vuoi un pezzo di torta? È buonissima - mi chiede con la bocca piena.
- Va bene - le rispondo esitante.
- Ho fatto una prova per la festa, se mi dici che piace anche a te rifarò questo dolce -
È vero! Compie gli anni a novembre e tra poco sarà il suo 19esimo compleanno.
Ho sempre avuto un debole per lei fin dall’adolescenza ma a quei tempi ero molto timido, non ci avevo mai provato neanche scherzando, però qualche sega me l’ero fatta pensando a lei.
Quasi quasi adesso che ho una seconda possibilità la sfrutto… vediamo… nel 1997 ero single e anche lei lo era, il suo primo ragazzo, Marco, se non ricordo male l’ha avuto dopo… provo a sondare il terreno.
- E chi hai invitato alla festa? -
- Le solite amiche… perché? -
- Nessun ragazzo? - la butto in ridere.
- No, solo femmine… E quindi anche tu devi andare fuori dalle scatole e lasciarmi la casa libera -
Me lo ricordo quel sabato: alla sera mi ero fermato a dormire da un mio amico e alla domenica l’avevo aiutata a sistemare casa prima che tornassero i nostri genitori, però mi ricordo anche che avevo trovato dei preservativi usati nell’immondizia quindi non è vero che saranno solo femmine, a quel tempo non avevo indagato ma stavolta voglio approfondire la faccenda.
- Mi è giunta voce invece che ci saranno anche dei maschi… se ti serve fare un po’ di pratica per arrivare pronta al tuo compleanno io sono a tua disposizione… - le propongo spudoratamente.
- Ma stai scherzando?!? - si incazza immediatamente.
- No, sono serio. A noi ragazzi piacciono le ragazze intraprendenti, se ci tieni a fare bella figura con uno degli invitati ti devi esercitare. Se ci ripensi sai dove trovarmi - lancio l’amo uscendo dalla stanza.
Arriva la sera e a cena mia sorella mi guarda in modo strano, a metà strada tra l’arrabbiato e il pensieroso, mi sa che sta riflettendo sulla mia proposta.
E infatti mentre i miei vanno in salotto a guardare il telegiornale mi chiama in camera sua e chiude la porta.
- Cosa intendevi oggi pomeriggio? Che mi insegni a baciare? Guarda che quello so già farlo… -
- No, io intendevo il resto… hai mai fatto un pompino ad esempio? -
Lei arrossendo fa no con la testa.
Effettivamente siamo negli anni 90, devo andarci piano, sono altri tempi rispetto al 2021, mi ricordo le mie compagne di classe alle superiori, si vestivano come delle suore e non facevano vedere un cm quadrato di pelle neanche per sbaglio.
- E un pisello dal vivo l’hai mai visto almeno? -
- Giura che non ti arrabbi… qualche volta ho guardato il tuo dalla serratura del bagno prima che tu entrassi in doccia -
Che porcellina!
- Davvero? E ti è piaciuto spiarmi? Ti sei eccitata? Scommetto che dopo sei andata in camera a toccarti -
Lei arrossendo fa sì con la testa.
Bene, almeno si masturba, non partiamo proprio da zero.
- OK, cominciamo allora. A noi maschi piace se all’inizio ci viene accarezzato il cazzo da sopra i pantaloni… prova a toccarlo… -
Mia sorella titubante appoggia la mano sul pacco e rimane sorpresa dal sentirmi già in tiro.
- Eh succede… ci eccitiamo facilmente… se la situazione è piccante i pantaloni diventano stretti in poco tempo - le spiego.
- Anche a noi femmine non ci vuole tanto per farci bagnare… - ammicca maliziosa.
È più maiala del previsto, meglio…
- Fammi sentire che non ti credo - la prendo in giro.
Le infilo una mano davanti dentro le mutande e la trovo fradicia, lei nel frattempo continua a segarmi da sopra i jeans.
- Chi è che ti piace? - le chiedo curioso.
- Marco - mi risponde cominciando a sfilarmi i pantaloni e i boxer.
Quando si trova davanti il mio cazzo bello in tiro rimane zitta a guardarlo, poi senza che io le dica niente lo prende in mano e lo stringe fra le dita per tastarne la consistenza.
- Che duro… - sussurra con l’acquolina in bocca.
- Adesso inizia ad andare su e giù con la mano… brava… così… - la guido mentre sento un brivido lungo la schiena.
- Che piacevole che è segarti… - mi rivela aumentando il ritmo.
- A chi lo dici… - riesco a risponderle preso dal godimento.
- Mi fai vedere lo sperma? -
- OK, continua così che non mi manca tanto… Uscirà a schizzi, sta’ attenta Cate -
Mia sorella porta l’altra mano davanti alla cappella e allora mi lascio andare all’orgasmo, il primo schizzo la sorprende e le arriva in faccia, non pensava fosse così potente, poi gli altri riesce a contenerli nella sinistra, fissando divertita il mio pisello che non smette di sborrare mentre lei continua a segarmi per tirarmela fuori tutta.
- Uau quanta… Posso assaggiarla? -
- Certo! -
- Mmm… ha un gusto strano… però mi piace -
- Presa direttamente in bocca alla fine di un pompino mi dicono che è ancora meglio -
- OK, proviamo? -
- Aspetta un attimo, devi darmi un po’ di tempo per riprendermi, funziona così… - le spiego sorridendo.
Lei continua a giocare col mio pisello moscio accarezzandomelo piano e vedendo la sua impazienza la lascio prenderlo in bocca.
- Comincia a succhiarlo così lo sentirai crescere in bocca -
Caterina inizia a stuzzicarmi la cappella con la lingua e rimane sorpresa quando lo sente ingrossarsi e irrigidirsi tra le sue labbra, dopo poco è già lì che va su e giù con la testa pompandomi il cazzo tornato bello duro.
- Che bravaaa… non ci credo che è il primo bocchino che fai questooo… -
- Te lo giuro, però ho visto qualche porno… in teoria sapevo come si fanno -
- Uuuh adesso anche in pratica… usa anche una mano oltre alla bocca… - la esorto.
Non c’è che dire, è proprio portata a fare pompini, e si vede che ci prova un sacco di gusto.
Mi spingo oltre e tenendole ferma la testa le scopo per un po’ la bocca, lei apprezza la variante ed è brava a non farmi sentire i denti.
Poi le infilo il cazzo più in profondità tenendolo fermo in gola per qualche secondo, ma la sento in difficoltà e quindi glielo sfilo, ci sarà tempo per fare pratica anche coi soffoconi.
Si riprende in fretta e ricomincia a spompinarmi.
- Dai sborrami in bocca Luca… - mi incita presa dalla voglia tra una succhiata e l’altra.
- Se vuoi dare il colpo di grazia a un ragazzo, accarezzagli le palle mentre lo succhi e lo seghiii - le rivelo ormai vicino all’apice del piacere.
Mia sorella segue il mio consiglio e così solleticandomi i coglioni con la sinistra e smanacciandomi con la destra mi porta a schizzare nella sua bocca, mentre il mio sperma si infrange sul suo palato Caterina mi guarda in faccia per gustarsi anche le mie espressioni di godimento.
- È vero, la sborra è più buona direttamente in bocca - mi conferma sorridendomi dopo averla ingoiata.
Mi sdraio sul letto, distrutto.
- Marco sarà contento… - le confesso con un pizzico di gelosia.
continua…
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