Teresa

di
genere
pulp

Teresa è una donna che si avvia mestamente alla cinquantina. Il suo atteggiamento è tale da quando un lustro fa è stata abbandonata dal marito, sedotto da una ragazza molto più giovane, ha da prima lasciato il tetto coniugale per poi trasferirsi all'estero facendo perdere ogni traccia di se, facendole mancare anche quel piccolo sostegno minimo economico.
Da quel momento si è dovuta barcamenare per poter dare all'unico figlio all'ultimo anno di liceo un sostegno sia pratico che affettivo.
L'enorme delusione le ha precluso la possibilità di rifarsi una vita, e dire che Teresa nonostante non sia più giovanissima è comunque rimasta una donna attraente. Ma forse la spirale del dolore non riesce a farle intravedere nessuna possibilità per un suo riscatto personale.

Le giornate sono scandite tutte uguali, divisa fra la fabbrica e le incombenze domestiche.

Da circa sei mesi qualcosa è cambiato, si sveglia presto quando è ancora notte attanagliata da un desiderio affettivo e ancora più carnale mancante da tempo pluriennale.

Una notte in cui le carni bruciavano più di altre volte si è alzata ed è andata in soffitta a prendere tutto l'abbigliamento sexy che utilizzava in passato con il marito incominciando ad indossarlo. La taglia era ancora giusta e lo specchio le restituiva una immagine decisamente forte. Per la prima volta si sentiva meno disperata e con una nuova consapevolezza di sé.
Decise che quella notte sarebbe uscita così e si sarebbe recata al vicino bar dei marinai già aperto per fornire la colazione agli addetti dei pescherecci che rientravano in porto.
Ben presto divenne una habitué del locale.

Anche stanotte sveglia oramai alle quattro Teresa incomincia la sua preparazione. Apre l'armadio e decide per una maglietta nera aderente trasparente, un micro gonnellino bianco che non arriva nemmeno a metà del culo da cui pendono dei reggicalze che allaccia sulle balze di autoreggenti nere, scarpe rosse tacco 12. Si sistema un piccolo plug, poi indossa come sempre una parrucca rosa a caschetto. Si guarda allo specchio, si vede bella, attraente, le tette sono perfettamente visibili grazie alla trasparenza del tessuto, la figa grazie all'esiguità del gonnellino perfettamente in vista. Indossa un corto piumino rosso e via.

Entra nel bar e Giovanni dietro il bancone "Teresa anche stamattina svegliata presto?" Senza attendere una risposta l'uomo le prepara il solito caffè macchiato caldo.

Teresa appoggiata al bancone attende, come sempre il primo che si avvicinerà sarà suo.

Nemmeno il tempo di incominciare a sorseggiare il caffè che una mano callosa le si insinua in mezzo alle gambe facendola subito bagnare.

Un minuto dopo si rivolge al barista "Giovanni dammi le chiavi del retro". Insieme al pescatore entrano e subito Teresa si mette appoggiata al muro in attesa, l'uomo incomincia a scoparla subito. Al sopraggiungere del primo orgasmo, lei senza fronzoli gli dice "il culo!", in sincronia perfetta lui le estrae il plug e la incula senza nessun riguardo e delicatezza.
Teresa si raccomanda come da ogni volta dove vuole che loro vengano. Così poco dopo sente il ragazzo sfilarsi, lei si gira repentina inginocchiandosi si fa ricoprire il viso di sperma.
Riconsegna le chiavi a Giovanni e si avvia alla sua macchina. Si ferma un attimo a guardarsi nello specchietto, la faccia è un misto di trucco disfatto e mischiato con il seme del suo amante occasionale. Incominciano a scenderle delle lacrime, sente freddo, sente un grande vuoto, poi guarda l'ora, si è fatto tardi deve correre a casa a preparare la colazione al suo ragazzo e poi andare in fabbrica.

In attesa della prossima notte insonne.
scritto il
2021-11-05
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