Un legame nato in chat
di
Serena Rossi
genere
saffico
Questa potrebbe essere una storia di fantasia oppure no. Dove luoghi e personaggi sono del tutto casuali oppure no. Le protagoniste sono due donne che si frequentano solo via mail. Una giovane, Camilla, ed una più matura, Francesca. Nonostante la differenza d’età il loro feeling è bellissimo e si intendono a meraviglia soprattutto sotto il profilo erotico e sessuale. Le loro mail sono piene di passione e spesso si raccontano cosa farebbero se fossero insieme. A volte confessano all’altra che mentre leggono le mail si masturbano per quanta eccitazione provano.
Questa storia inizia sul treno che porta Camilla nella città di Francesca. Camilla è eccitata a quello che accadrà di li a poche ore. Il treno entra in stazione e Francesca la sta aspettando. Camilla scende e finalmente i loro occhi si incrociano. Un abbraccio ed un bacio discreto. “Sei bellissima Francesca, uno schianto” Indossa un vestito che risalta le sue curve e lascia scoperte le gambe senza esagerare. “Sei una favola anche tu Camilla”. Lei ha una maglietta che le lascia scoperta la pancia e una minigonna che lascia osservare le sue lunghe gambe affusolate. Francesca prende a braccetto Camilla e si avviano verso la macchina. Francesca guida nel traffico e Camilla non resiste nell’accarezzarle le gambe. Sono morbide e vellutate. In pochi minuti sono a casa. Appena chiusa la porta le loro labbra si incontrano. Finalmente possono baciarsi e esternare tutta la loro passione. Le lingue si toccano e le mani scorrono sul corpo dell’altra. Francesca sfila via la magliettina di Camilla liberando le sue tette. Francesca le prende in mano e accarezza i capezzoli giù duri. Li prende in bocca e li succhia. Camilla già ansima. Poi le tira giù la zip della gonna che cade ai piedi e in un attimo è nuda. Francesca pensa “Beata gioventù. Sempre senza intimo.” Ma la mano di Francesca è già tra le cosce di Camilla e la sente fradicia. Le sue dita scivolano facilmente nella sua figa. La masturba e la bacia guidandola piano verso il suo letto. Quando la fa stendere Camilla spalanca e alza le cosce e Francesca tuffa il suo viso su quella figa fradicia e pulsante. Prende tra le labbra il clitoride mentre le dita affondano nella carne bollente. Ci vuol poco a farla venire. Camilla si riprende da quel primo devastante orgasmo ed inizia a spogliare Francesca. Si ferma ad osservarla dopo averle tolto il vestito. L’intimo di Francesca è da urlo, da gran signora… da gran Puttana. Camilla non indossa quasi mai intimo ma capisce che in certe occasioni è importante averlo per farselo togliere. Spoglia Francesca impiegandoci più del tempo necessario per godersi ogni istante. Bacia ogni centimetro della sua pelle. Quando le libera il seno si sofferma su quei due capezzoli scuri e duri come sassolini. E dopo molti sospiri e averle baciato la pancia e giocato con il suo ombelico inizia a sfilarle le mutandine. Man mano che scendono Camilla le bacia il pube. E’ liscio e morbido, fresco di ceretta. E poi arriva alle labbra della figa. Sono gonfie e cariche di desiderio. Camilla fa volare le mutandine e allarga le cosce di Francesca. La sua figa brilla dei suoi umori ed è qualcosa di spettacolare. Camilla la accarezza e la guarda. Poi la sfiora con la lingua. Francesca geme. La lingua della ragazza si fa sempre più intraprendente ed inizia d esplorare a fondo quel paradiso. Il clitoride di Francesca è un piccolo cazzo che Camilla succhia con voluttà. Co le dita le scopa la figa e il culo. E poi un urlo libera l’orgasmo di Francesca in faccia a Camilla.
Ansimanti si stendono una a fianco dell’altra. Si baciano intensamente e Francesca dice “Ciao mia bella bimba puttana. Finalmente sei tra le mie braccia” Camilla sorride. Accarezza un seno di Francesca e risponde “Ciao mia bella milfona. Finalmente posso farmi scopare da te.”
Le loro bocche si uniscono e i loro corpi si stringono… Faranno l’amore per tutto il giorno… tutta la notte…
Camilla giaceva sfinita dai mille orgasmi provocati da Francesca. Aveva la testa sul suo seno e la mano poggiata sul suo pube e con le ultime forze le accarezzava piano il clitoride. Lei era stesa sulla schiena e baciava la testa di Camilla mentre con un braccio la cingeva a se e le accarezzava la schiena. Si erano amate per ore e adesso erano in un bagno di sudore e orgasmi. Ogni singolo poro della loro pelle profumava di sesso, di erotismo, di passione. Sarebbero potute rimanere in quel letto per ore, a coccolarsi e riprendere le forze per scoparsi ancora. Ma Francesca era una donna, oltre che splendida, anche saggia. Così spronò la giovane Camilla a portare il suo bel culetto sotto la doccia. Sarebbero uscite a cena e poi avrebbero fatto ancora l’amore. Camilla cercò di ribellarsi e affondò le dita nella figa di Francesca e le labbra intorno ai sui capezzoli. Voleva scopare ancora e subito. In fondo era una giovane affamata di sesso e Francesca sapeva donarglielo in quantità e qualità. Con pazienza Francesca assecondò Camilla fino a raggiungere l’ennesimo orgasmo insieme ma dietro la promessa che poi si sarebbero alzate. La giovane mantenne la promessa e dopo aver squirtato andarono sotto la doccia. Si lavarono una con l’altra e anche sotto la doccia ci scappò l’ennesimo ditalino e l’ennesimo orgasmo.
Camilla si truccò leggermente occhi e viso restando nuda davanti allo specchio. Francesca la osservava notando come quel corpo giovane e snello la facesse ardere di desiderio. Erano pronte per uscire. Francesca era elegantissima. Davvero una donna di classe, sexy, ma non appariscente o volgare. Era attenta a tutti i dettagli. Camilla, che aveva un bagaglio molto limitato indossò una mini e una camicetta. Francesca le fece notare che al minimo movimento sarebbe stata con il culo scoperto ma questo non sembrava preoccupare la ragazza. Francesca portò Camilla in un posticino tranquillo fuori città. Fu una cena romantica. Si raccontarono della loro vita e di come erano giunte fino li. Tra un piatto e l’altro si prendevano le mani e giocavano con le dita. Si scambiarono anche qualche bacio sulle labbra fregandosene degli altri clienti che le guardavo. “Sai perché ci guardano?” disse Camilla “Prima di tutto perché vedere due donne che si baciano non è ancora così normale. E poi sono invidiosi. Invidiosi perché siamo due fighe pazzesche e ci immaginano a letto a leccarci la figa”. Francesca scoppiò in una risata. Chissà forse Camilla aveva ragione… Di sicuro aveva voglia di averla ancora nuda tra le sue braccia. Francesca cercò di trattenersi ma quella puttanella le faceva andare il sangue al cervello. Continuava a parlare di sesso, di fighe e di cazzi che si era scopata. Sarebbe stata capace di farla venire solo con i suoi racconti.
Finita la cena ripresero l’auto per tornare a casa. Ma prima di partire Camilla le disse “Ti prego, togliti le mutandine, voglio toccarti mentre andiamo a casa… e poi sono fradice, le labbra della tua figa potrebbero arrossarsi. Francesca non sapeva come tenera a bada l’irruenza sessuale dell’amica e fece come chiedeva. Quando le sfilò dai piedi si rese conto che erano davvero fradice. Camilla le prese e le annusò “mmmhhh… che buon profumo di figa… “ e mise la mano sotto la gonna di Francesca. Trovò le labbra dischiuse e fradice ed affondò le dita. La donna sospirò di piacere. Poi Camilla si mise in bocca le due dita che un attimo prima erano nella figa e le leccò. Francesca la guardava colma di desiderio. Camilla allargò le cosce e infilò quelle stesse dita nella sua figa. Le tenne dentro per qualche secondo e poi le offrì a Francesca. Lei aprì la bocca a assaporò il dolce miele della ragazza. Sapeva di sesso, di lussuria, di passione… sapeva d’amore.
“Andiamo a casa Francesca, così potrai assaporare direttamente dalla fonte… ho voglia te, della tua figa, del tuo corpo. Voglio sentirti tremare di passione e urlare il mio nome quando squirterai nella mia bocca”
Francesca guida verso casa in uno stato di eccitazione costante. Sente la figa pulsare dalla voglia di essere leccata e penetrata. Camilla, da giovane sgualdrinella che è, mette i talloni sul sedile a allarga le cosce sgrillettandosi senza vergogna. Ogni tanto allunga le dita verso la bocca di Serena che lecca il suo sapore avidamente. Si sente letteralmente colare e perde ogni controllo “Toccami la figa… masturbami… fottimi… non resisto fino a casa.” Camilla si avvicina con quel sorrisino malizioso e inizia a masturbarla e leccarle la guancia e l’orecchio. “Ti piace quando faccio la troia vero? Quanto ti eccito? Sei un lago… Dimmi mia bellissima troia… quanto ti piace farti scopare da me?” Francesca è accecata dal piacere. “Mi piace da morire. Ti voglio da impazzire. Sei una troietta e mi fai sentire tanto troia.” Camilla continua a masturbare Francesca che in qualche modo riesce ad arrivare a casa. Appena giunte al portone Camilla si toglie la gonna restando con il culo scopeto. La donna è quasi rassegnata alle trovate della ragazza che comunque la eccitano. Camilla sale qualche gradino e Francesca da dietro le guarda il suo splendido culetto rotondo e la figa liscia e lucida di umori. Poi di colpo si gira, allarga la figa con le mani e le dice “Leccami… fammi venire.” Francesca non ha la forza di dirle che sono sulle scale e qualcuno potrebbe vederle. Si avvicina ed infila la lingua in quel paradiso. Le succhia il clitoride e la penetra con le dita. La ragazza squirta sul viso della donna e sulle scale. Poi prende la mano di Francesca e la tira verso la porta di casa. Mentre cerca inutilmente le chiavi nella borsa Camilla si inginocchia dietro di lei, le alza la gonna ed inizia a leccarle figa e culo. Francesca è sconvolta. Non riesce a prendere il sopravvento su quella piccola troia con il rischio che i suoi vicini la vedano seminuda godere mentre una giovincella le succhia la figa. Ma Camilla non si ferma e quando infila due dita nel culo di Serena, lei si arrende. Alza tutta la gonna e si piega un po’ in avanti e le dice “Inculami… non resisto più… inculami qui”. Camilla non si fa pregare e spinge tre dita nel culo ormai largo e fradicio di Francesca. Senza più ritegno la donna si grilletta sulla porta di casa fino a imbrattare il pianerottolo con un devastante orgasmo. Approfitta di un attimo di pausa da parte di Camilla e finalmente riesce ad aprire la porta. Rotolano in casa. La ragazza le toglie tutti i vestiti bagnati dal precedente orgasmo. Si rotolano nude sul pavimento baciandoci oscenamente in cerca l’una la figa dell’altra. Ormai è una lotta a chi fa venire più spesso e più violentemente l’altra. Camilla capitola per prima squirtando come una fontana ma poi si prende la rivincita mentre affonda le sue dita nella figa e nel culo di Francesca. Si fottono senza un attimo di respiro. Sono talmente aperte e fradice che Camilla riesce ad infilare l’intera mano nella figa di Francesca che ulula di piacere e chiede di essere chiavata senza sosta. Le due donne scoperanno davvero tutta la notte senza sosta. Anche quando sembrano stremate e si abbracciano solo per stare vicine ricominciano subito a toccarsi e riprendono con vigore il loro amplesso. Solo alle prime luci dell’alba vengono vinte dalla stanchezza e si addormentano per terra tra i loro stessi orgasmi.
Francesca si sveglia qualche ora dopo. Si alza un po’ indolenzita. L’aria è satura del profumo dei loro sessi e dei loro orgasmi. Camilla dorme stesa sulla schiena, con le gambe e le braccia aperte. Guarda il suo viso, adesso rilassato. Osserva il dettaglio delle sue labbra che le hanno dato tanto piacere. Le piace sentire quelle labbra che le baciano la figa e la fanno godere. Poi guarda il seno. Non è grande come il suo ma disegnato bene. Due piccoli capezzoli rosa al centro di mammelle morbide. Il ventre piatto e il disegno del monte di venere. E poi la sua figa. Liscia, dolce, succosa. Le piace da morire leccarla, penetrarla e berne gli orgasmi. Francesca la guarda e si tocca la figa… allarga le gambe ed inizia a masturbarsi per lei… per la sua piccola dolce e bellissima puttanella.
Questa storia inizia sul treno che porta Camilla nella città di Francesca. Camilla è eccitata a quello che accadrà di li a poche ore. Il treno entra in stazione e Francesca la sta aspettando. Camilla scende e finalmente i loro occhi si incrociano. Un abbraccio ed un bacio discreto. “Sei bellissima Francesca, uno schianto” Indossa un vestito che risalta le sue curve e lascia scoperte le gambe senza esagerare. “Sei una favola anche tu Camilla”. Lei ha una maglietta che le lascia scoperta la pancia e una minigonna che lascia osservare le sue lunghe gambe affusolate. Francesca prende a braccetto Camilla e si avviano verso la macchina. Francesca guida nel traffico e Camilla non resiste nell’accarezzarle le gambe. Sono morbide e vellutate. In pochi minuti sono a casa. Appena chiusa la porta le loro labbra si incontrano. Finalmente possono baciarsi e esternare tutta la loro passione. Le lingue si toccano e le mani scorrono sul corpo dell’altra. Francesca sfila via la magliettina di Camilla liberando le sue tette. Francesca le prende in mano e accarezza i capezzoli giù duri. Li prende in bocca e li succhia. Camilla già ansima. Poi le tira giù la zip della gonna che cade ai piedi e in un attimo è nuda. Francesca pensa “Beata gioventù. Sempre senza intimo.” Ma la mano di Francesca è già tra le cosce di Camilla e la sente fradicia. Le sue dita scivolano facilmente nella sua figa. La masturba e la bacia guidandola piano verso il suo letto. Quando la fa stendere Camilla spalanca e alza le cosce e Francesca tuffa il suo viso su quella figa fradicia e pulsante. Prende tra le labbra il clitoride mentre le dita affondano nella carne bollente. Ci vuol poco a farla venire. Camilla si riprende da quel primo devastante orgasmo ed inizia a spogliare Francesca. Si ferma ad osservarla dopo averle tolto il vestito. L’intimo di Francesca è da urlo, da gran signora… da gran Puttana. Camilla non indossa quasi mai intimo ma capisce che in certe occasioni è importante averlo per farselo togliere. Spoglia Francesca impiegandoci più del tempo necessario per godersi ogni istante. Bacia ogni centimetro della sua pelle. Quando le libera il seno si sofferma su quei due capezzoli scuri e duri come sassolini. E dopo molti sospiri e averle baciato la pancia e giocato con il suo ombelico inizia a sfilarle le mutandine. Man mano che scendono Camilla le bacia il pube. E’ liscio e morbido, fresco di ceretta. E poi arriva alle labbra della figa. Sono gonfie e cariche di desiderio. Camilla fa volare le mutandine e allarga le cosce di Francesca. La sua figa brilla dei suoi umori ed è qualcosa di spettacolare. Camilla la accarezza e la guarda. Poi la sfiora con la lingua. Francesca geme. La lingua della ragazza si fa sempre più intraprendente ed inizia d esplorare a fondo quel paradiso. Il clitoride di Francesca è un piccolo cazzo che Camilla succhia con voluttà. Co le dita le scopa la figa e il culo. E poi un urlo libera l’orgasmo di Francesca in faccia a Camilla.
Ansimanti si stendono una a fianco dell’altra. Si baciano intensamente e Francesca dice “Ciao mia bella bimba puttana. Finalmente sei tra le mie braccia” Camilla sorride. Accarezza un seno di Francesca e risponde “Ciao mia bella milfona. Finalmente posso farmi scopare da te.”
Le loro bocche si uniscono e i loro corpi si stringono… Faranno l’amore per tutto il giorno… tutta la notte…
Camilla giaceva sfinita dai mille orgasmi provocati da Francesca. Aveva la testa sul suo seno e la mano poggiata sul suo pube e con le ultime forze le accarezzava piano il clitoride. Lei era stesa sulla schiena e baciava la testa di Camilla mentre con un braccio la cingeva a se e le accarezzava la schiena. Si erano amate per ore e adesso erano in un bagno di sudore e orgasmi. Ogni singolo poro della loro pelle profumava di sesso, di erotismo, di passione. Sarebbero potute rimanere in quel letto per ore, a coccolarsi e riprendere le forze per scoparsi ancora. Ma Francesca era una donna, oltre che splendida, anche saggia. Così spronò la giovane Camilla a portare il suo bel culetto sotto la doccia. Sarebbero uscite a cena e poi avrebbero fatto ancora l’amore. Camilla cercò di ribellarsi e affondò le dita nella figa di Francesca e le labbra intorno ai sui capezzoli. Voleva scopare ancora e subito. In fondo era una giovane affamata di sesso e Francesca sapeva donarglielo in quantità e qualità. Con pazienza Francesca assecondò Camilla fino a raggiungere l’ennesimo orgasmo insieme ma dietro la promessa che poi si sarebbero alzate. La giovane mantenne la promessa e dopo aver squirtato andarono sotto la doccia. Si lavarono una con l’altra e anche sotto la doccia ci scappò l’ennesimo ditalino e l’ennesimo orgasmo.
Camilla si truccò leggermente occhi e viso restando nuda davanti allo specchio. Francesca la osservava notando come quel corpo giovane e snello la facesse ardere di desiderio. Erano pronte per uscire. Francesca era elegantissima. Davvero una donna di classe, sexy, ma non appariscente o volgare. Era attenta a tutti i dettagli. Camilla, che aveva un bagaglio molto limitato indossò una mini e una camicetta. Francesca le fece notare che al minimo movimento sarebbe stata con il culo scoperto ma questo non sembrava preoccupare la ragazza. Francesca portò Camilla in un posticino tranquillo fuori città. Fu una cena romantica. Si raccontarono della loro vita e di come erano giunte fino li. Tra un piatto e l’altro si prendevano le mani e giocavano con le dita. Si scambiarono anche qualche bacio sulle labbra fregandosene degli altri clienti che le guardavo. “Sai perché ci guardano?” disse Camilla “Prima di tutto perché vedere due donne che si baciano non è ancora così normale. E poi sono invidiosi. Invidiosi perché siamo due fighe pazzesche e ci immaginano a letto a leccarci la figa”. Francesca scoppiò in una risata. Chissà forse Camilla aveva ragione… Di sicuro aveva voglia di averla ancora nuda tra le sue braccia. Francesca cercò di trattenersi ma quella puttanella le faceva andare il sangue al cervello. Continuava a parlare di sesso, di fighe e di cazzi che si era scopata. Sarebbe stata capace di farla venire solo con i suoi racconti.
Finita la cena ripresero l’auto per tornare a casa. Ma prima di partire Camilla le disse “Ti prego, togliti le mutandine, voglio toccarti mentre andiamo a casa… e poi sono fradice, le labbra della tua figa potrebbero arrossarsi. Francesca non sapeva come tenera a bada l’irruenza sessuale dell’amica e fece come chiedeva. Quando le sfilò dai piedi si rese conto che erano davvero fradice. Camilla le prese e le annusò “mmmhhh… che buon profumo di figa… “ e mise la mano sotto la gonna di Francesca. Trovò le labbra dischiuse e fradice ed affondò le dita. La donna sospirò di piacere. Poi Camilla si mise in bocca le due dita che un attimo prima erano nella figa e le leccò. Francesca la guardava colma di desiderio. Camilla allargò le cosce e infilò quelle stesse dita nella sua figa. Le tenne dentro per qualche secondo e poi le offrì a Francesca. Lei aprì la bocca a assaporò il dolce miele della ragazza. Sapeva di sesso, di lussuria, di passione… sapeva d’amore.
“Andiamo a casa Francesca, così potrai assaporare direttamente dalla fonte… ho voglia te, della tua figa, del tuo corpo. Voglio sentirti tremare di passione e urlare il mio nome quando squirterai nella mia bocca”
Francesca guida verso casa in uno stato di eccitazione costante. Sente la figa pulsare dalla voglia di essere leccata e penetrata. Camilla, da giovane sgualdrinella che è, mette i talloni sul sedile a allarga le cosce sgrillettandosi senza vergogna. Ogni tanto allunga le dita verso la bocca di Serena che lecca il suo sapore avidamente. Si sente letteralmente colare e perde ogni controllo “Toccami la figa… masturbami… fottimi… non resisto fino a casa.” Camilla si avvicina con quel sorrisino malizioso e inizia a masturbarla e leccarle la guancia e l’orecchio. “Ti piace quando faccio la troia vero? Quanto ti eccito? Sei un lago… Dimmi mia bellissima troia… quanto ti piace farti scopare da me?” Francesca è accecata dal piacere. “Mi piace da morire. Ti voglio da impazzire. Sei una troietta e mi fai sentire tanto troia.” Camilla continua a masturbare Francesca che in qualche modo riesce ad arrivare a casa. Appena giunte al portone Camilla si toglie la gonna restando con il culo scopeto. La donna è quasi rassegnata alle trovate della ragazza che comunque la eccitano. Camilla sale qualche gradino e Francesca da dietro le guarda il suo splendido culetto rotondo e la figa liscia e lucida di umori. Poi di colpo si gira, allarga la figa con le mani e le dice “Leccami… fammi venire.” Francesca non ha la forza di dirle che sono sulle scale e qualcuno potrebbe vederle. Si avvicina ed infila la lingua in quel paradiso. Le succhia il clitoride e la penetra con le dita. La ragazza squirta sul viso della donna e sulle scale. Poi prende la mano di Francesca e la tira verso la porta di casa. Mentre cerca inutilmente le chiavi nella borsa Camilla si inginocchia dietro di lei, le alza la gonna ed inizia a leccarle figa e culo. Francesca è sconvolta. Non riesce a prendere il sopravvento su quella piccola troia con il rischio che i suoi vicini la vedano seminuda godere mentre una giovincella le succhia la figa. Ma Camilla non si ferma e quando infila due dita nel culo di Serena, lei si arrende. Alza tutta la gonna e si piega un po’ in avanti e le dice “Inculami… non resisto più… inculami qui”. Camilla non si fa pregare e spinge tre dita nel culo ormai largo e fradicio di Francesca. Senza più ritegno la donna si grilletta sulla porta di casa fino a imbrattare il pianerottolo con un devastante orgasmo. Approfitta di un attimo di pausa da parte di Camilla e finalmente riesce ad aprire la porta. Rotolano in casa. La ragazza le toglie tutti i vestiti bagnati dal precedente orgasmo. Si rotolano nude sul pavimento baciandoci oscenamente in cerca l’una la figa dell’altra. Ormai è una lotta a chi fa venire più spesso e più violentemente l’altra. Camilla capitola per prima squirtando come una fontana ma poi si prende la rivincita mentre affonda le sue dita nella figa e nel culo di Francesca. Si fottono senza un attimo di respiro. Sono talmente aperte e fradice che Camilla riesce ad infilare l’intera mano nella figa di Francesca che ulula di piacere e chiede di essere chiavata senza sosta. Le due donne scoperanno davvero tutta la notte senza sosta. Anche quando sembrano stremate e si abbracciano solo per stare vicine ricominciano subito a toccarsi e riprendono con vigore il loro amplesso. Solo alle prime luci dell’alba vengono vinte dalla stanchezza e si addormentano per terra tra i loro stessi orgasmi.
Francesca si sveglia qualche ora dopo. Si alza un po’ indolenzita. L’aria è satura del profumo dei loro sessi e dei loro orgasmi. Camilla dorme stesa sulla schiena, con le gambe e le braccia aperte. Guarda il suo viso, adesso rilassato. Osserva il dettaglio delle sue labbra che le hanno dato tanto piacere. Le piace sentire quelle labbra che le baciano la figa e la fanno godere. Poi guarda il seno. Non è grande come il suo ma disegnato bene. Due piccoli capezzoli rosa al centro di mammelle morbide. Il ventre piatto e il disegno del monte di venere. E poi la sua figa. Liscia, dolce, succosa. Le piace da morire leccarla, penetrarla e berne gli orgasmi. Francesca la guarda e si tocca la figa… allarga le gambe ed inizia a masturbarsi per lei… per la sua piccola dolce e bellissima puttanella.
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