Il sogno di Priapo

di
genere
trio

Poche righe, un piccolo racconto per cristallizzare il sogno notturno che dà il seguito a un pensiero fisso che ho avuto per tutta la giornata di ieri dopo aver letto il racconto di Margie. E a nulla è valso del buon sesso fatto con mio marito nella giornata di festa, quel pensiero fisso non mi ha mai abbandonato.
Mi trovo davanti all’ingresso di una stanza, non so quale sia l’edificio se privato o pubblico, sono sulla soglia nuda e li fisso come una qualsiasi voyeur, li guardo nella loro intimità sensuale e complice. Sono già eccitata, tanto, mi accarezzo con lentezza il pube e il seno.
Si accorgono quasi subito di me, Margie mi viene incontro con un sorriso che esprime dolcezza, con la coda dell’occhio guardo lui che ha uno sguardo luciferino.
Mentre mi abbraccia si accorge del diamante che sporge dal culo, l’unica cosa che indosso un plug da 6 cm. Si avvicina al mio orecchio e mi sussurra che ho fatto benissimo a venire preparata. So cosa mi aspetta, so che voglio questo.
Mentre le nostre lingue si intrecciano sento suo marito dirle di farmi mettere in posizione. Mi prende per mano e mi invita a mettermi carponi.
Lei si stende supina e avvicina la sua bocca alla mia figa spaventosamente bagnata. E’ sapientemente delicata, mi dà grande rilassatezza, è la ninfa che mi introduce al culto di Priapo.
E lui si materializza, sento la sua presenza alle mie spalle, avvicinandosi sento appoggiare qualcosa di incredibilmente enorme come promessa di un martirio di lussuria.
Mi estrae il plug in modo deciso, mi sento esposta, spalancata, un po' di aria che esce. Grazie alla apertura lui infila due dita e va in profondità come a sondare fin dove potrà avventurarsi.
Mi chiedo se lubrificherà me e se stesso, la risposta arriva immediata, non lo fa! Entra tutto in un colpo solo, sento il suo basso ventre appoggiarsi ai miei glutei, rimane fermo per un po' così che io possa regolare con il diaframma il mio respiro.
Mi sento una Troia, voglio essere la loro Troia! Lui sembra intuire i miei pensieri, mi afferra per i capelli come fosse un cavallerizzo e incominciando a muoversi mi dice che mi scoperà come merita una Troia come me.
Si lamenta per come sono stretta, non lo sono affatto e piuttosto lui ad essere assolutamente fuori proporzione.
Margie non smette, non ha mai smesso di leccarmi. Una morsa del genere è il più fantastico dei supplizi a cui abbandonarsi.
Il Priapo sembra un metronomo, muove con incredibile regolarità le sue spinte dando sonore sculacciate. Adesso mi sento dilatata al di là dell’immaginabile, lui sembra gradire perché non trova più resistenza, va così tanto in fondo che mi sembra mi arrivi in pancia.
Quando sto per raggiungere il terzo orgasmo sento lui che accelera in modo esponenziale, sento il suo enorme cazzo contrarsi in modo distinto. Mi tira più forte i capelli e con un urlo spaventoso mi scarica nelle viscere il suo godimento. E a proposito di liquidi io ho la sensazione di essermi disidratata, fatico ad immaginare come possa essere Margie sotto di me.
Dopo qualche attimo il marito si sfila e lei alzandosi si posiziona dietro me e con voce incredula constata l’enormità della voragine che ha di fronte a se.
Riesce a infilare quasi tutta la mano e con essa raccoglie un po' dello sperma del marito e lo avvicina alla mia bocca. Solo allora riesco a vedere il suo volto, i suoi capelli, sembrano essere stati immersi in una vasca, colano letteralmente.
Dopo aver inghiottito lo sperma mi dedico con la mia lingua ad un restauro del suo viso mentre con le mani la accarezzo con dolcezza. Mi avvicino al suo orecchio per dirle che adesso l’avrei fatta godere come meritava..
scritto il
2022-12-09
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