(First) Topless on a solitary beach parte 1
di
Y
genere
esibizionismo
Mi sveglio la mattina e piango
Esco dalla facoltà e piango.
Mangio poco, e dopo aver mangiato poco piango
Sotto la doccia piango.
Mentre studio piango.
Prima di addormentarmi piango.
X mi ha lasciata.
Mi ha lasciata perché stanco delle mie proposte erotiche.
Mi ha lasciato perché ferito, tradito.
Altro che scopare davanti a K e W.
Alla mia richiesta ha fatto una scenata, ha urlato, mi ha detto che sono una stronza malata e pervertita.
E mi ha lasciata.
E ora ho il cuore piccolo come una nocciolina.
Mi manca come mi mancherebbe l’aria e odio me stessa.
E’ da un mese che va avanti così, mi ha bloccata ovunque, non vuole vedermi e neppure sentirmi.
Sono riversa a letto, questa calda domenica primaverile quando al telefono arriva una notifica di Wazzup.
“W ed io stiamo andando a mare. Vieni con noi?”
E’ K.
Non mi va, ma non mi va neanche di stare chiusa in stanza a struggermi tutto il giorno.
“Solo se passate a prendermi voi” è la mia risposta.
Ed eccoci qui, in una spiaggia semideserta alle 10 del mattino di una tristissima domenica da single.
Insieme a noi ci saranno un’altra decina di persone, ma neanche si notano perché la spiaggia è grande.
W, che è un cavaliere sempre e comunque, sistema gli ombrelloni, le stuoie, tutte quelle stronzate che ci si porta a mare di solito.
Avrò detto 30 parole, non ho voglia di parlare e loro rispettano il mio silenzio.
Ho messo un costume intero vecchio e scolorito, non ho nessuna voglia di abbronzarmi. K dice che mi sta bene, che con il mio fisico sembro nuda, ma a me non importa niente.
Ho a stento depilato l’inguine per non essere oscena anche ai mie occhi.
Altro che striscetta lunga e stretta, altro che fica depilata.
Per chi dovrei essere bella oggi? Per me stessa? Non mi va.
K invece ha una specie di microbikini giallo.
Slip a perizoma, pezzo di sopra minimale.
Che dura 10 minuti, perché a un certo punto lo sfila.
“Ma non ti eri scocciata di essere esibizionista?” le dico con un tono leggermente stizzito.
“Oh bimba. Ma lo vedi che ci siamo solo noi tre e quegli altri ominidi lì giù? Stavolta è perché voglio abbronzarmi bene. Se arriva altra gente mi copro”
“Contenta tu”
Chiudo gli occhi e, sdraiata e protetta dall’ombrellone, cerco di rilassarmi.
Però sono inquieta, e non resisto che una mezz’ora.
Riapro gli occhi e mi giro verso K.
W è in acqua.
Pure lei è assopita. Che bella che è, però. Ha un corpo stupendo, molto simile al mio ma più esile.
I suoi seni sono piccoli e sodi, e ha i capezzoli più belli del mondo. Areola piccola e punta dritta e..
Sono duri.
Li conosco, sono proprio duri. Le sta piacendo questa situazione, mi sa.
“Lo so che mi stai guardando” dice con gli occhi ancora chiusi.
“Figurati la novità”
“Dai, mettiti pure tu in topless. Fammi compagnia. Lo so che ti andava, me lo hai anche detto mesi fa”
“Ho un costume intero, non posso” è la scusa che adduco.
“E levalo tutto, tanto non c’è quasi nessuno e per W di certo non sei una novità”
“Finiscila” ribatto infastidita.
“Okay, a me va” mi dice ridacchiando mentre porta le ginocchia al petto e con un solo movimento sfila via il perizoma.
“Sei proprio sicura di non volere provare?”
E dopo aver visto la splendida fica depilata di K, la mia sicurezza vacilla.
Esco dalla facoltà e piango.
Mangio poco, e dopo aver mangiato poco piango
Sotto la doccia piango.
Mentre studio piango.
Prima di addormentarmi piango.
X mi ha lasciata.
Mi ha lasciata perché stanco delle mie proposte erotiche.
Mi ha lasciato perché ferito, tradito.
Altro che scopare davanti a K e W.
Alla mia richiesta ha fatto una scenata, ha urlato, mi ha detto che sono una stronza malata e pervertita.
E mi ha lasciata.
E ora ho il cuore piccolo come una nocciolina.
Mi manca come mi mancherebbe l’aria e odio me stessa.
E’ da un mese che va avanti così, mi ha bloccata ovunque, non vuole vedermi e neppure sentirmi.
Sono riversa a letto, questa calda domenica primaverile quando al telefono arriva una notifica di Wazzup.
“W ed io stiamo andando a mare. Vieni con noi?”
E’ K.
Non mi va, ma non mi va neanche di stare chiusa in stanza a struggermi tutto il giorno.
“Solo se passate a prendermi voi” è la mia risposta.
Ed eccoci qui, in una spiaggia semideserta alle 10 del mattino di una tristissima domenica da single.
Insieme a noi ci saranno un’altra decina di persone, ma neanche si notano perché la spiaggia è grande.
W, che è un cavaliere sempre e comunque, sistema gli ombrelloni, le stuoie, tutte quelle stronzate che ci si porta a mare di solito.
Avrò detto 30 parole, non ho voglia di parlare e loro rispettano il mio silenzio.
Ho messo un costume intero vecchio e scolorito, non ho nessuna voglia di abbronzarmi. K dice che mi sta bene, che con il mio fisico sembro nuda, ma a me non importa niente.
Ho a stento depilato l’inguine per non essere oscena anche ai mie occhi.
Altro che striscetta lunga e stretta, altro che fica depilata.
Per chi dovrei essere bella oggi? Per me stessa? Non mi va.
K invece ha una specie di microbikini giallo.
Slip a perizoma, pezzo di sopra minimale.
Che dura 10 minuti, perché a un certo punto lo sfila.
“Ma non ti eri scocciata di essere esibizionista?” le dico con un tono leggermente stizzito.
“Oh bimba. Ma lo vedi che ci siamo solo noi tre e quegli altri ominidi lì giù? Stavolta è perché voglio abbronzarmi bene. Se arriva altra gente mi copro”
“Contenta tu”
Chiudo gli occhi e, sdraiata e protetta dall’ombrellone, cerco di rilassarmi.
Però sono inquieta, e non resisto che una mezz’ora.
Riapro gli occhi e mi giro verso K.
W è in acqua.
Pure lei è assopita. Che bella che è, però. Ha un corpo stupendo, molto simile al mio ma più esile.
I suoi seni sono piccoli e sodi, e ha i capezzoli più belli del mondo. Areola piccola e punta dritta e..
Sono duri.
Li conosco, sono proprio duri. Le sta piacendo questa situazione, mi sa.
“Lo so che mi stai guardando” dice con gli occhi ancora chiusi.
“Figurati la novità”
“Dai, mettiti pure tu in topless. Fammi compagnia. Lo so che ti andava, me lo hai anche detto mesi fa”
“Ho un costume intero, non posso” è la scusa che adduco.
“E levalo tutto, tanto non c’è quasi nessuno e per W di certo non sei una novità”
“Finiscila” ribatto infastidita.
“Okay, a me va” mi dice ridacchiando mentre porta le ginocchia al petto e con un solo movimento sfila via il perizoma.
“Sei proprio sicura di non volere provare?”
E dopo aver visto la splendida fica depilata di K, la mia sicurezza vacilla.
4
voti
voti
valutazione
3.5
3.5
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Non perdonarmiracconto sucessivo
(First) Topless on a solitary beach parte 2
Commenti dei lettori al racconto erotico