Io e mia madre 3°

di
genere
incesti

Ormai erano passati quasi tre mesi da quando avevo iniziato a chiavare con mia madre e il gioco mi piaceva sempre di più. Non c'era giorno o momento che non le mettessi mano sul culo, sulle tetto sulla figa e lei faceva altrettanto con me. Era proprio diventata la mia amante e io il suo uomo. Una sera ero seduto sul divano e lei si sdraiò supina di fianco a me con la testa sulle mie gambe e iniziò piano piano a massaggiarmi il cazzo che diventò dopo pochi istanti marmoreo. Le accarezzai le tette e le dissi: "Hai ancora voglia? Ti ho scopata nel pomeriggio". "Lo voglio ancora - mi rispose - ogni volta che ti tocco sento la mia figa che freme e che ha voglia di te". "Va bene, tesoro mio, ma parliamo un po' prima". "Vorrei dirti due o tre cose che mi sono venute in mente. Mi piacerebbe farti qualche foto sexy, magari con le telle e la figa ben in vista mentre con una mano ti tocchi e con la bocca mi fai un bel pompino". "Sì, l'idea mi piace - disse - ma siamo sempre soli noi due". "Mi piacerebbe coinvolgere una terza persona, ma non un uomo. Una donna magari che conosciamo tutti e due". "E pericoloso - le risposi - perchè scoprirebbe che noi due chiaviamo e ne facciamo di tutti i colori". Beh, mi disse che potevamo pagare un'estranea che potesse piacere a tutti e due e fare un giochino a tre. Presi la palla al balzo e le proposi Tina, la sua amica. All'inizio mia madre escluse la cosa ma via via che le elencavo i vari pro e i pochi contro, piano piano si convinse. Anche perchè ero convinto che quando si trovavano sole si raccontavano un sacco di troiate sugli uomini. Poi mia madre mi disse. Tu stai zitto. Le parlerò io domani e ti racconterò quello che mi dirà.
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2021-11-30
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