Mia madre sul divano
di
AASD43
genere
incesti
Mia madre, stava facendo dondolare le gambe accavallate; era seduta su uno sgabello e stava guardando la TV. Indossava una vestaglietta leggera, senza bottoni, molto trasparente, molto scollata e molto corta perchè le arrivava a metà culo. Era senza slip e reggiseno e potevo vederle figa e tette che parevano scoppiare dentro la vestaglietta ed erano fuori per più della metà. “Lo sai che quando ti vedo così troia mi viene subito voglia di chiavarti?”. “Lo so -mi rispose- la cosa è voluta. Ho fatto apposta a mettermi così perchè ho voglia di fare l’amore, ma non solo. Oltre al cazzo devi leccarmi tette, capezzoli, figa e buco del culo. Devi farmi godere più del solito oggi”. “Perchè, è un giorno speciale oggi?”.” No, ma vorrei che lo diventasse…”. E intanto continuava a divaricare e a chiudere le cosce lentamente. Era un chiaro invito a pomparla. Il mio cazzo, da un pezzo già gonfio e duro, si gonfiò ancora di più. Andai dietro di lei, mi chinai e la baciai. Scesi sul collo, glielo leccai e iniziai a farle un succhiotto. Poi le appoggiai il cazzo sulla schiena spingendo e strusciandoglielo sulle natiche. Lei lo prese in mano e mi slacciò i pantaloni; lo prese in bocca e iniziò a leccarmi la cappella e a succhiarmelo. Le infilai la mano destra in mezzo ai seni e glieli palpai per bene. Poi mi inginocchiai, le allargai le cosce, le misi la lingua nella figa e iniziai a leccarla. Lei godeva e gemeva: “Mi stai facendo morire… Siiiiiiiii dammelo tutto….. Chiavami forte…….”. La feci sdraiare sul divano, trovai subito la sua figa bagnata e vogliosa, glielo ficcai dentro con violenza e iniziai una delle chiavate più belle mai fatte con mia madre. Le domandai, mentre la pompavo forte, quale fosse la sua ultima fantasia. Mi rispose che in quel preciso istante avrebbe gradito sei cazzi: uno nel culo, uno nella figa, uno in mezzo alle tette, un cazzo in ogni mano e uno in bocca. E le sarebbe anche piaciuto che io la guardassi mentre si godeva tutti i cazzi. Poi, alla fine, avremmo fatto io e lei una chiavata super. Stavo pr sborrare e le sfilai il cazzo, poi guardandola cominciai a menarmelo. Le dissi di farsi un ditalino e lei mi accontentò subito. Io le dicevo intanto un sacco di porcherie del tipo che in soggiorno c'erano in fila sei sconosciuti con il cazzo in mano che se lo menavano ed erano in attesa di chiavarla. Lei gemeva e il tono della sua voce si era alzato. Mi disse che la stavo facendo sborrare e io le risposi che volevo la sua figa in bocca perchè avevo sete. E dissi alla mia gran troia di sbrigarsi a darmela in bocca perchè poi la volevo chiavare di nuovo.
1
4
voti
voti
valutazione
4.1
4.1
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Mia madre la mia amante 2racconto sucessivo
A letto con mamma e nonna
Commenti dei lettori al racconto erotico