L'arrivo di Irene

di
genere
orge

Sono atterrita, sconvolta, ho sudorazione e salivazione impazzite. “Paola ma ti rendi almeno conto di quello che hai fatto???”
“Ho fatto solo quello che una troia come te e il suo socio stronzo meritavate!!”
“Ascoltami Paola, ma da quale pulpito viene questa predica?? Ma chi ti credi di essere santa maria goretti??”
Il rumore di un messaggio ci distrae, Paola si rivolge a te con un ghigno beffardo…
"Toh, guarda cosa risponde il tuo tesoruccio... 'andate a fottervi insieme!'... però! mica male! una così me la scoperei volentieri. Com'è, tu l'hai vista?". Io tua mmoglie l'ho già vista, e mi piace da impazzire, lo so. Ma a Paola non rispondo, sebbene il mio silenzio valga abbondantemente come replica. Per far decantare il discorso mi avvicino a te steso, mi accingo a fart un pompino distratto, giusto per ammazzare un po' il tempo, mentre tu ti rassegni a startene legato alle doghe del letto, mani e piedi, con i miei collant... "Ti conviene venire senza fiatare con nessuno. Non c'è alcun pericolo, semmai c'è da spassarsela, quindi vieni tranquilla. Ma se non vieni certe foto potrebbero finire nei cellulari sbagliati". Paola invia il messaggio a tua moglie dal tuo cellulare, quindi si spoglia completamente (è ancora tutta fradicia da prima) e aggiunge la sua bocca aggressiva alla mia più delicata sul tuo cazzo duro e teso.
Irene arriva dopo una ventina di minuti. Suona, io vado ad aprirle in un fantastico nudo integrale. Qualche screzio gelido all'ingresso, poi la convinco ad entrare... eccola finalmente in tutto il suo splendore...poco più alta di me, morettina con i capelli raccolti, cappotto Bottega Veneta nero, borsa di Vuitton, stivali da fantina, sguardo buio e duro, ... "Ciao, tesoro" le dici con qualche imbarazzo con l'uccello piantato nella gola di Paola. Irene si gira e fa per andarsene, dicendo "Mi pare che tu qui te la cavi fin troppo bene!". "Ferma lì, non così in fretta, dolcezza", Paola salta giù dal letto e va da Irene. "Seree, portami il tuo di cellulare adesso, amore". Io le do il mio telefono... cazzo di somari! ci sono i filmini che ci siamo fatti nel tuo ufficio! Paola mostra a lungo il telefono a tua moglie, molto a lungo (eh, io te ci siamo dati un gran daffare, a quanto sembra...)... e lentamente la sua mano scende sul culo di Irene, lo esamina sopra il cappotto accarezzando le curve e le pieghe... "Questi video e queste foto sono anche nel mio telefono, Serena me li ha inoltrati. Certo, con noi sono al sicuro, ma se per sbaglio finissero via email all'azienda dove lui lavora, be'... mi sa che la sua bella carriera farebbe puf, non trovi dolce Irene?". Le solleva spudoratamente il cappotto e la palpa da sotto la gonna. Irene tace, ti guarda con immenso disprezzo (non perché la tradisci, ma perché ti sei fatto incastrare), ti dice "Imbecille!", ma non si ribella. Paola mi guarda trionfante, io mi avvicino, "Serena è un'amica, perché non le dai un bacio?" e così assisti al bacio inatteso di Irene con me. Paola le sbottona il cappotto, io le metto in luce il reggiseno nero sotto la camiciola bianca... la gonna di lei cade e tua moglie rimane in intimo di pizzo, autoreggenti e stivali... "Falle qualche foto", mi ordina Paola... e io fotografo le tette di Irene mentre vengono spogliate dalle coppe... le fotografo i bellissimi piedi dalle dita affusolate nelle calze semitrasparenti, dopo che entrambi gli stivali sono stati diligentemente rimossi... le fotografo il culo denudato dagli slip... le fotografo la figa, la soffice fessura depilata pigmentata di scuro...
Lascio il telefono e mi avvicino a lei, è davvero bellissima, le accarezzo il viso. Provo di nuovo a baciarla ma pur non ritraendosi tiene le labbra serrate, inaccessibili. Con una mano le sfioro dolcemente la zona inguinale, le lecco il collo in risalita, sento che incomincia a bagnarsi, il respiro incomincia ad accelerare. Adesso apre le labbra, ne approfitto per metterle la lingua in bocca, si scioglie e ci baciamo appassionate.
La mia mano è oramai fradicia dei suoi umori, mi stacco dalla sua bocca e le sussurro all’orecchio “vuoi che te la lecco?” Accenna un sì con la testa, mi inginocchio e mi ci tuffo sopra, la lecco mentre la scopo con due dita. Mi accarezza dolcemente i capelli, quando sento tirarmeli capisco che sta per godere, un orgasmo forte, deciso, liberatorio che ingoio tutto aggrappandomi ai suoi glutei.
Con la coda dell’occhio vedo Paola che si solleva da te sbuffando, “basta sono stufa di succhiartelo, adesso ti scopo!”. Ammiro il tuo cazzo che così bene conosco teso e duro in un modo perfetto, luccicante di calda saliva, Paola ti si siede sopra allargando le gambe in modo osceno.
Io e Irene ci fissiamo per qualche secondo, le chiedo “tesoro vuoi scopare anche tu?”, “sì scopami!” quasi mi urla.
Prendo dal mio comodino lo strap on, le chiedo di allacciarmelo, mi stendo supina di fianco al marito e Irene incomincia a cavalcarmi. Il ritmo con Paola al suo fianco ha una cadenza perfetta, sono bellissime in questo loro esercizio. Si studiano, si osservano, si specchiano nel medesimo sguardo pieno di voluttà, in modo sincrono si avvicinano con le teste e incominciano a baciarsi ansimando.
Io e te ci guardiamo sorridenti e ci diciamo con gli occhi che un proseguo di serata tanto bello non lo avremmo mai immaginato.
L’estasi raggiunta viene sorpresa da un rumore, chiavi che entrano nella toppa della serratura della porta di casa….

scritto il
2021-12-13
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