La colf polacca - 3 parte

di
genere
dominazione

Ormai il mio rapporto con la donna di servizio polacca, Katerina, era diventato una piacevole routine. Ogni volta che mia moglie usciva di casa, non perdo occasione per scoparmela o seviziarla in qualche modo. Ovviamente, tutto questo a pagamento, dietro assenso della troietta, che intascava fior di contanti per le sue prestazioni sessuali, costretta com'era al pagamento del mutuo, delle spese quotidiane, della scuola della figlia, ecc... visto anche il marito disoccupato.
Ad ogni modo, lavorando molto in smart-working, non mi perdevo occasione per rimanere solo con lei, aspettando che Gloria uscisse di casa per avvicinarla e violentarla in qualsiasi modo. Ma dovevo stare attento, Gloria ci teneva molto alla sua presenza in casa, si fidava ciecamente di lei e gli piaceva come lavorava. Cercavo sempre Katerina in casa, e ovunque fosse la stupravo sfruttando una situazione eccitante: nella camera degli ospiti, in uno dei bagni, nello sgabuzzino, nella lavanderia, in garage...
Una mattina, avevo la necessità di farmi fare un orlo ai pantaloni appena comprati e Katerina era anche un'ottima sarta. La chiamai per farmi prendere le misure, lei venne nel ripostiglio, dove c'era il materiale per cucire, si inginocchiò davanti a me per prendere le misure, e Gloria ci disse che usciva per fare la spesa al Conad sotto casa. Avevo poco tempo...

Appena mia moglie uscì di casa, Katerina cominciò a tremare...mi guardava come un cucciolo spaventato...io mi ero eccitato parecchio, avevo il cazzo duro nei pantaloni, senza mutande...lei era in terra, ai miei piedi, ago e filo in mano...le tenni la testa ferma per i capelli e mi slacciai i pantaloni abbassandoli alle caviglie, come un proco maniaco qualsiasi e gli misi in faccia la mia mazza. Mi masturbai lentamente sul suo dolce viso di ragazza dell'Est, che era spaventato e con gli occhi sbarrati, consapevole del suo destino!

Le presi la testa e la spinsi sul cazzo, con ferma violenza, Katerina spalancò suo malgrado la bocca e lo ingoiò quasi tutto...dando vita a uno spettacolare pompino! La ragazza era brava a succhiarmelo, cominciò a spompinarmi bene bene, sempre fissandomi terrorizzata negli occhi, io la guidavo per i capelli, dettando il ritmo e la profondità della succhiata...Il cazzo entrava e usciva dalla sua bellissima bocca, cercavo di infilarglielo tutto, ma era troppo grosso e lungo, e Katerina soffocava, lacrimando per lo sforzo...ma piangeva anche per l'umiliazione e i sensi di colpa. E questo suo singhiozzare mentre mi succhiava e leccava il cazzo mi eccitava ancora di più...e l'apostrofai "dai succhia, troia, succhia...sei bravissima...Katerina, tuo marito è un gran cornuto, se sapesse quanto sei puttana, per il bene della famiglia...dai troia, succhiami il cazzo che ti pago bene!!" Ogni tanto tiravo fuori il pisello per farla respirare...Katerina mi sorrideva riconoscente. Poi le ordinai "..dai Kate, alzati la maglietta e tirati giù il reggiseno, fammi vedere le tette...dai troietta, che ti voglio sborrare in bocca e sul bel seno da mamma polacca..." e lei timidamente si alzò la maglietta, si tirò giù il reggiseno liberando le sue belle tettone, con i capezzoli belli gonfi e appuntiti! Le massaggiai per bene, erano belle sode...Katerina mi impugnava saldamente il cazzo, masturbandolo e succhiandolo da vera puttana dell'Est Europa...chissà quanti pompini avrà fatto appena arrivata in Italia per campare! Ormai ero al limite e Gloria stava per rientrare a casa...sfondai la bocca della ragazza, mi preparavo all'orgasmo...presi la testa di Katerina con due mani e la scopai violentemente in gola...emisi un grugnito animalesco...puntai la cappella in bocca, in faccia e sul seno...esplosi con una sborrata violenta e abbondante...la inondai di sperma caldo e succoso! Katerina fece una smorfia di schifo...ma si prese tanto sburo in bocca, leccandosi le labbra...poi sul seno, dove passai la cappella sui capezzoli. Me lo feci succhiare e pulire appena in tempo che sentimmo l'ascensore arrivare, mi rivestì in fretta e Katerina scappò in bagno, e subito entrò Gloria con la spesa, richiamando la nostra attenzione.

Qualche giorno dopo, sempre con Gloria assente da casa, andai a cercare Katerina che era in soggiorno a pulire l'argenteria. Era seduta al tavolo, con lo strofinaccio e le posate da lucidare, servile ed eccitante! Mi guardò spaventata...si alzò cercando di divincolarsi, ma la bloccai sul tavolo, avvinghiandomi a lei come uno stupratore seriale, le abbassai subito i fuseaux neri che aveva sempre per lavorare, massaggiandole la figa, già umida e accogliente, la masturbai con due dita...Katerina cominciò a lamentarsi ma anche a gemere di piacere...si dimenava ma senza convinzione...sfilai il cazzo dalla tuta e glielo misi subito dentro, senza cerimonie e senza pietà, chiavandola a pecorina sul tavolo! Katerina cominciò a urlare, a chiedere di finirla, ma il bollore della sua fregna e i movimenti del bacino, che cercava il mio, mi dicevano altro!

La tenevo stretta per i fianchi, poi mi aggrappai al suo seno materno, la mordevo sul collo...e la scopavo con gran foga...e la troia polacca prendeva tutto il cazzo senza remore! Ogni volta che cercava di scappare da me, le sussurravo all'orecchio "...dai Katerina, stai ferma...fatti chiavare come si deve, ti ricordo tutti i soldi che ti prendi...sei la mia zoccola...il mio divertimento, la nostra donna di servizio...la mia schiava...puttana, stai ferma!!" e ogni tanto la giravo in ginocchio per farmelo succhiare e poi la scopavo di nuovo. Sull'onda dell'eccitazione, lo sfilai dalla figa e lo puntai sul culo, cercando di infilarlo dentro, ma la puttanella era troppo paurosa e stretta, allora ci sputai dentro, lo lubrificai e massaggiai per bene, fin quando il cazzo non le sfondò il retto, entrando tutto dentro, provocando un urlo sconsiderato della giovane polacca! Comincia a incularla di brutto, preso da un desiderio animalesco...più Katerina urlava e più io la fottevo di più, in un vortice di passione e bestialità! L'orgasmo mi cavalcava dentro, stavo per venire...all'improvviso entrò Gloria, mia moglie...con la spesa in mano...si fermò sulla porta del soggiorno, di fronte a quell'orrido spettacolo: la donna di servizio a pecorina sul tavolo, in mezzo all'argenteria da pulire, aggrappata ai bordi, seminuda, il marito che la stava inculando ed entrambi strillavano di godimento e dolore!!

Gloria lasciò cadere le buste allibita...il viso trasfigurato...ci guardava entrambi a bocca aperta...Katerina la guardò terrorizzata...viola in viso le urlò "signora Gloria...oddio mio signora Gloria...mi scusi...mi scusi suo marito mi ha violentato...io non volevo...mi ha costretto...non volevo...sono disperata...l'affitot...il mutuo...le spese...oddio signora Gloria...!! io invece la vidi dopo, avevo gli occhi chiusi per il godimento, continuavo a dare violenti colpi di cazzo nel culo dalla troia...non volevo smettere, l'orgasmo era imminente, balbettai qualcosa a Gloria "...amore mio...aspetta....aspetta...scusami...è stata una sciocchezza...eccomi, aspetta...sborro...sborro...." e come un pazzo mi inculai Katerina sino alla sborrata violenta e irrefrenabile nel suo culo...non riuscivo a fermarmi, ero come un toro infuriato, dovevo finire di scopare la Katerina, sborrargli dentro...godere di quel corpo. Fu un'eiaculazione lunghissima....tremavo tutto di piacere...Gloria mi guardava in lacrime, immobile al centro del salotto, ancora col cappotto, le borse della spesa ai suoi piedi....anche Katerina piangeva disperata e la guardava...ma si prese tranquillamente tutta la scarica di sperma nel culo!

Mi sfilai velocemente dall'ano di Katerina, mi infilai il cazzo gocciolante nella tuta e andai da Gloria, che nel frattempo come un automa si era ritirata nella camera degli ospiti...entrai e l'abbracciai stretta, confortandola con parole dolci e affettuose, garantendole il mio amore eterno! Gloria, in lacrime e singhiozzando, mi urlò contro il suo disprezzo e schifo..."ti odio, Andrea, ti odio...sei un bastardo...un porco...ti fai trovare mentre ti inculi Katerina...sei uno schifoso...un maiale pervertito...mi metti le corna da quando ci siamo sposati, con uomini e donne, ti inculi chiunque...sei un bastardo!!" ed io cercavo di contenerla, ma poi lei continuò "...guarda, è inutile...sei uno schifoso...e poi, alla fine, sei ancora più schifoso perchè ti vai a scopare la nostra donna di servizio, una serva...maledetto porco!! Quello mi da più fastidio di tutto...maiale!"

Ecco, dopo quella frase, mi sentii più tranquillo.

Tornato in salotto, trovai Katerina che si stava rivestendo, pulendosi lo sperma dall'ano con uno scottex e scappando in bagno a lavarsi. Ovviamente, la polacca era talmente brava nel suo lavoro che Gloria la perdonò di essersi fatta corrompere da me, e la tenne a servizio, ma sotto stretta sorveglianza! Eh, le donne...
scritto il
2021-12-13
7 . 1 K
visite
1
voti
valutazione
2
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

La colf polacca - 2 parte
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.