Ho voglia di cazzo
di
Incest 2021
genere
incesti
-Che noia, questo film mi ha proprio scocciata, se sto ancora un po' qui mi addormento anche se ho ancora voglia!-
-Come hai ancora voglia mamma, non ti è bastato?-
-Ma che bastato e bastato, io ho ancora voglia di cazzo e tu ce l'hai molle che sembra morto.
Lo so tesoro di mamma che tu ce l'hai messa tutta ma la tua gioventù fa brutti scherzi e te ne sei venuto 2 volte in 5 minuti, senza neanche darmi il tempo di gustare sino in fondo la tua cremina.-
-Vuoi che te la lecchi un po' io mamma?-
-Sei tanto caro Gigi ma forse perché sei così giovane e dopo avere sparato i tuoi colpi, la voglia ti passa e non riesci a capire.
Certo, se io non avessi questa voglia pazzesca, potrei aspettare e sicuramente tra un po' sarai pronto di nuovo ma io ho bisogno di cazzo adesso, subito!
In questo momento non ho bisogno che mi lecchi la fica, adesso ho voglia di cazzo, ho voglia di bere un po' di sborra, la tua non mi è bastata stasera e su quel cornuto di tuo padre non si può proprio fare affidamento.
L'hai visto anche tu, ha finito di mangiare e dopo aver bevuto tutto quel vino, se n'è subito andato a dormire.
Ho voglia di uscire, mi accompagni tu?
Non sei costretto, se sei stanco e hai sonno esco io da sola, tanto so già dove andare a prendere qualche maschio arrapato, duro e ben pieno e quando rientro ce n'è anche per te .-
Il ragazzo aveva accettato di accompagnarla.
Il posto dove erano andati non era tanto lontano e dopo qualche chilometro di autostrada si erano fermati al primo grill nella zona di sosta dei tir.
Tra i camion vi era già una macchina ferma a luci spente e dal movimento di uomini che le ronzavano attorno pareva di scorgere una testa che, fuori dal finestrino stava facendo un pompino mentre nella penombra si intravvedeva qualcuno che si stava masturbando.
-Accosta li, vicino a quel camion, spegni le luci e lampeggia due volte.-
Aveva detto la donna al figlio alquanto timoroso non avendo mai vissuto quel genere di esperienza.
A quel segnale, alcuni uomini si erano staccati da quel gruppetto e si erano diretti verso la loro macchina.
Contemporaneamente, anche da dietro l'auto erano apparse alcune figure in movimento.
Il primo ad avvicinarsi con circospezione alla portiera, era un tizio sulla cinquantina che teneva pudicamente le mani davanti alla patta dei pantaloni ma, giunto vicino alla portiera, le aveva allargate lasciando vedere un cazzo scuro che, benché pendulo, pareva avere una certa consistenza.
Dietro di lui con fare più deciso, si era avvicinato un giovane in canottiera che esibiva come una clava una bella verga bianca e nodosa già in tiro.
-Avvicinati, fatti vedere come ti fai una sega.-
Aveva detto la mamma abbassando a metà il finestrino e slacciando la camicetta aveva messo in mostra le tette senza reggiseno e coi capezzoli grossi e turgidi come olive nere.
segue
-Come hai ancora voglia mamma, non ti è bastato?-
-Ma che bastato e bastato, io ho ancora voglia di cazzo e tu ce l'hai molle che sembra morto.
Lo so tesoro di mamma che tu ce l'hai messa tutta ma la tua gioventù fa brutti scherzi e te ne sei venuto 2 volte in 5 minuti, senza neanche darmi il tempo di gustare sino in fondo la tua cremina.-
-Vuoi che te la lecchi un po' io mamma?-
-Sei tanto caro Gigi ma forse perché sei così giovane e dopo avere sparato i tuoi colpi, la voglia ti passa e non riesci a capire.
Certo, se io non avessi questa voglia pazzesca, potrei aspettare e sicuramente tra un po' sarai pronto di nuovo ma io ho bisogno di cazzo adesso, subito!
In questo momento non ho bisogno che mi lecchi la fica, adesso ho voglia di cazzo, ho voglia di bere un po' di sborra, la tua non mi è bastata stasera e su quel cornuto di tuo padre non si può proprio fare affidamento.
L'hai visto anche tu, ha finito di mangiare e dopo aver bevuto tutto quel vino, se n'è subito andato a dormire.
Ho voglia di uscire, mi accompagni tu?
Non sei costretto, se sei stanco e hai sonno esco io da sola, tanto so già dove andare a prendere qualche maschio arrapato, duro e ben pieno e quando rientro ce n'è anche per te .-
Il ragazzo aveva accettato di accompagnarla.
Il posto dove erano andati non era tanto lontano e dopo qualche chilometro di autostrada si erano fermati al primo grill nella zona di sosta dei tir.
Tra i camion vi era già una macchina ferma a luci spente e dal movimento di uomini che le ronzavano attorno pareva di scorgere una testa che, fuori dal finestrino stava facendo un pompino mentre nella penombra si intravvedeva qualcuno che si stava masturbando.
-Accosta li, vicino a quel camion, spegni le luci e lampeggia due volte.-
Aveva detto la donna al figlio alquanto timoroso non avendo mai vissuto quel genere di esperienza.
A quel segnale, alcuni uomini si erano staccati da quel gruppetto e si erano diretti verso la loro macchina.
Contemporaneamente, anche da dietro l'auto erano apparse alcune figure in movimento.
Il primo ad avvicinarsi con circospezione alla portiera, era un tizio sulla cinquantina che teneva pudicamente le mani davanti alla patta dei pantaloni ma, giunto vicino alla portiera, le aveva allargate lasciando vedere un cazzo scuro che, benché pendulo, pareva avere una certa consistenza.
Dietro di lui con fare più deciso, si era avvicinato un giovane in canottiera che esibiva come una clava una bella verga bianca e nodosa già in tiro.
-Avvicinati, fatti vedere come ti fai una sega.-
Aveva detto la mamma abbassando a metà il finestrino e slacciando la camicetta aveva messo in mostra le tette senza reggiseno e coi capezzoli grossi e turgidi come olive nere.
segue
1
4
voti
voti
valutazione
3
3
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Il figlio cornuto Fine - Lui, la mamma, i suoi amici e altre troie incestuose.racconto sucessivo
Ho voglia di cazzo 2
Commenti dei lettori al racconto erotico