Il marocchino
di
LILLO
genere
gay
Mia moglie, cercava un aiuto per i giardini della nostra casa al lago, io non avevo tempo per accudirli, e così, la primavera scorsa, aveva assunto un ragazzo Marocchino, carino, sui trent'anni, fisico non male, e a dire il vero un ottimo lavoratore.
Capitava che lo incontrassi le poche volte che andavo in villa, ma solo un buon giorno e una buona sera, io di solito però ci andavo di sera o di notte, con il maschio di turno, io sono Omosessuale da molti anni, e travestita, così, lontano da occhi indiscreti, mi posso far sbattere senza ritegno.
Sono poche le persone che sanno della mia vera natura, mia moglie, che logicamente ha una schiera di amanti con qui mi cornifica, i miei figli, e la donna di servizio alla villa, visto che spesso alla mattina mi trova in reggicalze e truccata a letto, esausta con il culo grondante di sborra.
Lei ci scherza su, anzi, a volte, vedendo il mio cazzo duro, si chiede come mai non lo uso con le donne, e io ridendo le dico che se vuole può succhiarlo, e spesso mi masturbo mentre lei rassetta la camera.
Arrivo a volte, a sollevarle la gonna, e a sborrarle sul culo, e lei ride, ti piacerebbe venirmi dentro vero troietta?, e io rifiuto sempre, se vuoi, mandami tuo marito, e mi faccio scopare in tua presenza le dico, e lei ribadisce che il marito non è un frocio.
Così, una mattina ero cotta, avevo passato la notte con un ragazzo focoso, che mi aveva distrutta, e così, sono rimasta a letto a lungo, la donna stava facendo i soliti mestieri e pensavo ci fossimo solo noi in villa, feci una bella doccia, e poi mi truccai per bene, e mi misi reggiseno, reggicalze slip. una bella camicetta bianca, e una gonna corta nera, poi le scarpe col tacco, e mi sistemai la parrucca, e mi guardai allo specchio, e poi mi girai per andare a fare un giro al centro commerciale, lo facevo spesso, quando mi accorsi, che il giardiniere mi stava osservando, si era visto tutto.
Non è che la cosa mi facesse problema, ma non conoscendolo, non avrei voluto, che dicesse qualche cosa in giro, chiamai la donna, e le dissi dell'accaduto, lei sorrise, e mi disse che era un bravo ragazzo e che non avrebbe detto nulla, così, me ne andai.
Al mio ritorno, scendo dall'auto, e mi accingo a prendere i pacchi dal bagagliaio dell'auto, quando lui si avvicina, e mi dice, lasci fare a mè signora, non sciupi le sue belle manine, effettivamente era ben tenute e smaltate, lo ringraziai, e mi portò il tutto in camera da letto, e sistemò i pacchi sul letto, se vuoi dissi io puoi aiutarmi a disfarli, cosa ne dici?, lui ne fù felice, e iniziò ad estrarre dalle borse il contenuto.
Iniziò con dei completini, molto sexi, dei reggicalze, poi dei vestitini mini, delle scarpe, e per finire, un paio di cazzi di notevoli dimensioni, li prese in mano, li toccò, e mi disse, ottima scelta signora, io sorrisi, e poi aggiunse, forse un po' sottomisura per i nostri standar, io rimasi un poco basita, in che senso scusa, vede, da noi le dimensioni sono superiori, e le nostre donne, per godere ne dovrebbero prendere due insieme, mi misi a ridere, ma lui sembrava convinto.
Bene, vediamo allora il tuo, se è vero, il ragazzo, si fece scivolare i pantaloni a terra, e mi mostrò il suo cazzo molle, che già era notevole, stà a lei signora, farlo diventare duro, mi aveva lanciato una sfida, mi inginocchiai e inizia a leccarlo, e succhiarlo, prendeva via via forma, e iniziavo a faticare a tenerlo in bocca, dopo cinque minuti, aveva trà le mani una proboscide.
Lo pompai per una decina di minuti, poi non ne potevo più, mi sfilai la gonna e la camicetta, mi tolsi gli slip, e mi buttai pancia allaria sul letto, sollevai le gambe e gli indicai il tubetto di crema, che si cosparse sul lazzo, e poi avvicinò la sua cappella al mio buco pulsante.
Sapevo che un poco mi avrebbe fatto male, non avevo mai preso cazzi simili, e lo pregai di fare piano, e così, introdusse la sua cappella, e già lì mi aveva rotto.
Ansimavo, e a volte emettevo grida, di dolore e piacere, tanto, che la donna delle pulizie, allarmata entrò in camera, e mi vide, con mezzo cazzo del ragazzo nel culo, incredula si avvicinò e osservò la scena, la feci sedere sul letto, e le strinsi la mano, sinistra, caspita mi disse lei, ha un bel buco per prendere un cazzo simile, io non ci riuscirei nemmeno nella figa.
Poi entrò tutto sentii le sue palle sbattere era fatta, e così iniziò a pomparmi lentamente, iniziai a godere, il mio cazzo era durissimo, Maria, la donna di servizio, lo guardava, e io le chiesi, se mi avesse fatto una sega, lei sorrise e lo afferrò.
Alì, il ragazzo, mi trapanava, lasciai la mano di Maria, che intanto mi segava, e lo abbracciai e lo baciai in bocca, sentivo la sua lingua frullare con la mia, era stupendo.
Poi mi sussurrò, Signora stò per venire, vuole che esco, noooo tesoro innondami lo pregai, tutta dentro sii, e così, mi diede una decina di colpi decisi, e n sentii un'idrante scaricarsi nel mio intestino.
E poi, Maria mi fece venire, spruzzai sperma per la camera, in faccia ad Alì, e a Maria, era stupendo, poi Alì sfilò il suo cazzone dal mio culo, e rimasi aperta, e tutto uscì da dove era entrato.
Maria, mi ripulì il buco, e lo osservava, poi mi baciò sulla bocca e mi sussurrò, la prossima volta però me lo dai vero frocetta?, io sorrisi, rimanemmo a letto io ed Alì, fino a dopo pranzo, gli feci una pompa e cercai di bere il suo sperma ma era troppo, e me lo feci mettere nel culo altre due volte, poi, si mise a pecora, e volle che lo inculassi, fù stupendo.
Capitava che lo incontrassi le poche volte che andavo in villa, ma solo un buon giorno e una buona sera, io di solito però ci andavo di sera o di notte, con il maschio di turno, io sono Omosessuale da molti anni, e travestita, così, lontano da occhi indiscreti, mi posso far sbattere senza ritegno.
Sono poche le persone che sanno della mia vera natura, mia moglie, che logicamente ha una schiera di amanti con qui mi cornifica, i miei figli, e la donna di servizio alla villa, visto che spesso alla mattina mi trova in reggicalze e truccata a letto, esausta con il culo grondante di sborra.
Lei ci scherza su, anzi, a volte, vedendo il mio cazzo duro, si chiede come mai non lo uso con le donne, e io ridendo le dico che se vuole può succhiarlo, e spesso mi masturbo mentre lei rassetta la camera.
Arrivo a volte, a sollevarle la gonna, e a sborrarle sul culo, e lei ride, ti piacerebbe venirmi dentro vero troietta?, e io rifiuto sempre, se vuoi, mandami tuo marito, e mi faccio scopare in tua presenza le dico, e lei ribadisce che il marito non è un frocio.
Così, una mattina ero cotta, avevo passato la notte con un ragazzo focoso, che mi aveva distrutta, e così, sono rimasta a letto a lungo, la donna stava facendo i soliti mestieri e pensavo ci fossimo solo noi in villa, feci una bella doccia, e poi mi truccai per bene, e mi misi reggiseno, reggicalze slip. una bella camicetta bianca, e una gonna corta nera, poi le scarpe col tacco, e mi sistemai la parrucca, e mi guardai allo specchio, e poi mi girai per andare a fare un giro al centro commerciale, lo facevo spesso, quando mi accorsi, che il giardiniere mi stava osservando, si era visto tutto.
Non è che la cosa mi facesse problema, ma non conoscendolo, non avrei voluto, che dicesse qualche cosa in giro, chiamai la donna, e le dissi dell'accaduto, lei sorrise, e mi disse che era un bravo ragazzo e che non avrebbe detto nulla, così, me ne andai.
Al mio ritorno, scendo dall'auto, e mi accingo a prendere i pacchi dal bagagliaio dell'auto, quando lui si avvicina, e mi dice, lasci fare a mè signora, non sciupi le sue belle manine, effettivamente era ben tenute e smaltate, lo ringraziai, e mi portò il tutto in camera da letto, e sistemò i pacchi sul letto, se vuoi dissi io puoi aiutarmi a disfarli, cosa ne dici?, lui ne fù felice, e iniziò ad estrarre dalle borse il contenuto.
Iniziò con dei completini, molto sexi, dei reggicalze, poi dei vestitini mini, delle scarpe, e per finire, un paio di cazzi di notevoli dimensioni, li prese in mano, li toccò, e mi disse, ottima scelta signora, io sorrisi, e poi aggiunse, forse un po' sottomisura per i nostri standar, io rimasi un poco basita, in che senso scusa, vede, da noi le dimensioni sono superiori, e le nostre donne, per godere ne dovrebbero prendere due insieme, mi misi a ridere, ma lui sembrava convinto.
Bene, vediamo allora il tuo, se è vero, il ragazzo, si fece scivolare i pantaloni a terra, e mi mostrò il suo cazzo molle, che già era notevole, stà a lei signora, farlo diventare duro, mi aveva lanciato una sfida, mi inginocchiai e inizia a leccarlo, e succhiarlo, prendeva via via forma, e iniziavo a faticare a tenerlo in bocca, dopo cinque minuti, aveva trà le mani una proboscide.
Lo pompai per una decina di minuti, poi non ne potevo più, mi sfilai la gonna e la camicetta, mi tolsi gli slip, e mi buttai pancia allaria sul letto, sollevai le gambe e gli indicai il tubetto di crema, che si cosparse sul lazzo, e poi avvicinò la sua cappella al mio buco pulsante.
Sapevo che un poco mi avrebbe fatto male, non avevo mai preso cazzi simili, e lo pregai di fare piano, e così, introdusse la sua cappella, e già lì mi aveva rotto.
Ansimavo, e a volte emettevo grida, di dolore e piacere, tanto, che la donna delle pulizie, allarmata entrò in camera, e mi vide, con mezzo cazzo del ragazzo nel culo, incredula si avvicinò e osservò la scena, la feci sedere sul letto, e le strinsi la mano, sinistra, caspita mi disse lei, ha un bel buco per prendere un cazzo simile, io non ci riuscirei nemmeno nella figa.
Poi entrò tutto sentii le sue palle sbattere era fatta, e così iniziò a pomparmi lentamente, iniziai a godere, il mio cazzo era durissimo, Maria, la donna di servizio, lo guardava, e io le chiesi, se mi avesse fatto una sega, lei sorrise e lo afferrò.
Alì, il ragazzo, mi trapanava, lasciai la mano di Maria, che intanto mi segava, e lo abbracciai e lo baciai in bocca, sentivo la sua lingua frullare con la mia, era stupendo.
Poi mi sussurrò, Signora stò per venire, vuole che esco, noooo tesoro innondami lo pregai, tutta dentro sii, e così, mi diede una decina di colpi decisi, e n sentii un'idrante scaricarsi nel mio intestino.
E poi, Maria mi fece venire, spruzzai sperma per la camera, in faccia ad Alì, e a Maria, era stupendo, poi Alì sfilò il suo cazzone dal mio culo, e rimasi aperta, e tutto uscì da dove era entrato.
Maria, mi ripulì il buco, e lo osservava, poi mi baciò sulla bocca e mi sussurrò, la prossima volta però me lo dai vero frocetta?, io sorrisi, rimanemmo a letto io ed Alì, fino a dopo pranzo, gli feci una pompa e cercai di bere il suo sperma ma era troppo, e me lo feci mettere nel culo altre due volte, poi, si mise a pecora, e volle che lo inculassi, fù stupendo.
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