Lo yogurt
di
LILLO
genere
incesti
Di natura, io sono una trav, seppure sposata da anni con Gabriella, che ne è a conoscenza, ma c'era una persona, che non mi sarebbe dispiaciuto conoscere intimamente, mia suocera.
La classica donna sposata giovane, vergine e che aveva avuto un solo uomo in tutta la sua vita, e a detta di mio suocero, non portata per il sesso, niente pompini, niente culo, solo figa, pelosa, e a luce spenta, ma la cosa mi attizzava.
Io amo farmi scopare, pur avendo un bel cazzo, ma l'essere passivo, è l mia natura, sin da ragazzina, mi facevo inculare nei bagni, da persone adulte, allora c'erano i cinema porno, dove io, da trav riscontravo, un buon successo, e poi decisi di sposarmi, e scopavo mia moglie da trav, o andavamo nei locali da scambisti per farla scopare da altri maschi, o portavo a casa i miei amanti, e davanti a lei, mi facevo inculare.
Poi mia suocera rimase vedova, e si trasferì vicino a noi, e spesso rimaneva a casa nostra, e ho iniziato a spiarla.
Trovavo il suo intimo steso, intimo di donne d'altri tempi, lo annusavo e mi segavo, poi iniziai a sbirciarla quando si cambiava, e vedere il suo corpo cadente, mi eccitava, le tette erano cadenti, ma grosse, e i capezzoli enormi, il pelo, ormai rado trà le gambe, incorniciavano una figa slabbrata, le grandi labbra cadeva a lato, mio suocero, lo avevo visto di persona, aveva un cazzo pazzesco, enorme, e immaginarlo in quella figa, mi faceva strano.
Lo dissi a mia moglie, voglio scoparmi tua madre, lei rise, accomodati se ci riesci, magari rompe meno il cazzo, e così, iniziai a starle dietro, mi facevo vedere nuda in camera, e all'inizio, scappava poi la vidi soffermarsi nascosta dietro la porta della sua camera, e passarono alcuni mesi, dove io mi spingevo sempre più avanti, lei non partecipava, ma nemmeno scappava.
Poi decisi di frmi vedere da trav, e un pomeriggio mi trovò truccata e vestita, non mi riconobbe, e mia moglie disse che ero una sua amica, ma dopo alcuni minuti, si accorse, e rimase stupita, mi fece molte domande, e feci cenno a mia moglie di andarsene, e così fece.
Una volta sole, la stuzzicai, facendole vedere il mio reggicalze e chiesi di vedere il suo, mi avvicinai, e le sollevai la gonna, cercò, debolmente di fermarmi, ma io le accarezzai, la coscia risalendo, allo slip, feci cader la mia gonna, e rimasi in slip, dai le dissi, ora tocca a tè, fammi vedere le tue mutandine, lei rise, mutandoni forse, e sollevò la gonna, indossava le classiche mutande da anziana, di pizzo, ma molto alte, il mio cazzo era al massimo.
Poi mi chiese cosa facessi, insomma mi dice, con un uomo?, la donna tesoro, lo spompino, e poi mi faccio scopare, come facevi tù con tuo marito, lei divenne rossa, no io e lui mai dietro, la incalzai, ti piaceva?, scopava bene?, lei sempre più rossa, disse, che non le interessava molto, ma lui voleva scopare tutti i giorni, era rossa e capivo eccitata, le labbra era arse, le proposi di bere qualcosa, e lei mi disse che preferiva uno yogurt, fresco, lo andai a prendere, e lo portai in sala, e lì mi venne l'idea, le dissi, lo vuoi con la mia panna?, lei mi guardò meravigliata, cosa sarebbe?, tolsi il cazzo dagli slip, e mi masturbai davanti a lei, la guardai negli occhi quando sborrai, poi lo mescolai con il cucchiaino, e lo porsi a mia suocera, lei lo prese, e iniziò a gustarlo, ottimo poi mi disse, mi sedetti al suo fianco, la baciai, e le infilai la mano trà le cosce, inizialmente le chiuse, ma poi le forzai, e lei mi lasciò fare, infilai due dita in figa era un lago, iniziò ad ansimare, e a dirmi di smettere, mi tuffai sulle sue tette, e in breve succhiavo i suoi capezzoli.
In breve rimanemmo in reggicalze e tacchi, non resistetti, le infilai il cazzo, in figa, e iniziai a pomparla, lei urlava dal piacere, erano anni che non assaggiava un cazzo, e normale poi che le diede piacere, mi abbracciava forte, e mi chiedeva di non smettere.
La riempii di sperma, e poi rimanemmo abbracciati, non deve più succedere mi disse, Gabriella non deve saperlo, è tardi le disse sa già tutto, tranquilla, era rossa in viso, la baciai, riposati, più tardi, ti svergino il culo, e poi vedrai che bello, e nel mentre Gabriella entrò in casa, e ci trovò, in sala osservò la madre, e vide il mio sperma colarle dalla figa, lei cercò di coprirsi, ma lei si sedette al suo fianco, tranquilla mamma, ti è piaciuto almeno? lei con gli occhi umidi accennò di sì, brava, allora il frocio non è male, risero, vedrai che bello sarà da domani, conoscerai il mio uomo, e i miei amanti, lei rimase basita, il tuo uomo?, certo mica la do a stò frocio travestito, o almeno non solo a lui, io voglio uomini veri, non mariti che prendono cazzi in culo, io risi, e che cazzi prendo, ma lo vedrai ke dissi, ora riposati, questa sera ti sfondo il culetto suocera, mi guardò, e mi disse, mi porteresti un altro yogurt con panna?, andai in cucina e mi segai ancora per lei.
La classica donna sposata giovane, vergine e che aveva avuto un solo uomo in tutta la sua vita, e a detta di mio suocero, non portata per il sesso, niente pompini, niente culo, solo figa, pelosa, e a luce spenta, ma la cosa mi attizzava.
Io amo farmi scopare, pur avendo un bel cazzo, ma l'essere passivo, è l mia natura, sin da ragazzina, mi facevo inculare nei bagni, da persone adulte, allora c'erano i cinema porno, dove io, da trav riscontravo, un buon successo, e poi decisi di sposarmi, e scopavo mia moglie da trav, o andavamo nei locali da scambisti per farla scopare da altri maschi, o portavo a casa i miei amanti, e davanti a lei, mi facevo inculare.
Poi mia suocera rimase vedova, e si trasferì vicino a noi, e spesso rimaneva a casa nostra, e ho iniziato a spiarla.
Trovavo il suo intimo steso, intimo di donne d'altri tempi, lo annusavo e mi segavo, poi iniziai a sbirciarla quando si cambiava, e vedere il suo corpo cadente, mi eccitava, le tette erano cadenti, ma grosse, e i capezzoli enormi, il pelo, ormai rado trà le gambe, incorniciavano una figa slabbrata, le grandi labbra cadeva a lato, mio suocero, lo avevo visto di persona, aveva un cazzo pazzesco, enorme, e immaginarlo in quella figa, mi faceva strano.
Lo dissi a mia moglie, voglio scoparmi tua madre, lei rise, accomodati se ci riesci, magari rompe meno il cazzo, e così, iniziai a starle dietro, mi facevo vedere nuda in camera, e all'inizio, scappava poi la vidi soffermarsi nascosta dietro la porta della sua camera, e passarono alcuni mesi, dove io mi spingevo sempre più avanti, lei non partecipava, ma nemmeno scappava.
Poi decisi di frmi vedere da trav, e un pomeriggio mi trovò truccata e vestita, non mi riconobbe, e mia moglie disse che ero una sua amica, ma dopo alcuni minuti, si accorse, e rimase stupita, mi fece molte domande, e feci cenno a mia moglie di andarsene, e così fece.
Una volta sole, la stuzzicai, facendole vedere il mio reggicalze e chiesi di vedere il suo, mi avvicinai, e le sollevai la gonna, cercò, debolmente di fermarmi, ma io le accarezzai, la coscia risalendo, allo slip, feci cader la mia gonna, e rimasi in slip, dai le dissi, ora tocca a tè, fammi vedere le tue mutandine, lei rise, mutandoni forse, e sollevò la gonna, indossava le classiche mutande da anziana, di pizzo, ma molto alte, il mio cazzo era al massimo.
Poi mi chiese cosa facessi, insomma mi dice, con un uomo?, la donna tesoro, lo spompino, e poi mi faccio scopare, come facevi tù con tuo marito, lei divenne rossa, no io e lui mai dietro, la incalzai, ti piaceva?, scopava bene?, lei sempre più rossa, disse, che non le interessava molto, ma lui voleva scopare tutti i giorni, era rossa e capivo eccitata, le labbra era arse, le proposi di bere qualcosa, e lei mi disse che preferiva uno yogurt, fresco, lo andai a prendere, e lo portai in sala, e lì mi venne l'idea, le dissi, lo vuoi con la mia panna?, lei mi guardò meravigliata, cosa sarebbe?, tolsi il cazzo dagli slip, e mi masturbai davanti a lei, la guardai negli occhi quando sborrai, poi lo mescolai con il cucchiaino, e lo porsi a mia suocera, lei lo prese, e iniziò a gustarlo, ottimo poi mi disse, mi sedetti al suo fianco, la baciai, e le infilai la mano trà le cosce, inizialmente le chiuse, ma poi le forzai, e lei mi lasciò fare, infilai due dita in figa era un lago, iniziò ad ansimare, e a dirmi di smettere, mi tuffai sulle sue tette, e in breve succhiavo i suoi capezzoli.
In breve rimanemmo in reggicalze e tacchi, non resistetti, le infilai il cazzo, in figa, e iniziai a pomparla, lei urlava dal piacere, erano anni che non assaggiava un cazzo, e normale poi che le diede piacere, mi abbracciava forte, e mi chiedeva di non smettere.
La riempii di sperma, e poi rimanemmo abbracciati, non deve più succedere mi disse, Gabriella non deve saperlo, è tardi le disse sa già tutto, tranquilla, era rossa in viso, la baciai, riposati, più tardi, ti svergino il culo, e poi vedrai che bello, e nel mentre Gabriella entrò in casa, e ci trovò, in sala osservò la madre, e vide il mio sperma colarle dalla figa, lei cercò di coprirsi, ma lei si sedette al suo fianco, tranquilla mamma, ti è piaciuto almeno? lei con gli occhi umidi accennò di sì, brava, allora il frocio non è male, risero, vedrai che bello sarà da domani, conoscerai il mio uomo, e i miei amanti, lei rimase basita, il tuo uomo?, certo mica la do a stò frocio travestito, o almeno non solo a lui, io voglio uomini veri, non mariti che prendono cazzi in culo, io risi, e che cazzi prendo, ma lo vedrai ke dissi, ora riposati, questa sera ti sfondo il culetto suocera, mi guardò, e mi disse, mi porteresti un altro yogurt con panna?, andai in cucina e mi segai ancora per lei.
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