Una domenica in famiglia
di
LILLO
genere
incesti
In settimana, io e mia moglie decidemmo di invitare i suoi e i miei a cena la domenica, era da un po' che non ci si ritrovava tutti insieme, così, dopo un giro di telefonate, organizzai la giornata.
Gabriella, iniziò sabato a cucinare e io la aiutai, e la domenica mattina, preparai di buon'ora la sala, fiori, e piatti, tutto al posto giusto.
Poi ci preparammo, Gabriella, indossa una camicetta bianca, aderentissima, e un gonna nera aderente e sotto reggiseno slip neri, reggicalze e calze nere, poi si infila un paio di sandali tacco dieci, e si trucca, poi tocca a mè, mi infilo un vestitino aderente, che segue le mie forme, e mette in risalto il mio piccolo seno, e accarezza il mio sederino, non metto intimo, solo un paio di autoreggenti finissime, e mi metto un paio di decolté nere di vernice, mi trucco pesantemente, e sistemo i miei capelli.
Alla una circa, arrivano i miei, mamma è vestita, o meglio svestita da troia, ha una camicetta scollatissima da dove esplode il suo seno quinta misura, si intravedono le aureole dei capezzoli, e una gonna con spacco che fa vedere un reggicalze stupendo, e niente mutandine, siamo simili io e lei, da ragazza le prendevo in prestito le mutandine e le calze, e mi facevo scopare nel loro letto, troia la madre troia la figlia, papà, indossava una camicia e pantaloni, aderenti, da dove spiccava il suo cazzo duro.
Baciai mamma che ricambiò, sei stupenda mi disse, grazie risposi, poi abbracciai papà, lo baciai in bocca con la lingua e afferrai il suo cazzo, fai la brava dopo lo avrai, è da tanto dissi, papà che non scopiamo, troppo disse lui, slacciai i bottoni, e visto che non aveva slip, lo misi in bocca e lo sentii indurirsi, e poco dopo arrivarono i miei suoceri, e entrando mi videro accasciata davanti a papà, il mio cazzo spuntava dalla gonna e lo stavo spompinando, intravidi mia suocera, indossava un vestito che non copriva nulla si vedevano i seni e il poco pelo della sua figa, e si vedevano pendere i vari ammenicoli che mio suocero le aveva messo alle grandi labbra, e poi lui, il maschio di famiglia, maglietta e sopra la giacca, un fusto.
Mia suocera si avvicina, si inginocchia, mi bacia, e afferra il mio cazzo, lo voglio puttana, non svuotarlo, e io annuii, poi mio padre bacia mio suocero, sento il suo more verso di lui da come si ingrossa ancora di più il suo cazzo, è innamorato follemente di mio suocero, Augusto si stacca da lui, preparati troia che dopo ti voglio, papà si stacca dalla mia bocca, e corre in camera mia, per apparire poco dopo in reggicalze calze, slip, e una babydoll di Gabriella, mia madre esclama, il solito frocio, quando c'è il suo uomo non capisce più nulla, e tutti risero.
Durante il pranzo, toccatine, baci erano normalità, poi mentre sparecchiavo, mio padre, iniziò a succhiare mio suocero, vedevo il suo pazzesco cazzo entrare nella bocca di papà a fatica, e poi, si alzò, e allargato per bene le gambe, si sedette sul palo di mio suocero.
Si sistemò, per bene, trattenne il respiro, guardò negli occhi Augusto, e disse, lo sai che ti amo vero, certo frocio che lo so, ora impalati e mio padre si lasciò scivolare, sicuramente fù doloroso, ma scivolò fino alle palle, e poi iniziò a cavalcarlo.
Ad ogni colpo il piacere saliva, fino a farlo urlare di piacere, potevo vedere il suo buco slabbrato, si baciavano, le loro lingue si scontravano e poi Augusto sborrò, riempiendo papà, io aspettavo il momento, e appena papà si sfilò, io mi precipitai a ripulire il buco devastato e a bere lo sperma di mio suocero, per poi lucidare il bastone di Augusto.
Poi mia suocera mi prese per mano, vieni frocio ora tocca a mè, le leccai i seni per poi passare alla figa, con le grandi labbra distrutte da quello che le fa mio suocero, poi al momento di penetrarla, lei mi infila nel culo un plung bello grosso, mi aiuta a tenere duro il mio cazzo, e poi inizio a scoparla, il tutto in diretta su di un sito porno, fino a venirle dentro.
Papà e Augusto passarono il pomeriggio a saziare mia moglie, ne aveva voglia, e avere due cazzi simili nei buchi, è da favola, mentre mamma, si fa leccare e succhiare da mia suocera, mia madre è una lesbica incallita, da ragazzina la spiavo a letto con le sue amanti, e mi segavo come una pazza.
E' sera, quasi, quando arriva il mio uomo, per andare via da amici, entra e saluta tutti, poi và da Augusto, lo bacia e tocca il suo cazzo ormai MOLLE, sempre stupendo vedo, lui sorride, e gli chiede, quando sposerai mio genero?, presto Augusto, presto lo vedrai in abito bianco al mio fianco, e tù quando ingraviderai tua figlia?, prima la mia consuocera e poi la troia di mia figlia, disse ridendo, le due donne corsero a baciarlo, si amore anche ora siamo pronte, bene allora mi trasferisco a dormire qui, con voi, e sia quello che deve essere.
Gabriella, iniziò sabato a cucinare e io la aiutai, e la domenica mattina, preparai di buon'ora la sala, fiori, e piatti, tutto al posto giusto.
Poi ci preparammo, Gabriella, indossa una camicetta bianca, aderentissima, e un gonna nera aderente e sotto reggiseno slip neri, reggicalze e calze nere, poi si infila un paio di sandali tacco dieci, e si trucca, poi tocca a mè, mi infilo un vestitino aderente, che segue le mie forme, e mette in risalto il mio piccolo seno, e accarezza il mio sederino, non metto intimo, solo un paio di autoreggenti finissime, e mi metto un paio di decolté nere di vernice, mi trucco pesantemente, e sistemo i miei capelli.
Alla una circa, arrivano i miei, mamma è vestita, o meglio svestita da troia, ha una camicetta scollatissima da dove esplode il suo seno quinta misura, si intravedono le aureole dei capezzoli, e una gonna con spacco che fa vedere un reggicalze stupendo, e niente mutandine, siamo simili io e lei, da ragazza le prendevo in prestito le mutandine e le calze, e mi facevo scopare nel loro letto, troia la madre troia la figlia, papà, indossava una camicia e pantaloni, aderenti, da dove spiccava il suo cazzo duro.
Baciai mamma che ricambiò, sei stupenda mi disse, grazie risposi, poi abbracciai papà, lo baciai in bocca con la lingua e afferrai il suo cazzo, fai la brava dopo lo avrai, è da tanto dissi, papà che non scopiamo, troppo disse lui, slacciai i bottoni, e visto che non aveva slip, lo misi in bocca e lo sentii indurirsi, e poco dopo arrivarono i miei suoceri, e entrando mi videro accasciata davanti a papà, il mio cazzo spuntava dalla gonna e lo stavo spompinando, intravidi mia suocera, indossava un vestito che non copriva nulla si vedevano i seni e il poco pelo della sua figa, e si vedevano pendere i vari ammenicoli che mio suocero le aveva messo alle grandi labbra, e poi lui, il maschio di famiglia, maglietta e sopra la giacca, un fusto.
Mia suocera si avvicina, si inginocchia, mi bacia, e afferra il mio cazzo, lo voglio puttana, non svuotarlo, e io annuii, poi mio padre bacia mio suocero, sento il suo more verso di lui da come si ingrossa ancora di più il suo cazzo, è innamorato follemente di mio suocero, Augusto si stacca da lui, preparati troia che dopo ti voglio, papà si stacca dalla mia bocca, e corre in camera mia, per apparire poco dopo in reggicalze calze, slip, e una babydoll di Gabriella, mia madre esclama, il solito frocio, quando c'è il suo uomo non capisce più nulla, e tutti risero.
Durante il pranzo, toccatine, baci erano normalità, poi mentre sparecchiavo, mio padre, iniziò a succhiare mio suocero, vedevo il suo pazzesco cazzo entrare nella bocca di papà a fatica, e poi, si alzò, e allargato per bene le gambe, si sedette sul palo di mio suocero.
Si sistemò, per bene, trattenne il respiro, guardò negli occhi Augusto, e disse, lo sai che ti amo vero, certo frocio che lo so, ora impalati e mio padre si lasciò scivolare, sicuramente fù doloroso, ma scivolò fino alle palle, e poi iniziò a cavalcarlo.
Ad ogni colpo il piacere saliva, fino a farlo urlare di piacere, potevo vedere il suo buco slabbrato, si baciavano, le loro lingue si scontravano e poi Augusto sborrò, riempiendo papà, io aspettavo il momento, e appena papà si sfilò, io mi precipitai a ripulire il buco devastato e a bere lo sperma di mio suocero, per poi lucidare il bastone di Augusto.
Poi mia suocera mi prese per mano, vieni frocio ora tocca a mè, le leccai i seni per poi passare alla figa, con le grandi labbra distrutte da quello che le fa mio suocero, poi al momento di penetrarla, lei mi infila nel culo un plung bello grosso, mi aiuta a tenere duro il mio cazzo, e poi inizio a scoparla, il tutto in diretta su di un sito porno, fino a venirle dentro.
Papà e Augusto passarono il pomeriggio a saziare mia moglie, ne aveva voglia, e avere due cazzi simili nei buchi, è da favola, mentre mamma, si fa leccare e succhiare da mia suocera, mia madre è una lesbica incallita, da ragazzina la spiavo a letto con le sue amanti, e mi segavo come una pazza.
E' sera, quasi, quando arriva il mio uomo, per andare via da amici, entra e saluta tutti, poi và da Augusto, lo bacia e tocca il suo cazzo ormai MOLLE, sempre stupendo vedo, lui sorride, e gli chiede, quando sposerai mio genero?, presto Augusto, presto lo vedrai in abito bianco al mio fianco, e tù quando ingraviderai tua figlia?, prima la mia consuocera e poi la troia di mia figlia, disse ridendo, le due donne corsero a baciarlo, si amore anche ora siamo pronte, bene allora mi trasferisco a dormire qui, con voi, e sia quello che deve essere.
4
voti
voti
valutazione
3
3
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Lo yogurtracconto sucessivo
Paga papino
Commenti dei lettori al racconto erotico