Paga papino
di
LILLO
genere
interviste
Erano già trè anni, che battevo, finito l'università, omosessuale dichiarato, evidentemente effeminato, non avevo molta possibilità nella città in qui abitavo.
Sin da ragazzina, davo segni di omosessualità, e la mia persona diventava sempre più inclinazioni gay, divenni subito preda di maschi più grandi che mi resero donna, mi sverginò, un amico di famiglia, e grazie a lui conobbi altri uomini.
Mi convinsero a indossare intimo femminile e da lì, partii per la mia nuova vita.
I miei non lo accettarono subito, e mi resero la vita un inferno, fù mia madre, che alla fine mi aiutò, acquistandomi i primi intimi e i primi trucchi, sapeva, a cosa servivono, incontravo, i maschi, non lontano da casa, in un locale prestato da un amico, che in cambio mi scopava.
Poi andai all'università, dove, iniziai una relazione con un uomo sposato, divenni la sua donna, per cinque anni, poi la moglie ci scoprì, e apriti cielo.
Rientrai in città, ma nessuno mi dava lavoro, cazzo sì, ma non altro.
Decisi di fare quello che meglio conoscevo facendomi pagare, ero bella, e giovane, mi trasferii a Milano e iniziai, prima per strada, e poi con annunci su giornali, e in breve divenni una prostituta.
Ma una sera, mi successe un fatto particolare, venni contattata da un uomo, e accordatici, lo incontro alla sera dopo le nove, io sono pronta, un babydoll cortissimo, reggicalze calze e tacchi, truccatissima, lui entra, cazzo lo riconosco al volo, lui, no, complice il trucco, la penombra, e la mia voce cambiata.
Entra, mi bacia, e lo accompagno in bagno, e poi esce e mi raggiunge in camera, è nudo il suo cazzo è tosto, lo succhio, lui geme, e mi insulta, siiii frocio, succhia, la troia di mia moglie non è capace, succhia che adesso bevi tutto, e mi erutta un litro di sborra in bocca e io bevo.
Poi mi succhia il mio, sbora frocio, fammi bere, e io lo innondai.
Mi girò, e mi infilò il suo cazzo nel culo, sfondato, ne prendo di piccoli e di enormi, mi pompa, lo sento, scopa bene, lo incito rompimi il culo, e lui pompava e poi venne per la seconda volta.
Sei brava mi disse, un po' larga ma non male, lo so papà, dissi, ho preso tanti cazzi, lui rimase di stucco, e ora pagami da bravo.
Non passa settimana che papino mi incula, e mi paga.
Sin da ragazzina, davo segni di omosessualità, e la mia persona diventava sempre più inclinazioni gay, divenni subito preda di maschi più grandi che mi resero donna, mi sverginò, un amico di famiglia, e grazie a lui conobbi altri uomini.
Mi convinsero a indossare intimo femminile e da lì, partii per la mia nuova vita.
I miei non lo accettarono subito, e mi resero la vita un inferno, fù mia madre, che alla fine mi aiutò, acquistandomi i primi intimi e i primi trucchi, sapeva, a cosa servivono, incontravo, i maschi, non lontano da casa, in un locale prestato da un amico, che in cambio mi scopava.
Poi andai all'università, dove, iniziai una relazione con un uomo sposato, divenni la sua donna, per cinque anni, poi la moglie ci scoprì, e apriti cielo.
Rientrai in città, ma nessuno mi dava lavoro, cazzo sì, ma non altro.
Decisi di fare quello che meglio conoscevo facendomi pagare, ero bella, e giovane, mi trasferii a Milano e iniziai, prima per strada, e poi con annunci su giornali, e in breve divenni una prostituta.
Ma una sera, mi successe un fatto particolare, venni contattata da un uomo, e accordatici, lo incontro alla sera dopo le nove, io sono pronta, un babydoll cortissimo, reggicalze calze e tacchi, truccatissima, lui entra, cazzo lo riconosco al volo, lui, no, complice il trucco, la penombra, e la mia voce cambiata.
Entra, mi bacia, e lo accompagno in bagno, e poi esce e mi raggiunge in camera, è nudo il suo cazzo è tosto, lo succhio, lui geme, e mi insulta, siiii frocio, succhia, la troia di mia moglie non è capace, succhia che adesso bevi tutto, e mi erutta un litro di sborra in bocca e io bevo.
Poi mi succhia il mio, sbora frocio, fammi bere, e io lo innondai.
Mi girò, e mi infilò il suo cazzo nel culo, sfondato, ne prendo di piccoli e di enormi, mi pompa, lo sento, scopa bene, lo incito rompimi il culo, e lui pompava e poi venne per la seconda volta.
Sei brava mi disse, un po' larga ma non male, lo so papà, dissi, ho preso tanti cazzi, lui rimase di stucco, e ora pagami da bravo.
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