Ho scopato mia madre

di
genere
incesti

Mi chiamo Chris, e mi trovo su questo portale, per potermi raccontare, magari a qualcuno potrei anche risultare interessante, ad altri meno, dipende da voi non certo da me. Ho attualmente quarant'anni, dicono ancora ben portati nonostante tutto. Sono venuto al mondo come il prescelto, no, non parlo del film Matrix, ma del fatto, che sono nato con connotati femminili, e grazie a questo fattore genetico, ho potuto realizzare molti sogni erotici dal punto di vista prettamente femminile. Non mi definisco Gay o bisessuale, ma certamente da subito, ho concretizzato una dipendenza per gli uomini maturi di una certa eta', con cui ho fatto di tutto e di piu.

Questo anche grazie all'aiuto e al supporto di mia madre, una santa donna, che per vedere felice il suo unico figlio, ha saputo calarsi in un mondo a lei completamente estraneo. Mia madre, fu complice involontaria, dato l'avevo trascinata e convinta, o plagiata se volete, convincendo una donna di mezza eta', abituata alle sue regole e ai suoi pudori, che cio' che facevo non era affatto sbagliato, e che per amore si fa questo ed altro. Avevo preso la scusa dell'amore, per convincerla ad essermi complice, e si sa, i genitori per i figli fanno di tutto.

Perso mio padre, ho plagiato mia madre, cercando di martellarla ogni santo giorno, con le mie convinzioni e le mie porcate, battendo continuamente lo stesso punto si piega anche il ferro, ebbi cosi la complicita' di mia madre. Ero riuscita piano piano, e passo dopo passo, a convincerla ad assistermi mentre gli uomini mi scopavano davanti a lei, ero arrivata oltre solo in certi periodi, dove d'estate, complice il caldo la mia Troiaggine aumentava. Sono sempre stata carina, un fisico femminile, belle gambe afusolate, un culo da favola, lunghi capelli mesciati biondo lisci, un visino da eterna bimba che porto con fierezza anche oggi, e una Troiaggine degna di una vera femmina. Al tempo mia madre mi stava dietro in tutto, mi confidavo con lei su come avere i rapporti con i miei uomini, la facevo assistere, mi aiutava ogni santa volta che poteva, e vedendomi felice a lei andava bene.

Certo non apprezzava tutto cio', ma lo sopportava per l'amore che provava nei miei confronti, essendo il suo unico figlio, accettava di tutto, anche se c'erano dei limiti che non voleva assolutamente varcare. Avevo tentato ma invano, di coinvolgerla nei miei rapporti con gli uomini che mi portavo a casa, e che conoscevo da ogni parte, ma lei non volle saperne in nessun modo. Non si spingeva mai oltre la linea, e mai prese parte ai nostri rapporti. Diceva sempre che era gia' troppo aiutarmi in certe pratiche, figuriamoci partecipare a certe porcherie. Per lei donna cresciuta ai tempi con un'educazione puritana, il sesso era sempre stato tabu. Mamma non era una brutta donna, cinquantacinque anni portati abbastanza bene, era la classica donna della portineria, alta piu che un metro e sessanta, minuta, capelli non troppo lunghi fino al collo, castani arricciati, occhialoni da vista sul naso, pelle chiarissima, seno abbondante, sempre vestita impeccabile, la classica signora perbene che incontreresti al mercato.

Io ero l'esatto contrario, avevo un bel fisico e non perdevo occasione di mostrarlo con fierezza, sopratutto il mio bel culo tondo sodo liscio e morbido, le mie coscie tonde e sode. i miei lunghi capelli biondi lisci, erano il mio punto di forza insieme ad un visetto da eterna bimba che mi porto dietro dalla nascita. Mia madre si raccomandava sempre di tenere un comportamento serio e adeguato, non voleva pettegolezzi o dicerie, ma almeno in casa, ero solita girare in intimo, specie d'estate, con il mio bel completino nero di calze a rete autoreggenti, reggicalze, tanga e corpetto. Avevo imparato a truccarmi molto bene, e facevo risaltare il mio bel visetto senza esagerare. Io e mamma dormivamo insieme sullo stesso lettone matrimoniale, dove aveva dormito per anni con mio padre. Anche li dovetti convincerla parecchio prima di spuntarla e riuscire a dormire con lei.

Il nostro salottino, era munito di un comodo divano a quattro posti che all'occorrenza, poteva rovesciarsi e diventare un letto monoposto, dove in effetti avevo dormito per anni prima della scomparsa di mio padre. Una volta istaurato un rapporto di complicita' come madre e figlia, la convinsi a dormire entrambe nello stesso letto, lo stesso dove portavo ormai regolarmente i miei uomini per fare l'amore e farmi riempire. Anche allora mia madre fece dei commenti negativi, ma come sempre la convinsi, bastava cambiare spesso le lenzuola, alla fine si arrese e accetto'.

Mamma mi voleva un bene dell'anima, e io ne approfittavo un po troppo. Il fatto accadde in una delle solite notti in cui ci addormentavamo la sera dopo i soliti discorsi sugli uomini che ogni volta, come una filastrocca la obbligavo ad ascoltare. Mamma ormai quei discorsi su come prendevo i cazzi, su come mi piaceva il maschio, li conosceva a memoria, discutevamo sempre di quanto fosse bello da parte mia, prendere il cazzo dentro, e lei continuava a non capire cosa ci fosse di cosi' speciale. Continuavo a chiederle insistentemente, se quando mi aveva concepita con papa', le era piaciuto, e di raccontarmi i particolari che si ricordava, ma lei aveva sempre evitato l'argomento per varie ragioni di pudore e di imbarazzo.

Quella sera, forse in vena di confidenze, mamma aveva iniziato a ricordare i rapporti con mio padre al tempo della loro unione, io ero eccitatissima e presissima dai suoi racconti, pendevo dalle sue labbra, e intanto che lei raccontava, senza mai pero' spingersi nei veri particolari, ebbi un'erezione immaginando mia madre, magari mentre mi concepiva con un'altro uomo, e allontanando le lenzuola estrassi il mio cazzo duro dal perizoma che indossavo.

Mentre tenevo la mia manina dlle unghie lunghe e smaltate sul mio cazzo grosso, interruppi mamma, dicendole che la immaginavo mentre mi concepiva non con mio padre, ma con un'altro uomo, lei vide l'effetto che aveva fatto il suo racconto, e rincaro' la dose, confessandomi, che prima di mio padre, aveva avuto un'altro corteggiatore, un suo collega di lavoro con cui aveva avuto una relazione abbastanza lunga, e con cui aveva intenzione di concepirmi prima di incontrare mio padre. Non riuscii a trattenermi, iniziai a segarmi sempre piu' veloce, chiedendo il nome dell'uomo, e se fosse ancora in contatto con lui, mamma rispose di no, che non sapeva nemmeno piu se fosse in vita o se vivesse a Milano nella nostra citta'.

Un'dea malsana mi passo' per la testa, cercare quell'uomo e provare a farmi scopare da lui, il punto e che non sapevo nemmeno dove cercarlo, e chi potesse essere. Allora chiesi a mamma cosa ne pensasse se mi avesse vista scopata da quell'uomo, lei mi guardo' come se fossi pazza, e si fece una risata, nemmeno sapeva se fosse ancora in vita, e poi che gusto ci avrei trovato a fare l'amore con lui? le risposi che per me, il fatto di sentirmi riempire da un'uomo che poteva essere mio padre, era oltremodo eccitante. Lei mi diede della maiala, e per scherzare mi prese il cazzo che mi stavo segando, stringendolo in pugno. La sua mano sulla mia, e restammo in silenzio per un lungo attimo che a me parve infinito.

Mi ero fermata, ma lentamente e con gesti rallentati, le feci fare il gesto della masturbazione, su e giu lentamente un po di volte, prima che lei togliesse la sua mano dalla mia. Non parlammo piu', ma con quel gesto involontario, si era creato qualcosa che non volevamo spezzare. Mammma avrebbe potuto togliere la sua mano dalla mia in qualsiasi istante, ma non lo aveva fatto, masturbandomi per qualche secondo.

Presa dal momento, tentai l'impossibile, andava come andava, tentai di baciarla, se proprio non le fosse piaciuto, mi sarei scusata con lei, e tutto sarebbe finito li, ma anche in quel gesto, mamma non si tiro' indietro, le mie labbra si avvicinarono alle sue, e la baciai, prima timidamente, poi infilandole la lingua in bocca, scostandomi i lunghi capelli dal visetto da bimba. Mamma sembrava ricambiare a fatica, si capisce, era una cosa che non aveva mai fatto suppongo, ma non mi respinse, e continuai.

Mi avvicinai ulteriormente a lei, scostai le lenzuola bianche, e le abbassai le spalline della camicia da notte leggera bianca che indossava. Anche stavolta, mia madre poteva stopparmi con un semplice NO, o con qualsiasi altro gesto volontario, ma non lo fece. Avevamo entrambe il fiato corto, e si respirava affannosamente per l'eccitazione, era eccitata quanto me per cio' che stava per accadere e lo capivo benissimo, anche se non l'avrebbe mai ammesso.

A quel punto, cosa potevamo fare ancora? andare piu' a fondo se era il caso, ci provai, aspettando che prima o poi, ad un gesto troppo esagerato da parte mia, lei si scansasse e avrei terminato la faccenda. Ma il punto fu che mamma con un silenzio imbarazzante, sembrava volermi dire di proseguire. Il mio cazzo stava scoppiando, mentre provai a salirle sopra, mamma fece resistenza passiva,ma era chiaro voleva provarci quella notte, l'accontentai. Dopo averle divaricato bene le gambe, mi strascinai sopra di lei, senza i suoi occhialoni da vista era anche piu giovanile mi dissi tra me fissandola.

Le accarezzai i seni, posizionai la mia cappella grossa e turgida sulla sua figa pelosa, le presi entrambe le mani, congiunte alle mie, e le sussurrai di lasciarsi andare, che sarebbe stato bellissimo, lei non proferi' parola, ma respirava pesantemente per l'eccitazione. Mamma era come ipnotizzata, non ebbe reazioni istintive, faceva tutto meccanicamente. A quel punto, cercai di penetrarla dentro alla figa cespugliosa, facendola restare sdraiata di schiena, con la testa appoggiata al cuscino con le gambe larghe, la penetrai lentamente, cercando di non farle male. Mamma sussulto' un attimo mentre le entravo dentro, la tranquillizzai subito, e la feci rilassare, spinsi nuovamente, e affondai dentro la figa di mamma.

Fu una sensazione stranissima, dato ero sempre io a venire scopata a quel modo, e non avevo avuto ancora occasione di scopare altre donne prima di lei, entrare con il mio cazzo dentro mia madre, fu stranissimo per me. Iniziai a stantuffarla poco alla volta, se le faceva male, mi sarei fermata. Sentivo mamma gemere sotto di me, mentre la stantuffavo dolcemente e con tutto l'amore possibile. Volevo farle provare cio' che provavo io stessa ogni santo giorno quando un uomo mi scopava.

Aveva la figa ormai bene allargata dopo qualche colpo, ora la stantuffavo piu agevolmente, devo dire che scopare mia madre, non era proprio mia intenzione, ma successe e non mi dispiacque. Era in menopausa da secoli ormai, e non mi preoccupai di poterla ingravidare una seconda volta dopo di me. Aveva la figa inzuppata di liquido, e faticavo a sentirmelo dentro, era come ovattato ma continuai a spingerglielo dentro e fuori, finche' le spruzzai dentro venendole in figa.

Al risveglio la luce del sole filtrava gia' dalle tapparelle abbassate, mamma non era accnto a me, immaginai fosse gia' in cucina o a fare colazione in salotto. Rimasi ancora a letto, riflettendo a cio che era successo quella notte, possibile me lo fossi sognata? era tutto cosi' assurdo e surreale, avevo per la prima volta penetrato la figa di mia madre e le avevo sborrato pure dentro. Andai in bagno, la trovai piu' tardi in salotto a tavola, la salutai con un bacio sulla guancia sorridendo. Le chiesi se avesse dormito bene, dopo quello che era successo, mamma da dietro le sue lenti spesse, si fece seria a quel punto, e inizio' a dirmi che forse si era esagerato, che forse dovevamo smetterla con certe cose che... la fermai, e le ricordai che non avevamo ammazzato nessuno, che era stato un semplice gesto d'amore il nostro. Mamma scosse la testa, cercando di ribattere, ma la interruppi nuovamente dicendole che non poteva abbandonarmi ora che eravamo cosi' intime. Avevamo raggiunto un'intimita' degna di esser vissuta fino infondo, che male avevamo fatto infondo? Avevamo fatto l'amore, ero sua figlia, era stato bellissimo per me, e speravo lo fosse stato anche per lei. Continuai dicendole che speravo ora capisse meglio cio che provavo mentre venivo scopata io, mamma annui' sorseggiando la sua tazza di latte caldo.

Quella mattina sarebbe passato a trovarmi un uomo, e volevo che lei ora piu che mai, mi stesse vicina per quell'incontro, le spiegai che forse quell'uomo poteva diventare il mio compagno fisso, che ne stavamo parlando seriamente. Mamma a quel punto mi chiese cosa intendessi, e le spiegai che mi ero innamorata sul serio questa volta. Che non era la solita storia di sesso, qui si parlava di amore, di sentimenti veri. La intortai di buoni propositi che alla fine torno' sui suoi passi, e decise di assistermi. Non so se ci fosse del vero nell'amore che andavo sbandierando a mia madre su quell'uomo, o fosse tutta una scusa per non farla allontanare da me. Fatto sta che tra i tanti con cui mi vedevo, quell'uomo che avevo scelto di presentarle, era davvero l'unico con cui mi trovassi bene al di fuori della scopata che si facesse.

Se fosse stato davvero amore non lo sapevo, ma certo era un sentimento puro. Quando piu tardi, ben sistemata e truccata aprii la porta al mio uomo, ero non so perche' emozionatissima, mi tremavano le gambe e il cuore mi martellava in petto. Baciai a stampo l'uomo sulla bocca, e dopo che lui saluto' educatamente mia madre ci dirigemmo verso la camera da letto gia pronta per l'uso. Non so perche', ma vedevo mamma con uno strano sguardo, e come se guardasse l'uomo con curiosita' o con una certa intimita', mi dissi che forse stavo esagerando e lasciai perdere.

Lo aiutai a spogliarsi, mamma fece capolino sulla porta della camera, le chiesi di entrare e di assistermi come sempre, mamma si accomodo' sul bordo del letto, le diedi un bacio sulla guancia, mentre l'uomo gia' nudo e con il cazzo bello duro, si scuso' con mia madre, e prese posto sul letto matrimoniale. A vedere uomini nudi con il cazzo duro ormai mamma era abituata, e non ci fece molto caso, se non all'inizio, notando le dimensioni del membro dell'uomo, per poi distogliere quasi subito lo sguardo e tenerlo su di me, che prendevo posto assieme a lui al centro del letto in cui avevamo fatto l'amore quella stessa notte.

Con l'intimo addosso come sempre, presi in mano il duro cazzo dell'uomo, infilandomelo tutto in bocca con le mie labbra carnose e gonfie dal desiderio, iniziai a succhiare avidamente quel palo duro, guardando mia madre che ci osservava attentamente. L'uomo inizio' a godere come un porco, e i soliti lunghi capelli mi coprirono il visetto da Troia, mia madre corse subito in mio aiuto come faceva da tempo in quelle occasioni, con la sua manina delicata, mi scosto' i capelli da un lato della spalla, scoprendomi il visetto che succhiava il lungo e duro cazzo dell'uomo. Stranamente non torno' pero' a sedersi a bordo del letto come di prassi faceva, ma rimase li accanto a me.

Alzai lo sguardo mentre succhiavo, e la fissai ringraziandola con gli occhi, sbattendo le ciglia, lei capi' e sorrise. Che meraviglia quella complicita' che avevamo trovato, bastava uno sbattito di ciglia, uno sguardo per capirci al volo. Smesso di succhiargli il cazzo, mi preparai per la penetrazione, mettendomi nella posizione sdraiata su un fianco, con la gamba sollevata, mentre lui me lo infilava da dietro. Una volta dietro di me, l'uomo ebbe qualche problemino, ed ecco mamma prodigarsi per aiutarci, ancora una volta, mi prese lei la gamba destra, e me la sollevo' permettendo cosi' all'uomo di potermi penetrare agevolmente.

Sospirai forte non appena la sua grossa cappella mi entro' nel culo, aprendo gli occhi, vidi mamma davanti a me, sorridermi con un espressione mai vista nel suo viso. Era contenta davvero, e non riuscivo ad immaginare perche' di tanta felicita', visto il discorso fatto poche ore prima. Aveva qualcosa di strano che non riuscivo a comprendere, ma fui felicissima che fosse li con noi ad aiutarci. Grazie all'aiuto di mia madre che mi teneva sollevata la gamba, permise all'uomo di penetrarmi con facilita' da dietro. Iniziaia gemere e sospirare ad ogni colpo che mi dava. Voltai la testa, alzai un braccio per afferrargli la testa e baciarlo mentre mi sfondava il culo. Non avevo mai visto mia madre cosi' coinvolta come quella mattina. Fu una vera rivelazione per me, vederla prodigarsi in nostro aiuto.

Dopo qualche altra stantuffata, l'uomo tolse il suo cazzo dal mio culo ormai ben sfondato e aperto, e mi fece cambiare posizione nuovamente. Mi misi a pecorina, mentre lui prendeva posizione sopra di me,montandomi sulla schiena, e affondando il suo cazzo dentro con un colpo secco, io con il visetto da bimba coperto dai capelli, sospirai forte, mamma era sempre li accanto a me, inginocchiata sul lettone pronta a intervenire nel caso ne avessimo avuto bisogno, e nel frattempo, si godeva lo spettacolo di sua figlia montata e ingroppata dal suo uomo. Da sotto i capelli la osservavo, e ancora una volta, mi resi conto, aveva quell'espressione curiosamente felice che avevo gia' notato durante l'arco del pomeriggio. Mentre godevo come una cagna sotto i colpi del cazzo del mio uomo, cercai di capire e decifrare la strana contentezza di mia madre, possibile avesse modificato tutta in una volta il suo pensiero su certe cose?

La verita' la venni a sapere solo poco tempo dopo, e credo che se avessi intuito come stavano le cose gia' in quel momento, avrei perso la testa per il troppo piacere. Perche' dovete sapere, che l'uomo che mi ero scelta e che mi stava scopando come un maiale davanti a mia madre,non era un'uomo qualsiasi, ma bensi' quello che in teoria, doveva diventare il mio vero padre, l'uomo di cui mia madre stessa, la notte precedente prima che scopassimo, mi aveva rivelato, l'uomo che mi aveva slabbrato il culo, e che mi stava montando con passione, quel benedetto uomo, era stato il primo amante di mia madre.

Ovviamente non sapevo nulla di tutto cio', sono cose che venni a sapere in un secondo momento, si spiegava cosi' lo strano comportamento di mamma nel vedere l'uomo in casa nostra, e la sua continua espressione stralunata. Ma allora perche' non dirmelo? perche' tenermi nascosto chi fosse quell'uomo che avevo intenzione di cercare a vuoto, e nemmeno mi rendevo conto di aver gia' trovato? Lui che sicuramente era al corrente di chi fossi, e di chi fosse anche mia madre, dopo altre stantuffate finalmente venne svuotandosi dentro di me, ingravidandomi virtualmente. Al momento della sborrata infatti, le sue parole che mi rieccheggiano ancora nelle orecchie, furono esattamente quelle - AMORE TI INGRAVIDO, TI METTO INCINTA. Pensare che se fossi stata davvero femmina, avrei avuto un figlio o una figlia dall'uomo che avrebbe dovuto essere stato mio padre, davvero paradossale come situazione. Per pareri chrisbabyface@libero.it
scritto il
2022-02-05
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