Angelica capitolo ventisei
di
Simone27
genere
trans
con lei è finita.
--Il giorno dopo, in pausa pranzo, Giorgio mi telefona.
Giorgio) Paola, sentimi bene, so cosa stai provando ma non devi prendere una decisione così drastica, ti scongiuro di aspettare, sabato venite? ( io dico di si), ok, allora facciamo una cosa, con Angelica ci parlo, anche tutto il giorno se necessario, tu non fare nessuna manovra.
Paola) Apprezzo che tu voglia intervenire ma credo che lei abbia perso la testa, lui l'ha bastonata e stuprata con un suo amico e dopo qualche giorno, torna a farsi scopare bocconi sulla scrivania e farsi venire in faccia, poi sorridergli, lui le ha dimostrato che non la considera, tirandosi su i calzoni e poi andandosene senza parlare.
Sabato al Club, Giorgio viene a prendere Angelica, escono e vanno via, non so cosa vuole fare, mi fido di lui. La ragazza che solitamente mi aiuta e mi massaggia, sapendo che sono sola, mi gira intorno, mentre mi massaggia, mi cerca, mi abbraccia, sento il suo seno sulla schiena, mi piace, mi giro e mi trovo faccia a faccia, da lì scatta un bacio, languido, sensuale, sono quasi folgorata, mi abbandono dolcemente a lei, non ci accorgiamo che sono trascorse ore da quando abbiamo cominciato, sono illanguidita, Angelica è ancora fuori, non so nemmeno quando rientra.
E' quasi sera quando ritornano, sto facendo la mia preparazione insieme alle nostre amiche, non ci guardiamo, non ne abbiamo il tempo, vedo di sfuggita Giorgio che mi fa un cenno di ok, non so a cosa si riferisce, lo scopriremo poi.
Facciamo la nostra serata come sempre, Angelica partecipa con poco entusiasmo, alla fine, quando arrivano i mariti, ci scopano con foga, lei non ha partecipato, anzi, è stata in disparte, ci ha guardate senza dare nessun segno di apprezzamento.
Trovo strano tutto questo, solitamente è sorridente, ma stasera è seria, nel mentre le due donne si stanno rimettendo in sesto, io parlo:
Paola) E' da stamani che sei fuori, quando sei tornata, quasi non ci hai viste, hai partecipato alla serata senza impegnarti, poi sei rimasta in disparte, oserei dire indifferente quando abbiamo scopato alla fine. Hai qualcosa da dirci? Sarei curiosa di sapere e di capire il motivo del tuo comportamento, non hai mai fatto così, mi devo preoccupare?
Angelica) Ti chiedo mille volte scusa, ma in questo momento sono col morale a pezzi, mi sto rovinando con le mie mani. In questo ultimo periodo mi sono concessa ad un uomo che non mi considera, ma che mi ha fatta innamorare come una ragazzina, ci pensi? Ho 38 anni, lui non mi ama e sto dicendo alla persona che ho sposato per amore di non voler più condividere con lei la mia vita.
Giorgio è letteralmente allibito, scuro in volto, non sa cosa dire, ci guarda e poi se ne va scuotendo il capo.
Paola) Sapevo e me lo avevi anche detto che questo Carlo ti aveva intrigata, ma dopo la batosta che hai subito, pensavo che ti fossi ricreduta, invece, vuoi lasciare me per continuare a farti sbattere e battere all'occorrenza da lui. Se è questo che vuoi, se sei sicura di volere tutto questo, lo accetto, da domani quando torniamo, per iniziare dormiremo in camere separate, mi cercherò una sistemazione e vado via, ok?
Angelica annuisce col capo, è rimasta seria, andiamo a letto, il proverbio dice che "la notte porta consiglio", spero funzioni.
La mattina salutiamo Giorgio e partiamo, durante il viaggio non ci parliamo, arriviamo a casa, non dico nulla, vado nella mia camera.
Il lunedì vado da Luca, gli dico che devo parlargli di una cosa molto importante, a pranzo gli racconto tutto, ho una soluzione e gliela espongo:
Paola) Dal momento che mia moglie ha confessato di essersi innamorata di un uomo, capirai che non posso più rimanere sotto lo stesso tetto anche se abbiamo camere separate, in emergenza e per poco tempo, potrei stare alla villetta? Non sopporto neanche il pensiero che lei possa ricevere il suo maschio con me in casa, devo andare fuori dalla sua vista.
Luca) Per quello che mi riguarda, puoi andarci anche subito, le chiavi le hai, sai dov'è la roba, dovrai solo riempire il frigo, quello è vuoto, puoi starci tutto il tempo che desideri.
Lo ringrazio, comincio a pensare che devo dare un'impostazione diversa alla mia vita, a sera siamo a casa, ci ignoriamo ma ci sono questioni da sistemare.
Paola) So che non vorresti parlarmi ma in questo momento ci sono questioni pratiche, la casa, il lavoro, noi. Per la casa, credo che la vorrai tenere tu, sotto c'è l'ufficio, sto già cercando di sistemarmi, appena ce la faccio, mene vado. Per il lavoro, penso che siamo entrambe a posto, hai i tuoi clienti e l'ufficio, io ho l'ufficio, economicamente siamo indipendenti. Infine, noi, cosa facciamo, andiamo dall'avvocato subito oppure vuoi aspettare? Lascio decidere a te, non desidero essere accusata di aver voluto la separazione, quando sei stata tu a volere tutto questo.
Lei ha dimenticato che c'è l'impianto di videosorveglianza che funziona di continuo, ho la possibilità di vedere e sentire tutto quello che succede in casa e in ufficio.
Angelica) Mi sono innamorata di lui, scusami, non volevo ammetterlo, ma è successo, ti lascio libera di vivere la tua vita, so che soffrirò ma sapendo che tu potrai essere quello che desideri, mi darà consolazione. Tutto quello che mi hai detto mi va bene, per l'avvocato, non dobbiamo avere fretta, è solo una questione burocratica, quindi possiamo farla anche più in là.
Dal giorno dopo inizio a togliere dall'armadio della nostra camera tutti i miei vestiti, li metto nel mio armadio degli ospiti, è più piccolo, ma lo posso utilizzare tutto per me, il bagno era il mio privato anche prima.
Passano i giorni, una settimana è andata, Carlo non si è visto, aspetto che si faccia vivo.
Mercoledì mattina, arriva in ufficio, lei lo mette al corrente che sta separandosi per essere libera per lui, sto ascoltando con attenzione, lo sento imprecare ad alta voce, incazzato nero, la guarda e le dice che è una cretina, che sta rovinando tutto, lui non la ama e sapendo quello che sta facendo, non per me, ma per lui, non la cercherà più, anzi da subito le dice che prepari tutte le sue carte, che si appoggerà in un altro studio e che non si vedranno più.
Sono rimasta di sasso, non mi aspettavo che Carlo fosse così risoluto, probabilmente sta temendo che le voci trasverse rovinino la sua famiglia, lui questo non lo vuole.
Angelica sta piangendo, cerca di abbracciarlo, per tenerselo tra le braccia ma lui la strattona, le ripete che vuole tutta la sua documentazione per andarsene da subito. Lei prende un raccoglitore, glielo consegna e lui se ne va.
La vedo piangere, sto ridendo, ma ora voglio la mia rivincita, ufficialmente non sono al corrente di nulla, se lei non mi racconterà, io sono all'oscuro, comunque continuo nella mia preparazione per andarmene, ormai ho quasi terminato con la biancheria, per i vestiti ho già fatto, la sera a letto, sento la sua mancanza ma non cedo, non sarò io a fare il primo passo, se lei vorrà, lo farà, ma potrebbe anche accadere che io rifiuti di riallacciare con lei, chissà.
Sto pensando che dopo tutto, io ho fatto qualsiasi cosa per amor suo, anche fare la transizione, adesso dubito anche della mia impotenza, ho fatto la terapia ormonale maschile, per poco tempo, non sono certa che gli effetti si fossero visti a così breve termine, con la terapia femminizzante ho impiegato un anno per avere i primi risultati. Ho sempre pensato che lei mi abbia accompagnata per amore, ma pure per un suo riscontro.
Questo è un altro dubbio ma non si può tornare indietro.
La sera, dopo che la mattina ho assistito al discorso tra lei e Carlo, sto nelle mia camera, deve cuocere nel suo brodo, dopo tutto questa situazione l'ha voluta lei.
I giorni trascorrono tranquilli per me, un pò meno per lei, ora si rende conto che il suo mondo sta crollando, prima aveva me a cui poteva fare affidamento, ora non più.
Sabato sera, mi preparo ed esco, a lei non dico nulla, è in salotto davanti la televisione, non la saluto.
Prendo le chiavi ed esco, Alla villetta ho tre amici che mi aspettano con ansia, metto l'auto nel box, non si deve risalire alla mia presenza.
Entro in casa, mi esibisco in uno spogliarello sensuale, sono già arrapati di brutto, saliamo in camera, dove scopiamo con tanta passione, faccio fare a loro due giri, li ho svuotati per bene, circa all'una se ne vanno, sistemo la casa, le lenzuola le lavo, mi rivesto e torno a casa.
Alle 2 sono a letto, sento che lei va in bagno, poi torna in camera, la sento nervosa ma ora non mi importa. Mi addormento tranquilla, appagata dalla serata che ho fatto con gli amici.
La mattina, vado in cucina, mi faccio il caffè, poi mi preparo per uscire, devo andare a fare la spesa, il frigo della villetta è vuoto, tra qualche giorno ho intenzione di trasferirmi e mi serve avere da mangiare.
Angelica mi guarda, so che vorrebbe dirmi qualcosa ma non le vengono le parole, esco, non ha avuto il tempo materiale per farlo, dovrà aspettare che torni.
Nel tardo pomeriggio torno a mani vuote, tranne per una pizza che ho preso al centro commerciale. Sono in cucina a mangiare, lei entra, ci guardiamo.
Paola) Scusami, mangio, poi vado nella mia stanza, nei prossimi giorni se tutto va bene, ti lascio libera la casa, così potrai ospitarlo quando e come vorrai.
Lei comincia a piangere, singhiozza molto forte. poi:
Angelica) Quando gli ho detto che ci separavamo, lui mi ha aggredita, ha voluto tutti i suoi documenti e se ne è andato via, con lui tutto è finito.
Paola) Allora con questo cosa mi vuoi dire, che non se ne fa più niente? Mi hai fatta sentire sbagliata, mi hai ripudiata e ora che questo Carlo ti ha scaricata, torni da me con la coda tra le gambe. Troppo comodo mia cara, adesso posso solo dirti "CHE NON ME NE FREGA".
--Il giorno dopo, in pausa pranzo, Giorgio mi telefona.
Giorgio) Paola, sentimi bene, so cosa stai provando ma non devi prendere una decisione così drastica, ti scongiuro di aspettare, sabato venite? ( io dico di si), ok, allora facciamo una cosa, con Angelica ci parlo, anche tutto il giorno se necessario, tu non fare nessuna manovra.
Paola) Apprezzo che tu voglia intervenire ma credo che lei abbia perso la testa, lui l'ha bastonata e stuprata con un suo amico e dopo qualche giorno, torna a farsi scopare bocconi sulla scrivania e farsi venire in faccia, poi sorridergli, lui le ha dimostrato che non la considera, tirandosi su i calzoni e poi andandosene senza parlare.
Sabato al Club, Giorgio viene a prendere Angelica, escono e vanno via, non so cosa vuole fare, mi fido di lui. La ragazza che solitamente mi aiuta e mi massaggia, sapendo che sono sola, mi gira intorno, mentre mi massaggia, mi cerca, mi abbraccia, sento il suo seno sulla schiena, mi piace, mi giro e mi trovo faccia a faccia, da lì scatta un bacio, languido, sensuale, sono quasi folgorata, mi abbandono dolcemente a lei, non ci accorgiamo che sono trascorse ore da quando abbiamo cominciato, sono illanguidita, Angelica è ancora fuori, non so nemmeno quando rientra.
E' quasi sera quando ritornano, sto facendo la mia preparazione insieme alle nostre amiche, non ci guardiamo, non ne abbiamo il tempo, vedo di sfuggita Giorgio che mi fa un cenno di ok, non so a cosa si riferisce, lo scopriremo poi.
Facciamo la nostra serata come sempre, Angelica partecipa con poco entusiasmo, alla fine, quando arrivano i mariti, ci scopano con foga, lei non ha partecipato, anzi, è stata in disparte, ci ha guardate senza dare nessun segno di apprezzamento.
Trovo strano tutto questo, solitamente è sorridente, ma stasera è seria, nel mentre le due donne si stanno rimettendo in sesto, io parlo:
Paola) E' da stamani che sei fuori, quando sei tornata, quasi non ci hai viste, hai partecipato alla serata senza impegnarti, poi sei rimasta in disparte, oserei dire indifferente quando abbiamo scopato alla fine. Hai qualcosa da dirci? Sarei curiosa di sapere e di capire il motivo del tuo comportamento, non hai mai fatto così, mi devo preoccupare?
Angelica) Ti chiedo mille volte scusa, ma in questo momento sono col morale a pezzi, mi sto rovinando con le mie mani. In questo ultimo periodo mi sono concessa ad un uomo che non mi considera, ma che mi ha fatta innamorare come una ragazzina, ci pensi? Ho 38 anni, lui non mi ama e sto dicendo alla persona che ho sposato per amore di non voler più condividere con lei la mia vita.
Giorgio è letteralmente allibito, scuro in volto, non sa cosa dire, ci guarda e poi se ne va scuotendo il capo.
Paola) Sapevo e me lo avevi anche detto che questo Carlo ti aveva intrigata, ma dopo la batosta che hai subito, pensavo che ti fossi ricreduta, invece, vuoi lasciare me per continuare a farti sbattere e battere all'occorrenza da lui. Se è questo che vuoi, se sei sicura di volere tutto questo, lo accetto, da domani quando torniamo, per iniziare dormiremo in camere separate, mi cercherò una sistemazione e vado via, ok?
Angelica annuisce col capo, è rimasta seria, andiamo a letto, il proverbio dice che "la notte porta consiglio", spero funzioni.
La mattina salutiamo Giorgio e partiamo, durante il viaggio non ci parliamo, arriviamo a casa, non dico nulla, vado nella mia camera.
Il lunedì vado da Luca, gli dico che devo parlargli di una cosa molto importante, a pranzo gli racconto tutto, ho una soluzione e gliela espongo:
Paola) Dal momento che mia moglie ha confessato di essersi innamorata di un uomo, capirai che non posso più rimanere sotto lo stesso tetto anche se abbiamo camere separate, in emergenza e per poco tempo, potrei stare alla villetta? Non sopporto neanche il pensiero che lei possa ricevere il suo maschio con me in casa, devo andare fuori dalla sua vista.
Luca) Per quello che mi riguarda, puoi andarci anche subito, le chiavi le hai, sai dov'è la roba, dovrai solo riempire il frigo, quello è vuoto, puoi starci tutto il tempo che desideri.
Lo ringrazio, comincio a pensare che devo dare un'impostazione diversa alla mia vita, a sera siamo a casa, ci ignoriamo ma ci sono questioni da sistemare.
Paola) So che non vorresti parlarmi ma in questo momento ci sono questioni pratiche, la casa, il lavoro, noi. Per la casa, credo che la vorrai tenere tu, sotto c'è l'ufficio, sto già cercando di sistemarmi, appena ce la faccio, mene vado. Per il lavoro, penso che siamo entrambe a posto, hai i tuoi clienti e l'ufficio, io ho l'ufficio, economicamente siamo indipendenti. Infine, noi, cosa facciamo, andiamo dall'avvocato subito oppure vuoi aspettare? Lascio decidere a te, non desidero essere accusata di aver voluto la separazione, quando sei stata tu a volere tutto questo.
Lei ha dimenticato che c'è l'impianto di videosorveglianza che funziona di continuo, ho la possibilità di vedere e sentire tutto quello che succede in casa e in ufficio.
Angelica) Mi sono innamorata di lui, scusami, non volevo ammetterlo, ma è successo, ti lascio libera di vivere la tua vita, so che soffrirò ma sapendo che tu potrai essere quello che desideri, mi darà consolazione. Tutto quello che mi hai detto mi va bene, per l'avvocato, non dobbiamo avere fretta, è solo una questione burocratica, quindi possiamo farla anche più in là.
Dal giorno dopo inizio a togliere dall'armadio della nostra camera tutti i miei vestiti, li metto nel mio armadio degli ospiti, è più piccolo, ma lo posso utilizzare tutto per me, il bagno era il mio privato anche prima.
Passano i giorni, una settimana è andata, Carlo non si è visto, aspetto che si faccia vivo.
Mercoledì mattina, arriva in ufficio, lei lo mette al corrente che sta separandosi per essere libera per lui, sto ascoltando con attenzione, lo sento imprecare ad alta voce, incazzato nero, la guarda e le dice che è una cretina, che sta rovinando tutto, lui non la ama e sapendo quello che sta facendo, non per me, ma per lui, non la cercherà più, anzi da subito le dice che prepari tutte le sue carte, che si appoggerà in un altro studio e che non si vedranno più.
Sono rimasta di sasso, non mi aspettavo che Carlo fosse così risoluto, probabilmente sta temendo che le voci trasverse rovinino la sua famiglia, lui questo non lo vuole.
Angelica sta piangendo, cerca di abbracciarlo, per tenerselo tra le braccia ma lui la strattona, le ripete che vuole tutta la sua documentazione per andarsene da subito. Lei prende un raccoglitore, glielo consegna e lui se ne va.
La vedo piangere, sto ridendo, ma ora voglio la mia rivincita, ufficialmente non sono al corrente di nulla, se lei non mi racconterà, io sono all'oscuro, comunque continuo nella mia preparazione per andarmene, ormai ho quasi terminato con la biancheria, per i vestiti ho già fatto, la sera a letto, sento la sua mancanza ma non cedo, non sarò io a fare il primo passo, se lei vorrà, lo farà, ma potrebbe anche accadere che io rifiuti di riallacciare con lei, chissà.
Sto pensando che dopo tutto, io ho fatto qualsiasi cosa per amor suo, anche fare la transizione, adesso dubito anche della mia impotenza, ho fatto la terapia ormonale maschile, per poco tempo, non sono certa che gli effetti si fossero visti a così breve termine, con la terapia femminizzante ho impiegato un anno per avere i primi risultati. Ho sempre pensato che lei mi abbia accompagnata per amore, ma pure per un suo riscontro.
Questo è un altro dubbio ma non si può tornare indietro.
La sera, dopo che la mattina ho assistito al discorso tra lei e Carlo, sto nelle mia camera, deve cuocere nel suo brodo, dopo tutto questa situazione l'ha voluta lei.
I giorni trascorrono tranquilli per me, un pò meno per lei, ora si rende conto che il suo mondo sta crollando, prima aveva me a cui poteva fare affidamento, ora non più.
Sabato sera, mi preparo ed esco, a lei non dico nulla, è in salotto davanti la televisione, non la saluto.
Prendo le chiavi ed esco, Alla villetta ho tre amici che mi aspettano con ansia, metto l'auto nel box, non si deve risalire alla mia presenza.
Entro in casa, mi esibisco in uno spogliarello sensuale, sono già arrapati di brutto, saliamo in camera, dove scopiamo con tanta passione, faccio fare a loro due giri, li ho svuotati per bene, circa all'una se ne vanno, sistemo la casa, le lenzuola le lavo, mi rivesto e torno a casa.
Alle 2 sono a letto, sento che lei va in bagno, poi torna in camera, la sento nervosa ma ora non mi importa. Mi addormento tranquilla, appagata dalla serata che ho fatto con gli amici.
La mattina, vado in cucina, mi faccio il caffè, poi mi preparo per uscire, devo andare a fare la spesa, il frigo della villetta è vuoto, tra qualche giorno ho intenzione di trasferirmi e mi serve avere da mangiare.
Angelica mi guarda, so che vorrebbe dirmi qualcosa ma non le vengono le parole, esco, non ha avuto il tempo materiale per farlo, dovrà aspettare che torni.
Nel tardo pomeriggio torno a mani vuote, tranne per una pizza che ho preso al centro commerciale. Sono in cucina a mangiare, lei entra, ci guardiamo.
Paola) Scusami, mangio, poi vado nella mia stanza, nei prossimi giorni se tutto va bene, ti lascio libera la casa, così potrai ospitarlo quando e come vorrai.
Lei comincia a piangere, singhiozza molto forte. poi:
Angelica) Quando gli ho detto che ci separavamo, lui mi ha aggredita, ha voluto tutti i suoi documenti e se ne è andato via, con lui tutto è finito.
Paola) Allora con questo cosa mi vuoi dire, che non se ne fa più niente? Mi hai fatta sentire sbagliata, mi hai ripudiata e ora che questo Carlo ti ha scaricata, torni da me con la coda tra le gambe. Troppo comodo mia cara, adesso posso solo dirti "CHE NON ME NE FREGA".
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