Angelica capitolo venticinque

di
genere
trans

si sistemerà tutto.

--Dalle parole di Giorgio, comprendo che se non cambia nulla, la mia storia con Angelica sta arrivando al capolinea.

In questo momento non ho in mano nessuna carta da poter giocare, questo Carlo è uno stronzo e Angelica è attratta da lui pensando di cambiarlo (effetto crocerossina), non si rende conto che lui la sta solo usando per il suo piacere, lei è sicura e convinta di poterlo cambiare, ma con questo tipo di uomo è una battaglia persa in partenza.

Mercoledì, Carlo se la scopa come suo solito, io vado alla villetta, dove oggi ho solo Luca, facciamo sesso in tranquillità, rimetto a posto il letto, poi in cucina ci fermiamo a parlare.

Luca) Temevo che dopo averti conosciuta, Laura mi prendesse in giro, invece mi ha detto che è rimasta sorpresa piacevolmente, non solo dal tuo aspetto fisico, ma da quello mentale, credeva di trovarsi di fronte una persona, come posso dire "di facili costumi, facile da abbordare, sempre disponibile", invece mi ha detto che è tutto il contrario. Le ho raccontato la tua storia personale, spero di non aver commesso un errore, dimmi tu.

Paola) No, se è servito a farle capire che tipo di persona sono, va bene. Laura è intelligente e credo che ora mi rispetti, più di prima.

Ci lasciamo, faccio ritorno a casa, il letto sembra un campo di battaglia, le lenzuola sono piene di tracce, dubito che una sola persona riesca a fare un casino simile.
Ho fatto in tempo a spogliarmi, indosso solo la lingerie, i miei vestiti li ho lasciati sulla poltrona, esco dalla camera per andare in bagno, incrocio Angelica che è appena rientrata, ci guardiamo per un lungo attimo, poi lei abbassa lo sguardo. Non dico e non faccio nulla, entro nella doccia, mi lavo alla svelta, mi metto l'accappatoio e sto per uscire, quando lei entra, cerco di farle spazio, ma noto che il suo lato "B" presenta dei vistosi segni, quasi blu, mi fermo, la guardo e le domando:

Paola) Cosa ti è successo, sei caduta? Ti sei fatta male? Spiegami.

Angelica) Stamani, come tutti i mercoledì è venuto Carlo, mi ha portato dei documenti, era assieme ad un altro uomo. Senza dire una parola, mi ha abbracciata e ha invitato il suo amico a fare altrettanto, dalla sorpresa sono rimasta bloccata, hanno pensato erroneamente che mi concedessi, così, a forza mi hanno spogliata e poi sul letto me ne hanno fatto un pò di tutti i colori, compreso le sculacciate, quelle che si prendono durante il sesso, non sono mai troppo forti, servono per farti rilassare, invece quelle che mi hanno dato erano per farmi stare ferma perchè mi ribellavo. Alla fine mi hanno scopata con la forza, sculacciata per non so quanto tempo, poi dopo che si sono sfogati se ne sono andati via.

Paola) Ora come ti senti, vuoi che ti porti all'ospedale? (lei mi dice di no col capo). Denunciarli senza prove non serve a nulla, dobbiamo fare qualcos'altro, voglio sentire un esperto, domani sento cosa si può fare.

--La mattina dopo, telefono al nostro legale, racconto la faccenda e in accordo con Luca, andiamo a casa mia. L'avvocato e Luca sono concordi nel dirmi che in casa servono le telecamere, anche all'esterno, ma più di tutto, siccome al piano terra ci sono due camere più il bagno, ricavare l'ufficio e l'archivio, sempre sorvegliato elettronicamente. Angelica ha ascoltato tutta la conversazione rimanendo al piano superiore.

La sera, ne abbiamo parlato e in accordo abbiamo deciso per la sorveglianza in tutte le camere.

Ho contattato un'azienda specializzata (quella che ha messo le telecamere nei nostri uffici). Il giorno dopo, nel pomeriggio, un tecnico ha provveduto alla sistemazione dell'impianto con relativa registrazione. Mi sono premurata di avere io il controllo totale dell'impianto.
A lavoro concluso, la sera ne parlo con Angelica:

Paola) Dopo quello che ti è successo, dobbiamo fare alcuni cambiamenti, al piano terra, volevamo fare una camera per me, ora diventerà il nostro ufficio, di fianco c'è il bagno e di fronte un'altra camera che può diventare l'archivio, facciamo separare il piano superiore da una porta che deve essere sempre chiusa. L'ufficio non deve comunicare con la casa.

Angelica) Va bene, ma come devo fare con Carlo?

Paola) Lui non sa della videosorveglianza, se quando torna fa cose strane e che a te danno fastidio, cerca di opporti, fallo con decisione, so che non è semplice e facile, ricorda che viene tutto registrato, anche la voce, potremo usare il filmato come prova.

Il sabato andiamo fuori a mangiare, mio padre ha mandato due suoi muratori che in due giorni hanno fatto la divisione della struttura.

Mercoledì mattina, Carlo si presenta a casa, crede di salire, ma trova la porta chiusa, è costretto ad entrare dal piano terra, si trova dentro un ufficio, Angelica dietro la scrivania, chiede il motivo del cambiamento:

Carlo) Come mai hai fatto l'ufficio al piano terra, non era meglio com'era prima?

Angelica) Per motivi fiscali non potevamo più fare il nostro servizio in casa, dovevamo avere una sorta di separazione fisica dall'abitazione.

Carlo) Come facciamo ora a scopare? Lo facciamo qua in piedi?

Angelica) Se vuoi, si, altrimenti trovi un altra sistemazione. L'altro giorno sei venuto con l'aiutante, mi hai fatto pena e dopo schifo, se vuoi puoi riprenderti tutti i tuoi documenti e andare da qualcun altro a farti tenere i conti.

Carlo non si aspettava una reazione così dura e risoluta di Angelica, chiede scusa, dice qualche parola incomprensibile e se ne va.

La sera mentre ceniamo, Angelica mi mette al corrente:

Angelica) La separazione della casa dall'ufficio mi da sicurezza, stamattina Carlo ha trovato la sorpresa, voleva portarmi a letto ma dall'ufficio non è più possibile accedere alla casa, è rimasto deluso, voleva avermi, gli ho risposto che dopo quello che è successo con lui e il suo aiutante, se voleva, poteva riprendersi i documenti e andare da altri a farsi tenere i conti.

La sfuriata di Angelica mi ha lasciata senza parole:

Paola) Non ero sicura che separare la casa dall'ufficio fosse la soluzione ideale, ma ora capisco che va bene così. Se tutto questo ti dà sicurezza, ancora meglio, poi se posso esprimermi su questo "Carlo" (lei annuisce col capo), posso dirti che quando succedono queste cose, se la donna pensa di cambiare l'uomo, fa un buco nell'acqua, possi dirti che molte hanno fatto una brutta fine, tu sei ancora in tempo a dire basta, stamattina lo hai fatto capire, io nei tuoi panni continuerei, lo manderei a quel paese.

Non le ho detto che tutto quello successo in mattinata è stato registrato, ho assistito in diretta sul telefono, se scoperanno, posso assistere anche se saliranno in casa.

Paola) Sabato dovremmo andare da Giorgio, te la senti di andare? Forse i tuoi lividi si schiariranno ma devi decidere tu se andare e partecipare o no.

Angelica) Andiamo, ho telefonato a Giorgio, in mattinata ci sarà il dottore, mi visiterà, poi decideremo di comune accordo, se posso mi faccio la serata, altrimenti resto al bar con le ragazze.

La mattina di sabato, il dottore visita Angelica, la controlla minuziosamente, ci fa sedere e poi:

Dottore) Così a prima vista, sembra che non ci sia nulla di particolare, il danno è più psicologico che fisico, secondo me puoi farti la serata, al limite un pò di fondo tinta per mascherare i lividi più evidenti.

Ci facciamo la serata, Angelica sembra che abbia assorbito il trauma subito da Carlo. Al termine solito giro con i nostri maschi, poi a nanna.

La domenica rientriamo, ci facciamo un giro, andiamo in pizzeria e poi a letto, domani si ricomincia.

Arriva il mercoledì, tengo collegato il telefono, sono curiosa, infatti arriva "Carlo", porta dei documenti e poi chiede di fare la solita scopata, Angelica sorride, non mi aspettavo che accettasse, si spoglia e si accuccia per pomparlo un pochino, lui non si denuda nemmeno, si è calato solamente i pantaloni, fa appoggiare Angelica sulla scrivania e la scopa con energia, vedo dal suo viso che gradisce, il tutto non dura molto, al momento di venire, la tira su, la fa accucciare e le viene sulla faccia, lei ride, lui si pulisce il cazzo con le sue mutandine, si rialza i calzoni e se ne va.

Ho assistito, che bella la tecnologia, riesco a vedere e sentire tutto, così posso fare il confronto tra quello che vedo e quello che mi racconta.

Questo mercoledì è andata male per me, quando ho staccato sono andata subito a casa, da ora non mi preoccupo di quello che succede in casa, lo so subito.
Quando arriva, mi viene vicina, mi abbraccia e inizia:

Angelica) Oggi è venuto Carlo, abbiamo fatto sesso, in ufficio, una sveltina sulla scrivania, mi è venuto in faccia poi se ne è andato. Mi è piaciuto il trattamento.

Ho capito che è ancora sotto l'effetto crocerossina, mi sa che sto perdendo la battaglia e pure la guerra.

Se continua così, stavolta siamo per davvero alla fine, il fatto che se ne sia innamorata gioca a favore di questo "Carlo", lei non capisce che con lui non ha un futuro, ha la sua famiglia e si serve di Angelica solo per il suo divertimento. Potrà finire con Carlo solo se lui si ripetesse come l'altra volta ma non sono del parere di aspettare, nel dubbio penso sia meglio che ognuno vada per la sua strada.

Telefono a Giorgio, sono nello sconforto, racconto che sto decidendo di dire basta, andrò per la mia strada. Giorgio mi supplica di aspettare, la mia pazienza è agli sgoccioli, va bene che scopo anch'io ma non sono innamorata di nessuno, se Angelica non rientra, con lei è finita.
scritto il
2022-02-06
1 . 5 K
visite
1 2
voti
valutazione
5
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Angelica capitolo ventiquattro

racconto sucessivo

Angelica capitolo ventisei
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.