Cronaca di una notte d'estate (autocelebrazione)
di
Chris Rondinelli
genere
esibizionismo
Era una notte d'estate qualsiasi a Milano, una notte torrida e afosa, di quelle che il caldo non ti fa dormire, cercando di alleviare la tua sofferenza, esci in cerca di un filo d'aria nella notte buia e piena di luci artificiali della metropoli. Non badi molto a come ti vesti, fa caldo, e cerchi di indossare il meno possibile per rendere la tua permanenza all'esterno ancora piu fresca. Un paio di shorts in jeans, quelli che tante volte hai messo e rimesso, lavato e rilavato, e ora sono piu trasparenti e bianchi che colorati.
Sopra gli shorts puoi trovare una canotta nera e stretta come piace a te, ti infili quel perizomino nero, che tante spruzzate di sperma ha visto tra le tue coscie, copre ben poco ma non importa, ti sciogli i lunghi capelli, un filo di trucco, calze a rete e stivaloni. Un giubbotto di pelle nero leggero, ha molte tasche interne ed esterne, puoi metterci il cellulare,qualche preservativo, e il ritocco per il trucco, le chiavi invece e meglio nasconderle in un posto dove al ritorno sei sicura di trovarle nuovamente, sotto il tappetino d'entrata. Ti incammini per le strade deserte e illuminate del tuo quartiere, ma non tira un filo d'aria fresca.
Incontri qualche extracomunitario di passaggio che cerca un'approccio, gli abozzi un sorriso ma continui per la tua strada, non ti fermi, nemmeno quando lo stesso ragazzo di colore di poco prima ti rincorre cercando di convincerti a scopare con lui. Fiera della tua bellezza e della tua troiaggine, gli ridi in faccia e prosegui allegramente scostandoti i lunghi capelli dal tuo visetto da eterna bambina. Sai di essere bellissima, sai di essere desiderata, sai di essere piu' femmina di una vera femmina, sei nata fortunata, e questo ti eccita.
Lungo la strada transitano alcune auto, qualcuno suona, forse per acclamare la tua bellezza, non te ne curi, a poca distanza c'e' il Tram dei desideri, lo prendi, e voli sui binari della notte verso una meta ancora incerta. Il mezzo si avvia, parte chiudendo le porte, vieni guardata a lungo, occhi sempre puntati addosso, e il tuo destino da quando sei nato.
Infondo ti piace, oh si, provi piacere nel stuzzicare le voglie altrui, con il tuo bel visetto da cerbiatta e il tuo fisichetto androgino, forte dei tuoi diciott'anni sei acerba e vogliosa di scoprire le gioie del sesso e dell'amore. Non ti curi dei giudizi della gente, perche' ti piace far parlare di te agli altri. E allora eccoti li, con le gambe accavallate in bella vista, inguainate in splendide calze a rete nere autoreggenti con degli stivali sopra e il tuo giubottino di pelle aperto che poco copre il tuo petto, lasciando intendere che donna non sei, che seno non hai.
Ti alzi e scendi alla fermata, sai gia dove ti porta il profumo del piacere, il tuo percorso e gia' tracciato, e lo percorri senza esitazione. Ti incammini per la seconda volta in quella serata, passo svelto e ben marcato verso la stazione, in un gesto sensuale, ti scosti nuovamente i lunghi capelli dal viso con l'eleganza di un felino, le unghie smaltate di rosso acceso, danno un tocco in piu' alle tue mani bianche e candide, hai la falcata di una pantera, sensuale e provocante in ogni gesto del tuo essere. Scendi le scale ed entri nel sottopasso della stazione.
Dalla scalinata opposta dei rumori, un vociare attira la tua attenzione, sbucano dall'angolo dei ragazzoni di colore. Sono tre, scherzano e schiamazzano tra loro, un fremito di piacere che ti percuote, senti il desiderio salire profondamente, il tuo corpo freme dalla voglia di essere presa, amata, scopata. Ti hanno notata, e come non notarti, sei una dea della notte vestita per uccidere. Ti fermi e con fare arrogante, chiedi una sigaretta, i tuoi occhi da cerbiatta parlano chiaro. Ti guardano ipnotizzati, hai un'ascendente su di loro, e te ne approfitti, sciagurata e selvaggia, sfrontata e puttana. Ti porgono la sigaretta, ti chiedono se sei Trans, e il tuo visetto da bimba, si apre in una solare beffa, gli angoli delle tue labbra, tendono ad un sorriso ironico, tu sai chi sei, non devi dimostrazioni a nessuno. Continui a scostarti i capelli, con lo charm di una Lady Godiva senza il suo cavallo.
Riprendi il tuo cammino, lasciando i ragazzi sbalorditi, hai una meta da raggiungere prima che faccia mattino, niente e nessuno deve intralciare il tuo cammino. Ma i tre ragazzi non mollano, li guardi con occhi beffardi, sai che hai il coltello dalla parte del manico. Vanno al sodo, ed era cio' che volevi, hanno dei bei cazzi neri duri e grossi per te, e tu li vuoi, anche loro lo percepiscono. Li lasci avvicinare, ti lasci toccare dalle loro mani nere, qualcuno ti bacia mentre rispondi con la lingua in bocca, come la Troia che sei. Ti spingono contro il muro, li sotto nessuno passa, nessuno sente, nessuno vede. Ti fanno sospirare, mentre gli Shorts si abbassano, il giubbotto si toglie, ti prendono il cazzo in mano, gia' duro dentro al perizoma umido dei tuoi umori. Li devi masturbare mentre le loro mani sono su di te, ti accarezzano da ogni parte, ti scostano i capelli e ti baciano nuovamente sulle labbra gonfie di desiderio.
Inginocchiati puttana, inginocchiati davanti ai tuoi uomini, per farti usare come solo tu sai fare, inginocchiati e succhiali uno alla volta, sai cosa ti aspetta Troia che non sei altro. Due alla volta in bocca, apri bene e succhia tutto vaccona schifosa, ti piace essere insultata, sentirti donna, femmina amata posseduta, e allora via, in gola senza darti respiro, ti sale un conato di vomito, quelli spingono troppo ma non desisti, tu non chiedi pieta', tu sei la padrona, loro gli schiavi.
Ti prendono per un braccio alzandoti, ti mettono con la faccia al muro, ti allargano le gambe, e te lo sbattono dentro, aprendoti il culo da vaccona che hai, non hanno usato nemmeno il preservativo, ma a te piace cosi' vero?
Il primo ad entrarti e il piu giovane dei tre, che ti prende per i fianchi stretti, e ti penetra fino infondo, facendoti gemere un po dal dolore, poi tutto torna. Gli altri ti toccano e ti masturbano, vieni come una fontana, una, due,tre volte, mentre dietro ti stantuffano a dovere, facendoti sospirare di piacere. I tuoi sospiri echeggiano nel sottopasso silenzioso, ancora qualche stantuffata, ed ecco che il primo lascia il posto al secondo, ti senti penetrare nuovamente, con il buco del culo gia bello aperto, altri sospiri, altri gemiti di piacere, i loro cazzi son grossi, sanno far male, ma danno anche piacere.
Sotto con il terzo a romperti il culo, vieni per la quarta volta consecutiva. Ormai sei un fiume in piena, hai le palle gia' svuotate, il terzo ti stantuffa e ti senti riempire da una colata di sperma caldo che ti invade internamente. Vieni riempita da tutti e tre insieme, fatichi a trattenerti, sbuffi ti agiti e ansimi come una belva in gabbia. Sei meravigliosa scopata e lavata. Si alzano i calzoni e ti lasciano li, attaccata al muro, con le gambe aperte, il culo rotto, e rivoli di liquido bianco colante dalle gambe. Peccato solo aver sprecato una sigaretta che non hai fumato.
ei forte, non bastano tre smilzi neri a metterti fuori gioco, rivestiti in fretta, e riprendi il cammino, hai una meta da raggiungere, ed e' gia' tardi. Per la terza volta, ti incammini nella notte, puntando verso la scalinata che ti portera' all'uscita del sottopasso stazionario. L'aria e leggermente piu fresca e respirabile, ti rigeneri i polmoni aspirando forte, appoggiandoti ad una cancellata di ferro battuto. Nonostante il culo dolorante, nonostante le gambe tremolanti, riesci ad arrivare ad una fermata. Attraversi un viale, c'e' una panca, ti fermi e ti siedi esausta.
Ti scosti dal viso i lunghi capelli, mentre pensi all'amore appena vissuto sotto la stazione, un'amore fugace ma dannatamente piacevole, un'more che tu stessa ami amare. Un'ombra ti si avvicina, e un'uomo, un signore di mezza eta' ti ha notata, ti sorride, e ancora l'amore che ti accarezza il cuore, che viene per darti emozioni, e l'amore che devi prendere a dosi massicce per farti star bene. L'uomo lo fai accomodare, lo scruti con attenzione, ti piace, e un bel maschio, un toro maturo, pronto per darti nuovamente cio' che brami.
Estrai il lucidalabbra dalla tasca del giubbotto, e ti accorgi della sua mano sulla tua coscia destra. Senza proferire parola, sai gia' cosa vuole da te, e sai gia' cosa vuoi da lui, ti abbraccia attorno alla vita, e ti lasci guidare sul luogo del misfatto. Dietro un chiosco di benzina, nascosti da un grosso camion parcheggiato nei paraggi, ti stringe a se, e caldo, e leggermente sudato. Ti tocca, ti palpeggia, ti sussurra parole d'amore,mentre ansimi, godi, mentre estrae il suo cazzo dai pantaloni, ti invita ad abbassarti per riceverlo in bocca. Avida e mai sazia lo prendi in pugno, lo stringi e te lo porti alle labbra gonfie di voglia, lo imbocchi tutto d'un fiato ad occhi chiusi, nessuno puo' resistere alle tue labbra di fuoco, l'uomo ti si svuota le palle in gola, allagandoti la bocca di caldo liquido, che ingoi senza pensarci troppo.
Lo incoraggi a continuare, e riprendi a scucchiare quel cazzo ancora colante di sperma. Ti rialzi cercando di agevolare l'imbranato, ti abbassi nuovamente gli shorts, conduci con la tua manina il cazzo dell'uomo fino al tuo buco ancora bello slabbrato, attendi solo l'attimo in cui l'uomo introduca il suo bel pisellone dentro di te, ed ecco ripetersi per la seconda volta in quella sera benedetta, il miracolo che tanto attendevi fin dall'inizio della tua uscita.
Come una consumata maestrina del sesso consumato per strada, riprendi la posizione faccia al muro e gambe larghe, attendi che l'uomo appoggiandosi di peso alla tua schiena, ti penetri dolcemente e lentamente. Coraggio Chris, fatti aprire come solo tu sai fare, lascia che l'amore vinca una seconda volta, lascia che il piacere universale risalga il tuo corpo caldo e che le braccia dell'uomo sconosciuto ti portino al paradiso. Il rombo dei motori di qualche auto che sfreccia nei paraggi, rovina quel momento cosi' romantico e delicato, almeno se visto da una penna non volgare che ne descriva i parametri. Lo sconosciuto uomo maturo, spinge dentro di te, lo senti tutto bene ti e dentro e ti stantuffa, ti pompa a dovere, ti fa godere, anche lacrimare se e il caso, per quanta passione ci metta.
Ti muovi avanti e indietro a tempo con lui, in una lenta danza dell'amore, gemendo e godendo insieme, il suo fiato e sul tuo collo, mentre il suo corpo e appiccicato al tuo, facendo avanti e indietro tiene le sue mani sulle tue, attaccate al muro del chiosco. l'odore pungente della benzina fa esplodere le tue narici, come il suo cazzo bello tosto che ti apre in due, fa espòodere la tua bocca di gemiti e sussurri nella notte. E un concerto di piacere, quello che esce candidamente dalle tue labbra carnose, e una musica celestiale, la musica dell'amore che ti ha dato la vita diciotto anni fa tra tua madre e tuo padre.
Ti hanno messa al mondo senza sapere, che sei nata per far godere e regalare piacere. E allora fatti scopare, amazzone del cazzo, fatti ingravidare,madre virtuale di tante sborrate, fatti aprire, da tanti cazzi vogliosi, tu hai la serratura dell'amore, loro la chiave. Ingravidata ulteriormente dallo sconosciuto a cui hai donato il tuo corpo, ti affretti a recuperare l'ultimo giro di boa, l'ultimo mezzo con cui puoi finalmente tornare a casa, dopo una notte di piacere immenso. Il caldo e passato, l'aria si rinfresca, il sonno ti pervade, e la meta agognata da raggiungere, ora, rimane il comodo letto di casa tua. Mentre sogni l'attesa di un'altra notte, perche' sei la regina delle tenebre, la regina assoluta di quei quartieri che conosci a memoria e in cui spadroneggi. Contatti chrisbabyface@libero.it
Sopra gli shorts puoi trovare una canotta nera e stretta come piace a te, ti infili quel perizomino nero, che tante spruzzate di sperma ha visto tra le tue coscie, copre ben poco ma non importa, ti sciogli i lunghi capelli, un filo di trucco, calze a rete e stivaloni. Un giubbotto di pelle nero leggero, ha molte tasche interne ed esterne, puoi metterci il cellulare,qualche preservativo, e il ritocco per il trucco, le chiavi invece e meglio nasconderle in un posto dove al ritorno sei sicura di trovarle nuovamente, sotto il tappetino d'entrata. Ti incammini per le strade deserte e illuminate del tuo quartiere, ma non tira un filo d'aria fresca.
Incontri qualche extracomunitario di passaggio che cerca un'approccio, gli abozzi un sorriso ma continui per la tua strada, non ti fermi, nemmeno quando lo stesso ragazzo di colore di poco prima ti rincorre cercando di convincerti a scopare con lui. Fiera della tua bellezza e della tua troiaggine, gli ridi in faccia e prosegui allegramente scostandoti i lunghi capelli dal tuo visetto da eterna bambina. Sai di essere bellissima, sai di essere desiderata, sai di essere piu' femmina di una vera femmina, sei nata fortunata, e questo ti eccita.
Lungo la strada transitano alcune auto, qualcuno suona, forse per acclamare la tua bellezza, non te ne curi, a poca distanza c'e' il Tram dei desideri, lo prendi, e voli sui binari della notte verso una meta ancora incerta. Il mezzo si avvia, parte chiudendo le porte, vieni guardata a lungo, occhi sempre puntati addosso, e il tuo destino da quando sei nato.
Infondo ti piace, oh si, provi piacere nel stuzzicare le voglie altrui, con il tuo bel visetto da cerbiatta e il tuo fisichetto androgino, forte dei tuoi diciott'anni sei acerba e vogliosa di scoprire le gioie del sesso e dell'amore. Non ti curi dei giudizi della gente, perche' ti piace far parlare di te agli altri. E allora eccoti li, con le gambe accavallate in bella vista, inguainate in splendide calze a rete nere autoreggenti con degli stivali sopra e il tuo giubottino di pelle aperto che poco copre il tuo petto, lasciando intendere che donna non sei, che seno non hai.
Ti alzi e scendi alla fermata, sai gia dove ti porta il profumo del piacere, il tuo percorso e gia' tracciato, e lo percorri senza esitazione. Ti incammini per la seconda volta in quella serata, passo svelto e ben marcato verso la stazione, in un gesto sensuale, ti scosti nuovamente i lunghi capelli dal viso con l'eleganza di un felino, le unghie smaltate di rosso acceso, danno un tocco in piu' alle tue mani bianche e candide, hai la falcata di una pantera, sensuale e provocante in ogni gesto del tuo essere. Scendi le scale ed entri nel sottopasso della stazione.
Dalla scalinata opposta dei rumori, un vociare attira la tua attenzione, sbucano dall'angolo dei ragazzoni di colore. Sono tre, scherzano e schiamazzano tra loro, un fremito di piacere che ti percuote, senti il desiderio salire profondamente, il tuo corpo freme dalla voglia di essere presa, amata, scopata. Ti hanno notata, e come non notarti, sei una dea della notte vestita per uccidere. Ti fermi e con fare arrogante, chiedi una sigaretta, i tuoi occhi da cerbiatta parlano chiaro. Ti guardano ipnotizzati, hai un'ascendente su di loro, e te ne approfitti, sciagurata e selvaggia, sfrontata e puttana. Ti porgono la sigaretta, ti chiedono se sei Trans, e il tuo visetto da bimba, si apre in una solare beffa, gli angoli delle tue labbra, tendono ad un sorriso ironico, tu sai chi sei, non devi dimostrazioni a nessuno. Continui a scostarti i capelli, con lo charm di una Lady Godiva senza il suo cavallo.
Riprendi il tuo cammino, lasciando i ragazzi sbalorditi, hai una meta da raggiungere prima che faccia mattino, niente e nessuno deve intralciare il tuo cammino. Ma i tre ragazzi non mollano, li guardi con occhi beffardi, sai che hai il coltello dalla parte del manico. Vanno al sodo, ed era cio' che volevi, hanno dei bei cazzi neri duri e grossi per te, e tu li vuoi, anche loro lo percepiscono. Li lasci avvicinare, ti lasci toccare dalle loro mani nere, qualcuno ti bacia mentre rispondi con la lingua in bocca, come la Troia che sei. Ti spingono contro il muro, li sotto nessuno passa, nessuno sente, nessuno vede. Ti fanno sospirare, mentre gli Shorts si abbassano, il giubbotto si toglie, ti prendono il cazzo in mano, gia' duro dentro al perizoma umido dei tuoi umori. Li devi masturbare mentre le loro mani sono su di te, ti accarezzano da ogni parte, ti scostano i capelli e ti baciano nuovamente sulle labbra gonfie di desiderio.
Inginocchiati puttana, inginocchiati davanti ai tuoi uomini, per farti usare come solo tu sai fare, inginocchiati e succhiali uno alla volta, sai cosa ti aspetta Troia che non sei altro. Due alla volta in bocca, apri bene e succhia tutto vaccona schifosa, ti piace essere insultata, sentirti donna, femmina amata posseduta, e allora via, in gola senza darti respiro, ti sale un conato di vomito, quelli spingono troppo ma non desisti, tu non chiedi pieta', tu sei la padrona, loro gli schiavi.
Ti prendono per un braccio alzandoti, ti mettono con la faccia al muro, ti allargano le gambe, e te lo sbattono dentro, aprendoti il culo da vaccona che hai, non hanno usato nemmeno il preservativo, ma a te piace cosi' vero?
Il primo ad entrarti e il piu giovane dei tre, che ti prende per i fianchi stretti, e ti penetra fino infondo, facendoti gemere un po dal dolore, poi tutto torna. Gli altri ti toccano e ti masturbano, vieni come una fontana, una, due,tre volte, mentre dietro ti stantuffano a dovere, facendoti sospirare di piacere. I tuoi sospiri echeggiano nel sottopasso silenzioso, ancora qualche stantuffata, ed ecco che il primo lascia il posto al secondo, ti senti penetrare nuovamente, con il buco del culo gia bello aperto, altri sospiri, altri gemiti di piacere, i loro cazzi son grossi, sanno far male, ma danno anche piacere.
Sotto con il terzo a romperti il culo, vieni per la quarta volta consecutiva. Ormai sei un fiume in piena, hai le palle gia' svuotate, il terzo ti stantuffa e ti senti riempire da una colata di sperma caldo che ti invade internamente. Vieni riempita da tutti e tre insieme, fatichi a trattenerti, sbuffi ti agiti e ansimi come una belva in gabbia. Sei meravigliosa scopata e lavata. Si alzano i calzoni e ti lasciano li, attaccata al muro, con le gambe aperte, il culo rotto, e rivoli di liquido bianco colante dalle gambe. Peccato solo aver sprecato una sigaretta che non hai fumato.
ei forte, non bastano tre smilzi neri a metterti fuori gioco, rivestiti in fretta, e riprendi il cammino, hai una meta da raggiungere, ed e' gia' tardi. Per la terza volta, ti incammini nella notte, puntando verso la scalinata che ti portera' all'uscita del sottopasso stazionario. L'aria e leggermente piu fresca e respirabile, ti rigeneri i polmoni aspirando forte, appoggiandoti ad una cancellata di ferro battuto. Nonostante il culo dolorante, nonostante le gambe tremolanti, riesci ad arrivare ad una fermata. Attraversi un viale, c'e' una panca, ti fermi e ti siedi esausta.
Ti scosti dal viso i lunghi capelli, mentre pensi all'amore appena vissuto sotto la stazione, un'amore fugace ma dannatamente piacevole, un'more che tu stessa ami amare. Un'ombra ti si avvicina, e un'uomo, un signore di mezza eta' ti ha notata, ti sorride, e ancora l'amore che ti accarezza il cuore, che viene per darti emozioni, e l'amore che devi prendere a dosi massicce per farti star bene. L'uomo lo fai accomodare, lo scruti con attenzione, ti piace, e un bel maschio, un toro maturo, pronto per darti nuovamente cio' che brami.
Estrai il lucidalabbra dalla tasca del giubbotto, e ti accorgi della sua mano sulla tua coscia destra. Senza proferire parola, sai gia' cosa vuole da te, e sai gia' cosa vuoi da lui, ti abbraccia attorno alla vita, e ti lasci guidare sul luogo del misfatto. Dietro un chiosco di benzina, nascosti da un grosso camion parcheggiato nei paraggi, ti stringe a se, e caldo, e leggermente sudato. Ti tocca, ti palpeggia, ti sussurra parole d'amore,mentre ansimi, godi, mentre estrae il suo cazzo dai pantaloni, ti invita ad abbassarti per riceverlo in bocca. Avida e mai sazia lo prendi in pugno, lo stringi e te lo porti alle labbra gonfie di voglia, lo imbocchi tutto d'un fiato ad occhi chiusi, nessuno puo' resistere alle tue labbra di fuoco, l'uomo ti si svuota le palle in gola, allagandoti la bocca di caldo liquido, che ingoi senza pensarci troppo.
Lo incoraggi a continuare, e riprendi a scucchiare quel cazzo ancora colante di sperma. Ti rialzi cercando di agevolare l'imbranato, ti abbassi nuovamente gli shorts, conduci con la tua manina il cazzo dell'uomo fino al tuo buco ancora bello slabbrato, attendi solo l'attimo in cui l'uomo introduca il suo bel pisellone dentro di te, ed ecco ripetersi per la seconda volta in quella sera benedetta, il miracolo che tanto attendevi fin dall'inizio della tua uscita.
Come una consumata maestrina del sesso consumato per strada, riprendi la posizione faccia al muro e gambe larghe, attendi che l'uomo appoggiandosi di peso alla tua schiena, ti penetri dolcemente e lentamente. Coraggio Chris, fatti aprire come solo tu sai fare, lascia che l'amore vinca una seconda volta, lascia che il piacere universale risalga il tuo corpo caldo e che le braccia dell'uomo sconosciuto ti portino al paradiso. Il rombo dei motori di qualche auto che sfreccia nei paraggi, rovina quel momento cosi' romantico e delicato, almeno se visto da una penna non volgare che ne descriva i parametri. Lo sconosciuto uomo maturo, spinge dentro di te, lo senti tutto bene ti e dentro e ti stantuffa, ti pompa a dovere, ti fa godere, anche lacrimare se e il caso, per quanta passione ci metta.
Ti muovi avanti e indietro a tempo con lui, in una lenta danza dell'amore, gemendo e godendo insieme, il suo fiato e sul tuo collo, mentre il suo corpo e appiccicato al tuo, facendo avanti e indietro tiene le sue mani sulle tue, attaccate al muro del chiosco. l'odore pungente della benzina fa esplodere le tue narici, come il suo cazzo bello tosto che ti apre in due, fa espòodere la tua bocca di gemiti e sussurri nella notte. E un concerto di piacere, quello che esce candidamente dalle tue labbra carnose, e una musica celestiale, la musica dell'amore che ti ha dato la vita diciotto anni fa tra tua madre e tuo padre.
Ti hanno messa al mondo senza sapere, che sei nata per far godere e regalare piacere. E allora fatti scopare, amazzone del cazzo, fatti ingravidare,madre virtuale di tante sborrate, fatti aprire, da tanti cazzi vogliosi, tu hai la serratura dell'amore, loro la chiave. Ingravidata ulteriormente dallo sconosciuto a cui hai donato il tuo corpo, ti affretti a recuperare l'ultimo giro di boa, l'ultimo mezzo con cui puoi finalmente tornare a casa, dopo una notte di piacere immenso. Il caldo e passato, l'aria si rinfresca, il sonno ti pervade, e la meta agognata da raggiungere, ora, rimane il comodo letto di casa tua. Mentre sogni l'attesa di un'altra notte, perche' sei la regina delle tenebre, la regina assoluta di quei quartieri che conosci a memoria e in cui spadroneggi. Contatti chrisbabyface@libero.it
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