IL mio finale romantico alla 'La coinquilina' 23 racconti fantastici, scritti da Saretta e Exhiblover, che formano un bellissimo romanzo

di
genere
sentimentali






Gustavo e Sara,sono i protagonisti di 23 racconti fantastici,che formano un meraviglioso romanzo,scritti da Saretta e Exhiblover

Gustavo,rigido,anaffettivo, ligio alle convenzioni non bigotto ma attento sempre ai pregiudizi e giudizi degli altri.

Sara,esuberante,socievole,disinibita che dei giudizi e pregiudizi degli altri proprio non gliene poteva importare di meno

Sara in un periodo della sua vita, fu diagnosticato, un serio problema alla pelle,le consigliarono di non indossare nessun tipo di indumento intimo,questa esperienza le piacque molto, al punto che anche quando fù guarita,non sopportava più nemmeno il capo più leggero,e decise di non indossarlo più,assolutamente.


Il loro incontro, avviene quando Gustavo,per un impellente bisogno di soldi,decide di affittare una camera di casa sua.

E così inizia la loro convivenza.

Tra la grande esuberanza di Sara e i forti imbarazzi in cui si troverà coinvolto Gustavo,nascerà una grande e forte e amicizia.

L’ultimo capitolo racconta la loro visita a Firenze,per partecipare alla festa di laurea di una cugina di Sara.

Io riprendo leggermente la storia per scrivere un finale più romantico.

Ma non sono sicura che il capitolo 23,sia il finale,probabilmente per impegni nella vita reale non hanno potuto ultimare il finale, comunque è bello anche come l’hanno dovuto interrompere.

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Passarono dei giorni veramente fantastici a Firenze.
Prima di scendere in città si fermarono sul piazzale di San Miniato.

L’estate fortunatamente non era molto calda,sembrava sempre primavera,nel aria profumo di alberi fioriti e il dolce ronzare delle api,tra i colori degli oleandri.

Firenze,pareva vibrare della loro felicità.Li avrebbe accolti con giorni indimenticabili.

La festa di laurea della cugina di Sara diede modo a Gustavo di conoscere la famiglia di Sara e molti dei suoi parenti e amici .

I genitori di Sara due persone veramente gentili e sincere come la figlia , Gustavo le osservo attentamente per capire se sapevano dell'esuberanza della figlia

Sara odiava, indossare l'intimo,completamente, non sopportava le costrizioni di spalline,ganci,elastici,anche il minimo filo di un perizoma,niente voleva sentirsi libera da costrizioni.

Gustavo sorrise,è ripensò ad una serata in un locale,dove l'aveva portata a patto che indossasse,reggiseno e slips,lei per farlo contento l'indosso',ma la smania di quelle costrizioni quasi le fecero fare uno striptease in pubblico,con conseguenti commenti cattivi da una donna anziana che le disse
:"potevano esserci dei bambini".
E Sara:" in un locale notturno? che bravi genitori ".


Ora mentre la osservava da lontano nel grande giardino, dopo che le aveva presentato quasi tutti i suoi parenti e amici,lo aveva lasciato un attimo al tavolino dove avevano appoggiato cibi e bevande,per andare a salutare i suoi genitori che arrivavano in quel momento.

La osservò parlare con i suoi genitori,e cerco di immaginare se loro comprendevano la sua esuberanza nel vestirsi poco o niente,anche se per l’occasione il suo vestito floreale e svolazzante, era in grado di coprire le sue forme generose

E intui' che lo facevano, a malincuore la sostenevano non glielo facevano pesare, vide la madre che le passò dolcemente una mano sulla schiena fino al punto in cui avrebbe dovuto trovare gli slip, sospirò,alzando gli occhi al cielo, abbraccio forte la figlia dandogli un bacio in fronte e parlandogli all'orecchio.

Gustavo pensò che Sara si sarebbe arrabbiata, la madre forse gli stava facendo notare il contesto in cui si trovavano,che avrebbe potuto fare una sforzo e indossare la biancheria,ma non fu' così,scoppiarono entrambe in una felice risata che le fece sembrare due sorelle complici di qualche marachella.

Si avvicinò anche il padre che baciò e abbracciò la figlia, anche lui indugio' sul suo fondoschiena,alzo gli occhi al cielo, fece un sospiro e sorrise alla figlia
Cominciarono a parlare normalmente , era tanto che non si vedevano , Gustavo continuò ad osservarli da lontano senza disturbare.

Sara a un certo punto gli fece segno di avvicinarsi ma Gustavo non credeva fosse la cosa giusta, erano solo amici che dividevano un affitto ma Sara gli si avvicinò e lo porto' dai suoi
:”dai non ti mangiano ".

Si scambiarono affettuose strette di mano, fecero' qualche domanda di routine , e prima di lasciarsi la madre lo abbracciò e all'orecchio:" Grazie, di voler così bene alla nostra Sara è esuberante ma è una brava persona ,è ti vuole un gran bene anche se non te' lo dirà mai".
E lo abbracciò forte prima di lasciare che anche il marito lo salutasse
Anche il padre all'orecchio stando attento che Sara non intercettasse
:" sei un bravo ragazzo , sono contento che divide la casa con un 'uomo che sa' proteggerla anche da se stessa".



Erano passati due mesi dalla gita a Firenze
Gustavo, rimuginava e rifletteva e no!! no!! non poteva fare altrimenti ormai era troppo tempo doveva darci un taglio Sara non poteva più essere la sua coinquilina la mattina seguente era il giorno in cui avevano prefissato il pagamento dell’affitto da parte di Sara, era l'occasione giusta , drastica , ma giusta

:"Bongiornooooo Gustavo è una magnifica giornata di sole,mi porti al mare ?ho comprato un costumino nuovo".
Gustavo aveva un'espressione strana sul viso che fece passare a Sara ogni felicità, scorse nubi all'orizzonte, durante la gita a Firenze erano stati così bene, si erano divertiti, ma conoscere i suoi genitori ,parenti , amici stretti, aveva cambiato un po' l'umore di Gustavo , non si era più avvicinato troppo a lei e trovava scuse per uscire o cercare di restare in casa da solo , Sara era sicura che lui stesse cercando un altro con cui dividere l'affitto , l'avrebbe mandata via , non c'è la faceva più a convivere con lei e col suo modo esuberante di interpretare la vita

:" ecco Gustavo i soldi del mese di affitto".

Ma Gustavo non li prese le aprì dolcemente la mano e glieli appoggiò chiudendola , a Sara si riempirono gli occhi di lacrime e anche a Gustavo ne scese una
:" Sara è una decisione difficile e sofferta ma non puoi più essere la mia coinquilina ".
:" perché Gustavo siamo entrati così bene in sintonia perché vuoi che me vada via?".
Disse mentre la voce le si trasformò in pianto, un pianto silenzioso e doloroso
:" Sara, questa convivenza non mi va' più bene, non voglio più, che tu sia la mia coinquilina."
E mentre le parlava la spinse dolcemente davanti alla porta di camera sua l'apri e le disse
:" guarda".
Sara ebbe un'espressione di stupore e felicità
:" oddio ma che hai fatto?".

La stanza grigia da single era diventata una luminosa stanza per due persone
Un grande letto , un grande armadio , la toilette con tanti cassettini per trucchi e gioielli e tocco finale un grande specchio sul soffitto e anche la parte centrale dell'armadio aveva due specchi

Sara con le mani davanti alla bocca per lo stupore continuava a piangere era confusa
:" Gustavo non vorrai chiedermi di....".
Lui la bloccò
:" nooo assolutamente so che scapperesti via , voglio che tu, divida la tua vita, con me, non solo l'affitto perché io ti...".

Fu Sara a bloccarlo :" non dirlo o rovineremo tutto ".
Gli mise le braccia al collo,tremando di felicità, si scambiarono un bacio pieno di aspettative su un futuro incerto, ma sicuramente, molto molto felice


















scritto il
2022-02-21
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