Elisabetta e il prof.......... il naufragar ci è dolce in questo nuovo amore..........6capitolo/scritto insieme a Davide Sebastiani

di
genere
dominazione



Sesto episodio
ELISABETTA
" Ecco a voi, signori"
Vedo il cameriere poggiare il conto sul tavolo e osservo Daniele che cerca di estrarre il portafogli dalla tasca della sua giacca che aveva nel frattempo appoggiata sulla sedia. Avevo già ovviamente previsto la situazione e non gli do il tempo nemmeno di aprire il portafogli e inserisco i soldi sotto il piattino del caffè e poi mi rivolgo al cameriere che ha assistito alla scena con un sorriso
“ Vada. Il resto è per lei”
Il cameriere mi ringrazia ma Daniele lo richiama a sé
“ No aspetti, prenda la mia carta di credito” Poi rivolgendosi a me
“Non posso permettertelo Elisabetta . Sono io che devo pagare il conto”
Lo guardo e lo accarezzo lievemente sul viso
“ Se volevi fare il maschio doc, hai scelto la donna sbagliata. Mi piace… Mi piace invertire i ruoli”
Ecco adesso glie l’ho detto. Beh, non gli ho detto che pagherei chissà cosa per farlo inginocchiare qui ai miei piedi davanti a tutti, che farei chissà cosa per prendere il suo sederone e ridurlo rosso con il mio frustino ma gli ho fatto comprendere parecchie cose. Con un cenno dico al cameriere di togliersi dalle scatole perché ho deciso di pagare io e non accetto discussioni. Daniele intanto mi guarda spaesato
“ Io sono piuttosto confuso. Non mi aspettavo di uscire con una donna e farmi pagare la cena”
“ Non esserlo. Sono semplicemente una donna che…Beh, forse è meglio scoprire come son fatta man mano, non credi?” Lo vedo sospirare. Ho appena trascorso una serata stupenda con lui, una serata che vorrei proseguire come dico io. Abbiamo parlato a lungo mentre mangiavamo con appetito. O almeno io ho mangiato con appetito perché Daniele ha mangiato come un uccellino e presumo che la sua mancanza di appetito sia dovuta al nervoso per stare in mia compagnia. Ne sono sicura. Mi ha praticamente mangiata con gli occhi per tutta la serata e mi basterebbe schioccare le dita per proseguire la serata insieme. Non so nemmeno io cosa fare. Più guardo i suoi occhi da cerbiatto indifeso e più penso che dovrei essere me stessa e dirgli esattamente cosa mi aspetto da lui. Potrebbe piacergli e a quel punto entrambi toccheremmo con mano il paradiso.


" Non è per il fatto che tu sei una donna anche se non ti nascondo che mi sarebbe piaciuto fare il gentiluomo e pagare io. E’ che avevo un debito con te, non ricordi?”
Oh, certo che mi ricordo ma credo che tu, mio caro Daniele, dovrai pagare il tuo debito in qualche altro modo
“ Ormai è inutile che tu insista. Ho preso la decisione e non puoi farci nulla” Ho il sorriso sulla bocca ma il tono è abbastanza deciso
" Sei veramente una donna prepotente"
Sta sorridendo anche lui e non c’è certo cattiveria in questa frase. Sta riconoscendo il fatto che io abbia preso la decisione e lui non ha saputo opporsi


" Adoro prendere decisioni con prepotenza. Se vorrai proseguire ad uscire con me dovrai accettarmi così come sono. Cosa scegli? Accetti o preferisci un altro tipo di donna?” Forse ho esagerato. E se mi dicesse che preferirebbe una donna diversa, una che pieghi la testa? Lo guardo in faccia e noto che non ce la fa a sostenere il mio sguardo. Poi però mi sorride
“ Adoro le donne prepotenti” mi dice dopo alcuni secondi interminabili.
Lo sapevo, me lo sentivo. Non devo esagerare però. Un conto è prendere delle decisioni e un altro è la dominazione come piacerebbe a me. Ha appena detto che gli piacciono le donne prepotenti. Ma quel < prepotenti> in questo caso sta per < decisioniste> e non tutte le donne decisioniste sognano anche di diventare dominatrici coi loro uomini. E un uomo che ama avere a fianco una donna che prenda decisioni non è detto che ami farsi frustare e obbedire a qualunque ordine della sua padrona. Sono due cose diverse. Ma se anche lui fosse… Oddio, solo al pensiero mi verrebbe voglia di toccarmi. Forse si vergogna. Accidenti, non so più cosa pensare. Il mio cervello cerca di ragionare velocemente e visto che ha detto che ama le donne prepotenti, decido di proseguire su quella linea
“ Esatto, sono abbastanza prepotente. E sai cos’ altro ho appena deciso? Domani è sabato. Io la mattina ho la partita delle mie ragazze. Non so se tu hai lezione o meno ma dal pomeriggio sarai sicuramente libero. Giusto?”
“ Io… Sì, sono libero”
“ Perfetto. Ci vediamo quindi a casa mia nel primo pomeriggio. Diciamo intorno alle 17. E naturalmente le obiezioni non sono ammesse”
" Beh, allora non posso far altro che accettare”
“ Molto bene. Credo che questo tuo atteggiamento sia quello giusto con me”
Mi alzo e gli faccio segno che voglio che lui faccia altrettanto. Gli prendo la mano e gliela stringo dirigendomi verso l’uscita del ristorante. Ho il cuore che sembra mi stia uscendo dal petto e la mente che elabora un milione di pensieri contemporaneamente. Siamo arrivati alla macchina. La apre ma non entro. Ho un desiderio di prenderlo e baciarlo e sono sicura che anche lui ha lo stesso desiderio ma non si muove. Probabilmente non lo farà mai perché con il mio modo di fare l’ho messo in difficoltà e se ho compreso la persona, difficilmente prenderà qualche decisione nei miei confronti. Devo essere io a farlo. Ho ancora la sua mano nella mia e siamo a fianco. Mi sposto e gli vado di fronte. Con i miei tacchi lo supero in altezza e questo contribuisce ad eccitare la mia fantasia. Lo vedo piccolo al mio confronto e automaticamente mi sento superiore anche in questo contesto. Mi avvicino ancora di più fino a toccare il suo corpo col mio per poi afferrargli il viso e posare le mie labbra sulle sue. Senza metterci la lingua ma solo per sentire il sapore delle sue labbra. Lo avvicino ancor di più a me e sento distintamente la sua erezione premere sul mio corpo. E’ eccitatissimo e questo non fa altro che accrescere anche il mio desiderio. Lo vorrei in questo istante ma forse sto correndo troppo. Domani avremo tutto il giorno. Non posso andare a letto con lui alla prima uscita insieme. Mi stacco da lui
“ E’… E’ stato meraviglioso” mi dice quasi balbettando.
Mi sta guardando con occhi adoranti. Avrei voglia di sbatterlo sulla macchina e farci sesso selvaggio ma un pizzico di buon senso mi dice che devo calmare i miei bollenti spiriti e rimandare tutto. Finora sono stata io a fare tutto e Daniele ha solo accettato le mie imposizioni ma credo che debba avere il tempo di metabolizzare la situazione ragionandoci con calma. Se domani lui continuerà su questo piano, significa che ha accettato il mio modo di fare e non si tratta solo di puro istinto sessuale ma di qualcosa di più profondo e ragionato
“ Sì, è stato molto bello” confermo infatti “Ma adesso accompagnami a casa. Credo che per essere la prima volta che uscivamo insieme ci siamo spinti pure troppo in là”
“ Elisabetta…”
“ Sì Daniele, dimmi”
“ Volevo dirti che tu mi piaci moltissimo. E mi piace moltissimo il tuo modo di fare. Io… Io sono molto sensibile a certe situazioni. Ma credo che tu abbia ragione. Stiamo correndo troppo anche se a me sembra di conoscerti da sempre. Io non ho mai sentito questo feeling con nessun’altra donna. Ecco, volevo che tu lo sapessi”
Oh mio Dio. Mi sta quindi dicendo che posso insistere? Sono eccitata come non mi capitava da una vita di fronte a un uomo. Anzi, come non mi era mai capitato. Sono già pentita di avergli detto di attendere domani anche se forse è giusto così. Ma domani, parafrasando Via col vento, è un altro giorno. E forse potrebbe essere il giorno della verità.


DANIELE
L’ho baciata. Ho baciato Elisabetta ed è stato meraviglioso. Per meglio dire, è stata lei a baciarmi. Anche perché sembra che io non sia più capace di prendere una decisione e lascio fare tutto a lei. Si è imposta su tutto. Ha voluto pagare lei, ha voluto prendere un appuntamento per domani e io sono ormai completamente nel pallone mentre la sto riaccompagnando a casa. E’ stata una serata perfetta. Lei sembra… Oh mio Dio, non è possibile ma mi sembra proprio una donna dominante. Le piace prendere decisioni ma questo forse vuol dire poco. Comunque, dopo il bacio le ho fatto capire di avere un debole per le donne che hanno un certo potere all’interno di un rapporto ma chissà se ha recepito. E durante il bacio… Dio santo, da quanto tempo che non mi veniva così duro. E probabilmente lei se ne è resa conto perché spingeva col suo corpo sul mio e non ha potuto non accorgersene. Sono in imbarazzo completo. Non so se aprire bocca o tacere e ancora una volta lascio ad Elisabetta la scelta. E lei ha scelto il silenzio anche se guarda continuamente dalla mia parte quasi come se volesse studiarmi. Penserà che sono un perfetto idiota che alla mia età si lascia comandare da una donna? Perché invece ho la netta sensazione che a lei piaccia il mio comportamento leggermente sottomesso? E infatti è stata lei a baciarmi e mi lecco le labbra quasi per riassaporare quel sapore. Ecco, siamo arrivati. Sto per uscire per aprirle lo sportello quando però lei mi ferma
“E’ stata una bellissima serata, Daniele. Sono stata molto bene con te”
“ Davvero? Io… Io erano anni che non passavo una sera così intensa. Anzi no, forse non l’ho mai trascorsa una serata del genere” Mi guarda e si è fatta improvvisamente seria
“ Ti aspetto domani qui a casa mia”
“ Ci sarò”
“ Lo so che ci sarai. Verrai perché te l’ho ordinato io, non è così Daniele?”
Ecco, adesso sono completamente nel pallone. Cosa vuol dirmi con questa frase? Possibile che lei sia proprio la donna che ho cercato per una vita? E’ bella e incredibilmente dominante. Il mio ideale e se avessi dovuto dipingere la donna perfetta per me sarebbe come lei
“ Io…Sì Elisabetta. E’ come hai detto tu. Me lo hai ordinato e non posso far altro che obbedire” rispondo infine lanciandole un messaggio chiaro e preciso, sul tipo di quelli che ha lanciato lei a me
“ A domani, allora” mi dice per poi avvicinarsi a me e posare le sue labbra di nuovo sulle mie.
E’ questione di pochi istanti e poi si stacca. Scendo e le apro finalmente lo sportello per farla scendere. Le porgo la mano e lei esce dalla macchina, mi sorride e poi la vedo allontanarsi. Respiro a lungo per tranquillizzarmi. Domani cosa diavolo farò? Come mi comporterò? Poi però sorrido perché so come dovrò comportarmi. Lo sento e mai nella mia vita ho avuto questa percezione così netta. Vedo Elisabetta entrare nel portone e con la mente sono già proiettato al giorno seguente. Rimonto in macchina e avvio il motore. So che domani succederà qualcosa di molto importante.
scritto il
2023-09-23
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