Stessa vacanza...altro cazzo nuovo
di
Una vacca da monta e il Re dei cornuti
genere
tradimenti
Qualcuno mi ha chiesto il seguito di “Una vacanza di cazzi presi”. Lo accontento volentieri.
Dopo Alessandro e il suo amico di cui parlo in quell’episodio si propose Claudio.
Però contestualizzo altrimenti non si capisce. Quella vacanza fu un last minute, cercammo un albergo modesto (ma a Rimini si mangia da Dio soprattutto in questi) ma comodissimo. Praticamente sul lungomare.
Essendo un last non pensai a portare con me la chiavetta in cui avevo tutti i riferimenti dei porci. Portai un piccolo tablet e il telefono. Avendo però avvisato sui siti che saremmo andati qualche giorno a Rimini fummo subissati di offerte. Offerte che alla vacca spiaceva rinunciare in quanto, come disse lei: “Chissà quando potrei provarli, se rinuncio adesso!”.
Questo però, come accenno nel precedente racconto, comportava che dovessimo prendere qualche rischio in più non avendo modo di valutare tutto.
La vacca, due giorni prima, si era fatta riempire da Alessandro e il suo amico quando arrivò l’offerta di questo Claudio. Referenze ne aveva parecchie ma, per una serie di motivi che non spiego, non riuscimmo a visionare il viso. E questa era una condizione imprescindibile per la puttana.
Ma non in vacanza evidentemente! Fu la puttana a contattare una lei di una coppia amica che lo aveva incontrato e l’altra puttana le disse: “Vai sul sicuro! È un bel maschio, resistente, ben dotato e deciso!”
E la vacca si fidò.
Stavolta sarebbe uscita da sola mentre io avrei aspettato nella camera di albergo. Il porco disse che avrebbe parcheggiato sul lungomare, aveva ovviamente aveva comunicato il tipo di auto e il colore.
Appuntamento era di pomeriggio intorno alle 15. Quindi sarebbero andati in motel. Il maiale non sapeva ancora indicare quale, quindi non si aveva idea del tempo impiegato a raggiungerlo.
A casa è un'altra cosa. È tutto scontato. Da quando la vacca esce di casa (ascensore compreso) non impiega mai più di un paio di minuti, max tre, a raggiungere “il parcheggio della corna”.
Mediamente altri sei max sette minuti e sono arrivati al motel. Il tempo del check-in e andare in camera. Se io chiamo esattamente dopo venti minuti lei è sicuramente all’opera.
Qui sarebbe stato un problema.
La puttana ha ovviamente il suo bel profilo ufficiale su Facebook. È quello da sempre. Lo aprì esattamente pochi giorni prima di ritrovarla, fu grazie a quello che finalmente ritrovai la mitica Regina dell’ingoio che era stata da ragazzina.
La ragazzina zoccola che si fece scopare da mezzo paese (incluso me e altri due della mia compagnia) per poi cambiare paese e darsi da fare in quelli limitrofi. Per non parlare di quando andava con in vacanza in campeggio!
Il profilo ufficiale della troia vede tutto il nostro rapporto “crescere” con cuoricini e incoraggiamenti delle amichette per “il nuovo grande amore”.
Ricordo che, il primo anno (quando venne a fare qualche giorno da me dove all’epoca abitavo) qualche pomeriggio eravamo sul tavolo affiancati. Io con il mio pc e lei con il suo. L’insospettabile zoccola era su Facebook con le amichette che postava cuoricini e frecce di Cupido. Io, al suo fianco, che cercavo tori da monta per la puttana e glieli sottoponevo. Se non erano di suo gradimento arricciava il naso, se erano ok si passava la lingua sulle labbra.
Bene, se si tornasse indietro nel tempo ci saranno ancora sicuramente sul suo profilo un paio di foto molto significative.
L’insospettabile compagna già madre di figli ultra-maggiorenni è sul patio dell’alberghetto. Sta armeggiando un piccolo portatile. Sta facendo i consueti giochini che già spopolavano all’epoca. Indossa i soliti jeans e una maglietta nera con pochissime trasparenze, in considerazione che siamo al mare.
È tutta intenta e concentrata al gioco. Come se per lei fosse normale che da lì a poco io la avviso e le dico che il porco è arrivato.
Le scatto due foto e gliele giro. Lei posta subito su Facebook. Le amiche le notano e le chiedono subito allarmate: “…ma oggi niente mare???”.
La vacca, come sempre, ha la riposta pronta: “Un maledetto eritema. Speriamo che passi velocemente!”
È la stessa risposta che ha dato alla proprietaria dell’albergo pochi istanti prima. Io non ci avrei pensato, la zoccola invece sì!!!
Ricevo SMS: “Sono qui!” dice il porco. Avevamo già concordato luogo, tipo e colore dell’auto.
Avviso la troia, la quale si alza come se dovesse andare a fare altro invece che salire su un’auto di un tipo che non ha mai visto prima di quell’ stante (e stavolta neanche in foto) per dirigersi in motel e farsi montare come una cagna.
“Ok, amore io vado” mi dice dandomi un bacetto “chiami tu o chiamo io?”
Effettivamente era un aspetto che non avevamo ancora concordato perché talvolta (seppur con meno frequenza) le chiedevo che fosse lei a chiamare quando era in piena monta. Le famose sopresi che mi fece (e che continua fa re) erano ancora a divenire.
“Chiamo io!” le dissi e la osservai di spalle mentre faceva qualche decina di metri per poi svoltare angolo che dava sul lungomare.
Risalii in camera e decisi che avrei filmato la telefonata. Si poneva il problema di quando farla. Decisi di dare una decina di minuti in più rispetto ala consueto. Quindi circa mezz’ora.
Appoggiai il telefono sul letto. Ma prima decisi di fare una panoramica all’esterno, per contestualizzare dove fossimo. Inquadro il mare dal balconcino. Quindi rientro in camera.
Giusto sotto la via sta passando il compattatore dell’immondizia di cui si sente il rumore.
Faccio partire la chiamata. Qualche cretino (in realtà per fortuna pochi) sul sito dirà che era tutto, nei tempi, concordato con la troia. È evidente che non ci conosce! Soprattutto è evidente che non mi conosce!!
L’istante che passa dagli squilli alla risposta è sempre eccitante ed interminabile. Perché, appunto, io non so come risponderà. Se lo sapessi non ci sarebbe la stessa eccitazione. La differenza rispetto alle altre volte era che ora la stavo filmando.
Potrebbe essere che il porco abbia già sborrato (è capitato) e che lei mi risponda con un festante “ciao amore” oppure lo abbia ancora il cazzone di turno in bocca e in quel caso si sentono degli inconfondibili mugugni.
In questo caso, dopo pochi squilli la vacca risponde: sta urlando dalla goduria!
E avevo già imparato a distinguerle e non avevo dubbi. Era una goduria sofferta ma non per questo meno piacevole, per la puttana! Tanto che la vacca, al ritorno, me lo confermò.
Quando la chiamai quel porco di Claudio la stava inculando! E alla grande!!!
E con questo nuovo cazzo la puttana arrivò a tre cazzi nuovi in poco più di due giorni.
Non sapevamo ancora che un gruppo di quattro porci da lì a poco si sarebbe offerto. Ma questa è un’altra storia.
Dopo Alessandro e il suo amico di cui parlo in quell’episodio si propose Claudio.
Però contestualizzo altrimenti non si capisce. Quella vacanza fu un last minute, cercammo un albergo modesto (ma a Rimini si mangia da Dio soprattutto in questi) ma comodissimo. Praticamente sul lungomare.
Essendo un last non pensai a portare con me la chiavetta in cui avevo tutti i riferimenti dei porci. Portai un piccolo tablet e il telefono. Avendo però avvisato sui siti che saremmo andati qualche giorno a Rimini fummo subissati di offerte. Offerte che alla vacca spiaceva rinunciare in quanto, come disse lei: “Chissà quando potrei provarli, se rinuncio adesso!”.
Questo però, come accenno nel precedente racconto, comportava che dovessimo prendere qualche rischio in più non avendo modo di valutare tutto.
La vacca, due giorni prima, si era fatta riempire da Alessandro e il suo amico quando arrivò l’offerta di questo Claudio. Referenze ne aveva parecchie ma, per una serie di motivi che non spiego, non riuscimmo a visionare il viso. E questa era una condizione imprescindibile per la puttana.
Ma non in vacanza evidentemente! Fu la puttana a contattare una lei di una coppia amica che lo aveva incontrato e l’altra puttana le disse: “Vai sul sicuro! È un bel maschio, resistente, ben dotato e deciso!”
E la vacca si fidò.
Stavolta sarebbe uscita da sola mentre io avrei aspettato nella camera di albergo. Il porco disse che avrebbe parcheggiato sul lungomare, aveva ovviamente aveva comunicato il tipo di auto e il colore.
Appuntamento era di pomeriggio intorno alle 15. Quindi sarebbero andati in motel. Il maiale non sapeva ancora indicare quale, quindi non si aveva idea del tempo impiegato a raggiungerlo.
A casa è un'altra cosa. È tutto scontato. Da quando la vacca esce di casa (ascensore compreso) non impiega mai più di un paio di minuti, max tre, a raggiungere “il parcheggio della corna”.
Mediamente altri sei max sette minuti e sono arrivati al motel. Il tempo del check-in e andare in camera. Se io chiamo esattamente dopo venti minuti lei è sicuramente all’opera.
Qui sarebbe stato un problema.
La puttana ha ovviamente il suo bel profilo ufficiale su Facebook. È quello da sempre. Lo aprì esattamente pochi giorni prima di ritrovarla, fu grazie a quello che finalmente ritrovai la mitica Regina dell’ingoio che era stata da ragazzina.
La ragazzina zoccola che si fece scopare da mezzo paese (incluso me e altri due della mia compagnia) per poi cambiare paese e darsi da fare in quelli limitrofi. Per non parlare di quando andava con in vacanza in campeggio!
Il profilo ufficiale della troia vede tutto il nostro rapporto “crescere” con cuoricini e incoraggiamenti delle amichette per “il nuovo grande amore”.
Ricordo che, il primo anno (quando venne a fare qualche giorno da me dove all’epoca abitavo) qualche pomeriggio eravamo sul tavolo affiancati. Io con il mio pc e lei con il suo. L’insospettabile zoccola era su Facebook con le amichette che postava cuoricini e frecce di Cupido. Io, al suo fianco, che cercavo tori da monta per la puttana e glieli sottoponevo. Se non erano di suo gradimento arricciava il naso, se erano ok si passava la lingua sulle labbra.
Bene, se si tornasse indietro nel tempo ci saranno ancora sicuramente sul suo profilo un paio di foto molto significative.
L’insospettabile compagna già madre di figli ultra-maggiorenni è sul patio dell’alberghetto. Sta armeggiando un piccolo portatile. Sta facendo i consueti giochini che già spopolavano all’epoca. Indossa i soliti jeans e una maglietta nera con pochissime trasparenze, in considerazione che siamo al mare.
È tutta intenta e concentrata al gioco. Come se per lei fosse normale che da lì a poco io la avviso e le dico che il porco è arrivato.
Le scatto due foto e gliele giro. Lei posta subito su Facebook. Le amiche le notano e le chiedono subito allarmate: “…ma oggi niente mare???”.
La vacca, come sempre, ha la riposta pronta: “Un maledetto eritema. Speriamo che passi velocemente!”
È la stessa risposta che ha dato alla proprietaria dell’albergo pochi istanti prima. Io non ci avrei pensato, la zoccola invece sì!!!
Ricevo SMS: “Sono qui!” dice il porco. Avevamo già concordato luogo, tipo e colore dell’auto.
Avviso la troia, la quale si alza come se dovesse andare a fare altro invece che salire su un’auto di un tipo che non ha mai visto prima di quell’ stante (e stavolta neanche in foto) per dirigersi in motel e farsi montare come una cagna.
“Ok, amore io vado” mi dice dandomi un bacetto “chiami tu o chiamo io?”
Effettivamente era un aspetto che non avevamo ancora concordato perché talvolta (seppur con meno frequenza) le chiedevo che fosse lei a chiamare quando era in piena monta. Le famose sopresi che mi fece (e che continua fa re) erano ancora a divenire.
“Chiamo io!” le dissi e la osservai di spalle mentre faceva qualche decina di metri per poi svoltare angolo che dava sul lungomare.
Risalii in camera e decisi che avrei filmato la telefonata. Si poneva il problema di quando farla. Decisi di dare una decina di minuti in più rispetto ala consueto. Quindi circa mezz’ora.
Appoggiai il telefono sul letto. Ma prima decisi di fare una panoramica all’esterno, per contestualizzare dove fossimo. Inquadro il mare dal balconcino. Quindi rientro in camera.
Giusto sotto la via sta passando il compattatore dell’immondizia di cui si sente il rumore.
Faccio partire la chiamata. Qualche cretino (in realtà per fortuna pochi) sul sito dirà che era tutto, nei tempi, concordato con la troia. È evidente che non ci conosce! Soprattutto è evidente che non mi conosce!!
L’istante che passa dagli squilli alla risposta è sempre eccitante ed interminabile. Perché, appunto, io non so come risponderà. Se lo sapessi non ci sarebbe la stessa eccitazione. La differenza rispetto alle altre volte era che ora la stavo filmando.
Potrebbe essere che il porco abbia già sborrato (è capitato) e che lei mi risponda con un festante “ciao amore” oppure lo abbia ancora il cazzone di turno in bocca e in quel caso si sentono degli inconfondibili mugugni.
In questo caso, dopo pochi squilli la vacca risponde: sta urlando dalla goduria!
E avevo già imparato a distinguerle e non avevo dubbi. Era una goduria sofferta ma non per questo meno piacevole, per la puttana! Tanto che la vacca, al ritorno, me lo confermò.
Quando la chiamai quel porco di Claudio la stava inculando! E alla grande!!!
E con questo nuovo cazzo la puttana arrivò a tre cazzi nuovi in poco più di due giorni.
Non sapevamo ancora che un gruppo di quattro porci da lì a poco si sarebbe offerto. Ma questa è un’altra storia.
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