Ho consolato mio fratello 5° - Gravida!
di
Andrea2022
genere
incesti
"Vieni sotto le lenzuola e scaldami col tuo corpo" mi aveva detto.
In realtà ero io bisognosa di essere scaldata dopo che mi ero spogliata completamente esponendo il mio corpo a brividi di freddo e di emozione.
Sotto la coperta, il tepore del suo corpo mi aveva subito provocato brividi assai diversi da quelli di prima: Brividi di piacere e di desiderio scatenati dal contatto con quel corpo caldo, maschio e con la pelle levigata.
Con la gamba dolorante lui aveva ancora difficoltà a fare dei movimenti rotatori e dunque, come le volte precedenti, era toccato a me prendere l'iniziativa.
Come prima cosa, mi ero girata sul fianco facendo aderire il mio corpo al suo schiacciandogli il seno sul petto e contemporaneamente con una cosca appoggiata alla sua pancia, avevo dischiuso la fica e vi avevo guidato la sua mano.
-Cristo come sei bagnata Andry!-
-Lo senti, lo senti come mi eccita starti vicina e, nonostante tu abbia fatto il porco con quelle troiona, ho ancora voglia di farti godere e godere io stessa di te.
Non te lo meriteresti ma sento che quei momenti di intimità che mi hai già regalato, potrebbero cambiare per sempre la mia vita e spero, anche la tua!
Fratellino, in questi tre giorni, sono stata stregata da te e spero proprio che non me ne dovrò pentire.-
Il fratello col respiro pesante ascoltava quelle parole che risuonavano deliziose ai suoi orecchi e, senza rispondere, aumentava la pressione del suo corpo su quello della sorella mentre col massaggio sulla sua fica le procurava piaceri intensi conclusi in un primo, esplosivo orgasmo.
Andrea dopo essersi ripresa dai rantoli che avevano accompagnato il suo improvviso piacere, tastandogli l'erezione che gli induriva il cazzo come fosse di legno, gli aveva detto:
-Lo so che sei un porco ma voglio godere, voglio godere e godere insieme a te e lo voglio subito dentro questo indomabile randello.-
Detto, fatto!
Lasciando la sua postura, si era messo a cavallo sull'inguine del fratello e tenendo ben dritta la verga con una mano si era lasciata scivolare sino al contatto dei testicoli col suo perineo:
-Dio mio, dio mio come mi riempi, è magnifico sentirti così a fondo dentro di me!-
Poi aveva cominciato a cavalcarlo ricevendo come contraccolpo le spinte del fratello che ad ogni contatto del glande col suo utero, le strappava un grido di dolore subito seguito da un gemito di piacere.
La cavalcata si era protratta per un bel po' accompagnata da baci profondi e conturbanti alternati alle labbra del fratello che si staccavano per succhiarle i capezzoli.
Attenta Andrea....attenta.... sto per venire.....togliti.....togliti....-
Gridava il fratello mentre con le mani stretta ai suoi fianchi cercava di sollevarla per sfilarsi dal suo corpo.
Lai per contro, col petto completamente attaccato al quello del fratello e con le mani serrate dietro ai suoi glutei, lo teneva saldamente legato a se e mentre lui non riuscendo più a trattenersi aveva cominciato a rilasciarle in corpo direttamente sulla bocca dell'utero i suoi potenti e caldi fiotti di sperma.
Negli stessi attimi lei, gridando e contorcendosi come una serpe lo incitava:
- Godi Gian...godi...sborra....sborra....sborrami dentro e mettimi incinta....ingravidami....godo....godo....godooooooooo!!!!!-
Quell'amplesso così potente e così liberatorio per entrambi si era ripetuto per tutti i giorni e le notti a seguire giacché lei, in accordo col marito, si era presa cura del fratello a tempo pieno.
Naturalmente Giancarlo non era rimasto per tutti i successivi giorni immobile nel letto ed aveva cominciato con l'aiuto della sorella e di una stampella ad alzarsi ed avevano così potuto fare l'amore con lei seduta sul divano e lui in ginocchio sul tappeto davanti a lei oppure con lui steso sul divano e lei impalata mentre gli stava seduta addosso dandogli la schiena o abbracciata di fronte a cosce aperte.
L'ultimo giorno prima che cominciassero a preparare i bagagli per la ripartenza, lui era riuscito persino a restare in piedi dietro di lei appoggiata alla spalliera del letto e tenendola stretta dai fianchi, l'aveva montata sino a inseminarla con l'ultima "razione" di sperma.
Anche in quella circostanza come tutte le precedenti, lei aveva voluto mantenere il seme dentro di se e "Sigillandosi, con un Tampax, aveva indossato il perizoma ed un jeans attillatissimo facendo tutto il viaggio in pullman seduta accanto al marito con in corpo il prezioso contenuto.
Come per l'andata, la troia si era seduta ancora accanto a Giancarlo il quale, dopo un'occhiata d'intesa con la sorella, le aveva concesso di fargli un ultimo pompino con ingoio sotto l'attento sguardo del marito cornuto.
Come d'accordo col marito, Giancarlo si era subito trasferito a casa loro per il programmato periodo di riabilitazione.
A lui era stata riservata la cameretta predisposta per quando fosse arrivato il primo figlio.
Naturalmente, alle sessioni di ginnastica e massaggi riabilitativi, seguivano sessioni di sesso che miglioravano di qualità, posizioni e piacere, via via che miglioravano le condizioni del fratello.
Naturalmente lei, costantemente eccitata dalla situazione che stava vivendo, di giorno scopava col fratello e di notte faceva l'amore col marito.
Erano passate circa tre settimane dal loro rientro da quella breve vacanza in montagna.
Il fratello oramai quasi completamente ristabilito era tornato a vivere dai suoi ed aveva ripreso anche a lavorare.
Dopo quelle tre settimane trascorse in modo felice e sereno Andrea, parlando col marito dopo che, come ogni notte avevano fatto l'amore, gli aveva detto:
-Tesoro, ho l'impressione di essere in ritardo con le mie cose.
Domani mi puoi prendere per favore il Kit per il testo di gravidanza.-
-Come il test di gravidanza......-
La moglie mettendogli un dito sulle labbra lo aveva zittito per impedirgli di ricordarle che lui era sterile.
-Sccc..... amore, prendimi quel Kit per favore e nel caso, farò un salto dal mio ginecologo.-
Lui non aveva insistito ed era rimasto in silenzio.
In vece sua però, aveva parlato il suo pene che alle parole della moglie aveva avuto una immediata erezione:
-Ahi...ehi... che gli prende al tuo coso, non gli è bastato quello che abbiamo già fatto?-
Avevano riso a quella battuta ed avevano fatto ancora l'amore.
Il test era risultato positivo ed anche il ginecologo aveva confermato il suo stato interessante.
Informato telefonicamente dalla moglie, il marito era rientrato a casa con un enorme fascio di rose rosse.
I fiori era bellissimi e assai graditi dalla moglie la quale però aveva subito placato il suo entusiasmo ferita dell'espressione dura del volto del marito e dai suoi modi bruschi:
-Chi è stato?-
Al silenzio della moglie accompagnato da una espressione contrita aveva insistito:
-Chi è stato, perdio dimmi chi è stato!?-
-E' successo in montagna ma con nessuno del nostro gruppo, non volevo fare scandalo e farti fare la figura del cornuto come quella troia che se li è fatti tutti!-
-Ma cosa vuoi che m'interessi di quella troia, io voglio sapere di te!
Con chi hai scopato? Dimmelo!-
-Ti ricordi amore di quando avevamo detto che l'inseminazione artificiale non ci piaceva e che il bambino che vogliamo adottare arriverà chissà tra quanto tempo.
Avevamo anche deciso che se ci fosse stata l'occasione avrei potuto farmi ingravidare anche da uno sconosciuto!
Ecco!
In quei giorni, mentre accudivo mio fratello e tu eri a sciare, ho incontrato due uomini di passaggio che mi erano sembrati colti, sani e gentili e dunque adatti entrambi a darci un figlio.
Mi sono fatta impregnare prima dall'uno e poi dall'altro in due giorni diversi e dunque, non sapremo mai chi è stato e neanche loro lo sapranno giacché non conoscono neanche il mio nome.
Dopo quella discussione che si era protratta per tutta la notte ed il giorno dopo, ne era seguita una settimana in cui era calato il gelo tra loro.
Poi pian piano le cose erano tornate normali soprattutto grazie all'aiuto dei genitori di entrambi che si erano subito mostrati entusiasti della notizia.
Anche Giancarlo aveva espresso la sua gioia regalandole un fascio di 12 rose rosse identiche a quelle che le aveva portato il marito.
Un messaggio subliminale che il marito pareva aver colto all'istante assumendo in volto una espressione gioiosa di assenso.
Aveva capito ogni cosa?!
segue
In realtà ero io bisognosa di essere scaldata dopo che mi ero spogliata completamente esponendo il mio corpo a brividi di freddo e di emozione.
Sotto la coperta, il tepore del suo corpo mi aveva subito provocato brividi assai diversi da quelli di prima: Brividi di piacere e di desiderio scatenati dal contatto con quel corpo caldo, maschio e con la pelle levigata.
Con la gamba dolorante lui aveva ancora difficoltà a fare dei movimenti rotatori e dunque, come le volte precedenti, era toccato a me prendere l'iniziativa.
Come prima cosa, mi ero girata sul fianco facendo aderire il mio corpo al suo schiacciandogli il seno sul petto e contemporaneamente con una cosca appoggiata alla sua pancia, avevo dischiuso la fica e vi avevo guidato la sua mano.
-Cristo come sei bagnata Andry!-
-Lo senti, lo senti come mi eccita starti vicina e, nonostante tu abbia fatto il porco con quelle troiona, ho ancora voglia di farti godere e godere io stessa di te.
Non te lo meriteresti ma sento che quei momenti di intimità che mi hai già regalato, potrebbero cambiare per sempre la mia vita e spero, anche la tua!
Fratellino, in questi tre giorni, sono stata stregata da te e spero proprio che non me ne dovrò pentire.-
Il fratello col respiro pesante ascoltava quelle parole che risuonavano deliziose ai suoi orecchi e, senza rispondere, aumentava la pressione del suo corpo su quello della sorella mentre col massaggio sulla sua fica le procurava piaceri intensi conclusi in un primo, esplosivo orgasmo.
Andrea dopo essersi ripresa dai rantoli che avevano accompagnato il suo improvviso piacere, tastandogli l'erezione che gli induriva il cazzo come fosse di legno, gli aveva detto:
-Lo so che sei un porco ma voglio godere, voglio godere e godere insieme a te e lo voglio subito dentro questo indomabile randello.-
Detto, fatto!
Lasciando la sua postura, si era messo a cavallo sull'inguine del fratello e tenendo ben dritta la verga con una mano si era lasciata scivolare sino al contatto dei testicoli col suo perineo:
-Dio mio, dio mio come mi riempi, è magnifico sentirti così a fondo dentro di me!-
Poi aveva cominciato a cavalcarlo ricevendo come contraccolpo le spinte del fratello che ad ogni contatto del glande col suo utero, le strappava un grido di dolore subito seguito da un gemito di piacere.
La cavalcata si era protratta per un bel po' accompagnata da baci profondi e conturbanti alternati alle labbra del fratello che si staccavano per succhiarle i capezzoli.
Attenta Andrea....attenta.... sto per venire.....togliti.....togliti....-
Gridava il fratello mentre con le mani stretta ai suoi fianchi cercava di sollevarla per sfilarsi dal suo corpo.
Lai per contro, col petto completamente attaccato al quello del fratello e con le mani serrate dietro ai suoi glutei, lo teneva saldamente legato a se e mentre lui non riuscendo più a trattenersi aveva cominciato a rilasciarle in corpo direttamente sulla bocca dell'utero i suoi potenti e caldi fiotti di sperma.
Negli stessi attimi lei, gridando e contorcendosi come una serpe lo incitava:
- Godi Gian...godi...sborra....sborra....sborrami dentro e mettimi incinta....ingravidami....godo....godo....godooooooooo!!!!!-
Quell'amplesso così potente e così liberatorio per entrambi si era ripetuto per tutti i giorni e le notti a seguire giacché lei, in accordo col marito, si era presa cura del fratello a tempo pieno.
Naturalmente Giancarlo non era rimasto per tutti i successivi giorni immobile nel letto ed aveva cominciato con l'aiuto della sorella e di una stampella ad alzarsi ed avevano così potuto fare l'amore con lei seduta sul divano e lui in ginocchio sul tappeto davanti a lei oppure con lui steso sul divano e lei impalata mentre gli stava seduta addosso dandogli la schiena o abbracciata di fronte a cosce aperte.
L'ultimo giorno prima che cominciassero a preparare i bagagli per la ripartenza, lui era riuscito persino a restare in piedi dietro di lei appoggiata alla spalliera del letto e tenendola stretta dai fianchi, l'aveva montata sino a inseminarla con l'ultima "razione" di sperma.
Anche in quella circostanza come tutte le precedenti, lei aveva voluto mantenere il seme dentro di se e "Sigillandosi, con un Tampax, aveva indossato il perizoma ed un jeans attillatissimo facendo tutto il viaggio in pullman seduta accanto al marito con in corpo il prezioso contenuto.
Come per l'andata, la troia si era seduta ancora accanto a Giancarlo il quale, dopo un'occhiata d'intesa con la sorella, le aveva concesso di fargli un ultimo pompino con ingoio sotto l'attento sguardo del marito cornuto.
Come d'accordo col marito, Giancarlo si era subito trasferito a casa loro per il programmato periodo di riabilitazione.
A lui era stata riservata la cameretta predisposta per quando fosse arrivato il primo figlio.
Naturalmente, alle sessioni di ginnastica e massaggi riabilitativi, seguivano sessioni di sesso che miglioravano di qualità, posizioni e piacere, via via che miglioravano le condizioni del fratello.
Naturalmente lei, costantemente eccitata dalla situazione che stava vivendo, di giorno scopava col fratello e di notte faceva l'amore col marito.
Erano passate circa tre settimane dal loro rientro da quella breve vacanza in montagna.
Il fratello oramai quasi completamente ristabilito era tornato a vivere dai suoi ed aveva ripreso anche a lavorare.
Dopo quelle tre settimane trascorse in modo felice e sereno Andrea, parlando col marito dopo che, come ogni notte avevano fatto l'amore, gli aveva detto:
-Tesoro, ho l'impressione di essere in ritardo con le mie cose.
Domani mi puoi prendere per favore il Kit per il testo di gravidanza.-
-Come il test di gravidanza......-
La moglie mettendogli un dito sulle labbra lo aveva zittito per impedirgli di ricordarle che lui era sterile.
-Sccc..... amore, prendimi quel Kit per favore e nel caso, farò un salto dal mio ginecologo.-
Lui non aveva insistito ed era rimasto in silenzio.
In vece sua però, aveva parlato il suo pene che alle parole della moglie aveva avuto una immediata erezione:
-Ahi...ehi... che gli prende al tuo coso, non gli è bastato quello che abbiamo già fatto?-
Avevano riso a quella battuta ed avevano fatto ancora l'amore.
Il test era risultato positivo ed anche il ginecologo aveva confermato il suo stato interessante.
Informato telefonicamente dalla moglie, il marito era rientrato a casa con un enorme fascio di rose rosse.
I fiori era bellissimi e assai graditi dalla moglie la quale però aveva subito placato il suo entusiasmo ferita dell'espressione dura del volto del marito e dai suoi modi bruschi:
-Chi è stato?-
Al silenzio della moglie accompagnato da una espressione contrita aveva insistito:
-Chi è stato, perdio dimmi chi è stato!?-
-E' successo in montagna ma con nessuno del nostro gruppo, non volevo fare scandalo e farti fare la figura del cornuto come quella troia che se li è fatti tutti!-
-Ma cosa vuoi che m'interessi di quella troia, io voglio sapere di te!
Con chi hai scopato? Dimmelo!-
-Ti ricordi amore di quando avevamo detto che l'inseminazione artificiale non ci piaceva e che il bambino che vogliamo adottare arriverà chissà tra quanto tempo.
Avevamo anche deciso che se ci fosse stata l'occasione avrei potuto farmi ingravidare anche da uno sconosciuto!
Ecco!
In quei giorni, mentre accudivo mio fratello e tu eri a sciare, ho incontrato due uomini di passaggio che mi erano sembrati colti, sani e gentili e dunque adatti entrambi a darci un figlio.
Mi sono fatta impregnare prima dall'uno e poi dall'altro in due giorni diversi e dunque, non sapremo mai chi è stato e neanche loro lo sapranno giacché non conoscono neanche il mio nome.
Dopo quella discussione che si era protratta per tutta la notte ed il giorno dopo, ne era seguita una settimana in cui era calato il gelo tra loro.
Poi pian piano le cose erano tornate normali soprattutto grazie all'aiuto dei genitori di entrambi che si erano subito mostrati entusiasti della notizia.
Anche Giancarlo aveva espresso la sua gioia regalandole un fascio di 12 rose rosse identiche a quelle che le aveva portato il marito.
Un messaggio subliminale che il marito pareva aver colto all'istante assumendo in volto una espressione gioiosa di assenso.
Aveva capito ogni cosa?!
segue
1
3
voti
voti
valutazione
4.4
4.4
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Ho consolato mio fratello 4° - Dopo quella troia, io!racconto sucessivo
Ho consolato mio fratello 6° End - Lui, Lei, l'Altro e tanti bimbi
Commenti dei lettori al racconto erotico