La famiglia 11 - La suocere entra nel menage incestuoso.

di
genere
incesti

Il fatidico giorno in cui Susy, la mamma dello sposo, entrava a tutti gli effetti a far parte di quella famiglia incestuosa, aveva trovato ad accoglierla in casa tutti i più importanti componenti compreso, naturalmente, Edo che aveva l'incarico di prepararle la fica per quando l'avrebbe montata per ingravidarla il Padre dal pene mostruosamente grande.

La futura nuora e sua madre entrambe gravide, si erano occupate subito di lei lavandola con amorevole cura e sensuali massaggi nella vasca tiepida inebriata da sali dal profumo orientale.

Insieme l'avevano poi asciugata ed accompagnata sullo stesso letto in cui la ragazza era stata messa incinta dal padre e la mamma era stata ingravidata dal figlio che quella sera avrebbe fatto l'amore con la mamma dello sposo.

Naturalmente, Susy era ancora protetta dalla pillola e dunque Edo, l'avrebbe potuta scopare e sborrarle dentro senza problemi.

Nella stanza insieme alle tre donne e Edo vi era anche il padre ultimo destinatario di quegli accurati e amorevoli preparativi.

L'uomo, per evitare preventivi turbamenti nella donna, era rimasto in disparte completamente vestito mentre tutti gli altri erano già nudi.

Distesa sul letto, si erano occupate di lei con le mani, le labbra e le lingua, la futura nuora e sua madre.

-Che meraviglia trovarmi così sul lettone sul quale la mia mamma e il mio papà mi hanno concepita e poi mio padre mi ha dato la creatura che porto in grembo, insieme alla mamma del mio futuro sposo che presto ci regalerà un fratellino.. che meraviglia!-

-Mmm.. Lia, così mi fai godere..la tua lingua.. le tue parole oddio.. oddio.. godo.. godo.. godoooooo....-

La suocera immersa in quella situazione così trasgressiva, così erotica, così sensuale e carica di promesse, aveva goduto subito alle carezze della consuocera ed alle leccate della futura nuora tra le labbra di quella fica per troppo tempo sottoposta ad una astinenza forzata.

Poi, anche la mamma di Lia l'aveva fatta godere.

Mentre la suocera agitava il suo corpo come in preda a convulsioni, ansimava e con la voce impastata dalla lussuria gridava "Il cazzo.. voglio il cazzo.. il cazzooooooooo!"

A quel punto, la mamma si era scostata ed al suo posto era intervenuto il figlio che infilandole le mani sotto le natiche le aveva sollevato il bacino alla sua altezza e con una spinta pelvica decisa e violenta, l'aveva infilzata strappandole un grido di dolore.

Poi l'aveva chiavata ad un ritmo montante travolgendola in un primo orgasmo e poi un altro ancora sino a che al terzo sintomo di tremore di quel corpo in preda alla lussuria, non si era schiantato in lei per scaricarle sull'utero una raffica di fiotti di bollente sperma.

-Oddio.. oddio.. che goduria, che piacere.. ma come ho fatto a rinunciare a tutto questo in questi anni?-

Mentre Edo la montava trascinandola in un mondo sino ad allora sconosciuto per lei, la futura sposa di suo figlio le stava accanto in ginocchio tenendola per mano e la stessa cosa faceva sua madre dal lato opposto di quel corpo ormai preda di una incontenibile esplosione di lussuria.

-Ancora.. ancora.. ne voglio ancora!-

Rantolava la donna col respiro pesante e la voce ansimante.

-Falle provare la tua lingua e poi cerca di metterglielo in bocca papà!-

Aveva detto Lia chiamando in ballo suo padre.

L'uomo sapeva che per quanto aperta e vogliosa fosse la donna, non era ancora pronta a ricevere in corpo un palo come il suo e dunque, rispondendo all'invito della figlia, le aveva leccato la fica e con la sua incredibile perizia, l'aveva fatta godere ancora.

Poi, dopo una breve pausa in cui tutti avevano ripreso fiato, il ragazzo le aveva allargato di nuovo le cosce scivolando in lei come fosse di burro (Cominciava ad essere ben accogliente aiutata anche dai suoi umori, dalla saliva di chi l'aveva leccata prima e dai residui della sborra che aveva già in corpo) ed aveva ripreso a chiavarla con maggiore lena.

Contemporaneamente il padre, aveva sfoderato la "Belva e glielo aveva appoggiato sulle labbra (In realtà oltre il mento, sulla faccia, la fronte e coi testicoli sulla testa tra i capelli) con tutto il suo turgore e le le misure che lei in quella postura non era riuscita a valutare anche se ne percepiva il peso e il calore.

Poi, mentre il ragazzo procedeva nella monta che le aveva già fatto esplodere due orgasmi, lui si era sollevato facendole scivolare l'enorme cappella sulle labbra.

Inizialmente a causa della sua postura, la donna non si era resa conto ma quando lui, aggiustando la sua posizione, aveva cercato di infilarglielo tra le labbra, lei si era scossa e con un rapido scatto si era liberata dal cazzo che la stava chiavando tirandosi su e mettendosi a sedere con le mani appoggiate dietro la schiena ed il prosperoso seno spinto in avanti in posizione di difesa.

Il suo precedente sguardo di piacere si era trasformato in una smorfia di paura subito calmata dall'intervento della ragazza che abbracciandola teneramente e con voce dolce le aveva detto:

-Non temere mamma (L'aveva chiamata mamma come piaceva a lei) se l'ho preso io che sono più piccola di te e col risultato che sai, lo puoi prendere anche tu e goderne come non ti capiterà mai più nella vita.

Guarda mamma!-

Aveva concluso la ragazza assumendo la posizione supina accanto al suo corpo e, dopo essersi messa un cuscino sotto i glutei, aveva allargato le cosce a suo padre già pronto in ginocchio davanti a lei.

Dalla sua postura la donna aveva potuto vedere meglio l'impressionante dimensione di quel cazzo ed in cuor suo già temeva per le conseguenze che avrebbe potuto avere il bambino nella pancia della futura sposa di suo figlio.

Nulla di tutto ciò che lei temeva era avvenuto e le grida di piacere della ragazza sferzata dal cazzone di suo padre, l'avevano eccitata al punto di abbandonarsi ad una frenetica masturbazione mentre il ragazzo ripresosi da quella improvvisa interruzione, le aveva messo il cazzo tra le labbra e se l'era chiavata in bocca riempiendole lo stomaco di sborra.

segue





scritto il
2022-03-12
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