Una moglie libera - Un rapporto aperto
di
Andrea2022
genere
tradimenti
-Ciao Piero.-
-Ciao.. scusami non ricordo come ti chiami.-
-Mario, mi chiamo Mario!-
-Ah! Mario, quello del circolo, scusami ma vedo talmente tanta gente per il mio lavoro che....-
-Non preoccuparti, non c'è problema, capita anche a me di dimenticare certi nomi.
Sai ti ho visto l'altro giorno al supermercato con quella bella signora così elegante e sexi, chi è, una tua amica?-
-Se parli di quella bionda più alta di me per via dei suoi tacchi, è mia moglie!-
-Ah! Tua moglie?!
Aveva commentato laconico l'amico senza riuscire a celare lo stupore per quella risposta che mai si sarebbe aspettato.
Piero non era un brutto ragazzo, era ben fatto, magro, slanciato e con un aspetto di persona perbene.
Forse era proprio quello e gli occhialini da intellettuale che lo facevano apparire tutto, tranne che uno capace di conquistare le donne.
Quella "Strafica poi!" aveva pensato tra se e se Mario.
-E tu Mario, sei sposato?-
-Lo ero, lo ero con una ciospa piena di soldi ma completamente frigida a letto.
Abbiamo divorziato dopo neanche due anni.
-E adesso?-
Aveva chiesto Piero.
-Adesso sono single e devo dirti che sto' molto meglio di prima, ho le donne che voglio senza alcun tipo di impegno.-
-Ah! Bella situazione la tua! sei davvero un furbacchione!-
-Hai ragione, però anch'io in certi momenti avrei bisogno di una situazione più stabile, non è mica facile sai, avere a che fare ogni giorno con una donna diversa e poi, ci sono momenti di solitudine come in questi giorni in cui non ho voglia di incontrare nessuno.
Voi sicuramente non avrete di questi problemi nel caldo del vostro letto.-
Piero dopo aver ascoltato le parole del suo amico e dopo alcuni secondi in cui pareva immerso nei suoi pensieri, gli aveva risposto:
-In verità, noi non abbiamo di quei problemi e ti dirò, il nostro menage è piuttosto movimentato.-
-In che senso?-
Aveva subito chiesto Mario:
-Nel senso che la nostra è una coppia aperta.. ma davvero aperta nel senso che mia moglie se vede qualcuno che le piace, non esita a portarselo a letto ed anch'io, se voglio posso fare lo stesso.-
-Non mi dire? E tu? Tu non sei geloso?-
-Devo dirti che inizialmente lo ero al punto che ci siamo lasciati per alcuni mesi ma poi, lei mi mancava troppo ed ho finito per accettare quel lato del suo carattere.
D'altra parte lei non mi aveva mai nascosto niente al punto che abbiamo fatto l'amore a casa sua dopo poche ore in cui ci eravamo conosciuti e dopo un paio di scopate (Che meraviglia!) mi aveva mandato via da casa sua in quanto aspettava qualcuno col quale trascorrere la notte.
Per me erano stati mesi terribili quelli della nostra separazione resi ancora più dolorosi dal fatto che benché fossimo ufficialmente separati, aveva continuato a concedermi momenti di sesso trasgressivi e indimenticabili.
Pensa solo che una sera, mentre era a letto a scopare con uno, io le avevo citofonato e lei con so quale scusa, era scesa con indosso solo l'accappatoio e si era fatta scopare nel sottoscala dell'androne per tornare poi da lui con la fica piena del mio sperma.
Che donna! Una vera dea del sesso divoratrice di cazzi ma capace di rendere felice un solo uomo: ME!!
Sentivo di non poter più vivere senza di lei e per essere certo che non ci saremmo lasciati mai, l'avevo sposata trovando in lei, la vera felicità.-
-La tua storia mi lascia senza parole, sono allibito e incapace di ogni giudizio.-
Gli aveva risposto Mario.
-Ti capisco, anch'io prima di vivere questa stupenda esperienza ero come te ed ho faticato non poco a superare la gelosia che mi attanagliava ogni qualvolta sapevo che lei era alle prese con un altro maschio.
Ti capisco!
Ma se tu la conoscessi, capiresti anche me!
Io conosco i gusti di mia moglie e talvolta capita che sia proprio io a proporle qualche maschio.
Credo che tu le piaceresti e se ti va, proverei a telefonarle per vedere, se non ha già altri impegni, se ti invita, ci invita a cena stasera.-
-Davvero?- Davvero!-
-Ciao amore.-
-Ciao tesoro, a che devo questa chiamata improvvisa?-
-Lo so amore che ti sto chiamando senza preavviso ma volevo solo chiederti se stasera sei già impegnata o puoi preparare qualcosa per cena per noi e un mio amico.-
- Un tuo amico? Chi è, lo conosco?-
-No, non lo conosci ma ti assicuro che è ok!-
-Ascolta Piero, io mi stavo già preparando per uscire e ti avrei avvisato io se non mi avessi chiamato tu.
Però il tipo che dovrei incontrare non mi convince tanto e se tu mi assicuri che il tuo amico è ok, lo chiamo e annullo il puntello.
Quanto al tuo amico, mi troverà già pronta visto che avevo quasi finito di prepararmi.
Per la cena però, occupatene tu con un servizio a domicilio perché così conciata, già vestita e truccata non posso certo mettermi vicino ai fornelli.-
L'ingresso in casa era stato salutato da una specie di fuochi d'artificio.
Quando aveva aperto la porta la moglie indossava una minigonna che le lasciava scoperte le autoreggenti nere sino alle cosce.
Due scarpe di vernice rossa con tacchi stratosferici, le slanciavano la figura di quasi un palmo oltre quella del marito,
Un'attillata camicia di seta in pendant col rosse delle scarpe, conteneva a malapena i debordanti seni dei quali in trasparenza di vedevano le scure areole ed i capezzoli già turgidi come olive brune.
I capelli biondi sciolti e arruffati alla selvaggia, contrastavano con un trucco curato e rifinito da spruzzatine d'oro.
I grandi occhi dalle pupille dilatate dalla libido, emanavano dardi di desiderio: Una fica galattica.. una fica in calore!
Al loro ingresso, la donna non aveva degnato neanche di uno sguardo il marito tutto concentrato sul suo amico.
Non appena chiuso l'uscio, gli aveva portato le mani sulle spalle tenendolo ben saldamente lontano da se schiacciato sulla porta e dopo averlo squadrato per alcuni secondi, gli aveva sorriso e gli aveva detto "Ciao".
Poi l'aveva tirato a se congiungendosi a lui in un bacio profondo in cui le lingue si intrecciavano in modo vorticoso mentre dai corpi stretti, scorrevano tremule scariche elettriche .
Mentre si baciavano gli aveva portato una mano sulla patta dei pantaloni mentre con l'altra aveva guidato la mano del maschio sulla sua fica già umida e senza mutande.
-Amore, nel tinello ho già apparecchiato io, e se puoi, fammi il favore di aspettare tu il ragazzo del catering mentre io vado in camera a fare la conoscenza del tuo amico.-
segue
-Ciao.. scusami non ricordo come ti chiami.-
-Mario, mi chiamo Mario!-
-Ah! Mario, quello del circolo, scusami ma vedo talmente tanta gente per il mio lavoro che....-
-Non preoccuparti, non c'è problema, capita anche a me di dimenticare certi nomi.
Sai ti ho visto l'altro giorno al supermercato con quella bella signora così elegante e sexi, chi è, una tua amica?-
-Se parli di quella bionda più alta di me per via dei suoi tacchi, è mia moglie!-
-Ah! Tua moglie?!
Aveva commentato laconico l'amico senza riuscire a celare lo stupore per quella risposta che mai si sarebbe aspettato.
Piero non era un brutto ragazzo, era ben fatto, magro, slanciato e con un aspetto di persona perbene.
Forse era proprio quello e gli occhialini da intellettuale che lo facevano apparire tutto, tranne che uno capace di conquistare le donne.
Quella "Strafica poi!" aveva pensato tra se e se Mario.
-E tu Mario, sei sposato?-
-Lo ero, lo ero con una ciospa piena di soldi ma completamente frigida a letto.
Abbiamo divorziato dopo neanche due anni.
-E adesso?-
Aveva chiesto Piero.
-Adesso sono single e devo dirti che sto' molto meglio di prima, ho le donne che voglio senza alcun tipo di impegno.-
-Ah! Bella situazione la tua! sei davvero un furbacchione!-
-Hai ragione, però anch'io in certi momenti avrei bisogno di una situazione più stabile, non è mica facile sai, avere a che fare ogni giorno con una donna diversa e poi, ci sono momenti di solitudine come in questi giorni in cui non ho voglia di incontrare nessuno.
Voi sicuramente non avrete di questi problemi nel caldo del vostro letto.-
Piero dopo aver ascoltato le parole del suo amico e dopo alcuni secondi in cui pareva immerso nei suoi pensieri, gli aveva risposto:
-In verità, noi non abbiamo di quei problemi e ti dirò, il nostro menage è piuttosto movimentato.-
-In che senso?-
Aveva subito chiesto Mario:
-Nel senso che la nostra è una coppia aperta.. ma davvero aperta nel senso che mia moglie se vede qualcuno che le piace, non esita a portarselo a letto ed anch'io, se voglio posso fare lo stesso.-
-Non mi dire? E tu? Tu non sei geloso?-
-Devo dirti che inizialmente lo ero al punto che ci siamo lasciati per alcuni mesi ma poi, lei mi mancava troppo ed ho finito per accettare quel lato del suo carattere.
D'altra parte lei non mi aveva mai nascosto niente al punto che abbiamo fatto l'amore a casa sua dopo poche ore in cui ci eravamo conosciuti e dopo un paio di scopate (Che meraviglia!) mi aveva mandato via da casa sua in quanto aspettava qualcuno col quale trascorrere la notte.
Per me erano stati mesi terribili quelli della nostra separazione resi ancora più dolorosi dal fatto che benché fossimo ufficialmente separati, aveva continuato a concedermi momenti di sesso trasgressivi e indimenticabili.
Pensa solo che una sera, mentre era a letto a scopare con uno, io le avevo citofonato e lei con so quale scusa, era scesa con indosso solo l'accappatoio e si era fatta scopare nel sottoscala dell'androne per tornare poi da lui con la fica piena del mio sperma.
Che donna! Una vera dea del sesso divoratrice di cazzi ma capace di rendere felice un solo uomo: ME!!
Sentivo di non poter più vivere senza di lei e per essere certo che non ci saremmo lasciati mai, l'avevo sposata trovando in lei, la vera felicità.-
-La tua storia mi lascia senza parole, sono allibito e incapace di ogni giudizio.-
Gli aveva risposto Mario.
-Ti capisco, anch'io prima di vivere questa stupenda esperienza ero come te ed ho faticato non poco a superare la gelosia che mi attanagliava ogni qualvolta sapevo che lei era alle prese con un altro maschio.
Ti capisco!
Ma se tu la conoscessi, capiresti anche me!
Io conosco i gusti di mia moglie e talvolta capita che sia proprio io a proporle qualche maschio.
Credo che tu le piaceresti e se ti va, proverei a telefonarle per vedere, se non ha già altri impegni, se ti invita, ci invita a cena stasera.-
-Davvero?- Davvero!-
-Ciao amore.-
-Ciao tesoro, a che devo questa chiamata improvvisa?-
-Lo so amore che ti sto chiamando senza preavviso ma volevo solo chiederti se stasera sei già impegnata o puoi preparare qualcosa per cena per noi e un mio amico.-
- Un tuo amico? Chi è, lo conosco?-
-No, non lo conosci ma ti assicuro che è ok!-
-Ascolta Piero, io mi stavo già preparando per uscire e ti avrei avvisato io se non mi avessi chiamato tu.
Però il tipo che dovrei incontrare non mi convince tanto e se tu mi assicuri che il tuo amico è ok, lo chiamo e annullo il puntello.
Quanto al tuo amico, mi troverà già pronta visto che avevo quasi finito di prepararmi.
Per la cena però, occupatene tu con un servizio a domicilio perché così conciata, già vestita e truccata non posso certo mettermi vicino ai fornelli.-
L'ingresso in casa era stato salutato da una specie di fuochi d'artificio.
Quando aveva aperto la porta la moglie indossava una minigonna che le lasciava scoperte le autoreggenti nere sino alle cosce.
Due scarpe di vernice rossa con tacchi stratosferici, le slanciavano la figura di quasi un palmo oltre quella del marito,
Un'attillata camicia di seta in pendant col rosse delle scarpe, conteneva a malapena i debordanti seni dei quali in trasparenza di vedevano le scure areole ed i capezzoli già turgidi come olive brune.
I capelli biondi sciolti e arruffati alla selvaggia, contrastavano con un trucco curato e rifinito da spruzzatine d'oro.
I grandi occhi dalle pupille dilatate dalla libido, emanavano dardi di desiderio: Una fica galattica.. una fica in calore!
Al loro ingresso, la donna non aveva degnato neanche di uno sguardo il marito tutto concentrato sul suo amico.
Non appena chiuso l'uscio, gli aveva portato le mani sulle spalle tenendolo ben saldamente lontano da se schiacciato sulla porta e dopo averlo squadrato per alcuni secondi, gli aveva sorriso e gli aveva detto "Ciao".
Poi l'aveva tirato a se congiungendosi a lui in un bacio profondo in cui le lingue si intrecciavano in modo vorticoso mentre dai corpi stretti, scorrevano tremule scariche elettriche .
Mentre si baciavano gli aveva portato una mano sulla patta dei pantaloni mentre con l'altra aveva guidato la mano del maschio sulla sua fica già umida e senza mutande.
-Amore, nel tinello ho già apparecchiato io, e se puoi, fammi il favore di aspettare tu il ragazzo del catering mentre io vado in camera a fare la conoscenza del tuo amico.-
segue
4
voti
voti
valutazione
4.8
4.8
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
La famiglia 11 - La suocere entra nel menage incestuoso.racconto sucessivo
Una moglie libera 2 - Crema e cioccolato
Commenti dei lettori al racconto erotico