Mia sorella
di
LILLO
genere
incesti
Mia sorella è stata la prima della famiglia, ad accorgersi della mia natura sessuale, forse per il fatto che spesso non trovava i suoi slip, e le sue collant, così, decise di controllarmi.
Lei è più grande di mè, di alcuni anni, e molto troia, si è fatta scopare da mezzo vicinato, ha iniziato da ragazzina, i primi pompini, poi un vicino l'ha sverginata, e poi non passava settimana che non cambiasse cazzo, l'ho presa molte volte intenta a scopare o altro.
Ora era cresciuta, e aveva un ragazzo da alcuni anni, ma mi è sempre piaciuto sbirciare quando scopava, e così, mi sentivo attratto dai suoi slip, e dalle sue calze, così, appena iniziò a tirarmi il cazzo, mi segavo con i suoi indumenti, o quelli di mamma, fino ad indossarli.
E lì capii chi ero e cosa volevo, così, iniziai a fare pompini ai miei compagni di scuola indossando intimo delle loro madri, e a quindici anni, il mio primo cazzo, sverginata come mia sorella, e poi una lunga serie di maschi, sono passati nel mio culetto.
Fù UN POMERIGGIO CHE ERO CERTO DI ESSERE A CASA SOLA, AVEVO INVITATO, UN NOSTRO AMICO DI FAMIGLIA, io sedici anni, lui trentuno, erano settimane che mi stava dietro, e così, mi preparai per bene, e lo attesi.
Lo accolsi alla porta, autoreggenti, slip, e tacchi, un'adolescente perversa, capelli biondi lunghi, un poco di rossetto, e in un attimo ero trà le sue braccia, mi stava baciando con ardore.
Ero eccitatissima, il mio cazzo era di marmo, lui lo vede, scende, lo infila in bocca, e in un minuto, mi fa venire, riempio la sua bocca, poi risale e mi bacia facendomi bere il mio caldo sperma.
Non resisto, mi inginocchio, e lo infilo in gola, tutto, soni brava a fare pompe, e lui gode, gli piace, è duro e lungo, come piace a mè.
Poi mi solleva e mi mette sul letto di mamma, e papà, mi allarga le gambe e inizia a leccarmi il buchetto, mio dio che bello, mi bagno.
Non resisto, mi butto a pecora, mi sistemo, e lo incito, sfondami Carlo, urlo, e fammi sentire donna, inculami, e fammi godere porco, mi sale sopra, appoggia e spinge con un colpo il suo cazzo nel mio orifizio, entra senza problemi, sono larga, prendo cazzi da più di un anno, mi afferra per i fianchi, e mi monta.
Mi sbatte come un pazzo, lo sento urtare il mio intestino, ma godo perdo pipì e sperma dal mio cosino ormai molle, e ad un tratto scorgo una figura sulla porta, mi giro e la vedo, Anna mia sorella, incredula, mi stà osservando, non so perché, ma la vista di lei, del suo decolté, ha una maglietta scollatissima e due tette da quinta, i suoi capezzoli duri, le sue cosce, che spuntano da una mini da urlo, mi fa indurire il cazzo, è una verga di ferro, che svetta e ballonzola trà le mie gambe, al ritmo dell'inculata.
Mi passo la lingua sulle labbra, come una troia e le lancio un bacio, le accenno di avvicinarsi, godo godo urlo, e lei si avvicina, Carlo si interrompe, lei ride, continua Carlo continua, che poi tocca a mè, si siede al mio fianco, e mi bacia, ma che bella sorellina, ecco chi mi ruba la biancheria, vero troietta, io annuisco e la bacio.
Mi giro, riempimi ti prego, fammi donna, e Carlo sborra, sento il suo sperma caldo e godo anche io.
Mi stacco, e lo ripulisco lo lecco e lo lucido, poi lo bacio,Anna si spoglia, si unisce a noi, trè bocche rè lingue, e poi due cazzi dentro di lei che la montano fino allo svenimento.
Carlo ci lascia, e io ed Anna rimaniamo nel letto nude, fino all'arrivo di mamma, ecco una troia e un frocio, mi accarezza mi bacia, hai spompinato un maschio vero, lo sento dalla tua bocca, accenno di sì, bene, allora preparatevi, questa sera a letto con mè e papà, troie
Lei è più grande di mè, di alcuni anni, e molto troia, si è fatta scopare da mezzo vicinato, ha iniziato da ragazzina, i primi pompini, poi un vicino l'ha sverginata, e poi non passava settimana che non cambiasse cazzo, l'ho presa molte volte intenta a scopare o altro.
Ora era cresciuta, e aveva un ragazzo da alcuni anni, ma mi è sempre piaciuto sbirciare quando scopava, e così, mi sentivo attratto dai suoi slip, e dalle sue calze, così, appena iniziò a tirarmi il cazzo, mi segavo con i suoi indumenti, o quelli di mamma, fino ad indossarli.
E lì capii chi ero e cosa volevo, così, iniziai a fare pompini ai miei compagni di scuola indossando intimo delle loro madri, e a quindici anni, il mio primo cazzo, sverginata come mia sorella, e poi una lunga serie di maschi, sono passati nel mio culetto.
Fù UN POMERIGGIO CHE ERO CERTO DI ESSERE A CASA SOLA, AVEVO INVITATO, UN NOSTRO AMICO DI FAMIGLIA, io sedici anni, lui trentuno, erano settimane che mi stava dietro, e così, mi preparai per bene, e lo attesi.
Lo accolsi alla porta, autoreggenti, slip, e tacchi, un'adolescente perversa, capelli biondi lunghi, un poco di rossetto, e in un attimo ero trà le sue braccia, mi stava baciando con ardore.
Ero eccitatissima, il mio cazzo era di marmo, lui lo vede, scende, lo infila in bocca, e in un minuto, mi fa venire, riempio la sua bocca, poi risale e mi bacia facendomi bere il mio caldo sperma.
Non resisto, mi inginocchio, e lo infilo in gola, tutto, soni brava a fare pompe, e lui gode, gli piace, è duro e lungo, come piace a mè.
Poi mi solleva e mi mette sul letto di mamma, e papà, mi allarga le gambe e inizia a leccarmi il buchetto, mio dio che bello, mi bagno.
Non resisto, mi butto a pecora, mi sistemo, e lo incito, sfondami Carlo, urlo, e fammi sentire donna, inculami, e fammi godere porco, mi sale sopra, appoggia e spinge con un colpo il suo cazzo nel mio orifizio, entra senza problemi, sono larga, prendo cazzi da più di un anno, mi afferra per i fianchi, e mi monta.
Mi sbatte come un pazzo, lo sento urtare il mio intestino, ma godo perdo pipì e sperma dal mio cosino ormai molle, e ad un tratto scorgo una figura sulla porta, mi giro e la vedo, Anna mia sorella, incredula, mi stà osservando, non so perché, ma la vista di lei, del suo decolté, ha una maglietta scollatissima e due tette da quinta, i suoi capezzoli duri, le sue cosce, che spuntano da una mini da urlo, mi fa indurire il cazzo, è una verga di ferro, che svetta e ballonzola trà le mie gambe, al ritmo dell'inculata.
Mi passo la lingua sulle labbra, come una troia e le lancio un bacio, le accenno di avvicinarsi, godo godo urlo, e lei si avvicina, Carlo si interrompe, lei ride, continua Carlo continua, che poi tocca a mè, si siede al mio fianco, e mi bacia, ma che bella sorellina, ecco chi mi ruba la biancheria, vero troietta, io annuisco e la bacio.
Mi giro, riempimi ti prego, fammi donna, e Carlo sborra, sento il suo sperma caldo e godo anche io.
Mi stacco, e lo ripulisco lo lecco e lo lucido, poi lo bacio,Anna si spoglia, si unisce a noi, trè bocche rè lingue, e poi due cazzi dentro di lei che la montano fino allo svenimento.
Carlo ci lascia, e io ed Anna rimaniamo nel letto nude, fino all'arrivo di mamma, ecco una troia e un frocio, mi accarezza mi bacia, hai spompinato un maschio vero, lo sento dalla tua bocca, accenno di sì, bene, allora preparatevi, questa sera a letto con mè e papà, troie
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