Il guardone discreto

di
genere
gay

Questo è il terzo racconto di una trilogia iniziata con Meglio La Carne e proseguita con La Falegnameria Della Felicità.

Come ogni sabato mia madre andava a trovare mia zia nella casa al mare, ed io come sempre mi facevo una passeggiata, presi un sentiero che mi avrebbe permesso di arrivare sulla spiaggia dalla parte delle rocce, all'improvviso vidi un ragazzo che camminava nudo in spiaggia corsi a ripararmi dietro le rocce ma ero lontano da lui, restando abbassato mi avvicinai per vedere meglio, il ragazzo era inginocchiato e steso sulla sabbia nudo c'era un altro ragazzo, non vedevo bene e mi avvicinai ancora, il ragazzo inginocchiato lo conoscevo di vista si chiamava Mario e aveva circa la mia età, l'altro non lo vedevo bene, Mario sembrava stesse facendo un ditalino nel culo all'altro, volevo vedere ancora meglio e trovai un punto ancora migliore, nel frattempo Mario era sopra l'altro dal movimento intuì che lo stava scopando, ero eccitatissimo e iniziai a farmi una sega, pensai di essere quello sotto è essere scopato da Mario ma quando venni pensai invece di essere Mario che si scopava l'altro ragazzo, ricontrollai la situazione e stavano ancora scopando, ma poco dopo Mario si alzò e restando nudo andò nel bagnasciuga, l'altro si alzò e lo riconobbi, non era nudo aveva il costume sceso sulle gambe e li vidi benissimo il culo, era Andrea il mio compagno di banco, si sistemó il costume e si tuffo in mare Mario lo raggiunse e si scambiarono un lungo bacio sulla bocca, poi iniziarono a giocare in acqua rincorrendosi e schizzandosi acqua addosso e ridevano, chissà perché avevo sempre pensato che chi lo prendeva in culo aveva un po' di soggezione con chi lo scopava, vedendoli sembrava che poco prima avessero fatto una cosa normalissima. Ero sconvolto ma contento di quello che avevo visto. All'inizio della scuola mancavano una 40ina di giorni, non facevo altro che pensare a lui, e presi a controllarlo, andava almeno 3 volte alla settimana da lui, nella falegnameria del padre, sicuramente andavano lì a scopare. Quando iniziarono le scuole cercai piano piano di creare tra di noi un clima più amichevole rispetto al passato, lui era cambiato tantissimo e sembrava più sicuro di sé, parlavamo più spesso per esempio di serie TV e avevamo alcune passioni comuni. L'occasione propizia per approfondire il nostro rapporto mi capitò all'inizio di novembre, durante l'ora di ricreazione lo vidi maneggiare un coltellino artigianale, lo aveva trovato mi disse, gli chiesi di farmelo vedere io li colleziono dissi, uno così bello non l'ho mai avuto, me lo regali gli chiesi, difficile rispose, e se sono carino con te me lo regali, cosa intendi per carino, ti faccio scopare se ti va gli dissi, certo che mi va. Il più era fatto, solo che non avevamo un posto dove andare per farlo, nessuno dei due aveva un posto potevamo andare in camera mia ma per il momento preferivo di no, non potevamo nemmeno andare in qualche posto all'aperto perché incominciava a fare freddo, passarono alcuni giorni e la voglia cresceva. Mio padre ha un furgone che usa solo durante il giorno ma siccome fa la guardia e lavora di notte il furgone resta nel cortile di casa, gli dissi toccando il cazzo sopra i pantaloni e sentendolo diventare duro, l'idea gli piacque e organizzammo per quella sera, aspettammo che facesse buio stendemmo un plaid nel posteriore del furgone e incominciammo a toccarci, lui sembrava avere fretta e si spogliò subito e lo imitai, mi fece stendere a pancia in giù e incominciò a leccarmi l'ano, già stavo desiderando il suo cazzo, con la sua lingua mi stava facendo impazzire, poi mi saltò addosso e sentii il suo cazzo entrare nel mio culo, stavo già godendo avevo sempre desiderato prendere un bel cazzo nel culo ma l'occasione non era mai arrivata, mi stava scopando con vera passione sembrava che anche lui non stava aspettando altro, quando venne si fece una risata che mi coinvolse. Certo che non aveva voglia di finire così la serata perché incominciò a succhiami il cazzo, si vedeva che lo sapeva fare, leccava la cappella lo succhiava un po' poi leccava l'asta fino alle palle e poi ripartiva e ingoiava il mio cazzo fino in gola, era messo alla pecorina per succhiarmelo e restando nella medesima posizione mi disse ora scopami, quando andai dietro di lui riconobbi lo stesso culo che avevo visto in spiaggia, se solo sapesse, il mio cazzo entrò nel suo culo senza difficoltà, prese a muoversi mentre lo scopavo accompagnando i miei colpi, non ci misi molto a venire e fu una serata indimenticabile. I nostri incontri si fecero frequenti oltre me continuava a vedere il suo Mario, ma con meno frequenza, piano piano lo sostituì con me, non li parlai mai di ciò che avevo visto in spiaggia restando un guardone discreto. Le piaceva farlo anche in posti impossibili, un giorno andammo al cinema a vedere un film porno, ad un certo punto si inginocchiò davanti a me e mi fece un pompino, ed io feci lo stesso con lui, facendo per la prima volta un pompino completo. Da qualche tempo i nostri incontri avvenivano in camera mia, mia madre avrebbe capito, ma ci fu un breve periodo che mio padre era in casa per qualche giorno e i nostri incontri saltarono, un giorno a scuola sembrava in crisi di astinenza e voleva scoparmi a tutti i costi, mi propose un paio di volte di andare in bagno a scopare, ma era troppo rischioso, durante l'ora di ricreazione andammo in palestra, c'era uno stanzino dove erano sistemati i materassi del salto in alto, mi calai i pantaloni mi misi alla pecorina e mi scopó selvaggiamente, avevo imparato a muovere il culo come faceva lui, quando il cazzo andava giù io col culo andavo su e quando sfilava il cazzo io col culo andavo giù, quando venne mi disse che ero stato bravissimo, tornammo in classe e quando mi sedetti al mio posto mi accorsi di avere il culo pieno di sperma. In primavera andremmo in Spagna con la scuola, dormiremo per la prima volta insieme, non vediamo l'ora.
scritto il
2022-03-23
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