Ho conosciuto Camilla la sorella di Giovanna
di
Caio Duilio
genere
etero
Dopo l'incontro con Giovanna e Gianni suo figlio sono passati molti giorni e non pensavo più all'accaduto e continuavo con la solita routine le solite chiamate i soliti interventi, mi stavo preparando ad andare a casa dopo una giornata di lavoro ad andare a farmi una meritata doccia quando il telefonino si mise a squillare, rispondo e dall'altro capo c'è una signora che inizia trafelata: Ho bisogno subito di lei deve venire subito quel maledetto accidente non funziona ed io non so che fare ho bisogno di lei subito...... Io con calma cerco d'intervenire e di capire di cosa si tratti ma la signora : non perda tempo ho bisogno urgente di lei non lo capisce. E va bene mi dia l'indirizzo che la raggiungo. Arrivato a destinazione suono il campanello si apre il portone e una voce " Secondo piano interno 9" salgo imprecando perché non c'è l'ascensore e la cassetta degli attrezzi è pesante ma comunque raggiungo il secondo piano guardo il corridoio e la targhetta con gl'interni "9 a sinistra " e nel mentre sento lo scatto di una porta mi avvicino alla porta con su il 9 e magicamente la porta si apre e accedo nell'appartamento come varco la porta si richiude alle mie spalle," Mi scusi ma stavo andando a fare la doccia e l'acqua è completamente fredda e non so cosa fare" mi giro e "Buongiorno, la signora era avvolta da un accappatoio bianco ed effettivamente si stava apprestando a farsi la doccia, rimasi stupito e balbettai "Ma lei sa assomiglia ad una mia cliente in una maniera impressionante se non fosse per i capelli direi che è lei" si mise a ridere e " Sa mia sorella mi ha parlato di lei e mi ha dato il suo numero nel caso avessi avuto una emergenza ed eccomi qui" io ancora più incredulo" ma allora lei è la sorella di Giovanna? " E si sono proprio la sorella di Giovanna" e allungo la mano " Piacere Camilla " la guardai e " Mi spieghi ma la caldaia che cosa ha si è spenta? " Non so guardi lei io non ci capisco nulla di queste cose ed è la prima volta che mi capita una cosa del genere" ci avviamo verso la caldaia e giunti nel terrazzino dove si trovava la caldaia la osservai e mi sembro tutto apposto tranne il fatto che c'era una lucina rossa che lampeggiava." Ha ho capito guardi:" E' andata in blocco" e mentre lo dicevo riarmai il pulsante di blocco e la caldaia si riaccese, Camilla mortificata " Mi scusi ma io di queste cose non ne capisco nulla e la ho disturbata per una cavolata... almeno mi dica cosa le devo per il disturbo?" io la guardai e vedendola cosi amareggiata " Guardi facciamo cosi facciamo un unico conto la prossima volta che mi chiama infondo lei è la sorella di Giovanna " " Grazie ma almeno posso offrirle un caffè?" "Guardi un caffè no ma se ha un bicchiere d'acqua lo apprezzerei" si avvio verso la cucina apri il frigo e per afferrare la bottiglia dell'acqua si accuccio mostrandomi l'interno coscia che le era scivolato fuori dall'accappatoio, aveva una coscia stupenda ben tornita si capiva che Camilla doveva passare molte ore in palestra, lei si accorse del mio sguardo ma non si scompose e si rialzò e mi verso l'acqua, mentre sorseggiavo l'acqua lei inizio col chiedermi di sua sorella Giovanna e se la conoscevo da molto tempo, risposi che effettivamente non era molto tempo che la conoscevo e che di lei non ne sapevo molto infondo e che tranne per il fatto che vivesse con suo figlio non sapevo altro, Camilla prese una sedia e si sedette accanto a me come se avesse dovuto raccontarmi una storia molto lunga, ma nel farlo l'accappatoio si apri leggermente e questa volta si scopri anche una parte di linguine che con lentezza Camilla copri lasciandomi ammirare lo spettacolo. Sentii che all'altezza del mio linguine qualcuno si stava svegliando e anche lei se ne accorse perché lo sguardo andò a finire la. Camilla si avvicino e continuando a parlare di Giovanna "Sa pensavo che vi conosceste da più tempo da come me ne ha parlato" " perché cosa ti ha detto" chiesi! " Ma mi ha raccontato di come le hai risolto il problema con la lavatrice e di come ti prendi cura delle tue clienti" e dicendo questo mi afferrò il cazzo da sopra i vestiti e lo strinse procurandomi una erezione ancora più vistosa. Io la guardai e le sussurrai all'orecchio "che le mie cure le prestavo alle clienti più carine" lei si scosto e facendo scivolare l'accappatoio a terra mi chiese " E io lo sono?" era stupenda ancora più tonica della sorella era proprio uno schianto, mi afferro il cazzo e comincio a segarmi molto lentamente poi si abbassò e me lo prese in bocca (una bocca calda e accogliente) la lingua saettava sul frenulo provocandomi un intenso piacere e graffiando con i denti il glande quando lo faceva uscire dalla bocca. Il piacere era intenso e se avesse continuato cosi non sarei resistito per molto, difatti le inondai la gola con una violenta eiaculazione, lei mi guardo e sorridendomi la ingoio tutta, si alzò mi bacio intensamente in bocca facendomi sentire il sapore del mio sperma e sorridendomi "Allora mi sono guadagnata le tue attenzioni?" non risposi la spinsi sulla tavola che aveva dietro la schiena mi tolsi i vestiti e mi immersi fra le sue cosce, l'odore dei suoi umori salivano nelle mie narici eccitandomi da matti e cosi iniziai a succhiare il suo clitoride titillandolo con la lingua, dalla sua vagina uscivano una infinità di umori, sembrava un fiume in piena, non riuscivo a raccoglierli tutti e li sentivo colare da per tutto, lei ansimava e mi implorava di non smettere, cosi le infilai un dito nella fica e questo la fece sobbalzare e fremere ancora di più allora visto che la cosa era gradita iniziai ad infilarle dentro ancora un dito e poi ancora un' altro finche presto le infilai tutta la mano e lei urlava si ancora dai fammi morire e alla fine inizio a squirtare una cosa incredibile. Alla fine spossati ci avviamo verso la doccia e ricominciammo le danze. L'acqua tiepida ci scorreva sulla pelle e le mani andavano da per tutto le nostre lingue si rincorrevano dentro alle nostre bocche il mio cazzo era tornato duro come il ferro e cosi lei si giro porgendomi il suo culetto che lo penetrai con molta lentezza poco alla volta per godermi l'intera penetrazione. Quando senti il mio cazzo tutto dentro incomincio un movimento lento e sinuoso i suoi glutei si strofinavano sul mio linguine l'acqua della doccia scendeva sulla schiena e mi accarezzava lo scroto facendomi provare ancora più piacere continuammo cosi per non so quanto tempo finche si giro si inginocchio sul piano della doccia e segandomi e spompinandomi mi fece sborrare sul suo seno e sulla sua faccia. La guardai lei mi sorrise e mi disse Giovanna ha proprio ragione la fica ti piace ed io nemmeno tu scherzi se è per questo sei proprio una gran porca.
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