Storia vera: mia moglie in un villaggio turistico (parte terza)
di
Terzosesso
genere
incesti
(Per capire meglio leggete i due capitoli precedenti a questo)
Dopo quello che era successo quella sera, il legame fra di noi, tutti, era diventato decisamente forte. Legame di trasgressione sessuale e di penetrazioni reciproche oltre ogni taboo.
Mia moglie si era fatta sodomizzare da Pietro e dal suo autista jamaicano John e il sottoscritto, oltre a fare sesso orale con Sara, si era fatto sodomizzare in maniera inaspettata ma accettata passivamente dallo stesso Pietro.
I limiti erano stati decisamente superati da tutti. E questo ci univa ancora di piu'. Anche per l'eta' che avevamo: i nostri cinquant'anni ci rendevano simili per esperienza e visione del mondo.
Decidiamo di restare a dormire da loro: la suite era talmente grande che avevano una camera con un letto matrimoniale in piu' rispetto a quella principale.
La mattina successiva mi sveglio tardi visto anche l'effetto del troppo Rum bevuto la sera prima e mi accorgo che Simona non e' nel letto con me. Pensai che fosse in bagno ma non era neppure li.
In quel momento sento aprirsi la porta della camera padronale e vedo uscire Sara gia' in costume e sopra-costume svolazzante che mi da il buongiorno con un bacio sulla bocca. "Su Andrea, dormiglione! Pietro e tua moglie sono gia' in spiaggia da un paio d'ore. Se ti sbrighi li raggiungiamo anche noi. Ho voluto aspettarti perche' tu non ti sentissi "abbandonato"!".
In effetti apprezzo la cosa e le sorrido compiaciuto. Sara e' veramente una brava persona oltre ad essere una vera troia col sesso e dopotutto, con un marito come Pietro, non avrebbe potuto essere diversamente.
Dopo essermi lavato velocemente e avere indossato il costume e una t-shirt saliamo sulla macchina guidata da John che ci saluta con un cenno del capo e ci avviamo verso la spiaggia dove mia moglie e Pietro ci aspettavano.
"Posso parlarti apertamente, Andrea?"
"Beh, Sara... dopo quello che abbiamo fatto e detto negli ultimi due giorni direi che non devi neppure chiederlo!"
Sara sorrise compiaciuta della mia risposta e fece una risatina sommessa.
"In effetti... vedi Andrea sono tre le cose che volevo condividere con te. La prima riguarda tua moglie Simona. E' pazzesca quella donna. L'abbiamo conosciuta che sembrava una donna timida e disinteressata al sesso e l'abbiamo poi vista trasformarsi in una donna passionale e che ama VERAMENTE la trasgressione. Ottima attrice, devo dire. Ma non lo dico in senso negativo. Recitava la parte che tu le avevi assegnato: moglie timida e riservata. Qui hai sbagliato clamorosamente. Grazie a noi e' come se fosse "esplosa" la sua vera natura che era nascosta ai tuoi occhi ma che lei non vedeva l'ora di fare uscire. Non ne poteva piu' di fare certe cose di nascosto da te. Sei un coglione, Andrea!
E qui arriva la seconda cosa che ti volevo dire. Sei stato un cretino anche perche' anche tu facevi le tue porcate di nascosto. Cercavi puttane e soprattutto trans, possibilmente con cazzi di dimensioni generose da quello che ci ha detto Simona, perche' ti piace prenderlo Andrea. E ho capito che era la verita' quando quel maiale di Pietro ieri sera ti ha sodomizzato senza dirti nulla mentre eri intento a guardare tua moglie farsi aprire o, meglio, sfondare il suo bellissimo culo da donna mediterranea dal nostro John. Tu non hai fatto una piega e questo vuol dire che sei abituato e che sei dilatato parecchio. E qui ti diro' una cosa: non hai idea di quanto lo abbia trovato eccitante. E' proprio cosi'. Una donna, che ama il sesso e la trasgressione, trova eccitante vedere un uomo che scopa con uno dello stesso sesso. Non lo sapevi? E' cosi, caro Andrea. Molto eccitante. Ed e' lo stesso per Simona, visto che me l'ha confessato.
La terza e ultima cosa e' in relazione alle tue esperienze in collegio da ragazzo. Se ha fatto arrapare Pietro ti assicuro che ha stra-eccitato anche me. Se mi racconti qualcosa in piu' poi ti racconto qualcosa anch'io che ti fara' eccitare visto che sei un maiale al pari di Pietro."
Accetto volentieri di raccontare qualche dettaglio in piu' sugli anni in cui ho avuto le prime esperienze col sesso.
"Nessun problema, Sara. Sono entrato in un collegio dei padri (...) in prima media e ci sono rimasto fino alla fine del liceo. Era un collegio prestigioso visto che i miei ai tempi se lo potevano permettere e ognuno aveva la sua cameretta.
Il fatto era che a quell'eta' le pulsioni sessuali iniziano ad emergere. Gia' dalla seconda media la puberta' era iniziata e stando con quelli piu' grandicelli era facile recuperare le loro riviste pornografiche. All'inizio ci masturbavamo in camera da soli. Solo che poi ci ritrovavamo in due o piu' anche se era severamente vietato. E li iniziavamo a toccarci. A masturbarci. E poi a imitare quello che vedevamo sulle riviste. Lo prendevamo in bocca. Poi si iniziava a prenderlo e a darlo a seconda della nostra natura ad essere remissivi o attivi. "
Sara era rossa in viso ed eccitata. Mi tira giu' gli slip del costume e mi masturba.
"Che porcellini! Eravate dei ragazzini in eta' puberale coi vostri culetti glabri e sodi ed eravate gia' pronti a prenderlo in bocca e dentro di voi. Sono bagnata fradicia. Ti immagino ragazzino e timido e remissivo che lo prendi nel culetto e ne godi passivamente. Quasi vengo al pensiero. Capisco tante cose di te adesso.
E' venuto il mio turno di raccontarti qualcosa che credo ti eccitera'. "
Io mi godevo la mano di Sara sul mio cazzo mentre John guardava la scena dallo specchietto retrovisore senza alcuna espressione.
"Voi non avete figli da cio' che Simona che mi ha detto. Noi invece abbiamo una figlia, ormai grande, che vive ancora con noi. Lo sapevi?"
No, non lo sapevo e non capivo dove voleva andare a parare.
"Noi, come ben sai, siamo una coppia scambista e che non si fa troppi problemi con la trasgressione. Puoi bene immaginare quindi che avere una figlia che vive con noi poteva essere difficile da gestire.
Non e' mia figlia naturale ma la figlia di Pietro dal suo precedente matrimonio. Abbiamo sempre fatto le cose di nascosto o fuori casa ma quando Carlotta si e' fatta piu' grandicella ha cominciato ad intuire prima e a capire poi.
Soprattutto ascoltando certe telefonate o certi discorsi quando invitavamo nostri amici scambisti a casa nostra.
La curiosita', da ragazzi, e' tanta e tu lo sai. La natura e' quella che e' ed essendo figlia di Pietro e crescendo in un ambiente svincolato da ogni taboo come il nostro puoi ben capire che certe cose possano accadere.
Lei inizia a volere capire sempre di piu' e scopriamo anche che veniva a spiarci in camera quando rientravamo di notte dopo l'uscita dal Club Prive' e volevamo concludere in bellezza a casa. Scopavamo senza troppi limiti visto che eravamo ancora eccitati per le ore precedenti e quindi i rumori o le grida, anche se sommesse, la svegliavano e lei si metteva fuori dalla porta a guardare. Una notte me ne accorgo e la prendo per mano con calma per parlarle apertamente. Siamo nudi sul letto e lei ci guarda sorridendo per nulla imbarazzata. E' proprio sua figlia! Ci parliamo apertamente e senza troppi problemi. Le spiego che il sesso e' normale e piacevole e che noi lo pratichiamo con passione perche' non e' nulla di strano o da nascondere. Lei mi ascolta tutta assorta e poi mi dice che vuole pero' sapere se lo facciamo anche con altri. Io guardo Pietro e lui interviene dicendo che frequentiamo persone e luoghi dove si fa sesso liberamente fra persone che amano queste cose. Senza vergognarsi. Lei allora annuisce e mi fa una domanda diretta sul perche' suo Padre accettasse di vedermi scopare con altri uomini. E lui, con tutta la calma del mondo, risponde che prova piacere a vedere sua moglie godere con altri uomini.
Lei ci guarda pensierosa e ci dice: certo che siete dei veri maiali! Io la lascio uscire dalla stanza e l'indomani faccio finta di niente ma Carlotta mi chiama in bagno e mi dice di aiutarla. Sai cosa voleva? Voleva che la aiutassi a depilarsi la fichetta come la mia. Io allora le dico che non e' un problema e la faccio bagnare sul bidet per poi usare schiuma e lamette per accontentarla sul momento prima di parlarle di cerette e depilazioni fatte da persone competenti visto che voleva fare tutto subito. Devo ammettere che la cosa era border-line nel toccarla nelle parti intime e nel risciacquarla alla fine per togliere ogni pelo residuo. Sentivo che provava piacere perche' vedevo luccicare l'interno delle labbra esposte quando la toccavo per radere in quella zona. Che troietta..."
Io avevo il cazzo duro come il marmo e Sara se ne accorgeva visto che l'aveva nella sua mano mentre mi guardava fisso negli occhi. Non sapevo se era giusto godere di quel racconto o se esserne imbarazzato ma il mio cazzo aveva deciso da solo.
"L'ho risciacquata per bene e l'ho asciugata per poi mettere una crema lenitiva. Le chiesi allora perche' volesse avere la fica rasata come la mia e la sua risposta fu disarmante: perche' voglio essere come te. La guardai con aria stupita e lei sorrise andandosene in camera sua. Quando alla sera raccontai la cosa a suo padre notai una cosa che mi colpi': gli diventava duro man mano che scendevo nei particolari di quello che era successo. Non solo: mi chiese di tenerlo al corrente di cose che sua figlia mi avesse confidato. Beh, non era cio' che mi sarei aspettata ma non dissi nulla.
Dopo circa un paio di settimane Carlotta mi confessa di avere gia' fatto le sue esperienze complete e mi racconta la cosa tutta soddisfatta dicendomi che dopo quello che aveva scoperto su di noi mi vedeva piu' come un'amica che come una madre, anche se acquisita. Trovavo la cosa positiva visto che e' sempre meglio che gli adolescenti si confidino con i propri genitori e infatti le dico che mi piaceva essere considerata come un'amica con cui confidarsi anche delle cose piu' intime. Lei allora va avanti e mi racconta particolari decisamente spinti che mi fanno capire che la ragazza e' decisamente priva di taboo e altrettanto aperta col sesso. Fa gia' pompini e si fa scopare senza troppi problemi. Le dico che sono contenta che stia facendo queste esperienze e di usare ogni precauzione possibile.
Ovviamente alla sera racconto tutto a mio marito e di nuovo vedo che gli diventa duro e mi chiede di scoparmi mentre mi fa domande sempre piu' dirette. Mentre parlo viene velocemente dentro di me. Io allora gli faccio una domanda diretta: so che sei un maiale ma non credevo fino a questo punto! Lui pero' mi tranquillizza e mi spiega che e' solo una forma di cuckoldismo verso sua figlia cosi' cone lo e' nei miei confronti. Gode nel sentire raccontare cose che fa ma neanche lontanamente pensa ad altro. Visto che lo conosco bene so che dice la verita' e mi tranquillizzo. Anzi, potra' diventare un modo per trasgredire ancora di piu' fra noi.
La cosa piu' assurda pero' e' un'altra. A colazione, la mattina dopo, Carlotta si siede al tavolo della cucina e mi chiede diretta se avevo raccontato a suo padre cosa lei aveva raccontato a me. Le rispondo che era mio dovere farlo e che suo padre era un uomo di ampie vedute. Lei allora sorride sorniona e mi chiede che reazione aveva avuto. Io rimango silenziosa per un attimo e non so cosa dire ma lei mi fa la domanda diretta: si e' arrabbiato o si e' eccitato? Cristo santo, che troietta che e' diventata! Li cedo e le dico la verita': gli era diventato duro e mi aveva scopato.
Lei mi sorride e mi fa: lo sapevo perfettamente; siete due maiali e lui e' un cuckold non solo con te ma adesso anche con me. E vedrai, "mammina", che si divertira'...
Io la guardavo e mi rendevo conto che era meglio assecondarla che non ostacolarla.
E lei in quel momento lo capi'. Siamo amiche e complici, mi disse, e tuo marito lo apprezzera' molto. Mi passo' accanto e mi tocco' in mezzo alle gambe facendo scivolare la mano sotto la vestaglia che indossavo in casa. Assurdo! Quello era assurdo ma, come detto, preferivo assecondarla che averla contro visto che non ero sua madre naturale e ci avevo messo anni per farmi accettare.
Lei mi guarda dritto negli occhi e mi infila un dito dentro. Ci potrebbe entrare una mano, mi dice, visto la troia che sei. Mi aveva sempre odiato perche' ero la nuova moglie di suo padre ma col tempo la cosa era migliorata. E me lo disse in faccia dicendomi che dall'odio era passata all'indifferenza e adesso alla complicita' per potere trasgredire insieme. Mi bacio' sulla bocca per vedere fino a dove poteva spingersi e mi chiese apertamente se mi avevano mai infilato una mano dentro. Quando le risposi di si sorrise e mi disse che ne era certa. Allora mi abbraccio' e questa volta da dietro infilo' il dito medio nel buchetto. Ah pero', esclamo', anche qui direi che ti sei data da fare! Chissa' quanti cazzi hai preso, mammina-troia...
Ero incazzata e complice allo stesso tempo.
Alla sera raccontai tutto a suo padre che, per tutta risposta, mi scopo' nel culo dicendo che sua figlia aveva ragione e che ero una troia a cui piaceva prenderlo in ogni buco e da tutti. Che figlio di puttana! Pero' capii che avevo fatto bene ad assecondarla e a non mettermela contro perche' il padre sarebbe sempre stato dalla sua parte.
Allora mi venne un'idea e gli chiesi apertamente se volessi che proseguissi ad essere sua amica-complice piu' che la sua matrigna: con le conseguenze che poteva immaginare. Lui ci penso' un po' su e poi mi disse che era la cosa migliore da fare.
Grandissimo porco! Gli dissi che avrei deciso io cosa fare con lei.
Vedo che ti e' piaciuto cosa ti ho raccontato, Andrea!"
Io ero venuto nella sua mano imbrattando il sedile posteriore.
Sara sorrise e mi ripuli' l'uccello bagnato di liquido seminale con la sua bocca per poi baciarmi e farmi sentire il mio sapore.
"Mio dio, Sara. Immaginavo tutte queste scene nella mia mente mentre le raccontavi. Siete veramente senza limiti. Poi cosa avete fatto?"
"Andrea, porcellino mio, il seguito lo raccontero' quando ci incontreremo fra pochi minuti in spiaggia con i nostri consorti..."
Vidi lo sguardo di John che ci osservava dallo specchietto retrovisore: impassibile come al solito.
Arrivati in spiaggia raggiungiamo i nostri consorti e ci accomodiamo sui lettini del Club che i nostri amici erano soliti frequentare sull'isola: open bar, musica con dee-jay anche di giorno e lettini enormi che sembravano dei divani da quanto erano comodi.
Sul tavolino c'erano gia' diversi bicchieri vuoti: mia moglie era gia' brilla e Pietro non era da meno.
Appena mi siedo, dopo avere baciato Simona e avere assaporato il sapore dolciastro del Cocktail al Rum che aveva in bocca, mi rivolgo a Sara e la prego di proseguire il racconto di prima.
Lei mi guarda col suo sorriso da furbetta e poi guarda Pietro che la osserva con aria interrogativa.
"Ma certo Andrea, da come sei venuto sulla mia mano direi che ti era piaciuto molto..."
Simona e Pietro ci guardano con aria interdetta per un attimo e poi scoppiano in una sonora risata.
"Sara, racconta anche a noi cio' che ha tanto eccitato il mio Andrea" le dice allora mia moglie.
"Certo Simona. Riguarda la figlia di Pietro che e' poi la mia figliastra. Ti avevo gia' detto questa mattina mentre facevamo colazione in camera le cose che avevo detto ad Andrea in macchina"
Pietro vedo che si muove nervoso sul suo lettino ma Sara lo calma ricordandogli che dopo che mi aveva sodomizzato senza chiedermi nulla non poteva dire nulla. In effetti...
"Ebbene... Carlotta... quella piccola troietta di Carlotta... non puoi negare che non sia cosi', Pietro... dicevo, Carlotta mi dice in faccia che vuole essere come me e che mi considera un'amica e complice piu' che sua madre, anche se acquisita. Mi tocca davanti e dietro e mi bacia in bocca per suggellare quella sua posizione verso di me.
Io, come avevo spiegato a voi prima, decido di assecondarla e la considero una mia complice, ovviamente col benestare di Pietro che essendo un porco senza limiti me lo concede.
E allora sapete cosa faccio al compimento dei suoi 18 anni? Le chiedo se voleva venire con me in Club Prive'. Non aspettava altro e me lo dice apertamente.
Pietro ricordo che rimase un attimo titubante ma quando gli dissi che era meglio che andasse con me piuttosto che con qualche ragazzotto inesperto, forse era meglio anche per lei. Beh... non ci volle molto a convincerlo!
Un sabato sera ci vestiamo da puttane da Prive' che e' una delle cose piu' divertenti ed eccitanti per noi donne che frequentiamo questi Club di scambisti. Tanga minimali, vestiti cortissimi e scollati, tacchi vertiginosi. Lei e' eccitata solo a guardarsi allo specchio. E lo capisco visto che e' giovanissima e con un fisichino adolescenziale che la fara' desiderare e "sbranare" da molti single e coppie. Io mi pregusto gia' la situazione...
Entriamo nel locale intorno alle 11:00 e le faccio conoscere persone a me stra-note perche' del giro degli scambisti. Intanto la faccio bere per farla sciogliere completamente. Gli uomini presenti ci mangiano con gli occhi e iniziano a giraci intorno quando balliamo fra di noi sul piccolo palco adibito allo scopo. I piu' intraprendenti si mettono dietro di noi e ci toccano furtivamente i fianchi e le gambe. Carlotta e' in estasi e io mi sto divertendo anche perche' chi mi conosce mi chiede chi sia la ragazza e io rispondo che e' la mia nipotina per farli eccitare ancora di piu'.
Dopo mezzanotte la prendo per mano ed entriamo nell'area Prive' vera e proprio dove si fa scambio e dove la luce e' poca per creare la giusta atmosfera di trasgressione che si cerca in quei luoghi. All'inizio non si vede quasi nulla e si sentono solo gemiti e ci si sente toccare quando si cammina nei corridoi. Lei mi stringe allarmata la mano ma io le dico che anche quello e' parte del godimento e di lasciarsi andare.
Ci toccano ovunque ma questo e' parte del gioco. Io adoro questa parte. Non vedo nulla ma mi sento toccare da sconosciuti.
Io sono gia' bagnata. Le chiedo se va tutto bene e lei mi risponde con voce incerta che non se lo aspettava cosi'. Cara la mia troietta lo hai voluto tu e adesso balli come dico io!
Vedo una coppia che scopa su un lettino e ci avviciniamo al bordo del lettino rialzato. Dico a Carlotta di appoggiare i gomiti sul bordo del lettino per guardare meglio. In realta' in quella posizione ha il culo esposto verso il corridoio.
Diversi singoli iniziano a toccarla sul culo e in mezzo alle gambe. Lei mi guarda con gli occhi sbarrati e io le dico di non fare nulla e di godersi la situazione. Uno di loro inizia a infilare due dita nella sua fichetta acerba e lei vedo che inizia a godere della cosa. Per rilassarla la bacio in bocca e le infilo la lingua fino in gola. Lei geme e l'uomo dietro di lei, che avra' avuto l'eta' di suo padre, decide di tirarsi fuori il cazzo e di penetrarla. Lei sgrana gli occhi ma io la tengo ferma e continuo a baciarla. Lui la scopa con forza e ogni colpo si sente con le sue natiche che sbattono contro il ventre prominente di lui. La scopa bene, con ritmo, come un maglio. Sono contenta perche' da un lato la scopa con forza come merita una troia come Carlotta ma dall'altro la sta facendo godere. E infatti emette dei mugolii e dice di venire. Lui allora aumenta il ritmo ed estrae il cazzo all'ultimo momento per venirle copiosamente sul culetto. Si rimette il cazzo nei pantaloni, le da uno schiaffo sul culetto e se ne va facendomi l'occhiolino.
Carlotta fa per alzarsi ma io la blocco e le dico che il divertimento e' appena iniziato. Le ordino di non pulirsi e di rimanere in quella posizione con me. Mi metto al suo fianco e sono anch'io esposta a tutti.
Una coppia di amici si mette dietro di noi e inizia a toccarci. Uno di loro si accorge che Carlotta e' imbrattata di sperma sul culo e si mette a ridere dandole della troia consumata. Io sorrido e lei pure: ormai si sente una donna navigata.
In pochi secondi ci mettono due dita dentro le nostre fiche ormai fradice di umori e iniziano a scoparci. Io la guardo e lei ha la bocca aperta a godersi quei momenti. Si volta verso di me e mi da della vecchia puttana per poi baciarmi soddisfatta.
Andiamo avanti cosi' per almeno dieci minuti e poi ci chiedono di inginocchiarci sulla moquette davanti a loro. Eseguiamo come brave geishe e loro iniziano a masturbarsi furiosamente davanti ai nostri visi. Pochi colpi e ci vengono in faccia e sulla bocca. La zoccoletta tira fuori la lingua credendo di essere in un film porno e io guardo la scena della sborra del ragazzo in piedi davanti a lei che le scende sul mento e sulla scollatura del vestito. E' oscena ed eccitante allo stesso tempo. Allora la prendo per mano e l'accompagno in bagno per pulirci ma non prima di averla baciata in bocca per passarci il sapore asprigno del liquido seminale che avevamo ovunque sul viso.
Lei mi abbraccia e mi ringrazia. Beh, dopotutto non e' cosi' stronza come immaginavo.
Intorno alle tre del mattino torniamo a casa. Pietro era sveglio come un grillo e mi implora di raccontargli tutto. Cosa che faccio senza nascondere un particolare. Lui ha avuto l'erezione piu' veloce e marmorea che gli avessi mai visto. Mi ha scopato con una violenza pazzesca e mi e' venuto in bocca con una quantita' di sborra mai provata. Era un maiale. Senza limiti. Ma sono anch'io una vera troia a fare certe cose. Forse e' per questo che ci amiamo cosi' dopo venti anni insieme. "
Io avevo il cazzo che voleva esplodere dal costume e Simona era a bocca aperta. Pietro ci guardava e sogghignava soddisfatto.
"Questa sera voglio scoparvi tutti: Sara, Simona e anche Andrea".
E cosi' fu.
Dopo quello che era successo quella sera, il legame fra di noi, tutti, era diventato decisamente forte. Legame di trasgressione sessuale e di penetrazioni reciproche oltre ogni taboo.
Mia moglie si era fatta sodomizzare da Pietro e dal suo autista jamaicano John e il sottoscritto, oltre a fare sesso orale con Sara, si era fatto sodomizzare in maniera inaspettata ma accettata passivamente dallo stesso Pietro.
I limiti erano stati decisamente superati da tutti. E questo ci univa ancora di piu'. Anche per l'eta' che avevamo: i nostri cinquant'anni ci rendevano simili per esperienza e visione del mondo.
Decidiamo di restare a dormire da loro: la suite era talmente grande che avevano una camera con un letto matrimoniale in piu' rispetto a quella principale.
La mattina successiva mi sveglio tardi visto anche l'effetto del troppo Rum bevuto la sera prima e mi accorgo che Simona non e' nel letto con me. Pensai che fosse in bagno ma non era neppure li.
In quel momento sento aprirsi la porta della camera padronale e vedo uscire Sara gia' in costume e sopra-costume svolazzante che mi da il buongiorno con un bacio sulla bocca. "Su Andrea, dormiglione! Pietro e tua moglie sono gia' in spiaggia da un paio d'ore. Se ti sbrighi li raggiungiamo anche noi. Ho voluto aspettarti perche' tu non ti sentissi "abbandonato"!".
In effetti apprezzo la cosa e le sorrido compiaciuto. Sara e' veramente una brava persona oltre ad essere una vera troia col sesso e dopotutto, con un marito come Pietro, non avrebbe potuto essere diversamente.
Dopo essermi lavato velocemente e avere indossato il costume e una t-shirt saliamo sulla macchina guidata da John che ci saluta con un cenno del capo e ci avviamo verso la spiaggia dove mia moglie e Pietro ci aspettavano.
"Posso parlarti apertamente, Andrea?"
"Beh, Sara... dopo quello che abbiamo fatto e detto negli ultimi due giorni direi che non devi neppure chiederlo!"
Sara sorrise compiaciuta della mia risposta e fece una risatina sommessa.
"In effetti... vedi Andrea sono tre le cose che volevo condividere con te. La prima riguarda tua moglie Simona. E' pazzesca quella donna. L'abbiamo conosciuta che sembrava una donna timida e disinteressata al sesso e l'abbiamo poi vista trasformarsi in una donna passionale e che ama VERAMENTE la trasgressione. Ottima attrice, devo dire. Ma non lo dico in senso negativo. Recitava la parte che tu le avevi assegnato: moglie timida e riservata. Qui hai sbagliato clamorosamente. Grazie a noi e' come se fosse "esplosa" la sua vera natura che era nascosta ai tuoi occhi ma che lei non vedeva l'ora di fare uscire. Non ne poteva piu' di fare certe cose di nascosto da te. Sei un coglione, Andrea!
E qui arriva la seconda cosa che ti volevo dire. Sei stato un cretino anche perche' anche tu facevi le tue porcate di nascosto. Cercavi puttane e soprattutto trans, possibilmente con cazzi di dimensioni generose da quello che ci ha detto Simona, perche' ti piace prenderlo Andrea. E ho capito che era la verita' quando quel maiale di Pietro ieri sera ti ha sodomizzato senza dirti nulla mentre eri intento a guardare tua moglie farsi aprire o, meglio, sfondare il suo bellissimo culo da donna mediterranea dal nostro John. Tu non hai fatto una piega e questo vuol dire che sei abituato e che sei dilatato parecchio. E qui ti diro' una cosa: non hai idea di quanto lo abbia trovato eccitante. E' proprio cosi'. Una donna, che ama il sesso e la trasgressione, trova eccitante vedere un uomo che scopa con uno dello stesso sesso. Non lo sapevi? E' cosi, caro Andrea. Molto eccitante. Ed e' lo stesso per Simona, visto che me l'ha confessato.
La terza e ultima cosa e' in relazione alle tue esperienze in collegio da ragazzo. Se ha fatto arrapare Pietro ti assicuro che ha stra-eccitato anche me. Se mi racconti qualcosa in piu' poi ti racconto qualcosa anch'io che ti fara' eccitare visto che sei un maiale al pari di Pietro."
Accetto volentieri di raccontare qualche dettaglio in piu' sugli anni in cui ho avuto le prime esperienze col sesso.
"Nessun problema, Sara. Sono entrato in un collegio dei padri (...) in prima media e ci sono rimasto fino alla fine del liceo. Era un collegio prestigioso visto che i miei ai tempi se lo potevano permettere e ognuno aveva la sua cameretta.
Il fatto era che a quell'eta' le pulsioni sessuali iniziano ad emergere. Gia' dalla seconda media la puberta' era iniziata e stando con quelli piu' grandicelli era facile recuperare le loro riviste pornografiche. All'inizio ci masturbavamo in camera da soli. Solo che poi ci ritrovavamo in due o piu' anche se era severamente vietato. E li iniziavamo a toccarci. A masturbarci. E poi a imitare quello che vedevamo sulle riviste. Lo prendevamo in bocca. Poi si iniziava a prenderlo e a darlo a seconda della nostra natura ad essere remissivi o attivi. "
Sara era rossa in viso ed eccitata. Mi tira giu' gli slip del costume e mi masturba.
"Che porcellini! Eravate dei ragazzini in eta' puberale coi vostri culetti glabri e sodi ed eravate gia' pronti a prenderlo in bocca e dentro di voi. Sono bagnata fradicia. Ti immagino ragazzino e timido e remissivo che lo prendi nel culetto e ne godi passivamente. Quasi vengo al pensiero. Capisco tante cose di te adesso.
E' venuto il mio turno di raccontarti qualcosa che credo ti eccitera'. "
Io mi godevo la mano di Sara sul mio cazzo mentre John guardava la scena dallo specchietto retrovisore senza alcuna espressione.
"Voi non avete figli da cio' che Simona che mi ha detto. Noi invece abbiamo una figlia, ormai grande, che vive ancora con noi. Lo sapevi?"
No, non lo sapevo e non capivo dove voleva andare a parare.
"Noi, come ben sai, siamo una coppia scambista e che non si fa troppi problemi con la trasgressione. Puoi bene immaginare quindi che avere una figlia che vive con noi poteva essere difficile da gestire.
Non e' mia figlia naturale ma la figlia di Pietro dal suo precedente matrimonio. Abbiamo sempre fatto le cose di nascosto o fuori casa ma quando Carlotta si e' fatta piu' grandicella ha cominciato ad intuire prima e a capire poi.
Soprattutto ascoltando certe telefonate o certi discorsi quando invitavamo nostri amici scambisti a casa nostra.
La curiosita', da ragazzi, e' tanta e tu lo sai. La natura e' quella che e' ed essendo figlia di Pietro e crescendo in un ambiente svincolato da ogni taboo come il nostro puoi ben capire che certe cose possano accadere.
Lei inizia a volere capire sempre di piu' e scopriamo anche che veniva a spiarci in camera quando rientravamo di notte dopo l'uscita dal Club Prive' e volevamo concludere in bellezza a casa. Scopavamo senza troppi limiti visto che eravamo ancora eccitati per le ore precedenti e quindi i rumori o le grida, anche se sommesse, la svegliavano e lei si metteva fuori dalla porta a guardare. Una notte me ne accorgo e la prendo per mano con calma per parlarle apertamente. Siamo nudi sul letto e lei ci guarda sorridendo per nulla imbarazzata. E' proprio sua figlia! Ci parliamo apertamente e senza troppi problemi. Le spiego che il sesso e' normale e piacevole e che noi lo pratichiamo con passione perche' non e' nulla di strano o da nascondere. Lei mi ascolta tutta assorta e poi mi dice che vuole pero' sapere se lo facciamo anche con altri. Io guardo Pietro e lui interviene dicendo che frequentiamo persone e luoghi dove si fa sesso liberamente fra persone che amano queste cose. Senza vergognarsi. Lei allora annuisce e mi fa una domanda diretta sul perche' suo Padre accettasse di vedermi scopare con altri uomini. E lui, con tutta la calma del mondo, risponde che prova piacere a vedere sua moglie godere con altri uomini.
Lei ci guarda pensierosa e ci dice: certo che siete dei veri maiali! Io la lascio uscire dalla stanza e l'indomani faccio finta di niente ma Carlotta mi chiama in bagno e mi dice di aiutarla. Sai cosa voleva? Voleva che la aiutassi a depilarsi la fichetta come la mia. Io allora le dico che non e' un problema e la faccio bagnare sul bidet per poi usare schiuma e lamette per accontentarla sul momento prima di parlarle di cerette e depilazioni fatte da persone competenti visto che voleva fare tutto subito. Devo ammettere che la cosa era border-line nel toccarla nelle parti intime e nel risciacquarla alla fine per togliere ogni pelo residuo. Sentivo che provava piacere perche' vedevo luccicare l'interno delle labbra esposte quando la toccavo per radere in quella zona. Che troietta..."
Io avevo il cazzo duro come il marmo e Sara se ne accorgeva visto che l'aveva nella sua mano mentre mi guardava fisso negli occhi. Non sapevo se era giusto godere di quel racconto o se esserne imbarazzato ma il mio cazzo aveva deciso da solo.
"L'ho risciacquata per bene e l'ho asciugata per poi mettere una crema lenitiva. Le chiesi allora perche' volesse avere la fica rasata come la mia e la sua risposta fu disarmante: perche' voglio essere come te. La guardai con aria stupita e lei sorrise andandosene in camera sua. Quando alla sera raccontai la cosa a suo padre notai una cosa che mi colpi': gli diventava duro man mano che scendevo nei particolari di quello che era successo. Non solo: mi chiese di tenerlo al corrente di cose che sua figlia mi avesse confidato. Beh, non era cio' che mi sarei aspettata ma non dissi nulla.
Dopo circa un paio di settimane Carlotta mi confessa di avere gia' fatto le sue esperienze complete e mi racconta la cosa tutta soddisfatta dicendomi che dopo quello che aveva scoperto su di noi mi vedeva piu' come un'amica che come una madre, anche se acquisita. Trovavo la cosa positiva visto che e' sempre meglio che gli adolescenti si confidino con i propri genitori e infatti le dico che mi piaceva essere considerata come un'amica con cui confidarsi anche delle cose piu' intime. Lei allora va avanti e mi racconta particolari decisamente spinti che mi fanno capire che la ragazza e' decisamente priva di taboo e altrettanto aperta col sesso. Fa gia' pompini e si fa scopare senza troppi problemi. Le dico che sono contenta che stia facendo queste esperienze e di usare ogni precauzione possibile.
Ovviamente alla sera racconto tutto a mio marito e di nuovo vedo che gli diventa duro e mi chiede di scoparmi mentre mi fa domande sempre piu' dirette. Mentre parlo viene velocemente dentro di me. Io allora gli faccio una domanda diretta: so che sei un maiale ma non credevo fino a questo punto! Lui pero' mi tranquillizza e mi spiega che e' solo una forma di cuckoldismo verso sua figlia cosi' cone lo e' nei miei confronti. Gode nel sentire raccontare cose che fa ma neanche lontanamente pensa ad altro. Visto che lo conosco bene so che dice la verita' e mi tranquillizzo. Anzi, potra' diventare un modo per trasgredire ancora di piu' fra noi.
La cosa piu' assurda pero' e' un'altra. A colazione, la mattina dopo, Carlotta si siede al tavolo della cucina e mi chiede diretta se avevo raccontato a suo padre cosa lei aveva raccontato a me. Le rispondo che era mio dovere farlo e che suo padre era un uomo di ampie vedute. Lei allora sorride sorniona e mi chiede che reazione aveva avuto. Io rimango silenziosa per un attimo e non so cosa dire ma lei mi fa la domanda diretta: si e' arrabbiato o si e' eccitato? Cristo santo, che troietta che e' diventata! Li cedo e le dico la verita': gli era diventato duro e mi aveva scopato.
Lei mi sorride e mi fa: lo sapevo perfettamente; siete due maiali e lui e' un cuckold non solo con te ma adesso anche con me. E vedrai, "mammina", che si divertira'...
Io la guardavo e mi rendevo conto che era meglio assecondarla che non ostacolarla.
E lei in quel momento lo capi'. Siamo amiche e complici, mi disse, e tuo marito lo apprezzera' molto. Mi passo' accanto e mi tocco' in mezzo alle gambe facendo scivolare la mano sotto la vestaglia che indossavo in casa. Assurdo! Quello era assurdo ma, come detto, preferivo assecondarla che averla contro visto che non ero sua madre naturale e ci avevo messo anni per farmi accettare.
Lei mi guarda dritto negli occhi e mi infila un dito dentro. Ci potrebbe entrare una mano, mi dice, visto la troia che sei. Mi aveva sempre odiato perche' ero la nuova moglie di suo padre ma col tempo la cosa era migliorata. E me lo disse in faccia dicendomi che dall'odio era passata all'indifferenza e adesso alla complicita' per potere trasgredire insieme. Mi bacio' sulla bocca per vedere fino a dove poteva spingersi e mi chiese apertamente se mi avevano mai infilato una mano dentro. Quando le risposi di si sorrise e mi disse che ne era certa. Allora mi abbraccio' e questa volta da dietro infilo' il dito medio nel buchetto. Ah pero', esclamo', anche qui direi che ti sei data da fare! Chissa' quanti cazzi hai preso, mammina-troia...
Ero incazzata e complice allo stesso tempo.
Alla sera raccontai tutto a suo padre che, per tutta risposta, mi scopo' nel culo dicendo che sua figlia aveva ragione e che ero una troia a cui piaceva prenderlo in ogni buco e da tutti. Che figlio di puttana! Pero' capii che avevo fatto bene ad assecondarla e a non mettermela contro perche' il padre sarebbe sempre stato dalla sua parte.
Allora mi venne un'idea e gli chiesi apertamente se volessi che proseguissi ad essere sua amica-complice piu' che la sua matrigna: con le conseguenze che poteva immaginare. Lui ci penso' un po' su e poi mi disse che era la cosa migliore da fare.
Grandissimo porco! Gli dissi che avrei deciso io cosa fare con lei.
Vedo che ti e' piaciuto cosa ti ho raccontato, Andrea!"
Io ero venuto nella sua mano imbrattando il sedile posteriore.
Sara sorrise e mi ripuli' l'uccello bagnato di liquido seminale con la sua bocca per poi baciarmi e farmi sentire il mio sapore.
"Mio dio, Sara. Immaginavo tutte queste scene nella mia mente mentre le raccontavi. Siete veramente senza limiti. Poi cosa avete fatto?"
"Andrea, porcellino mio, il seguito lo raccontero' quando ci incontreremo fra pochi minuti in spiaggia con i nostri consorti..."
Vidi lo sguardo di John che ci osservava dallo specchietto retrovisore: impassibile come al solito.
Arrivati in spiaggia raggiungiamo i nostri consorti e ci accomodiamo sui lettini del Club che i nostri amici erano soliti frequentare sull'isola: open bar, musica con dee-jay anche di giorno e lettini enormi che sembravano dei divani da quanto erano comodi.
Sul tavolino c'erano gia' diversi bicchieri vuoti: mia moglie era gia' brilla e Pietro non era da meno.
Appena mi siedo, dopo avere baciato Simona e avere assaporato il sapore dolciastro del Cocktail al Rum che aveva in bocca, mi rivolgo a Sara e la prego di proseguire il racconto di prima.
Lei mi guarda col suo sorriso da furbetta e poi guarda Pietro che la osserva con aria interrogativa.
"Ma certo Andrea, da come sei venuto sulla mia mano direi che ti era piaciuto molto..."
Simona e Pietro ci guardano con aria interdetta per un attimo e poi scoppiano in una sonora risata.
"Sara, racconta anche a noi cio' che ha tanto eccitato il mio Andrea" le dice allora mia moglie.
"Certo Simona. Riguarda la figlia di Pietro che e' poi la mia figliastra. Ti avevo gia' detto questa mattina mentre facevamo colazione in camera le cose che avevo detto ad Andrea in macchina"
Pietro vedo che si muove nervoso sul suo lettino ma Sara lo calma ricordandogli che dopo che mi aveva sodomizzato senza chiedermi nulla non poteva dire nulla. In effetti...
"Ebbene... Carlotta... quella piccola troietta di Carlotta... non puoi negare che non sia cosi', Pietro... dicevo, Carlotta mi dice in faccia che vuole essere come me e che mi considera un'amica e complice piu' che sua madre, anche se acquisita. Mi tocca davanti e dietro e mi bacia in bocca per suggellare quella sua posizione verso di me.
Io, come avevo spiegato a voi prima, decido di assecondarla e la considero una mia complice, ovviamente col benestare di Pietro che essendo un porco senza limiti me lo concede.
E allora sapete cosa faccio al compimento dei suoi 18 anni? Le chiedo se voleva venire con me in Club Prive'. Non aspettava altro e me lo dice apertamente.
Pietro ricordo che rimase un attimo titubante ma quando gli dissi che era meglio che andasse con me piuttosto che con qualche ragazzotto inesperto, forse era meglio anche per lei. Beh... non ci volle molto a convincerlo!
Un sabato sera ci vestiamo da puttane da Prive' che e' una delle cose piu' divertenti ed eccitanti per noi donne che frequentiamo questi Club di scambisti. Tanga minimali, vestiti cortissimi e scollati, tacchi vertiginosi. Lei e' eccitata solo a guardarsi allo specchio. E lo capisco visto che e' giovanissima e con un fisichino adolescenziale che la fara' desiderare e "sbranare" da molti single e coppie. Io mi pregusto gia' la situazione...
Entriamo nel locale intorno alle 11:00 e le faccio conoscere persone a me stra-note perche' del giro degli scambisti. Intanto la faccio bere per farla sciogliere completamente. Gli uomini presenti ci mangiano con gli occhi e iniziano a giraci intorno quando balliamo fra di noi sul piccolo palco adibito allo scopo. I piu' intraprendenti si mettono dietro di noi e ci toccano furtivamente i fianchi e le gambe. Carlotta e' in estasi e io mi sto divertendo anche perche' chi mi conosce mi chiede chi sia la ragazza e io rispondo che e' la mia nipotina per farli eccitare ancora di piu'.
Dopo mezzanotte la prendo per mano ed entriamo nell'area Prive' vera e proprio dove si fa scambio e dove la luce e' poca per creare la giusta atmosfera di trasgressione che si cerca in quei luoghi. All'inizio non si vede quasi nulla e si sentono solo gemiti e ci si sente toccare quando si cammina nei corridoi. Lei mi stringe allarmata la mano ma io le dico che anche quello e' parte del godimento e di lasciarsi andare.
Ci toccano ovunque ma questo e' parte del gioco. Io adoro questa parte. Non vedo nulla ma mi sento toccare da sconosciuti.
Io sono gia' bagnata. Le chiedo se va tutto bene e lei mi risponde con voce incerta che non se lo aspettava cosi'. Cara la mia troietta lo hai voluto tu e adesso balli come dico io!
Vedo una coppia che scopa su un lettino e ci avviciniamo al bordo del lettino rialzato. Dico a Carlotta di appoggiare i gomiti sul bordo del lettino per guardare meglio. In realta' in quella posizione ha il culo esposto verso il corridoio.
Diversi singoli iniziano a toccarla sul culo e in mezzo alle gambe. Lei mi guarda con gli occhi sbarrati e io le dico di non fare nulla e di godersi la situazione. Uno di loro inizia a infilare due dita nella sua fichetta acerba e lei vedo che inizia a godere della cosa. Per rilassarla la bacio in bocca e le infilo la lingua fino in gola. Lei geme e l'uomo dietro di lei, che avra' avuto l'eta' di suo padre, decide di tirarsi fuori il cazzo e di penetrarla. Lei sgrana gli occhi ma io la tengo ferma e continuo a baciarla. Lui la scopa con forza e ogni colpo si sente con le sue natiche che sbattono contro il ventre prominente di lui. La scopa bene, con ritmo, come un maglio. Sono contenta perche' da un lato la scopa con forza come merita una troia come Carlotta ma dall'altro la sta facendo godere. E infatti emette dei mugolii e dice di venire. Lui allora aumenta il ritmo ed estrae il cazzo all'ultimo momento per venirle copiosamente sul culetto. Si rimette il cazzo nei pantaloni, le da uno schiaffo sul culetto e se ne va facendomi l'occhiolino.
Carlotta fa per alzarsi ma io la blocco e le dico che il divertimento e' appena iniziato. Le ordino di non pulirsi e di rimanere in quella posizione con me. Mi metto al suo fianco e sono anch'io esposta a tutti.
Una coppia di amici si mette dietro di noi e inizia a toccarci. Uno di loro si accorge che Carlotta e' imbrattata di sperma sul culo e si mette a ridere dandole della troia consumata. Io sorrido e lei pure: ormai si sente una donna navigata.
In pochi secondi ci mettono due dita dentro le nostre fiche ormai fradice di umori e iniziano a scoparci. Io la guardo e lei ha la bocca aperta a godersi quei momenti. Si volta verso di me e mi da della vecchia puttana per poi baciarmi soddisfatta.
Andiamo avanti cosi' per almeno dieci minuti e poi ci chiedono di inginocchiarci sulla moquette davanti a loro. Eseguiamo come brave geishe e loro iniziano a masturbarsi furiosamente davanti ai nostri visi. Pochi colpi e ci vengono in faccia e sulla bocca. La zoccoletta tira fuori la lingua credendo di essere in un film porno e io guardo la scena della sborra del ragazzo in piedi davanti a lei che le scende sul mento e sulla scollatura del vestito. E' oscena ed eccitante allo stesso tempo. Allora la prendo per mano e l'accompagno in bagno per pulirci ma non prima di averla baciata in bocca per passarci il sapore asprigno del liquido seminale che avevamo ovunque sul viso.
Lei mi abbraccia e mi ringrazia. Beh, dopotutto non e' cosi' stronza come immaginavo.
Intorno alle tre del mattino torniamo a casa. Pietro era sveglio come un grillo e mi implora di raccontargli tutto. Cosa che faccio senza nascondere un particolare. Lui ha avuto l'erezione piu' veloce e marmorea che gli avessi mai visto. Mi ha scopato con una violenza pazzesca e mi e' venuto in bocca con una quantita' di sborra mai provata. Era un maiale. Senza limiti. Ma sono anch'io una vera troia a fare certe cose. Forse e' per questo che ci amiamo cosi' dopo venti anni insieme. "
Io avevo il cazzo che voleva esplodere dal costume e Simona era a bocca aperta. Pietro ci guardava e sogghignava soddisfatto.
"Questa sera voglio scoparvi tutti: Sara, Simona e anche Andrea".
E cosi' fu.
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