Vita border-line di una famiglia della borghesia milanese.

di
genere
incesti

Mi sono sposato 5 anni fa, come seconda esperienza importante di coppia per entrambi, con la mia attuale moglie Simona e mi sono ritrovato così a diventare patrigno di sua figlia Sara, oggi diciannovenne.
Siamo di Milano, viviamo in zona Arco della Pace di fronte al Parco Sempione in un attico con terrazzo che viviamo anche d'inverno perché è stato, in parte, chiuso con una vetrata scorrevole su tre lati.
Siamo la classica famiglia della borghesia agiata milanese. Eccetto che... viviamo la nostra sessualità in maniera un po' diversa dalla norma. Ci piace trasgredire e lo facciamo senza porci troppi problemi. Non a caso, mia moglie ed io, ci siamo conosciuti in un noto Club Prive' di Milano. Eravamo coi nostri rispettivi compagni di allora ma già al primo scambio di coppia avevamo capito entrambi che c'era un'affinita' speciale fra noi.
La vedevo muoversi nella penombra dell'area riservata allo scambismo del nostro Prive' abituale come fosse la padrona del locale. Sicura di se e sfrontata, senza alcuna remora ne' timore reverenziale verso le donne più giovani di lei. Quando la incontrai la prima volta aveva 43 anni. Oggi ne ha 49 splendidamente portati. Ci sposammo dopo un anno dal nostro primo incontro. A cui ne seguirono altri, prima nel Prive' il sabato notte e poi nelle nostre rispettive abitazioni durante feste anche con altre coppie scambiste.
Era come me. Semplicemente era questo il punto. Era esattamente come me. E lei pensava lo stesso del sottoscritto. Non aveva limiti. Come non ne ho io. Completamente dilatata nel secondo canale che usava come una seconda fica. Godeva nell'essere al centro dell'attenzione quando nel nostro Prive' si faceva scopare da quattro o cinque uomini insieme e si formavano capannelli di persone formate dalle altre coppie e singoli che guardavano in silenzio toccandosi e masturbandosi. Io godevo di quelle scene e immaginavo cosa dovesse essere averla come compagna di vita e di trasgressione. Con le altre Lei di coppia era fantastica perché iniziava sempre da loro per arrivate ai loro mariti o compagni. Leccava e si faceva leccare da quelle donne o giovani ragazze senza alcuna reticenza e lasciandosi andare completamente anche facendosi penetrare dalle loro mani se lo desideravano.
Lei mi osservava e godeva delle mie attenzioni. Godeva del fatto che mi eccitassi al parossismo al vederla scopare con altri. Non ero possessivo come il suo compagno di allora e padre naturale di sua figlia Sara.
Era inevitabile che ci mettessimo insieme lasciando i nostri partner che, comunque, avevano capito che c'era un'alchimia perversa e trasgressiva fra noi che loro non avrebbero mai trovato.
Dopo un anno ci siamo sposati formalmente. In chiesa. Perché siamo osservanti? No, perché siamo dei porci entrambi e trovavamo la cosa ancora più trasgressiva sapendo quello che avremmo continuato a fare.
Scambismo senza alcun limite. Frequentazione costante di Club Prive'. Organizzazione di feste border line a casa nostra o dei nostri amici dove avveniva di tutto e di più.
Sara era la copia di sua madre. Non solo fisicamente con un sedere e delle cosce che molti definirebbero esagerate ma che a me fanno un sesso sfrenato. Anche il carattere era identico e non poteva essere altrimenti con una madre come Simona che viveva fin da ragazza il sesso senza alcun Tabù. Erano come due complici più che che una classica situazione madre-figlia. Quando Sara si presenta a fare colazione il sabato o domenica mattina con i suoi shorts in spandex attillati che mettono in mostra un culo e delle cosce prorompenti e mi si avvicina baciandomi sulla guancia e dicendomi "ciao papi", è difficile rimanere impassibili. A volte si siede su di me con nonchalance e fa colazione così, parlandomi del più e del meno. E quando sente la mia erezione si volta tutta soddisfatta verso sua madre dicendole "papi sembra contento che faccia colazione con lui" e nel mentre si sistema muovendosi avanti e indietro sulle mie gambe facendomi eccitare ancora di più. Simona sorride e mi domanda diretta "allora Pietro, sei contento che Sara faccia colazione con te?" E io che le sorrido come un ebete annuendo col capo. Sara allora rincara la dose dicendo a sua madre "vieni tu stessa a verificare se dico la verità ". E Simona, per stare al gioco che le piace sa morire, si alza e viene verso di me infilando una mano sotto le cosce di sua figlia per tastare il mio cazzo attraverso la stoffa sottile dei boxer che a quel punto diventa di marmo.
Mi sorride sorniona e voltando lo sguardo verso Sara le dice "hai proprio ragione: gli piace molto fare colazione con te. Peccato che non te lo possa fare vedere perché non starebbe bene per la moralità di questa casa ma ti assicuro che è duro come il marmo".
Al che Sara risponde con la sua aria serafica "ma, mamma, ho visto tuo marito più di una volta in bagno o in barca completamente nudo e a volte col cazzo svettante quando entro anch'io in bagno e faccio pipì davanti a lui. Per non parlare delle volte che sono rientrata prima del solito e voi stavate scopando come porcellini insieme ai vostri amici scambisti. Te ne eri dimenticata?"
No, non si era dimenticata di tutte queste cose. Ma faceva parte del gioco perverso di eccitazione reciproca che le procurava un piacere infinito. Perversa e trasgressiva oltre ogni limite.
"E, dimmi Sara, ti ha dato fastidio vedere quelle cose?"
"Certo che no mamma, sai che amo il sesso almeno quanto te fin da ragazzina".
Allora Simona andava oltre e faceva allargare le cosce di Sara che era sempre seduta sopra di me per tirare fuori il mio cazzo che era proprio in mezzo alle gambe della ragazza. Simona iniziava così a masturbarmi con lentezza infinita mentre Sara osservava la scena e intanto sgranocchiava un biscotto. Per me era una situazione assurda ed eccitante oltre ogni cosa potessi immaginare. Mi masturbava mentre il mio cazzo era in mezzo alle coscione spropositate di sua figlia. Simona mi guardava e poi guardava sua figlia che era rapita da quella situazione border line che la vedeva protagonista. Ed era questo che la eccitava maggiormente: essere al centro dell'attenzione.
Simona allora le chiese se voleva proseguire lei e la ragazza non se lo fece ripetere. Strinse le cosce nude intorno al mio cazzo e mi sussurro' di muovermi su e giù. Cosa che feci molto lentamente ma non resistetti a lungo. Riversai fiotti di sperma caldo sulle sue cosce e fu a quel punto che sua madre iniziò a leccare la mia sborra bianca e densa dalle sue cosce e dalla mia cappella. Quando ebbe finito mi baciò sulla bocca per farmi sentire il mio sapore.
Era stata una scena pazzesca per tutti noi.
Questo siamo e non facciamo nulla per cambiare o nasconderci.
Beh, almeno in parte, le apparenze, le salviamo con le due donne di servizio che lavorano e vivono con noi in un appartamentino loro riservato.
Ci vedono nudi, visto che non ci facciamo alcun problema a riguardo e visto che, in fase di assunzione, avevamo spiegato molto chiaramente cosa avrebbero visto e com'era il nostro stile di vita. Ma evitavamo di fare vedere loro le scene sopra descritte per non esagerare troppo con loro. Che, comunque sia, sono in casa quando facciamo feste con coppie scambiste o singoli di colore e, mia passione personale da sempre, con Trans e vedono e sentono tutto ciò che facciamo senza assolutamente scomporsi. Sanno che è così e lo stipendio che prendono e l'appartamento a loro uso esclusivo compensa qualsiasi dubbio in merito.
Perversi come siamo ci piace che ci vedano scopare sia in casa fra di noi sia con altre persone. Ci eccita. Così come ci eccita vedere qualche nostro ospite che cerca di coinvolgerle nei nostri giochi. Sono due donne sudamericane di circa quarant'anni non certo somiglianti a modelle da sfilata di moda ma comunque assolutamente piacevoli nelle loro forme mediterranee. Una delle due, Teresa, fu la prima cedere su mio giuramento che non doveva avere paura di alcuna conseguenza e che, anzi, sarebbe stata ancora più legata a noi. Non vede il marito per un anno intero fino al periodo natalizio e quindi la voglia c'è ed e' tanta. Si fece scopare da un nostro amico trentenne con un fisico atletico e un cazzo di dimensioni più che generose che sapeva usare molto bene. Per lei fu un godimento infinito. E i racconti che fece quella notte all'altra nostra collaboratrice, servirono a sbloccare anche lei così che, la volta successiva, il nostro amico scopo' con entrambe. Per noi questo era importante anche per renderle più "complici" della situazione ed evitare che parlassero troppo in giro visto che da allora anche loro erano al nostro "livello". Vedevano che in casa giravamo nudi a volte e anche Sara faceva lo stesso. Sapevano e sentivano che con lei non c'erano segreti col sesso ma non ci facevamo mai vedere a fare certe cose davanti a loro. Meglio evitare.
Una delle cose piu' eccitanti fu quando Sara chiese a sua madre di aiutarla a depilarsi intimamente e Simona mi chiese di aiutarla.
Sara era sdraiata con le gambe spalancate e Simona le bagno' la peluria in mezzo alle gambe per poi usare il gel e dei rasoi da donna appositi.
La scena era incredibilmente eccitante. Una madre che depilava la fica di sua figlia e alla fine mi chiedeva di sentire se aveva fatto un bel lavoro.
Io fui invitato a toccarla fra le sue gambe e lo feci. La toccavo sulle grandi labbra e sul pube fino all'interno cosce. E mi eccitavo col cazzo duro dentro i pantaloni. E Sara che si bagnava per la situazione border line e sua madre che vedeva tutto e sorrideva. "Ti piace, vero, Pietro? Ricordati sempre che la puoi guardare, la puoi toccare ma non puoi fare altro. Il tuo cazzo non potrà mai entrare dentro di lei. Intesi?"
Sinceramente non avrei voluto neppure farlo. Quello che potevo fare, per un maiale senza limiti come me, era piu' che sufficiente.
E mia moglie sapeva perfettamente che era così. Sono un porco ma sono corretto. Se dico una cosa la faccio. E anche lei sapeva che il gioco era proprio quello. Mi faceva eccitare al parossismo per poi scopare con me. A volte mentre ero dentro di lei mi stuzzicava chiedendomi se trovavo Sara eccitante. Oppure mi chiedeva se avessi voluto scoparle il suo culo infinito e quando sentiva che il mio cazzo si induriva a pensare a quelle situazioni sorrideva e mi diceva che ero un porco senza limiti. Ma, allo stesso tempo, sapeva perfettamente che non mi sarei mai spinto a fare nulla. Era solo un gioco sessuale e trasgressivo.
Entrambe giocavano con me a volte. Divertendosi complici delle mie debolezze col sesso. Come ad esempio quando, in barca, Sara chiede a sua madre di aiutarla a mettere la crema solare mentre io sono li con loro.
Si sdraia a pancia in giù col suo tanga che sparisce completamente fra i suoi glutei prominenti e si fa spalmare la crema solare da sua madre che, mentre lo fa, mi guarda di sottecchi e osserva le mie reazioni. Indugia sulle natiche polpose della ragazza, sull'interno delle cosce, sulla schiena. Poi la fa voltare e rende minimale la copertura del tanga sulla fica depilata della ragazza e inizia a cospargere la crema anche sul davanti. Indugia sui seni abbondanti e scende fino a massaggiare il pube appena-appena coperto da una striscia di stoffa del suo tanga. Sa perfettamente che mi eccita e lo sa anche Sara che mi osserva col capo voltato verso di me. Ho il cazzo che esce dal costume e infatti lo abbasso per iniziare a masturbarmi davanti a loro. Adesso le donne iniziano a gustarsi l'esito delle loro provocazioni nei miei confronti.
"Bravo Pietro, facci vedere quanto ti piace vedere queste cose. Continua così " e nel dirlo tornava a toccare il pube della figlia che mi guardava fissando lo sguardo sul mio cazzo. "A te, Sara, piace vedere mio marito che si eccita e si masturba per te?"
"Si mamma, mi piace molto. Continua a massaggiarmi così."
E Simona proseguiva per fare eccitare lei e anche me fino a che non esplodevo con getti di sperma che cadevano inesorabilmente sul deck in Teak del nostro yacht.
Sara allora si alzava e mi toccava la cappella bagnata dei residui della mia venuta precedente con le dita indugiando sul glande e guardandomi fisso negli occhi per poi avvicinarsi a sua madre per farle succhiare i polpastrelli impiastricciati del mio sapore di maschio. Simona succhiava le dita della figlia e mi guardavano insieme con aria luciferina. Le adoravo. Sapevano cosa mi piaceva e si prestavano a quei giochi perversi.
Questa è la nostra vita border line.
scritto il
2023-03-13
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