Le varie sfaccettature della mia coscienza
di
Terzosesso
genere
comici
"Il cazzo duro come l'acciaio del Mandingo stava penetrando senza alcuna pieta' nella fica ormai sfondata della giovane diciottenne che emetteva rantoli di lussuria e godimento senza desiderare altro al mondo che quella trave color dell'ebano finisse la sua opera eruttando fiotti di sborra bianca e densa dentro le sue viscere."
"Hey, tu. Dico a te. Ma stai scherzando, vero? Dimmi che stai scherzando. Guarda che siamo nel 2022 e certe cose non le puoi piu' scrivere. Hai mai sentito parlare di Politically-Correct o Black Lives Matter o Wokeness o La-Fica-e'-Mia-e-la-Gestisco-Io che, visto quello che scrivi, e', probabilmente, piu' nelle tue corde di boomer, borghese e reazionario. E pure cafone!"
Io rimango sconcertato da quelle parole e mi volto per vedere chi fosse entrato nel mio living room. Non vedo nessuno e allora do la colpa al secondo bicchiere di single malt invecchiato 25 anni che sto sorseggiando mentre scrivo le mie stronzate.
Mah. I single malt invecchiati possono fare quest'effetto. Mi alzo e metto uno degli LP di musica italiana che preferisco in assoluto sul mio giradischi caratterizzato da 6 cilindri di ottone lucido e che fu usato nel film Arancia Meccanica da Kubrick e collegato al combo Pre e Finale rigorosamente a valvole, a sua volta collegato ad una coppia di diffusori con driver dual concentric da 15 pollici. Adesso ho tutto cio' che mi serve per potermi rilassare.
"E quindi? Non rispondi neppure? Tipico di voi maschi sciovinisti e anche un po' fascisti che ci sta sempre bene anche se non c'entra granche' ma da' un tocco di negativita' in piu' alla cosa. A proposito: scommetto che non conosci neppure le parole di Bella-Ciao a memoria"
In effetti non le conoscevo ma non capivo cosa potesse avere a che fare col resto del discorso.
Allora mi stufo e chiedo "scusa ma chi sei, se posso permettermi?"
"Chi sono? Sono Carlotta e faccio parte delle lettrici del collettivo Donna-Emancipata di questo sito che non ne puo' piu' di leggere di parole come "cazzo duro come l'acciaio", "fica sfondata", "Mandingo", "giovane diciottenne", "fiotti di sborra" ed altre ancora."
"Capisco ma... da dove mi parli esattamente?"
"Da un angolo MOLTO remoto della tua coscienza"
Aaaaah, ecco perche' non la vedevo!
Ragiono un attimo sulle sue osservazioni che non apprezzo per i modi ma, in parte, per i contenuti e quindi cerco di accontentare il Collettivo cambiando versione.
"Uno splendido ragazzo di etnia mista accarezzo' dolcemente il viso angelico della non piu' giovane donna che anelava alle sue carezze come la rugiada del mattino faceva posandosi dolcemente sui petali delicati della rosa che faceva bella mostra di se sul balcone affacciato sulle vallate Gardenesi di quel piccolo villaggio montano". Non mi sembrava male ma, soprattutto, era in linea con le sue richieste.
"Hey tu. Si, dico a te. Ma vedi di anna' affanculo! E 'dde corsa!"
Cosa? Ma che cavolo...
"E tu chi sei adesso?"
"Ma li mortacci tua... so' Pierino. Presidente dell'associazione Porci con le Ali che e' la piu' nutrita di questo sito di racconti erotici. Quindi fa attenzione che se ti metti contro di noi per te e' finita.
Ero li cor cazzo in mano sul cesso che mi facevo una sega leggendo del Mandingo che sfondava la diciottenne e tu cosa fai? Mi parli della vegliarda e dei petali di rosa? Ma VAFFANCULO! Me s'e' ammosciato! M'e' venuta in mente mi moje co 'ste cazzo de rose rinsecchite sul balcone de' servizio: nun se fa cosi'!"
Io ero allibito. Mi verso un altro bicchiere che trangugio in un sorso senza, quasi, gustarmelo se non per il retrogusto di affumicato che lo contraddistingue.
"E quindi cosa diavolo dovrei fare, secondo te e i tuoi associati?"
"Mo' te spiego. Ce devi da scrivere de cose pulp. Ce piace che scrivi der Mandingo cor cazzo nero: no de ebano, che nun so manco che e'! Poi se ogni tanto me metti la parola "fregna" me fai ingrifa'. Mettice pure un po' de suocere e de cuggine e magari pure er nonno che se zompa la nuora che ce sta' bbene. Cose cosi' insomma. O vedi? Solo a dirte 'ste cose m'e' gia' diventato de ferro. E 'sti cazzi..."
Questo, quindi, parlava da un altro anfratto della mia coscienza che, ormai, cominciava ad essere abbastanza affollata.
"Hey, maschio sciovinista. Si dico a te. Ma allora sei proprio ottuso. Per rappresentare la parte piu' "popolare" della tua coscienza hai scelto di farla parlare in romanesco! Qui partono subito denunce a tutto spiano. E perche' no in bergamasco o in bolognese o in milanese allora, visto che abiti in centro a Milano? Sei inqualificabile! E comunque: non osare scrivere piu' quelle sconcezze che ti ha suggerito il troglodita"
"Aho', a bbella: e nun ce rompe er cazzo co' ste fregnacce de le rose e de la ruggiada che mme s'ammoscia solo ar pensiero. Sai cos'e': che sei riggida e che c'hai 'na scopa su per il culo e nun te lasci anna'. Se ce 'ncontriamo te ribalto come un calzino e te faccio squirta' come la Fontana de Trevi, 'cci tua!"
"Dio mio che volgarita' gratuite. E che linguaggio poco consone all'interlocutore con cui ti relazioni. E poi perche' tutta questa confidenza? Non siamo neppure vicini di coscienza"
Adesso basta: mi ero veramente rotto le scatole!
"Sentite, voi due, sono io che decido. Anche quello che dite e pensate e' prima immaginato dal sottoscritto. Quindi, sapete cosa faro'? Alternerò nei miei racconti termini "pulp" con descrizioni invece piu' edulcorate. Cosi' accontentero' tutti"
Non sentivo risposte nella mia testa. Forse li avevo convinti.
Invece dopo qualche secondo di silenzio ecco la risposta
"Tu proprio nun capisci 'n cazzo! Non e' che accontenterai tutti. Farai incazza' tutti quanti! Stamme bbene. Vado a legge der nonno che s'enchiappetta a cuggina de primo letto de zio Gualtiero: un capolavoro!"
Allucinante! Ero sfinito. Volevo chiudere il mio portatile e andare a sdraiarmi sul divano quando sento "pssst. pssst. Sono io. E' andato via il troglodita? Sara' di nuovo chiuso in bagno. Ascolta... ti volevo dire un paio di cose... dunque, la prima e' che oltre a tutti i tuoi difetti sopra elencati sei anche un po' snob. C'era bisogno di specificare che bevi solo single malt invecchiati 25 anni? Non potevi berti un semplice whiskey e basta?"
Ma bevitelo tu il whiskey del supermarket all'angolo! Che pizza questa qua: aveva ragione Pierino...
"E poi volevo dirti che l'idea di parlare coi personaggi l'hai presa da un film di Salvatores. Quindi sei anche banale..."
No vabbeh, insopportabile!
"Allora Carlotta, prima di tutto il film che citi e' Happy Family. Bel film che richiama vagamente il geniale "I Tenenbaum" di Wes Anderson ma non e' come dici tu. In quel caso lui parlava coi protagonisti del film mentre tu, al massimo, sei una comparsa passiva.
La verita' e' che l'ispirazione mi e' venuta dalla canzone "Conversazione con una triste Signora blu" di Roberto Vecchioni, dello splendido album Il Cielo Capovolto che, tra l'altro, stai ascoltando in questo momento.
Qui la spocchiosa sei tu, mia cara!"
E l'ultimo sorso di single malt chiuse la questione con le varie sfaccettature della mia coscienza.
"Hey, tu. Dico a te. Ma stai scherzando, vero? Dimmi che stai scherzando. Guarda che siamo nel 2022 e certe cose non le puoi piu' scrivere. Hai mai sentito parlare di Politically-Correct o Black Lives Matter o Wokeness o La-Fica-e'-Mia-e-la-Gestisco-Io che, visto quello che scrivi, e', probabilmente, piu' nelle tue corde di boomer, borghese e reazionario. E pure cafone!"
Io rimango sconcertato da quelle parole e mi volto per vedere chi fosse entrato nel mio living room. Non vedo nessuno e allora do la colpa al secondo bicchiere di single malt invecchiato 25 anni che sto sorseggiando mentre scrivo le mie stronzate.
Mah. I single malt invecchiati possono fare quest'effetto. Mi alzo e metto uno degli LP di musica italiana che preferisco in assoluto sul mio giradischi caratterizzato da 6 cilindri di ottone lucido e che fu usato nel film Arancia Meccanica da Kubrick e collegato al combo Pre e Finale rigorosamente a valvole, a sua volta collegato ad una coppia di diffusori con driver dual concentric da 15 pollici. Adesso ho tutto cio' che mi serve per potermi rilassare.
"E quindi? Non rispondi neppure? Tipico di voi maschi sciovinisti e anche un po' fascisti che ci sta sempre bene anche se non c'entra granche' ma da' un tocco di negativita' in piu' alla cosa. A proposito: scommetto che non conosci neppure le parole di Bella-Ciao a memoria"
In effetti non le conoscevo ma non capivo cosa potesse avere a che fare col resto del discorso.
Allora mi stufo e chiedo "scusa ma chi sei, se posso permettermi?"
"Chi sono? Sono Carlotta e faccio parte delle lettrici del collettivo Donna-Emancipata di questo sito che non ne puo' piu' di leggere di parole come "cazzo duro come l'acciaio", "fica sfondata", "Mandingo", "giovane diciottenne", "fiotti di sborra" ed altre ancora."
"Capisco ma... da dove mi parli esattamente?"
"Da un angolo MOLTO remoto della tua coscienza"
Aaaaah, ecco perche' non la vedevo!
Ragiono un attimo sulle sue osservazioni che non apprezzo per i modi ma, in parte, per i contenuti e quindi cerco di accontentare il Collettivo cambiando versione.
"Uno splendido ragazzo di etnia mista accarezzo' dolcemente il viso angelico della non piu' giovane donna che anelava alle sue carezze come la rugiada del mattino faceva posandosi dolcemente sui petali delicati della rosa che faceva bella mostra di se sul balcone affacciato sulle vallate Gardenesi di quel piccolo villaggio montano". Non mi sembrava male ma, soprattutto, era in linea con le sue richieste.
"Hey tu. Si, dico a te. Ma vedi di anna' affanculo! E 'dde corsa!"
Cosa? Ma che cavolo...
"E tu chi sei adesso?"
"Ma li mortacci tua... so' Pierino. Presidente dell'associazione Porci con le Ali che e' la piu' nutrita di questo sito di racconti erotici. Quindi fa attenzione che se ti metti contro di noi per te e' finita.
Ero li cor cazzo in mano sul cesso che mi facevo una sega leggendo del Mandingo che sfondava la diciottenne e tu cosa fai? Mi parli della vegliarda e dei petali di rosa? Ma VAFFANCULO! Me s'e' ammosciato! M'e' venuta in mente mi moje co 'ste cazzo de rose rinsecchite sul balcone de' servizio: nun se fa cosi'!"
Io ero allibito. Mi verso un altro bicchiere che trangugio in un sorso senza, quasi, gustarmelo se non per il retrogusto di affumicato che lo contraddistingue.
"E quindi cosa diavolo dovrei fare, secondo te e i tuoi associati?"
"Mo' te spiego. Ce devi da scrivere de cose pulp. Ce piace che scrivi der Mandingo cor cazzo nero: no de ebano, che nun so manco che e'! Poi se ogni tanto me metti la parola "fregna" me fai ingrifa'. Mettice pure un po' de suocere e de cuggine e magari pure er nonno che se zompa la nuora che ce sta' bbene. Cose cosi' insomma. O vedi? Solo a dirte 'ste cose m'e' gia' diventato de ferro. E 'sti cazzi..."
Questo, quindi, parlava da un altro anfratto della mia coscienza che, ormai, cominciava ad essere abbastanza affollata.
"Hey, maschio sciovinista. Si dico a te. Ma allora sei proprio ottuso. Per rappresentare la parte piu' "popolare" della tua coscienza hai scelto di farla parlare in romanesco! Qui partono subito denunce a tutto spiano. E perche' no in bergamasco o in bolognese o in milanese allora, visto che abiti in centro a Milano? Sei inqualificabile! E comunque: non osare scrivere piu' quelle sconcezze che ti ha suggerito il troglodita"
"Aho', a bbella: e nun ce rompe er cazzo co' ste fregnacce de le rose e de la ruggiada che mme s'ammoscia solo ar pensiero. Sai cos'e': che sei riggida e che c'hai 'na scopa su per il culo e nun te lasci anna'. Se ce 'ncontriamo te ribalto come un calzino e te faccio squirta' come la Fontana de Trevi, 'cci tua!"
"Dio mio che volgarita' gratuite. E che linguaggio poco consone all'interlocutore con cui ti relazioni. E poi perche' tutta questa confidenza? Non siamo neppure vicini di coscienza"
Adesso basta: mi ero veramente rotto le scatole!
"Sentite, voi due, sono io che decido. Anche quello che dite e pensate e' prima immaginato dal sottoscritto. Quindi, sapete cosa faro'? Alternerò nei miei racconti termini "pulp" con descrizioni invece piu' edulcorate. Cosi' accontentero' tutti"
Non sentivo risposte nella mia testa. Forse li avevo convinti.
Invece dopo qualche secondo di silenzio ecco la risposta
"Tu proprio nun capisci 'n cazzo! Non e' che accontenterai tutti. Farai incazza' tutti quanti! Stamme bbene. Vado a legge der nonno che s'enchiappetta a cuggina de primo letto de zio Gualtiero: un capolavoro!"
Allucinante! Ero sfinito. Volevo chiudere il mio portatile e andare a sdraiarmi sul divano quando sento "pssst. pssst. Sono io. E' andato via il troglodita? Sara' di nuovo chiuso in bagno. Ascolta... ti volevo dire un paio di cose... dunque, la prima e' che oltre a tutti i tuoi difetti sopra elencati sei anche un po' snob. C'era bisogno di specificare che bevi solo single malt invecchiati 25 anni? Non potevi berti un semplice whiskey e basta?"
Ma bevitelo tu il whiskey del supermarket all'angolo! Che pizza questa qua: aveva ragione Pierino...
"E poi volevo dirti che l'idea di parlare coi personaggi l'hai presa da un film di Salvatores. Quindi sei anche banale..."
No vabbeh, insopportabile!
"Allora Carlotta, prima di tutto il film che citi e' Happy Family. Bel film che richiama vagamente il geniale "I Tenenbaum" di Wes Anderson ma non e' come dici tu. In quel caso lui parlava coi protagonisti del film mentre tu, al massimo, sei una comparsa passiva.
La verita' e' che l'ispirazione mi e' venuta dalla canzone "Conversazione con una triste Signora blu" di Roberto Vecchioni, dello splendido album Il Cielo Capovolto che, tra l'altro, stai ascoltando in questo momento.
Qui la spocchiosa sei tu, mia cara!"
E l'ultimo sorso di single malt chiuse la questione con le varie sfaccettature della mia coscienza.
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