Vita sessuale border line nel Nordeste del Brasile
di
Terzosesso
genere
tradimenti
(E' un racconto abbastanza lungo che ha una parte iniziale descrittiva che i piu' troveranno noiosa o inutile. La parte "pulp" o "polposa" c'e', eccome, ma inizia dopo un po'. Se avete pazienza ci si arriva oppure... se avete fretta saltate al punto che vi interessa).
Vivo in una bella villa nella parte sud di Aracaju, stato del Sergipe, nel Nordeste brasiliano.
Ora famosa fra i turisti per le sue belle spiagge ma da sempre, nella parte interna, segnata da poverta' e difficolta economiche anche legate alla siccita' del territorio.
Sono qui da cinque anni. Sono qui perche' ho avuto quello che nel mio mondo si definisce burnout: in parole povere il cervello fa Tilt e non riesci piu' a ragionare e ad agire in maniera corretta. Ero sposato con una moglie splendida e una figlia un po' border-line e un lavoro tanto ben remunerato quanto altamente stressante: gestivo un fondo di investimento specializzato in aziende High-growth.
Ero andato in tilt. Non ho mai iniziato a sniffare o ubriacarmi ma mi sfogavo col sesso. In maniera ossessivo-compulsiva.
Escort ma soprattutto trans. Piu' la situazione era trasgressiva e piu' mi ci buttavo. Non sto parlando di visite mensili o settimanali: parlo di atteggiamenti compulsivi. Che fosse notte o giorno o week end sentivo la necessita' di sballare con questi incontri. Sempre piu' estremi e sempre piu' border line con orge di trans o trans e donne con il sottoscritto al centro della scena. Le pagavo per accompagnarmi nei Club Prive'. Ero fuori controllo. Ne risenti' il lavoro e la mia relazione familiare. Mia moglie mi sbatte' fuori di casa e mia figlia aveva preso una brutta china tramite il web con apparizioni in web-cam e altro molto esplicite: di certo non per soldi visto il tenore di vita che le assicuravo ma per ribellione e suo piacere personale. Mia moglie (ex moglie...) ovviamente mi attribuiva la colpa anche di quello. La societa' di investimento statunitense per cui lavoravo fra Milano, Londra e New York mi fa capire che non ero piu' adatto al ruolo perché fuori controllo e mi liquida con una cifra che doveva servire a evitare qualsiasi forma di problema di immagine e legale: parliamo di diversi milioni di dollari che erano nulla comunque rispetto a cio' che facevo guadagnare loro in un anno.
Capii che quella vita per me era chiusa. Finita.
Divorzio legalmente lasciando la gestione della cosa al mio avvocato e me ne vado.
Potevo ripartire ovunque nel mondo vista la conoscenza delle lingue, i capitali e i miei skills ma decido di fare una scelta legata a mie conoscenze del lavoro precedente: vado in Brasile, nel Nordeste. Terra di contrasti assurdi fra l'entroterra piu' duro e povero e la costa ora conosciuta ai turisti per le sue belle spiagge.
Me ne aveva parlato piu' di un mio cliente italiano che aveva investito nei miei fondi.
Avevano attivita' di ogni tipo e, soprattutto, si divertivano senza troppi limiti a vivere li senza piu' vincoli familiari in Italia.
Li chiamo e decidiamo di incontrarci a Recife, sulla costa. Hanno i loro aerei privati e mi raggiungono nel luogo di villeggiatura cosi' stiamo un po' insieme. Beviamo, scopiamo e parliamo. Di cosa? Di cosa diavolo potevo fare in quella regione. Mi spiegano il tutto in maniera dettagliata e professionale. Ma mi spiegano anche che tipo di vita potrei fare senza moglie e figlia (troia a loro dire...) al seguito. Nella parte interna c'e' tanta poverta' e molti si spingono sulla costa per cercare miglior fortuna o lavoro ma non e' facile. "Se ti sai muovere bene ti puoi divertire". Io non voglio neppure sentire parlare di ragazzine cose simili: glielo dico. Sono un puttaniere e mi piace divertirmi ma niente ragazzine. Loro abbozzano un sorriso (pezzi di m...) e mi dicono che saro' io a sccegliere ma che li le cose sono molto diverse, anche col sesso, rispetto all'Europa.
Alla fine acquisisco la proprieta' di una Fazenda che si occupa di coltivare canna da zucchero. Parlo di una Fazenda di dimensioni che in Italia sarebbero improponibili. Piu' di 10 milioni di dollari di investimento e costi elevati di gestione. Non lo facevo per soldi: ne avrei fatti piu' investendo il mio capitale in borsa ma non cercavo quello. Per non ricascarci. Cercavo un qualcosa di completamente diverso. Quella Fazenda lo era.
Avevo due abitazioni. Una nella Fazenda, piu' spartana, dove soggiornavo durante le mie visite di controllo sulle attivita' ed un'altra ad Aracaju, sulla costa.
Di questa e della mia vita in quel luogo vi voglio raccontare.
La Fazenda era gestita dal figlio dei proprietari precedenti. Un ragazzo incredibilmente in gamba ed esperto del settore. Io capivo meno di zero di canna da zucchero ma lo aiutavo nella gestione finanziaria dell'azienda. I miei interventi erano molto limitati: una volta a trimestre.
Per il resto vivevo ad Aracujo. La villa era grande e arredata in stile europeo con oggetti di Design italiano come piace a me. Elegante ma non eccessiva. Lo stile prima di tutto. Avevo una piscina interna per il periodo delle piogge e una scoperta con accesso dal patio per il periodo secco. Non mi potevo certo lamentare.
Avevo bisogno di una persona che tenesse a posto la villa e che vivesse li 24 ore su 24 a parte un giorno di riposo settimanale.
Ed e' qui che, per i lettori piu' voraci di particolari legati al sesso, inizia la parte piu' interessante.
Su consiglio dei miei "amici" italiani che vivevano in quelle zone da anni, cerco qualcuno con caratteristiche ben precise. Ragazze o donne di bell'aspetto e anche decisamente aperte mentalmente sul sesso. Doveva essere cosi' petche' in quella casa ospitavo puttane e trans in continuazione. Capite bene che...
Le interviste di lavoro le facevo io. Parlo cinque lingue correntemente, fra cui
Il portoghese.
All'inizio tutto nella norma con domande sull'esperienza in cucina e nel saper tenere una casa come quella incluso il sapere gestire un budget per le spese correnti. La parte divertente era quando introducevo le altre "richieste". Dicevo che potevo girare nudo per casa o in piscina. Che ci sarebbero state ragazze o donne o trans ospiti di giorno o di notte. Anche in piu' persone. Che vivevo il sesso in maniera aperta e che, se mi andava, l'avrei praticato anche con la persona che volevo assumere. La paga era molto alta per quelle zone. Molto. Ma quasi tutte mi guardavano con occhi stupiti o schifati e se ne andavano. Cazzo! Mi avevano detto che c'era fame di lavoro e di una vita migliore ma proprio nessuno che sapesse cogliere quell'occasione. Lo so: sono un porco ma ero veramente "flippato" e di certo non ti riprendi solo cambiando nazione.
Dopo una settimana di vani tentativi incontro una donna di circa quarant'anni. Non era esattamente cio' che avevo in mente. Cercavo delle ventenni possibilmente strafighe per divertirmi.
Lei era molto carina di viso anche se trasandata nei capelli e senza trucco. Il fisico era non certo da stra-figa brasiliana perche' non superava il metro e sessantacinque ma il seno delle giuste proporzioni (non grande perche' non mi piace: mi piacciono i seni morbidi e di piccole dimensioni) e soprattutto il suo sedere delle giuste dimensioni (non il classico Bunda brasileiro imponente) che si faceva notare sotto il vestito semplice di cotone che indossava la rendeva molto interessante ai miei occhi.
Quando finisco di raccontare cio' che cerco lei non fa una piega. "Me lo aspettavo" mi dice. "Uomo che vive da solo, sulla cinquantina, italiano e benestante: siete tutti uguali..."
A quanto pare aveva gia' avuto richieste simili da altri maiali come me. O come i miei "amici" di cui sopra.
"Io ho superato da poco i quarant'anni, non sono quindi la classica ragazza giovane che cercate voi... uomini di mondo... in cerca di carne fresca. Pero' vengo da una realta' difficile. Fatta di poverta' e di sacrifici. Ho vissuto in casette minuscole con i miei compagni e mia figlia senza alcuna privacy se si doveva fare sesso (e quello ti garantisco che lo facevamo...) e con tanta violenza intorno. Per questo ho sempre fatto di tutto per cambiare le cose. Ho anche fatto la vita per alcuni anni, sulla costa dove ci sono i turisti stranieri. So cos'e' il sesso trasgressivo. Lo so bene. So anche adattarmi e lavorare sodo. A te va bene come sono, l'eta' che ho e i miei trascorsi?"
Quella donna si faceva sempre piu' interessante. Non solo aveva un bell'aspetto ma era intelligente e di certo ne aveva fatte di esperienze di vita. Anche border line. Mi andava bene: volevo lei.
Glielo dico apertamente e quando le comunico la sua paga mensile i suoi occhi iniziano a luccicare per l'emozione e diventano ancora piu' belli. Mi ringrazia e mi stringe la mano con trasporto.
"Pero' ti dovrai affidare a me al 100% e fare tutto quello che ti dico. Con me sarai al sicuro perche' odio la violenza e le persone che la praticano. In qualsiasi momento te ne potrai andare e io ti paghero' senza fare storie. Come ti ho spiegato, sul sesso, dovrai essere di ampie vedute. Bene: adesso fammi fare un paio di telefonate e poi usciamo. Ti devo sistemare per bene!" E le sorrido per non farla preoccupare.
"Ma... in che senso? Inizio subito? Non ho neppure la mia valigia."
"Lascia perdere la tua valigia. Da oggi si cambia tutto. Il tuo aspetto e il tuo guardaroba. Tutto!"
Lei mi guarda fra l'eccitato e il preoccupato e allarga le braccia.
La prendo per mano e le ripeto "fidati di me".
Saliamo sulla mia Porsche e andiamo in centro ad Aracaju.
Centro estetico migliore della citta' che esegue qualsiasi servizio di alto livello sulla persona. Trattamento completo per i capelli con un taglio piu' giovanile a caschetto, trattamento completo per il corpo dallo scrubbing all'esfoliante e a tutto il resto compreso un massaggio drenante e per finire una ceretta intima brasiliana per eliminare ogni pelo possibile nelle parti intime e un trattamento sbiancante per la zona della rosellina anale che e' molto in voga in Brasile. Rimane in quel centro per circa 4 ore e io ne approfitto per farle portare da un negozio di abbigliamento di livello della citta' un abito giusto per farle mettere qualcosa di pulito e nuovo.
Tutti mi conoscono ed eseguono cio' che chiedo.
Quando a meta' pomeriggio ritorno a prenderla e la vedo nella sala d'aspetto capisco che il potenziale che vedevo in lei era reale. Una bella donna di quarant'anni che adesso appariva decisamente desiderabile. Vedo che e' scalza e lei sorride "grazie per il vestito ma... ti sei dimenticato le scarpe..."
Sorrido e mi batto la mano sulla fronte.
Risaliamo in macchina e andiamo subito a prendere diverse paia di scarpe e vestiti di ogni tipo. Non pensate a Pretty Woman o cose simili. Parliamo di cose belle e di gusto ma semplici. Non doveva fare sfilate di moda ma gestire la mia casa.
Mi chiede se avevo delle preferenze sui colori dell'intimo ma sono veloce nel rispondere che puo' scegliere cio' che preferisce dato che in realta' avrebbe dovuto essere, in casa, senza biancheria intima. Mi guarda per qualche secondo e poi sorride "giusto. Non ci avevo pensato. Non fa una grinza..."
Prendiamo il tutto e lo carichiamo, a fatica, sui sedili posteriori della mia macchina sportiva.
Arrivati a casa l'aiuto coi vari pacchetti e lei mi ringrazia in tutti i modi possibili.
"Nessun problema Adriana, sei una bella donna e volevo solo valorizzare le tue doti ancora di piu'. Piuttosto dimmi: come e' stata la seduta con Fernanda al Centro Estetico con la ceretta intima?"
Lei scoppia a ridere e mi risponde velocemente "essendo il tuo Centro Estetico preferito dove porti le tue "conquiste" per sistemarle al meglio, non poteva che essere gestito da una vera troia come Fernanda! Mi ha detto che sei un puttaniere di fama riconosciuta in citta' ma che io non rientravo nella norma di chi le portavi a fare certi trattamenti. Ero una donna adulta e non una ragazza giovane e tantomeno un trans con un pendaglio in mezzo alle gambe e inoltre non ero particolarmente appariscente anche se affascinante. E nel dirlo mi tocca apertamente sulla fica aprendomi con due dita le labbra esterne per poi chinarsi e leccarmi il clitoride. Lo fa con maestria e io mi bagno dopo poco e lei, con un ghigno di soddisfazione in volto, mi infila un dito nella mia passera glabra e continua l'operazione con un secondo e un terzo dito e inizia a masturbarmi. Sapeva come fare e io inizio a godere. Lei si china su di me e mi bacia le labbra facendo passare delicatamente su di esse la sua lingua. Ci sa fare ed e' brava. Mi dice che pur essendo Bisex in realta' ama di piu' le donne. Si vede e... si sente! Mentre prosegue a scoparmi con due dita mi fa venire in maniera pazzesca con la sua lingua esperta sul clitoride. Urlo come una pazza e quando finisco di avere gli ultimi spasmi della venuta le prendo la testa e la bacio con passione e riconoscenza per come mi aveva fatto venire.
Lei mi guarda tutta seria e mi dice 'lui non se ne rende ancora conto ma Andrea, questa volta, ha trovato una donna con cui succedera' qualcosa di diverso da cio' che e' successo finora'.
Io scoppio a ridere e le rispondo che sono solo il nuovo giocattolo con cui scopare e divertirsi in casa sua.
Lei scuote il capo e mi dice 'vedrai' "
Io adesso divento pensieroso perche' Fernanda capisce le persone al volo. Non sbaglia praticamente mai.
Chissa' cosa voleva dire...
In casa le faccio vedere la sua dependance. Si affaccia sul giardino ed e' di fronte alla piscina esterna. Cucina super attrezzata, living room con impianto stereo e home theatre di qualita' elevata e schermo a Led da 85 pollici. Camera con letto matrimoniale. Tutto e' arredato con gusto e stile perche' all'inizio l'avevo pensata per i miei ospiti. Adesso sara' casa sua. Adriana ancora un po' e si mette a piangere dalla contentezza. Non crede ancora che sara' la sua nuova casa. Le confermo che e' cosi' ma le dico anche che io non sono Richard Gere ma una persona piena di difetti e di problemi.
Lei allora mi guarda negli occhi per qualche secondo e dice una frase che non uscira' mai dalla mia testa "quello che nel mondo da cui arrivi viene considerato perverso e sbagliato, nel mondo da cui vengo io e' considerato praticamente normale. Hai delle pulsioni forti in merito al sesso e alla trasgressioni ma non sei assolutamente una cattiva persona".
Adesso ero io che la guardavo a bocca aperta. Mia moglie mi aveva sbattuto fuori di casa. Mia figlia, che faceva la troia sul web e forse anche fuori dal web, mi diceva che ero un maiale e che era tutta colpa mia se la famiglia era rovinata. La multinazionale a cui avevo fatto guadagnare centinaia di milioni di dollari mi aveva liquidato dall'oggi al domani. Questa sconosciuta in poche ore mi stavo dando di nuovo fiducia in me stesso.
"Vedi Andrea, se posso chiamarti col tuo nome e non preferisci essere chiamato Signore o altro, il fatto che tu ami scopare con ragazze o trans e cerchi di avere in casa tua una donna che sia tua complice e che scopi con te non significa che tu sia una cattiva persona. Cattive persone sono altre e io ne ho incontrate. Piu' avanti ti raccontero' di queste cose e di mia figlia e di mia sorella coi suoi figli. Capirai molte cose.
Adesso vai a fare un bel bagno in piscina che io sistemo i miei nuovi vestiti e poi posso iniziare a occuparmi della casa e di te. "
Io la saluto e mi dirigo direttamente in piscina visto che era di fronte alla sua nuova abitazione.
Nuoto, completamente nudo, per un quarto d'ora come faccio di solito e quando sto per uscire vedo Adriana con il mio accappatoio in mano.
Esco e lei me lo porge con gentilezza.
"Lascia fare che ti aiuto io" mi dice.
Mi asciuga lei e alla fine indugia sul mio cazzo e le mie palle tramite la stoffa di spugna di cotone. Ho un'erezione e lei sorride. "Allora ti piace se ti tocco...". Molto, le rispondo.
Lei si inginocchia sull'erba del giardino inglese intorno alla piscina e me lo prende in bocca. Ci sa fare. Di cazzi ne ha succhiati tanti a quanto pare. Le prendo la testa ma non per forzare le cose ma perche' mi va di sentire la sua pelle e i suoi capelli tagliati di fresco. Lei lo capisce che da me non avra' mai violenze e credo fosse quello il regalo piu' bello che le potessi fare. Piu' dei vestiti, dei soldi e della sua nuova casa.
Usa la lingua in maniera divina e io esplodo nella sua bocca dopo pochi minuti.
L'aiuto a rialzarsi e sempre tenendole la testa fra le mani la bacio per sentire il sapore del mio liquido seminale e per farle capire chi sono.
Ci baciamo a lungo. In profondita'. Passandoci la mia crema da una bocca all'altra.
Alla fine le dico "mi piaci veramente. Sei esattamente cio' che stavo cercando".
" mi piaci anche tu Andrea ma, non preoccuparti, so qual'e' il mio ruolo e il fatto che mi sia inginocchiata davanti a te per prendere in bocca il tuo seme era per farti capire che so perfettamente cosa ti aspetti da me. E io ti daro' tutto cio' che le tue fantasie ti fanno desiderare. Anche le piu' nascoste e border line".
Io ero al settimo cielo. La bacio ancora e le dico di spogliarsi e fare un bagno con me. Lei mi risponde che la piscina era mia ma io le faccio capire che la piscina era nostra e che doveva usarla quando voleva senza chiedere nulla.
Si spoglia velocemente e la vedo nuda per la prima volta con una fica di donna adulta e aperta ma completamente rasata e liscia per renderla ancora piu' esposta. Il suo sedere e' uno spettacolo per la sua morbidezza e forma. Glielo faccio notare e lei annuisce soddisfatta. Entriamo in piscina insieme e nuotiamo un po' per poi giocare schizzandoci addosso l'acqua e ridendo della cosa. Dove si tocca ed e' meno profondo la stringo a me e la tocco ovunque. Con entrambe le mani le tocco le natiche e infilo un dito nel suo buchetto. E' aperto e dilatato. In Brasile il sesso anale e' norma e non ne sono sorpreso. Ma eccitato si. Lei si fa fare tutto e sorride soddisfatta quando sente la mia erezione. La sollevo fuori dall'acqua e la adagio sul bordo piscina. Esco anch'io e la sposto sull'erba soffice del prato. Le allargo le gambe e la penetro. Con facilita'. E' una donna che ha fatto di tutto nella vita e la sua fica ne e' testimone. La scopo con passione e la bacio e sento che le piace. E' bagnata fradicia dentro e adesso il mio cazzo scorre quasi senza alcun attrito. Mi piace da impazzire e lei lo capisce. Mi guarda con degli occhi che trasmettono passione e godimento.
Si sfila da me non capisco perche'. In un secondo si mette a pecorina sul prato e mi dice di entrarle nel secondo canale perche' e' come una seconda fica e mi piacera'. Dio mio se mi piaceva! Sono entrato senza sforzo alcuno. Non ho un cazzo da 30 centimetri ma sono comunque 22 centimetri e largo in circonferenza. La scopo godendomi ogni stoccata nel suo culo facendolo uscire completamente e poi rientrando. Quando non ce la faccio piu' le chiedo dove volesse che venissi e lei mi dice di venirle dentro. Per marcare la mia proprieta' sul suo corpo. A quelle parole esplodo nella sua cavita' anale ma, non contento, lo infilo di nuovo nella sua fica con i residui di sperma e mi accascio su di lei.
La bacio e le dico "tu adesso sei mia per sempre" e lei mi guarda pensierosa e mi risponde "certo che sono tua ma dire 'per sempre' puo' essere impegnativo"
Era bella ed era una persona intelligente e, anche se la conoscevo da meno di un giorno, mi fidavo di lei.
Forse era questo che voleva dire Fernanda. Non sbaglia mai.
Mi da un ultimo bacio e mi dice "vedi, ti ho dimostrato subito oggi che so cosa ti aspetti da me e non sono qui per farmi strane idee o approfittarmi di te"
Si alza e mi chiede di farmi vedere la villa per capire dove sono le cose e iniziare subito.
Va in cucina e si mette a preparare e mi chiede se c'erano ospiti. Mi ero dimenticato! Una mia amica trans veniva a cena quella sera. Glielo dico e quasi mi vergognavo di rompere quell'atmosfera. Lei se ne accorge subito e mi dice "Andrea, io non sono qui per cambiare le tue abitudini. Ma per assecondarle. Preparo qualcosa per voi e starete bene questa sera". Io non so piu' cosa dire.
L'ospite arriva verso sera e subito ci accomodiamo a tavola non prima di avere sorseggiato una Caipirina preparata per noi da Adriana che mi fa l'occhiolino.
Gustiamo una cena deliziosa e mentre Adriana rassetta la cucina noi usciamo in piscina.
Beviamo ancora qualcosa sui lettini e poi ci spogliamo per scivolare in piscina. Ha un cazzo splendido che le prendo subito in mano per farlo indurire. Lei fa altrettanto col mio e iniziamo a baciarci per poi decidere di uscire e proseguire sul grande lettino circolare da giardino accanto alla piscina. Ci succhiamo a vicenda per circa dieci minuti ed esploriamo con la lingua i nostri orifizi anali. In quel momento Adriana esce e bacia entrambi augurandoci la buona notte e ritirandosi nella dependance da cui, comunque, poteva osservare tutto cio' che succedeva. Noi proseguiamo a succhiarci i cazzi in un 69 fantastico e poi il trans si mette dietro di me per penetrarmi perche' sa che e' cio' che amo fare con lei. Ha un cazzo di dimensioni ragguardevoli con la cappella piu' piccola e una base che si allarga parecchio. Mi scopa in varie posizioni e alla fine viene sulle mie natiche con getti di sborra densa e bianca. Mi bacia e mi fa venire nella sua bocca o almeno per quel poco liquido seminale che era rimasto nelle mie palle dopo le due scopate del pomeriggio con Adriana.
Un bagno veloce in piscina e andiamo nel mio letto.
La mattina dopo la scena e' fantastica e indimenticabile.
Adriana, senza chiedere nulla, ha preparato la colazione ed entra in camera mia col vassoio. La mia amica trans e' ancora mezza addormentata con un'erezione mattutina da paura e anch'io non sono da meno.
Adriana sorride e guardandomi fisso negli occhi prende in bocca il cazzo del trans e gli fa un pompino incredibile. Io mi sto masturbando e il trans apre gli occhi e capisce che non sono io a prendere in bocca il suo uccello ma Adriana.
Le dice, scherzando, che e' una vera troia e che e' molto brava "sei brava quasi cone un Viado a fare pompini!"
Allora la fa salire sul letto e le solleva il vestitino di cotone che indossava. Quando vede che e' senza intimo si arrapa ancora di piu' e la fa mettere a pancia in giu' sul mio letto. Si mette a cavalcioni su di lei e le sussurra all'orecchio "hai un culo favoloso e te lo voglio sfondare. Sei molto bella ma a me la fica non piace. Mi piace il cazzo e il culo. Posso?"
Senza aspettare risposta le appoggia la cappella su cui aveva appena sputato della saliva sullo sfintere di Adriana e inizia a spingere. Subito e' dentro di lei e le dice "sei completamente dilatata qui dietro. Questo e' allenamento continuo. Sei una vera Troia e mi piace scoparti questo culo di burro".
La scopa forte e decisa per parecchio tempo. Alla fine tira fuori il suo uccello scuro all'ultimo momento e i getti della sua sborra arrivano sulle sue natiche e sulla schiena. Io allora mi sdraio velocemente davanti ad Adriana e mi faccio fare un pompino veloce per venirle in bocca e baciarla con gusto.
Spettacolare! E' assolutamente fantastica.
Nei mesi a venire queste situazioni si susseguivano in continuazione. Io ero sempre piu' pazzo di Adriana e lei era sempre piu' mia complice.
Ma lei voleva andare oltre. Molto oltre per dimostrarmi il suo livello di fedelta' nei miei confronti.
Un giorno mi parla di sua figlia. Adesso ha 19 anni e viene da esperienze pesanti di sesso per strada gia' da quando aveva 16 anni e poi esperienze in locali di Lap Dance dove era riuscita a farla prendere per strapparla dalla strada e dove ancora si esibiva. Io rimango sorpreso della durezza di quei racconti le dico che mi dispiace. Ma lei dice che adesso si e' calmata e che non e' certo una vittima visto che certe scelte sono solo sue ma adesso con la Lap Dance e' meglio per tutti. Allora mi chiede se la puo' invitare per una settimana. "Adriana, dove vivi adesso e' veramente casa tua e puoi invitare tutte le persone che vuoi. A maggior ragione tua figlia"
Il giorno in cui arrivo' io ero fuori per lavoro in banca ma quando la vidi fuori in giardino in piedi e col costume da bagno pronta ad entrare in acqua rischiai un infarto. Adriana era li con me. "Ecco, lei e' mia figlia. Ha 19 anni anche se ne dimostra di piu'. Ed e' fatta proprio come voi maschi italiani immaginate le ragazze brasiliane"
Era una cosa pazzesca. Alta almeno un metro e 78 con gambe importanti che arrivavano ad un Bunda brasiliano che era imponente. Le natiche erano enormi e di forma perfetta. I seni piccoli e ben definiti come piace a me. Il viso non era bellissimo e la pelle un po' segnata dall'acne ma lo sguardo da troia che aveva compensava ampiamente.
Adriana mi tocca il cazzo e ride di gusto nel sentire che si era indurito in maniera consistente.
"E' proprio questo l'effetto che fa agli uomini mia figlia..."
Io mi vergogno della cosa perche' parliamo di sua figlia ma ero palesemente eccitato.
"Non preoccuparti Andrea, e' tutto normale. Vieni che te la presento"
Mi porta fuori e ci presentiamo. Io le do stupidamente la mano ma lei ride e mi abbraccia dandomi due baci sulle guance.
"Mia mamma dice che sei un porco ma che sei anche una brava persona". Quindi le aveva raccontato tutto di me. Adesso ero in imbarazzo.
Ma sua figlia se ne accorge e mi dice "Guarda che con me non devi sentirti in imbarazzo. Facevo la vita in strada a 16 anni scopando con tutti. A 17 sono entrata in un Club di Lap Dance dicendo tramite mia madre che ne avevo 18. Mi faccio toccare da ogni uomo nel Club e mi presto a giochi personalizzati coi clienti che pagano di piu'. Secondo te dovrei scandalizzarmi sapendo che ti piace andare a puttane come sono io o a trans o che scopi con mia madre con cui abbiamo fatto ben di peggio? Direi che non e' il caso"
Io non so cosa dire e Adriana mi dice "te la affido per questa notte. Trattala bene" e mi bacia sulla bocca prima di andare nella dependance.
Io rimango a bocca aperta ma sua figlia mi chiede di entrare in piscina insieme a lei. Mi spoglio e mi tuffo. Lei entra col costumino bianco che aveva ma appena si bagna si vede tutto. Io non capisco piu' nulla e lei mi bacia con la lingua. La tocco ovunque e solo con quel gesto sto per venire. Le chiedo di uscire e sul prato le tolgo il costume e la lecco ovunque. Sa di giovinezza. Sa di buono. Sa di giovane troia. Le infilo la lingua in quel culo da concorso e lei geme. Le lecco la fica ed e' un lago. Non resisto e la scopo ma dopo pochi minuti vengo. Dentro di lei. Sono un porco. E ne sono conscio. Un porco che ha trovato i suoi limiti. Troppo giovane ma soprattutto troppo bella e la situazione troppo perversa per non venire subito.
Lei mi dice di non preoccuparmi e che abbiamo la notte davanti.
In effetti scopiamo ancora e le cose vanno meglio.
La mattina dopo stessa scena della volta precedente con la mia amica trans.
Adriana entra in camera con la colazione. Siamo nudi a letto. Mi bacia toccandomi il cazzo barzotto del mattino e poi accarezza sua figlia sulle guance ma scende ad accarezzare il seno e la sua fica depilata. Mi guarda negli occhi e poi il mio cazzo che era diventato di marmo.
"Dai scopala. Non ti preoccupare. Sara' l'ultima volta. Poi non accadra' piu'. Io staro' a guardare"
Sto per venire solo per la perversione della cosa.
"Sei sicura?"
"Si"
Mi metto sopra di lei per leccarla. Lei si sveglia mugulando e vede la situazione.
"Ciao mammina. Buongiorno"
Io le entro dentro e la scopo con lei che aveva allargato oscenamente le gambe.
La scopo con dolcezza e la bacio. Sua madre osserva dal bordo del letto ma non dice nulla.
Io non resisto oltre e le vengo dentro. Sua figlia mi bacia in bocca e mi dice "e' stato bello ma adesso dedicati a mia madre. Ha vissuto situazioni molto difficili ma e' una donna fantastica"
Sua madre intanto aveva preso un asciugamano bagnato e le stava pulendo la fica e l'interno delle sue cosce infinite dal mio sperma.
Assurdo. Folle. Irripetibile.
Era l'estremo atto di sottomissione di Adriana nei miei confronti.
Oltre ogni limite. Che, pero', aveva voluto farmi superare.
E quello fece scattare qualcosa nella mia testa.
Dopo tre mesi chiesi ad Adriana di diventare la mia compagna. Mi ero innamorato di lei. Mi capiva e mi accettava per cio' che ero.
Trovammo una persona che si occupasse della Villa al suo posto.
Anche lei con ampie vedute, ovviamente...
Vivo in una bella villa nella parte sud di Aracaju, stato del Sergipe, nel Nordeste brasiliano.
Ora famosa fra i turisti per le sue belle spiagge ma da sempre, nella parte interna, segnata da poverta' e difficolta economiche anche legate alla siccita' del territorio.
Sono qui da cinque anni. Sono qui perche' ho avuto quello che nel mio mondo si definisce burnout: in parole povere il cervello fa Tilt e non riesci piu' a ragionare e ad agire in maniera corretta. Ero sposato con una moglie splendida e una figlia un po' border-line e un lavoro tanto ben remunerato quanto altamente stressante: gestivo un fondo di investimento specializzato in aziende High-growth.
Ero andato in tilt. Non ho mai iniziato a sniffare o ubriacarmi ma mi sfogavo col sesso. In maniera ossessivo-compulsiva.
Escort ma soprattutto trans. Piu' la situazione era trasgressiva e piu' mi ci buttavo. Non sto parlando di visite mensili o settimanali: parlo di atteggiamenti compulsivi. Che fosse notte o giorno o week end sentivo la necessita' di sballare con questi incontri. Sempre piu' estremi e sempre piu' border line con orge di trans o trans e donne con il sottoscritto al centro della scena. Le pagavo per accompagnarmi nei Club Prive'. Ero fuori controllo. Ne risenti' il lavoro e la mia relazione familiare. Mia moglie mi sbatte' fuori di casa e mia figlia aveva preso una brutta china tramite il web con apparizioni in web-cam e altro molto esplicite: di certo non per soldi visto il tenore di vita che le assicuravo ma per ribellione e suo piacere personale. Mia moglie (ex moglie...) ovviamente mi attribuiva la colpa anche di quello. La societa' di investimento statunitense per cui lavoravo fra Milano, Londra e New York mi fa capire che non ero piu' adatto al ruolo perché fuori controllo e mi liquida con una cifra che doveva servire a evitare qualsiasi forma di problema di immagine e legale: parliamo di diversi milioni di dollari che erano nulla comunque rispetto a cio' che facevo guadagnare loro in un anno.
Capii che quella vita per me era chiusa. Finita.
Divorzio legalmente lasciando la gestione della cosa al mio avvocato e me ne vado.
Potevo ripartire ovunque nel mondo vista la conoscenza delle lingue, i capitali e i miei skills ma decido di fare una scelta legata a mie conoscenze del lavoro precedente: vado in Brasile, nel Nordeste. Terra di contrasti assurdi fra l'entroterra piu' duro e povero e la costa ora conosciuta ai turisti per le sue belle spiagge.
Me ne aveva parlato piu' di un mio cliente italiano che aveva investito nei miei fondi.
Avevano attivita' di ogni tipo e, soprattutto, si divertivano senza troppi limiti a vivere li senza piu' vincoli familiari in Italia.
Li chiamo e decidiamo di incontrarci a Recife, sulla costa. Hanno i loro aerei privati e mi raggiungono nel luogo di villeggiatura cosi' stiamo un po' insieme. Beviamo, scopiamo e parliamo. Di cosa? Di cosa diavolo potevo fare in quella regione. Mi spiegano il tutto in maniera dettagliata e professionale. Ma mi spiegano anche che tipo di vita potrei fare senza moglie e figlia (troia a loro dire...) al seguito. Nella parte interna c'e' tanta poverta' e molti si spingono sulla costa per cercare miglior fortuna o lavoro ma non e' facile. "Se ti sai muovere bene ti puoi divertire". Io non voglio neppure sentire parlare di ragazzine cose simili: glielo dico. Sono un puttaniere e mi piace divertirmi ma niente ragazzine. Loro abbozzano un sorriso (pezzi di m...) e mi dicono che saro' io a sccegliere ma che li le cose sono molto diverse, anche col sesso, rispetto all'Europa.
Alla fine acquisisco la proprieta' di una Fazenda che si occupa di coltivare canna da zucchero. Parlo di una Fazenda di dimensioni che in Italia sarebbero improponibili. Piu' di 10 milioni di dollari di investimento e costi elevati di gestione. Non lo facevo per soldi: ne avrei fatti piu' investendo il mio capitale in borsa ma non cercavo quello. Per non ricascarci. Cercavo un qualcosa di completamente diverso. Quella Fazenda lo era.
Avevo due abitazioni. Una nella Fazenda, piu' spartana, dove soggiornavo durante le mie visite di controllo sulle attivita' ed un'altra ad Aracaju, sulla costa.
Di questa e della mia vita in quel luogo vi voglio raccontare.
La Fazenda era gestita dal figlio dei proprietari precedenti. Un ragazzo incredibilmente in gamba ed esperto del settore. Io capivo meno di zero di canna da zucchero ma lo aiutavo nella gestione finanziaria dell'azienda. I miei interventi erano molto limitati: una volta a trimestre.
Per il resto vivevo ad Aracujo. La villa era grande e arredata in stile europeo con oggetti di Design italiano come piace a me. Elegante ma non eccessiva. Lo stile prima di tutto. Avevo una piscina interna per il periodo delle piogge e una scoperta con accesso dal patio per il periodo secco. Non mi potevo certo lamentare.
Avevo bisogno di una persona che tenesse a posto la villa e che vivesse li 24 ore su 24 a parte un giorno di riposo settimanale.
Ed e' qui che, per i lettori piu' voraci di particolari legati al sesso, inizia la parte piu' interessante.
Su consiglio dei miei "amici" italiani che vivevano in quelle zone da anni, cerco qualcuno con caratteristiche ben precise. Ragazze o donne di bell'aspetto e anche decisamente aperte mentalmente sul sesso. Doveva essere cosi' petche' in quella casa ospitavo puttane e trans in continuazione. Capite bene che...
Le interviste di lavoro le facevo io. Parlo cinque lingue correntemente, fra cui
Il portoghese.
All'inizio tutto nella norma con domande sull'esperienza in cucina e nel saper tenere una casa come quella incluso il sapere gestire un budget per le spese correnti. La parte divertente era quando introducevo le altre "richieste". Dicevo che potevo girare nudo per casa o in piscina. Che ci sarebbero state ragazze o donne o trans ospiti di giorno o di notte. Anche in piu' persone. Che vivevo il sesso in maniera aperta e che, se mi andava, l'avrei praticato anche con la persona che volevo assumere. La paga era molto alta per quelle zone. Molto. Ma quasi tutte mi guardavano con occhi stupiti o schifati e se ne andavano. Cazzo! Mi avevano detto che c'era fame di lavoro e di una vita migliore ma proprio nessuno che sapesse cogliere quell'occasione. Lo so: sono un porco ma ero veramente "flippato" e di certo non ti riprendi solo cambiando nazione.
Dopo una settimana di vani tentativi incontro una donna di circa quarant'anni. Non era esattamente cio' che avevo in mente. Cercavo delle ventenni possibilmente strafighe per divertirmi.
Lei era molto carina di viso anche se trasandata nei capelli e senza trucco. Il fisico era non certo da stra-figa brasiliana perche' non superava il metro e sessantacinque ma il seno delle giuste proporzioni (non grande perche' non mi piace: mi piacciono i seni morbidi e di piccole dimensioni) e soprattutto il suo sedere delle giuste dimensioni (non il classico Bunda brasileiro imponente) che si faceva notare sotto il vestito semplice di cotone che indossava la rendeva molto interessante ai miei occhi.
Quando finisco di raccontare cio' che cerco lei non fa una piega. "Me lo aspettavo" mi dice. "Uomo che vive da solo, sulla cinquantina, italiano e benestante: siete tutti uguali..."
A quanto pare aveva gia' avuto richieste simili da altri maiali come me. O come i miei "amici" di cui sopra.
"Io ho superato da poco i quarant'anni, non sono quindi la classica ragazza giovane che cercate voi... uomini di mondo... in cerca di carne fresca. Pero' vengo da una realta' difficile. Fatta di poverta' e di sacrifici. Ho vissuto in casette minuscole con i miei compagni e mia figlia senza alcuna privacy se si doveva fare sesso (e quello ti garantisco che lo facevamo...) e con tanta violenza intorno. Per questo ho sempre fatto di tutto per cambiare le cose. Ho anche fatto la vita per alcuni anni, sulla costa dove ci sono i turisti stranieri. So cos'e' il sesso trasgressivo. Lo so bene. So anche adattarmi e lavorare sodo. A te va bene come sono, l'eta' che ho e i miei trascorsi?"
Quella donna si faceva sempre piu' interessante. Non solo aveva un bell'aspetto ma era intelligente e di certo ne aveva fatte di esperienze di vita. Anche border line. Mi andava bene: volevo lei.
Glielo dico apertamente e quando le comunico la sua paga mensile i suoi occhi iniziano a luccicare per l'emozione e diventano ancora piu' belli. Mi ringrazia e mi stringe la mano con trasporto.
"Pero' ti dovrai affidare a me al 100% e fare tutto quello che ti dico. Con me sarai al sicuro perche' odio la violenza e le persone che la praticano. In qualsiasi momento te ne potrai andare e io ti paghero' senza fare storie. Come ti ho spiegato, sul sesso, dovrai essere di ampie vedute. Bene: adesso fammi fare un paio di telefonate e poi usciamo. Ti devo sistemare per bene!" E le sorrido per non farla preoccupare.
"Ma... in che senso? Inizio subito? Non ho neppure la mia valigia."
"Lascia perdere la tua valigia. Da oggi si cambia tutto. Il tuo aspetto e il tuo guardaroba. Tutto!"
Lei mi guarda fra l'eccitato e il preoccupato e allarga le braccia.
La prendo per mano e le ripeto "fidati di me".
Saliamo sulla mia Porsche e andiamo in centro ad Aracaju.
Centro estetico migliore della citta' che esegue qualsiasi servizio di alto livello sulla persona. Trattamento completo per i capelli con un taglio piu' giovanile a caschetto, trattamento completo per il corpo dallo scrubbing all'esfoliante e a tutto il resto compreso un massaggio drenante e per finire una ceretta intima brasiliana per eliminare ogni pelo possibile nelle parti intime e un trattamento sbiancante per la zona della rosellina anale che e' molto in voga in Brasile. Rimane in quel centro per circa 4 ore e io ne approfitto per farle portare da un negozio di abbigliamento di livello della citta' un abito giusto per farle mettere qualcosa di pulito e nuovo.
Tutti mi conoscono ed eseguono cio' che chiedo.
Quando a meta' pomeriggio ritorno a prenderla e la vedo nella sala d'aspetto capisco che il potenziale che vedevo in lei era reale. Una bella donna di quarant'anni che adesso appariva decisamente desiderabile. Vedo che e' scalza e lei sorride "grazie per il vestito ma... ti sei dimenticato le scarpe..."
Sorrido e mi batto la mano sulla fronte.
Risaliamo in macchina e andiamo subito a prendere diverse paia di scarpe e vestiti di ogni tipo. Non pensate a Pretty Woman o cose simili. Parliamo di cose belle e di gusto ma semplici. Non doveva fare sfilate di moda ma gestire la mia casa.
Mi chiede se avevo delle preferenze sui colori dell'intimo ma sono veloce nel rispondere che puo' scegliere cio' che preferisce dato che in realta' avrebbe dovuto essere, in casa, senza biancheria intima. Mi guarda per qualche secondo e poi sorride "giusto. Non ci avevo pensato. Non fa una grinza..."
Prendiamo il tutto e lo carichiamo, a fatica, sui sedili posteriori della mia macchina sportiva.
Arrivati a casa l'aiuto coi vari pacchetti e lei mi ringrazia in tutti i modi possibili.
"Nessun problema Adriana, sei una bella donna e volevo solo valorizzare le tue doti ancora di piu'. Piuttosto dimmi: come e' stata la seduta con Fernanda al Centro Estetico con la ceretta intima?"
Lei scoppia a ridere e mi risponde velocemente "essendo il tuo Centro Estetico preferito dove porti le tue "conquiste" per sistemarle al meglio, non poteva che essere gestito da una vera troia come Fernanda! Mi ha detto che sei un puttaniere di fama riconosciuta in citta' ma che io non rientravo nella norma di chi le portavi a fare certi trattamenti. Ero una donna adulta e non una ragazza giovane e tantomeno un trans con un pendaglio in mezzo alle gambe e inoltre non ero particolarmente appariscente anche se affascinante. E nel dirlo mi tocca apertamente sulla fica aprendomi con due dita le labbra esterne per poi chinarsi e leccarmi il clitoride. Lo fa con maestria e io mi bagno dopo poco e lei, con un ghigno di soddisfazione in volto, mi infila un dito nella mia passera glabra e continua l'operazione con un secondo e un terzo dito e inizia a masturbarmi. Sapeva come fare e io inizio a godere. Lei si china su di me e mi bacia le labbra facendo passare delicatamente su di esse la sua lingua. Ci sa fare ed e' brava. Mi dice che pur essendo Bisex in realta' ama di piu' le donne. Si vede e... si sente! Mentre prosegue a scoparmi con due dita mi fa venire in maniera pazzesca con la sua lingua esperta sul clitoride. Urlo come una pazza e quando finisco di avere gli ultimi spasmi della venuta le prendo la testa e la bacio con passione e riconoscenza per come mi aveva fatto venire.
Lei mi guarda tutta seria e mi dice 'lui non se ne rende ancora conto ma Andrea, questa volta, ha trovato una donna con cui succedera' qualcosa di diverso da cio' che e' successo finora'.
Io scoppio a ridere e le rispondo che sono solo il nuovo giocattolo con cui scopare e divertirsi in casa sua.
Lei scuote il capo e mi dice 'vedrai' "
Io adesso divento pensieroso perche' Fernanda capisce le persone al volo. Non sbaglia praticamente mai.
Chissa' cosa voleva dire...
In casa le faccio vedere la sua dependance. Si affaccia sul giardino ed e' di fronte alla piscina esterna. Cucina super attrezzata, living room con impianto stereo e home theatre di qualita' elevata e schermo a Led da 85 pollici. Camera con letto matrimoniale. Tutto e' arredato con gusto e stile perche' all'inizio l'avevo pensata per i miei ospiti. Adesso sara' casa sua. Adriana ancora un po' e si mette a piangere dalla contentezza. Non crede ancora che sara' la sua nuova casa. Le confermo che e' cosi' ma le dico anche che io non sono Richard Gere ma una persona piena di difetti e di problemi.
Lei allora mi guarda negli occhi per qualche secondo e dice una frase che non uscira' mai dalla mia testa "quello che nel mondo da cui arrivi viene considerato perverso e sbagliato, nel mondo da cui vengo io e' considerato praticamente normale. Hai delle pulsioni forti in merito al sesso e alla trasgressioni ma non sei assolutamente una cattiva persona".
Adesso ero io che la guardavo a bocca aperta. Mia moglie mi aveva sbattuto fuori di casa. Mia figlia, che faceva la troia sul web e forse anche fuori dal web, mi diceva che ero un maiale e che era tutta colpa mia se la famiglia era rovinata. La multinazionale a cui avevo fatto guadagnare centinaia di milioni di dollari mi aveva liquidato dall'oggi al domani. Questa sconosciuta in poche ore mi stavo dando di nuovo fiducia in me stesso.
"Vedi Andrea, se posso chiamarti col tuo nome e non preferisci essere chiamato Signore o altro, il fatto che tu ami scopare con ragazze o trans e cerchi di avere in casa tua una donna che sia tua complice e che scopi con te non significa che tu sia una cattiva persona. Cattive persone sono altre e io ne ho incontrate. Piu' avanti ti raccontero' di queste cose e di mia figlia e di mia sorella coi suoi figli. Capirai molte cose.
Adesso vai a fare un bel bagno in piscina che io sistemo i miei nuovi vestiti e poi posso iniziare a occuparmi della casa e di te. "
Io la saluto e mi dirigo direttamente in piscina visto che era di fronte alla sua nuova abitazione.
Nuoto, completamente nudo, per un quarto d'ora come faccio di solito e quando sto per uscire vedo Adriana con il mio accappatoio in mano.
Esco e lei me lo porge con gentilezza.
"Lascia fare che ti aiuto io" mi dice.
Mi asciuga lei e alla fine indugia sul mio cazzo e le mie palle tramite la stoffa di spugna di cotone. Ho un'erezione e lei sorride. "Allora ti piace se ti tocco...". Molto, le rispondo.
Lei si inginocchia sull'erba del giardino inglese intorno alla piscina e me lo prende in bocca. Ci sa fare. Di cazzi ne ha succhiati tanti a quanto pare. Le prendo la testa ma non per forzare le cose ma perche' mi va di sentire la sua pelle e i suoi capelli tagliati di fresco. Lei lo capisce che da me non avra' mai violenze e credo fosse quello il regalo piu' bello che le potessi fare. Piu' dei vestiti, dei soldi e della sua nuova casa.
Usa la lingua in maniera divina e io esplodo nella sua bocca dopo pochi minuti.
L'aiuto a rialzarsi e sempre tenendole la testa fra le mani la bacio per sentire il sapore del mio liquido seminale e per farle capire chi sono.
Ci baciamo a lungo. In profondita'. Passandoci la mia crema da una bocca all'altra.
Alla fine le dico "mi piaci veramente. Sei esattamente cio' che stavo cercando".
" mi piaci anche tu Andrea ma, non preoccuparti, so qual'e' il mio ruolo e il fatto che mi sia inginocchiata davanti a te per prendere in bocca il tuo seme era per farti capire che so perfettamente cosa ti aspetti da me. E io ti daro' tutto cio' che le tue fantasie ti fanno desiderare. Anche le piu' nascoste e border line".
Io ero al settimo cielo. La bacio ancora e le dico di spogliarsi e fare un bagno con me. Lei mi risponde che la piscina era mia ma io le faccio capire che la piscina era nostra e che doveva usarla quando voleva senza chiedere nulla.
Si spoglia velocemente e la vedo nuda per la prima volta con una fica di donna adulta e aperta ma completamente rasata e liscia per renderla ancora piu' esposta. Il suo sedere e' uno spettacolo per la sua morbidezza e forma. Glielo faccio notare e lei annuisce soddisfatta. Entriamo in piscina insieme e nuotiamo un po' per poi giocare schizzandoci addosso l'acqua e ridendo della cosa. Dove si tocca ed e' meno profondo la stringo a me e la tocco ovunque. Con entrambe le mani le tocco le natiche e infilo un dito nel suo buchetto. E' aperto e dilatato. In Brasile il sesso anale e' norma e non ne sono sorpreso. Ma eccitato si. Lei si fa fare tutto e sorride soddisfatta quando sente la mia erezione. La sollevo fuori dall'acqua e la adagio sul bordo piscina. Esco anch'io e la sposto sull'erba soffice del prato. Le allargo le gambe e la penetro. Con facilita'. E' una donna che ha fatto di tutto nella vita e la sua fica ne e' testimone. La scopo con passione e la bacio e sento che le piace. E' bagnata fradicia dentro e adesso il mio cazzo scorre quasi senza alcun attrito. Mi piace da impazzire e lei lo capisce. Mi guarda con degli occhi che trasmettono passione e godimento.
Si sfila da me non capisco perche'. In un secondo si mette a pecorina sul prato e mi dice di entrarle nel secondo canale perche' e' come una seconda fica e mi piacera'. Dio mio se mi piaceva! Sono entrato senza sforzo alcuno. Non ho un cazzo da 30 centimetri ma sono comunque 22 centimetri e largo in circonferenza. La scopo godendomi ogni stoccata nel suo culo facendolo uscire completamente e poi rientrando. Quando non ce la faccio piu' le chiedo dove volesse che venissi e lei mi dice di venirle dentro. Per marcare la mia proprieta' sul suo corpo. A quelle parole esplodo nella sua cavita' anale ma, non contento, lo infilo di nuovo nella sua fica con i residui di sperma e mi accascio su di lei.
La bacio e le dico "tu adesso sei mia per sempre" e lei mi guarda pensierosa e mi risponde "certo che sono tua ma dire 'per sempre' puo' essere impegnativo"
Era bella ed era una persona intelligente e, anche se la conoscevo da meno di un giorno, mi fidavo di lei.
Forse era questo che voleva dire Fernanda. Non sbaglia mai.
Mi da un ultimo bacio e mi dice "vedi, ti ho dimostrato subito oggi che so cosa ti aspetti da me e non sono qui per farmi strane idee o approfittarmi di te"
Si alza e mi chiede di farmi vedere la villa per capire dove sono le cose e iniziare subito.
Va in cucina e si mette a preparare e mi chiede se c'erano ospiti. Mi ero dimenticato! Una mia amica trans veniva a cena quella sera. Glielo dico e quasi mi vergognavo di rompere quell'atmosfera. Lei se ne accorge subito e mi dice "Andrea, io non sono qui per cambiare le tue abitudini. Ma per assecondarle. Preparo qualcosa per voi e starete bene questa sera". Io non so piu' cosa dire.
L'ospite arriva verso sera e subito ci accomodiamo a tavola non prima di avere sorseggiato una Caipirina preparata per noi da Adriana che mi fa l'occhiolino.
Gustiamo una cena deliziosa e mentre Adriana rassetta la cucina noi usciamo in piscina.
Beviamo ancora qualcosa sui lettini e poi ci spogliamo per scivolare in piscina. Ha un cazzo splendido che le prendo subito in mano per farlo indurire. Lei fa altrettanto col mio e iniziamo a baciarci per poi decidere di uscire e proseguire sul grande lettino circolare da giardino accanto alla piscina. Ci succhiamo a vicenda per circa dieci minuti ed esploriamo con la lingua i nostri orifizi anali. In quel momento Adriana esce e bacia entrambi augurandoci la buona notte e ritirandosi nella dependance da cui, comunque, poteva osservare tutto cio' che succedeva. Noi proseguiamo a succhiarci i cazzi in un 69 fantastico e poi il trans si mette dietro di me per penetrarmi perche' sa che e' cio' che amo fare con lei. Ha un cazzo di dimensioni ragguardevoli con la cappella piu' piccola e una base che si allarga parecchio. Mi scopa in varie posizioni e alla fine viene sulle mie natiche con getti di sborra densa e bianca. Mi bacia e mi fa venire nella sua bocca o almeno per quel poco liquido seminale che era rimasto nelle mie palle dopo le due scopate del pomeriggio con Adriana.
Un bagno veloce in piscina e andiamo nel mio letto.
La mattina dopo la scena e' fantastica e indimenticabile.
Adriana, senza chiedere nulla, ha preparato la colazione ed entra in camera mia col vassoio. La mia amica trans e' ancora mezza addormentata con un'erezione mattutina da paura e anch'io non sono da meno.
Adriana sorride e guardandomi fisso negli occhi prende in bocca il cazzo del trans e gli fa un pompino incredibile. Io mi sto masturbando e il trans apre gli occhi e capisce che non sono io a prendere in bocca il suo uccello ma Adriana.
Le dice, scherzando, che e' una vera troia e che e' molto brava "sei brava quasi cone un Viado a fare pompini!"
Allora la fa salire sul letto e le solleva il vestitino di cotone che indossava. Quando vede che e' senza intimo si arrapa ancora di piu' e la fa mettere a pancia in giu' sul mio letto. Si mette a cavalcioni su di lei e le sussurra all'orecchio "hai un culo favoloso e te lo voglio sfondare. Sei molto bella ma a me la fica non piace. Mi piace il cazzo e il culo. Posso?"
Senza aspettare risposta le appoggia la cappella su cui aveva appena sputato della saliva sullo sfintere di Adriana e inizia a spingere. Subito e' dentro di lei e le dice "sei completamente dilatata qui dietro. Questo e' allenamento continuo. Sei una vera Troia e mi piace scoparti questo culo di burro".
La scopa forte e decisa per parecchio tempo. Alla fine tira fuori il suo uccello scuro all'ultimo momento e i getti della sua sborra arrivano sulle sue natiche e sulla schiena. Io allora mi sdraio velocemente davanti ad Adriana e mi faccio fare un pompino veloce per venirle in bocca e baciarla con gusto.
Spettacolare! E' assolutamente fantastica.
Nei mesi a venire queste situazioni si susseguivano in continuazione. Io ero sempre piu' pazzo di Adriana e lei era sempre piu' mia complice.
Ma lei voleva andare oltre. Molto oltre per dimostrarmi il suo livello di fedelta' nei miei confronti.
Un giorno mi parla di sua figlia. Adesso ha 19 anni e viene da esperienze pesanti di sesso per strada gia' da quando aveva 16 anni e poi esperienze in locali di Lap Dance dove era riuscita a farla prendere per strapparla dalla strada e dove ancora si esibiva. Io rimango sorpreso della durezza di quei racconti le dico che mi dispiace. Ma lei dice che adesso si e' calmata e che non e' certo una vittima visto che certe scelte sono solo sue ma adesso con la Lap Dance e' meglio per tutti. Allora mi chiede se la puo' invitare per una settimana. "Adriana, dove vivi adesso e' veramente casa tua e puoi invitare tutte le persone che vuoi. A maggior ragione tua figlia"
Il giorno in cui arrivo' io ero fuori per lavoro in banca ma quando la vidi fuori in giardino in piedi e col costume da bagno pronta ad entrare in acqua rischiai un infarto. Adriana era li con me. "Ecco, lei e' mia figlia. Ha 19 anni anche se ne dimostra di piu'. Ed e' fatta proprio come voi maschi italiani immaginate le ragazze brasiliane"
Era una cosa pazzesca. Alta almeno un metro e 78 con gambe importanti che arrivavano ad un Bunda brasiliano che era imponente. Le natiche erano enormi e di forma perfetta. I seni piccoli e ben definiti come piace a me. Il viso non era bellissimo e la pelle un po' segnata dall'acne ma lo sguardo da troia che aveva compensava ampiamente.
Adriana mi tocca il cazzo e ride di gusto nel sentire che si era indurito in maniera consistente.
"E' proprio questo l'effetto che fa agli uomini mia figlia..."
Io mi vergogno della cosa perche' parliamo di sua figlia ma ero palesemente eccitato.
"Non preoccuparti Andrea, e' tutto normale. Vieni che te la presento"
Mi porta fuori e ci presentiamo. Io le do stupidamente la mano ma lei ride e mi abbraccia dandomi due baci sulle guance.
"Mia mamma dice che sei un porco ma che sei anche una brava persona". Quindi le aveva raccontato tutto di me. Adesso ero in imbarazzo.
Ma sua figlia se ne accorge e mi dice "Guarda che con me non devi sentirti in imbarazzo. Facevo la vita in strada a 16 anni scopando con tutti. A 17 sono entrata in un Club di Lap Dance dicendo tramite mia madre che ne avevo 18. Mi faccio toccare da ogni uomo nel Club e mi presto a giochi personalizzati coi clienti che pagano di piu'. Secondo te dovrei scandalizzarmi sapendo che ti piace andare a puttane come sono io o a trans o che scopi con mia madre con cui abbiamo fatto ben di peggio? Direi che non e' il caso"
Io non so cosa dire e Adriana mi dice "te la affido per questa notte. Trattala bene" e mi bacia sulla bocca prima di andare nella dependance.
Io rimango a bocca aperta ma sua figlia mi chiede di entrare in piscina insieme a lei. Mi spoglio e mi tuffo. Lei entra col costumino bianco che aveva ma appena si bagna si vede tutto. Io non capisco piu' nulla e lei mi bacia con la lingua. La tocco ovunque e solo con quel gesto sto per venire. Le chiedo di uscire e sul prato le tolgo il costume e la lecco ovunque. Sa di giovinezza. Sa di buono. Sa di giovane troia. Le infilo la lingua in quel culo da concorso e lei geme. Le lecco la fica ed e' un lago. Non resisto e la scopo ma dopo pochi minuti vengo. Dentro di lei. Sono un porco. E ne sono conscio. Un porco che ha trovato i suoi limiti. Troppo giovane ma soprattutto troppo bella e la situazione troppo perversa per non venire subito.
Lei mi dice di non preoccuparmi e che abbiamo la notte davanti.
In effetti scopiamo ancora e le cose vanno meglio.
La mattina dopo stessa scena della volta precedente con la mia amica trans.
Adriana entra in camera con la colazione. Siamo nudi a letto. Mi bacia toccandomi il cazzo barzotto del mattino e poi accarezza sua figlia sulle guance ma scende ad accarezzare il seno e la sua fica depilata. Mi guarda negli occhi e poi il mio cazzo che era diventato di marmo.
"Dai scopala. Non ti preoccupare. Sara' l'ultima volta. Poi non accadra' piu'. Io staro' a guardare"
Sto per venire solo per la perversione della cosa.
"Sei sicura?"
"Si"
Mi metto sopra di lei per leccarla. Lei si sveglia mugulando e vede la situazione.
"Ciao mammina. Buongiorno"
Io le entro dentro e la scopo con lei che aveva allargato oscenamente le gambe.
La scopo con dolcezza e la bacio. Sua madre osserva dal bordo del letto ma non dice nulla.
Io non resisto oltre e le vengo dentro. Sua figlia mi bacia in bocca e mi dice "e' stato bello ma adesso dedicati a mia madre. Ha vissuto situazioni molto difficili ma e' una donna fantastica"
Sua madre intanto aveva preso un asciugamano bagnato e le stava pulendo la fica e l'interno delle sue cosce infinite dal mio sperma.
Assurdo. Folle. Irripetibile.
Era l'estremo atto di sottomissione di Adriana nei miei confronti.
Oltre ogni limite. Che, pero', aveva voluto farmi superare.
E quello fece scattare qualcosa nella mia testa.
Dopo tre mesi chiesi ad Adriana di diventare la mia compagna. Mi ero innamorato di lei. Mi capiva e mi accettava per cio' che ero.
Trovammo una persona che si occupasse della Villa al suo posto.
Anche lei con ampie vedute, ovviamente...
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