Storia vera: mia moglie in un villaggio turistico (seconda parte)
di
Terzosesso
genere
tradimenti
(Parte seconda: leggere la prima parte per comprendere meglio).
Siamo veramente pieni di alcool in corpo. Sia mia moglie che ridacchia beata mentre macchie di sperma le imbrattano le mutandine dopo che era stata scopata nel secondo canale da Pietro, sia il sottoscritto che aveva lo stesso problema dopo avere indossato gli slip del costume subito dopo la fellatio con Sara.
Anche i nostri amici erano in preda ai "fumi" del Rum bevuto dal pomeriggio in avanti.
Decidiamo allora di lasciarci per quella sera e ci diamo appuntamento per la mattina successiva alla solita spiaggia dove ci eravamo incontrati.
Ci mettono a disposizione il loro autista locale per ritornare nel nostro piccolo hotel distante qualche chilometro dal loro.
Arrivati in camera ci spogliamo e ci alterniamo sotto la doccia: troppo piccola per farla insieme...
Ci buttiamo nel letto e spegniamo la luce. Io pero' non ho pace al pensiero di quello che ho scoperto e visto questa sera.
"Simona, ti va di parlare?".
Dopo un attimo di silenzio sento che mi risponde con voce bassa e calma "certo Andrea, sapevo che me lo avresti chiesto".
"Simona... ascolta... prima per me e' stato un colpo allo stomaco sentire che hai ammesso davanti a me e ai nostri amici che mi hai tradito negli anni. E' come se si fosse incrinata l'immagine che ho sempre avuto di te. Dopo 25 anni. Durante il viaggio del nostro venticinquesimo anniversario. Non e' stato semplice abbozzare per non farmi vedere debole da tutti voi".
"Andrea, amore mio, lo so. Lo so perfettamente. E l'ho apprezzato tantissimo, perche' so come sei fatto. Introverso, timido, spesso remissivo. Ti amo e mi fai arrabbiare per gli stessi motivi. Volevi la moglie timida e riservata e ti ho accontentato per anni. Ma non hai mai avuto il coraggio di parlarmi delle tue pulsioni. Della tua voglia di trasgredire col sesso. Di chiedermi cosa volessi veramente. Tu andavi a puttane. Tu andavi a Trans. Probabilmente non solo per scopare ma anche per farti scopare da loro. Per i tuoi trascorsi di ragazzo quando hai avuto tante esperienze coi compagni di collegio e con qualche prete, come mi avevi confessato. Ti e' rimasta dentro l'idea di queste cose. Guarda che lo sapevo. I tuoi boxer sporchi di sperma seccato nel cestone. Magliette che odoravano di profumi femminili dozzinali. Sapevo ma non ti ho mai detto nulla. Ti amo per quello che sei e l'ho accettato.
Ma sono una persona. Con dei sentimenti. E delle voglie. E ad un certo punto mi sono lasciata andare anch'io".
Mi sentivo male ad ascoltare le sue parole. Mi sentivo un coglione. ERO stato un emerito coglione. Chissa' chi mi credevo di essere. Capivo perfettamente cio' che mi diceva e cominciavo a comprendere i suoi tradimenti che poi, in realtà, erano degli sfoghi a delle pulsioni non comprese da ne in primis. Lei mi aveva tradito negli anni ma era una conseguenza del mio comportamento da marito stupido e incapace di comprenderla.
"Posso chiederti quante volte mi hai tradito e con chi, negli anni?"
"Certo che puoi. Dopo questa sera direi che di segreti non avrebbe senso averne ancora. Mi hai vista in certe condizioni e ti ho detto certe cose. Tanto vale parlarti liberamente.
Caro Andrea, per me sarai sempre la persona che ho amato e che ho sposato tanti anni fa. Tu potrai decidere di non amarmi piu' e rifarti una vita visto che non sono piu' la moglie timida e riservata che credevi di avere al tuo fianco.
Non ti ho mai "tradito" in senso stretto: ho scopato con altri uomini e con donne anche. Cercavo di provare cio' che tu provavi con le tue scappatelle a sfondo sessuale: la trasgressione; l'andare oltre. All'inizio per rabbia e frustrazione e poi per piacere. Te lo dico apertamente Andrea: mi piace VERAMENTE! Godo a fare certe cose. Le faccio da anni. Scopo. Mi faccio scopare. Mi piace succhiare i cazzi di persone diverse. Mi piace sentirli dentro di me. Quando mi hanno deflorato analmente la prima volta ho provato un dolore pazzesco. Poi di meno, la seconda volta. Poi ha cominciato a piacermi. Alla fine ero io che cercavo cazzi di grosse dimensioni per farmi aprire sempre di piu'. Come tu probabilmente cercavi nei Trans che frequentavi. Amore mio: lasciavi nell'elenco dei siti visitati su Google Chrome tutte le tracce dei siti di annunci Trans che visitavi e vedevo che cercavi gli annunci di Trans con cazzi di grosse dimensioni. Sei un porco, Andrea. Sei un maiale che fin da ragazzino ha avuto esperienze con altri ragazzini in collegio e poi con prelati. Non ti e' mai andata via questa cosa. Anche se ti piacciono le donne, soprattutto mediterranee come me. Ma io ho scoperto di essere una donna a cui piace scopare: me l'hai fatto scoprire tu. Ho fatto esperienze anche con donne. Con mie amiche che non sapevo essere bisex. Non lo sapevo neppure io di esserlo. E mi piace. Mi piace leccare una fica e la rosellina anale di una donna e mi piace essere leccata. Fra donne si parla, Andrea. Ci si confida di cose molto intime. E ci si dice la verita'. Voi uomini parlate solo di cio' che vorreste fare. Di come vorreste apparire. Noi parlando, invece, capiamo chi abbiamo di fronte. Quanta frustrazione anche nelle mie amiche. Quanti tradimenti con puttane e trans anche per loro. Quanta voglia, Andrea. TANTA voglia di rivalsa e di curiosita' e di provare cose nuove e di buttarsi e di sentirsi desiderate. E dalle chiacchiere si passa anche ai fatti. Ci lasciavamo andare. Rispondevamo alle avances degli uomini invece di allontanarli. E si scopava, Andrea. Si scopava. Tanto e in tante maniere diverse. Te lo confermo, visto che questa sera e' stato detto da Sara: il mio secondo canale e' completamente dilatato. Ho avuto esperienze con due uomini insieme. Ho avuto esperienze con mie amiche e i loro compagni perche' frequentano i Club Prive' e me lo raccontavano e mi facevano venire voglia e io scopavo con loro, senza limiti e senza taboo. Ha ragione Sara, che tra l'altro mi piace per la sua simpatia e la sua apertura mentale, quando mi definisce una Troia. Lo sono nel senso che mi piace veramente scopare. Lo ripeto: se vuoi ci possiamo lasciare ma ricorda che io ti amo per quello che sei realmente. Inclusi i tuoi difetti. Incluse le tue pulsioni border-line."
Io ascoltavo senza fiatare. Assorbivo le sue parole e le facevo mie. Capivo. Non ero piu' arrabbiato o deluso come prima. Adesso capivo. E, stranamente, lo accettavo.
Simona allora prosegui' "vedo che ci stai pensando. Con calma. Come sempre fai con le cose importanti. E questo mi piace. Un'ultima cosa. Questa sera tu eri eccitato. Il tuo cazzo esplodeva nel costume mentre mi guardavi col culo per aria a farmi scopare e poi sodomizzare da Pietro. Sii sincero. Tu stavi godendo. Non eri arrabbiato o sconsolato. Sii sincero."
Quello che diceva era la sacrosanta verita'. Non potevo fingere con lei e soprattutto non volevo piu' fingere con lei.
"E' vero Simona. Strano da morire. Assurdo. Folle. Ma vero. Il pugno nello stomaco e' stato forte quando ti sei voltata verso di me per dirmi che mi tradivi da anni ma poi l'eccitazione ha preso il sopravvento. Anche io ti amo. Per quello che sei."
Lei si avvicino' e ci baciammo.
Le chiesi se potevo guardarle il suo secondo canale. Lei mi sorrise e si mise a pecorina sul letto. Le allargai le natiche abbondanti di donna mediterranea che aveva e aprii la sua rosellina anale. Santiddio! Era veramente dilatata. Sputai nel buchetto e infilai tre dita senza alcun problema.
"Non male, vero? Te lo dicevo che mi piace scopare da dietro. Mi dicono che e' come una seconda fica".
Che troia! Mia moglie. Una vera Troia. Mi dice quelle frasi come se fosse la cosa piu' normale da dire a suo marito. Incredibile. Ma continuo a fare scivolare le mie dita nel suo culo aperto di donna matura. "Ti piace come sono, Andrea? Vuoi fare altro?"
Si, volevo. Adesso mi sembrava di essere con quelle puttane con cui mi piace andare. Tolgo l'asciugamano dai fianchi e il mio uccello e' duro. Sputo ancora una volta sul buco aperto di mia moglie e appoggio la mia cappella al suo sfintere. Entra senza alcuna fatica. Mi accoglie con facilita'. E' veramente come scopare una fica da quanto e' largo.
"Simona, mi fa impazzire scoparti li dietro. Se penso che non l'ho mai fatto mi fa sentire un vero imbecille. Cercavo quello di altre perche' credevo che non lo avresti accettato. Posso chiederti il cazzo piu' grosso che hai preso quanto era rispetto al mio?"
Lei ridacchia e intanto si gode il mio movimento dentro di se. "Beh, oggi il mio massaggiatore aveva un cazzo veramente grosso. Ci ha detto che era di 26 centimetri e molto largo in circonferenza. E' mi ha aperta veramente bene. Mi ha fatto godere e quando se n'e' accorto e' per quello che e' venuto li. Pero' ne avevo presi di simili anche negli anni passati. Magari non piu' grossi, ma di quelle dimensioni si. La novita' e' stata legato al fatto che fosse di colore. Non avevo mai scopato un ragazzo o uomo di colore e la cosa mi ha eccitata da morire"
A quelle parole io mi indurisco ancora di piu' ed esplodo nel suo culo magnifico dopo pochi secondi.
"Lo vedi Andrea? Appena ti racconto cose che ho fatto invece di rimanerci male ti ecciti ancora di piu' e vieni a piu' non posso. Sei un vero maiale ma io ti amo anche per questo. E tu a quanto pare ami me per quella che sono. Sono una troia anche se non ho mai accettato soldi, ma regali si, e questo ti eccita da morire perche' tu ami andare con puttane e trans. Ammettilo!"
E' cosi' e me ne ero reso conto da quel pomeriggio. Da queste ultime cose. Io mi eccitavo a sentire o vedere mia moglie che faceva certe cose.
Lei allora si infila il dito medio nel culetto impregnato del mio sperma e me lo infila in bocca. Io lo succhio di istinto e la vedo sorridere. "Sei un porco senza limiti Andrea. Come io sono una troia. Da adesso divertiamoci insieme invece di fare le cose di nascosto".
Assolutamente si. La lecco li dietro mentre il mio seme le cola sulle cosce e poi la bacio. Lei ride ma sta al gioco. "Sempre insieme, Simona. Sempre insieme".
La mattina successiva incontriamo di nuovo i nostri amici al punto stabilito.
"Allora? Vi siete parlati ieri sera? Vi siete chiariti o avete deciso di lasciarvi?"
Noi ci guardiamo e Simona prende l'iniziativa di rispondere "abbiamo parlato parecchio. Ci siamo chiariti entrambi. Andrea, amici cari, e' molto piu' porco di quanto voglia far trasparire. Da ragazzino ha fatto le sue prime esperienze coi suoi coetanei e con alcuni prelati e preti laici nel collegio che ha frequentato dalla prima media fino alla fine del liceo. Queste cose lo hanno segnato e da anni frequenta puttane a pagamento e soprattutto Trans per sfogare certe sue voglie. Io, l'ho ammesso apertamente ieri, scopo da altrettanti anni in giro sia con uomini sia a volte con donne". Io abbasso il capo a sentire quelle parole e arrossisco. Un conto e' dire certe cose fra di noi e altra cosa e' condividerle con altri.
Loro invece non si scompongono e sorridono con aria complice.
Sara si avvicina a noi e ci dice sotto-voce "se le cose stanno cosi' e vi accettate per cio' che siete veramente senza piu' nascondervi dietro la maschera del perbenismo, credo che ci divertiremo. Molto. " e conclude la frase baciando Simona sulla bocca. Che contraccambia. Niente di profondo ma... eravamo in spiaggia!
Pietro a sua volta si avvicina a me e ci dice "Pietro, amico mio. A sentire cosa hai fatto da ragazzino mi ha fatto diventare duro l'uccello. Dimmi che e' tutto vero..."
Io arrossisco ancora e gli confermo che era vero cio' che aveva confessato mia moglie.
Le prime cose fatte era all'inizio della puberta' con i miei compagni di collegio. I giornaletti porno che usavano allora. Le prime seghe di nascosto. La scoperta dell'eiaculazione. Le seghe fatte agli altri. Le prime fellatio. Il sentire lo sperma in bocca. Farsi aprire il culetto le prime volte. Goderne. Gli approcci di alcuni prelati e i giochi che si fanno sempre piu' spinti. Le dilatazioni anali sempre piu' importanti.
In quel momento guardo gli slip del costume di Pietro e il suo cazzo non solo faceva fatica a stare nell'elastico ma una macchia di liquido pre-cum era in bella mostra. Ah pero'!
"Andrea, mi hai fatto eccitare al pensiero di voi ragazzini che giocavate coi vostri giovani cazzi non solo con la bocca ma anche coi vostri culetti stretti e sodi. Avrai gia' capito da ieri che sono un porco e ho fatto di tutto. Anche io godo ad andare a trans e non mi sono fatto mancare niente ad esperienze con loro. Inclusa la presenza di mia moglie che non si e' mai tirata indietro a scopare insieme a loro. Se ti va di provare qualcosa di forte questa sera vi vogliamo ospitare nella nostra suite. Ci sara' un ospite che tua moglie gradira' parecchio. Ma, forse, anche tu. Se ti lascerai andare..."
Io guardo Simona e lei ha gli occhi che luccicano all'idea di una serata border-line con i nostri amici e ormai complici di trasgressione mentre Sara le fa scivolare una mano dai suoi fianchi all'incavo dei suoi glutei mentre i beach-boys della spiaggia ridono della cosa e ci dicono oscenita' varie in inglese facendo continue allusioni al loro big-bamboo.
Sara e Simona se ne fregano bellamente e rimangono in quella posizione mentre mia moglie prende l'iniziativa accettando l'invito.
I nostri amici ci invitano a cena nel bellissimo ristorante del loro Hotel dove iniziamo a bere non solo vino (in Jamaica molto costoso) ma anche tanto Rum.
Quando saliamo in camera siamo gia' alticci ma Pietro ci versa ancora del Rum dal bar che avevano in camera.
Sara bacia con la lingua mia moglie che contraccambia altrettanto voluttuosamente. Io guardo estasiato e lei se ne accorge e mi sorride compiaciuta. Sara la tocca fra le gambe e lei le allarga per aiutarla nell'impresa.
Pietro allora capisce che le due donne sono pronte per la sorpresa della serata.
Manda un messaggio dal suo cellulare e socchiude la porta.
Io non capisco chi o cosa debba arrivare ma non dovro' aspettare molto.
Dopo cinque minuti vediamo entrare John, l'autista che ci accompagnava durante i vari spostamenti sull'isola.
Era un ragazzo intorno ai trent'anni dal fisico massiccio e dai modi riservati.
Pietro gli dice di entrare e lui vede chiaramente la scena delle nostre mogli che continuano a baciarsi e toccarsi. Non si scompone di un millimetro e si tocca con lentezza la patta dei pantaloni.
Sara si stacca dalla bocca di mia moglie e lo invita ad avvicinarsi. Non si fa certo pregare e bacia Sara con la lingua che entra nella sua bocca quasi a volerla scopare. Poi passa a mia moglie. Stessa scena di prima.
Sara allora si inginocchia davanti a lui e gli tira giu' la zip dei pantaloni per infilare dentro la sua mano. Lo guarda negli occhi dal basso e con aria da monella gli tira fuori l'uccello ancora a riposo. Mia moglie ha la bocca spalancata. Io anche. Nessuno di noi aveva mai visto niente di simile.
Sara si alza contenta della nostra reazione e gli slaccia la cintura per slacciare e far scendere a terra i suoi pantaloni. Gli sbottona la camicia e lo aiuta a toglierla. Cristo santo! Era impressionante. Circa un metro e novanta di altezza con una massa muscolare da atleta e una vera e propria proboscide in mezzo alle gambe.
Pietro sorride e mi dice all'orecchio "non abbiamo possibilita' alcuna di competere con lui. Solo assecondarlo. Per le nostri mogli sara' come un dio pagano e noi godremo di cio' che loro faranno e ci concederanno di fare. Lasciati andare e goditela."
Le nostre mogli adesso erano entrambe inginocchiate davanti al suo cazzo a riposo e lo leccavano con gusto. Due donne mature che si comportavano da ragazzine assatanate. Leccavano la cappella e si dedicavano a quelle palle enormi come fossero frutti maturi da assaporare. Per leccare la sua cappella gli tiravano giu' la pelle del suo cazzo enorme. E questo iniziava a fare effetto sull'uomo che le guardava con sguardo impassibile e dominante.
In poco tempo la sua cappella non era rivolta in basso ma svettava prepotente contro i suoi addominali.
Io ero quasi intimorito, nella mia normalità, davanti a tanta possenza.
Le nostre mogli non capivano piu' nulla e continuavano a masturbarlo e a leccarlo mentre lui le esplorava con le sue mani che avevano la dimensione di due badili. Con le dita le penetrava per farle bagnare. Il suo dito medio era grande come il mio cazzo!
Non parlava mai. Era di ghiaccio e il fatto che continuasse ad indossare gli occhiali scuri lo rendeva ancora piu' dominante e attraente agli occhi delle due donne. Era il loro semi-dio e avrebbero fatto tutto per lui. E lo sapeva.
Prende Sara e la fa appoggiare allo schienale del divano a pancia in giu'. La tocca da dietro e senza dire nulla le entra nella fica fino in fondo. Stiamo parlando di un membro di circa 28 centimetri e largo come il polso di un uomo. Lei emette un gemito e apre la bocca. Lui inizia piano e poi aumenta il ritmo. Non e' mai violento ma la scopa in profondita' e con regolarita'. Lei gode e gode e gode. Mia moglie va dall'altra parte del divano e la bacia con passione. John osserva la scena e senza dire nulla fa mettere Sara carponi sulla moquette e fa mettere nella stessa posizione mia moglie. Sono appiccicate l'una all'altra. Lui si mette dietro di loro e le scopa alternando i colpi del suo maglio di carne scura come a sancirne il possesso. Sara dopo circa mezz'ora viene urlando e si sdraia a terra.
John allora tira fuori da lei il suo cazzo enorme e nero e luccicante di umori e Pietro mi invita a seguirlo.
Si avvicina e lo prende in mano. Lo masturba e gli tocca le palle. John si lascia fare tutto in silenzio e senza scomporsi. Pietro ha il cazzo duro all'inverosimile. Il mio si indurisce e mia moglie se ne accorge. "Andrea, porcellino mio, fammi un favore. Toccalo anche tu e poi, quando vuoi, aiutalo a entrare dentro di me. Voglio che sia tu a farlo. E voglio che tu sia sotto di me a guardare da vicino."
Io eseguo e lo masturbo e gli tocco quelle palle enormi e mi eccito. Lo ammetto. Pietro, quel porco, allora mi tocca e mi masturba. Lo lascio fare. Non ho piu' limiti. Godo il momento.
Gli prendo il cazzo e lo aiuto ad entrare dentro mia moglie. Anche lei mugola e apre la bocca. Pietro allora si mette davanti a lei e la scopa in bocca mentre John la scopa con forza nella fica. Io mi metto sotto di loro, sdraiato a terra a pochi centimetri dalla fica fradicia di umori di Simona e dal cazzo di lui. Allora decido di usare la lingua. Su di lei e su di lui mentre va dentro e fuori. Lui allora fa una cosa inaspettata. Si ferma estraendo il suo uccello bagnato dagli umori di Simona e me lo mette in bocca. Io lo lecco con voglia e godimento e mia moglie mi ricorda di quanto sia un porco sia con la fica sia col cazzo e mi dice di non essere egoista e di aiutare John nel suo atto finale col suo secondo canale. Io allora mi metto in ginocchio e appoggio la cappella del ragazzone di colore sullo sfintere di mia moglie. Lui inizia a spingere ed e' stato veramente arrapante per tutti noi vedere quel cazzo spropositato scivolare fino in fondo nel culo di mia moglie. Lei godeva di quelle attenzioni da parte nostra e di quel palo di carne che scorreva dentro le sue viscere. A quella vista anche John stava arrivando al parossismo e intensifico' le spinte. Pietro intanto si era messo dietro di me che ero ancora inginocchiato a godermi la scena e mi penetro' senza chiedermi nulla e mi masturbava con la mano destra. "Andrea, cazzo, ti sono entrato dentro senza alcuno sforzo. Ma quanti cazzi hai preso li dietro?" In effetti, da quando ero un ragazzino in eta' di puberta', ne avevo presi tanti.
Quando John eruttò finalmente urlando qualcosa di osceno dentro le viscere di mia moglie, io venni nella mano di Pietro che dopo pochi secondi erutto' sulle mie natiche.
Assurdo. Sconvolgente. Appagante.
Siamo veramente pieni di alcool in corpo. Sia mia moglie che ridacchia beata mentre macchie di sperma le imbrattano le mutandine dopo che era stata scopata nel secondo canale da Pietro, sia il sottoscritto che aveva lo stesso problema dopo avere indossato gli slip del costume subito dopo la fellatio con Sara.
Anche i nostri amici erano in preda ai "fumi" del Rum bevuto dal pomeriggio in avanti.
Decidiamo allora di lasciarci per quella sera e ci diamo appuntamento per la mattina successiva alla solita spiaggia dove ci eravamo incontrati.
Ci mettono a disposizione il loro autista locale per ritornare nel nostro piccolo hotel distante qualche chilometro dal loro.
Arrivati in camera ci spogliamo e ci alterniamo sotto la doccia: troppo piccola per farla insieme...
Ci buttiamo nel letto e spegniamo la luce. Io pero' non ho pace al pensiero di quello che ho scoperto e visto questa sera.
"Simona, ti va di parlare?".
Dopo un attimo di silenzio sento che mi risponde con voce bassa e calma "certo Andrea, sapevo che me lo avresti chiesto".
"Simona... ascolta... prima per me e' stato un colpo allo stomaco sentire che hai ammesso davanti a me e ai nostri amici che mi hai tradito negli anni. E' come se si fosse incrinata l'immagine che ho sempre avuto di te. Dopo 25 anni. Durante il viaggio del nostro venticinquesimo anniversario. Non e' stato semplice abbozzare per non farmi vedere debole da tutti voi".
"Andrea, amore mio, lo so. Lo so perfettamente. E l'ho apprezzato tantissimo, perche' so come sei fatto. Introverso, timido, spesso remissivo. Ti amo e mi fai arrabbiare per gli stessi motivi. Volevi la moglie timida e riservata e ti ho accontentato per anni. Ma non hai mai avuto il coraggio di parlarmi delle tue pulsioni. Della tua voglia di trasgredire col sesso. Di chiedermi cosa volessi veramente. Tu andavi a puttane. Tu andavi a Trans. Probabilmente non solo per scopare ma anche per farti scopare da loro. Per i tuoi trascorsi di ragazzo quando hai avuto tante esperienze coi compagni di collegio e con qualche prete, come mi avevi confessato. Ti e' rimasta dentro l'idea di queste cose. Guarda che lo sapevo. I tuoi boxer sporchi di sperma seccato nel cestone. Magliette che odoravano di profumi femminili dozzinali. Sapevo ma non ti ho mai detto nulla. Ti amo per quello che sei e l'ho accettato.
Ma sono una persona. Con dei sentimenti. E delle voglie. E ad un certo punto mi sono lasciata andare anch'io".
Mi sentivo male ad ascoltare le sue parole. Mi sentivo un coglione. ERO stato un emerito coglione. Chissa' chi mi credevo di essere. Capivo perfettamente cio' che mi diceva e cominciavo a comprendere i suoi tradimenti che poi, in realtà, erano degli sfoghi a delle pulsioni non comprese da ne in primis. Lei mi aveva tradito negli anni ma era una conseguenza del mio comportamento da marito stupido e incapace di comprenderla.
"Posso chiederti quante volte mi hai tradito e con chi, negli anni?"
"Certo che puoi. Dopo questa sera direi che di segreti non avrebbe senso averne ancora. Mi hai vista in certe condizioni e ti ho detto certe cose. Tanto vale parlarti liberamente.
Caro Andrea, per me sarai sempre la persona che ho amato e che ho sposato tanti anni fa. Tu potrai decidere di non amarmi piu' e rifarti una vita visto che non sono piu' la moglie timida e riservata che credevi di avere al tuo fianco.
Non ti ho mai "tradito" in senso stretto: ho scopato con altri uomini e con donne anche. Cercavo di provare cio' che tu provavi con le tue scappatelle a sfondo sessuale: la trasgressione; l'andare oltre. All'inizio per rabbia e frustrazione e poi per piacere. Te lo dico apertamente Andrea: mi piace VERAMENTE! Godo a fare certe cose. Le faccio da anni. Scopo. Mi faccio scopare. Mi piace succhiare i cazzi di persone diverse. Mi piace sentirli dentro di me. Quando mi hanno deflorato analmente la prima volta ho provato un dolore pazzesco. Poi di meno, la seconda volta. Poi ha cominciato a piacermi. Alla fine ero io che cercavo cazzi di grosse dimensioni per farmi aprire sempre di piu'. Come tu probabilmente cercavi nei Trans che frequentavi. Amore mio: lasciavi nell'elenco dei siti visitati su Google Chrome tutte le tracce dei siti di annunci Trans che visitavi e vedevo che cercavi gli annunci di Trans con cazzi di grosse dimensioni. Sei un porco, Andrea. Sei un maiale che fin da ragazzino ha avuto esperienze con altri ragazzini in collegio e poi con prelati. Non ti e' mai andata via questa cosa. Anche se ti piacciono le donne, soprattutto mediterranee come me. Ma io ho scoperto di essere una donna a cui piace scopare: me l'hai fatto scoprire tu. Ho fatto esperienze anche con donne. Con mie amiche che non sapevo essere bisex. Non lo sapevo neppure io di esserlo. E mi piace. Mi piace leccare una fica e la rosellina anale di una donna e mi piace essere leccata. Fra donne si parla, Andrea. Ci si confida di cose molto intime. E ci si dice la verita'. Voi uomini parlate solo di cio' che vorreste fare. Di come vorreste apparire. Noi parlando, invece, capiamo chi abbiamo di fronte. Quanta frustrazione anche nelle mie amiche. Quanti tradimenti con puttane e trans anche per loro. Quanta voglia, Andrea. TANTA voglia di rivalsa e di curiosita' e di provare cose nuove e di buttarsi e di sentirsi desiderate. E dalle chiacchiere si passa anche ai fatti. Ci lasciavamo andare. Rispondevamo alle avances degli uomini invece di allontanarli. E si scopava, Andrea. Si scopava. Tanto e in tante maniere diverse. Te lo confermo, visto che questa sera e' stato detto da Sara: il mio secondo canale e' completamente dilatato. Ho avuto esperienze con due uomini insieme. Ho avuto esperienze con mie amiche e i loro compagni perche' frequentano i Club Prive' e me lo raccontavano e mi facevano venire voglia e io scopavo con loro, senza limiti e senza taboo. Ha ragione Sara, che tra l'altro mi piace per la sua simpatia e la sua apertura mentale, quando mi definisce una Troia. Lo sono nel senso che mi piace veramente scopare. Lo ripeto: se vuoi ci possiamo lasciare ma ricorda che io ti amo per quello che sei realmente. Inclusi i tuoi difetti. Incluse le tue pulsioni border-line."
Io ascoltavo senza fiatare. Assorbivo le sue parole e le facevo mie. Capivo. Non ero piu' arrabbiato o deluso come prima. Adesso capivo. E, stranamente, lo accettavo.
Simona allora prosegui' "vedo che ci stai pensando. Con calma. Come sempre fai con le cose importanti. E questo mi piace. Un'ultima cosa. Questa sera tu eri eccitato. Il tuo cazzo esplodeva nel costume mentre mi guardavi col culo per aria a farmi scopare e poi sodomizzare da Pietro. Sii sincero. Tu stavi godendo. Non eri arrabbiato o sconsolato. Sii sincero."
Quello che diceva era la sacrosanta verita'. Non potevo fingere con lei e soprattutto non volevo piu' fingere con lei.
"E' vero Simona. Strano da morire. Assurdo. Folle. Ma vero. Il pugno nello stomaco e' stato forte quando ti sei voltata verso di me per dirmi che mi tradivi da anni ma poi l'eccitazione ha preso il sopravvento. Anche io ti amo. Per quello che sei."
Lei si avvicino' e ci baciammo.
Le chiesi se potevo guardarle il suo secondo canale. Lei mi sorrise e si mise a pecorina sul letto. Le allargai le natiche abbondanti di donna mediterranea che aveva e aprii la sua rosellina anale. Santiddio! Era veramente dilatata. Sputai nel buchetto e infilai tre dita senza alcun problema.
"Non male, vero? Te lo dicevo che mi piace scopare da dietro. Mi dicono che e' come una seconda fica".
Che troia! Mia moglie. Una vera Troia. Mi dice quelle frasi come se fosse la cosa piu' normale da dire a suo marito. Incredibile. Ma continuo a fare scivolare le mie dita nel suo culo aperto di donna matura. "Ti piace come sono, Andrea? Vuoi fare altro?"
Si, volevo. Adesso mi sembrava di essere con quelle puttane con cui mi piace andare. Tolgo l'asciugamano dai fianchi e il mio uccello e' duro. Sputo ancora una volta sul buco aperto di mia moglie e appoggio la mia cappella al suo sfintere. Entra senza alcuna fatica. Mi accoglie con facilita'. E' veramente come scopare una fica da quanto e' largo.
"Simona, mi fa impazzire scoparti li dietro. Se penso che non l'ho mai fatto mi fa sentire un vero imbecille. Cercavo quello di altre perche' credevo che non lo avresti accettato. Posso chiederti il cazzo piu' grosso che hai preso quanto era rispetto al mio?"
Lei ridacchia e intanto si gode il mio movimento dentro di se. "Beh, oggi il mio massaggiatore aveva un cazzo veramente grosso. Ci ha detto che era di 26 centimetri e molto largo in circonferenza. E' mi ha aperta veramente bene. Mi ha fatto godere e quando se n'e' accorto e' per quello che e' venuto li. Pero' ne avevo presi di simili anche negli anni passati. Magari non piu' grossi, ma di quelle dimensioni si. La novita' e' stata legato al fatto che fosse di colore. Non avevo mai scopato un ragazzo o uomo di colore e la cosa mi ha eccitata da morire"
A quelle parole io mi indurisco ancora di piu' ed esplodo nel suo culo magnifico dopo pochi secondi.
"Lo vedi Andrea? Appena ti racconto cose che ho fatto invece di rimanerci male ti ecciti ancora di piu' e vieni a piu' non posso. Sei un vero maiale ma io ti amo anche per questo. E tu a quanto pare ami me per quella che sono. Sono una troia anche se non ho mai accettato soldi, ma regali si, e questo ti eccita da morire perche' tu ami andare con puttane e trans. Ammettilo!"
E' cosi' e me ne ero reso conto da quel pomeriggio. Da queste ultime cose. Io mi eccitavo a sentire o vedere mia moglie che faceva certe cose.
Lei allora si infila il dito medio nel culetto impregnato del mio sperma e me lo infila in bocca. Io lo succhio di istinto e la vedo sorridere. "Sei un porco senza limiti Andrea. Come io sono una troia. Da adesso divertiamoci insieme invece di fare le cose di nascosto".
Assolutamente si. La lecco li dietro mentre il mio seme le cola sulle cosce e poi la bacio. Lei ride ma sta al gioco. "Sempre insieme, Simona. Sempre insieme".
La mattina successiva incontriamo di nuovo i nostri amici al punto stabilito.
"Allora? Vi siete parlati ieri sera? Vi siete chiariti o avete deciso di lasciarvi?"
Noi ci guardiamo e Simona prende l'iniziativa di rispondere "abbiamo parlato parecchio. Ci siamo chiariti entrambi. Andrea, amici cari, e' molto piu' porco di quanto voglia far trasparire. Da ragazzino ha fatto le sue prime esperienze coi suoi coetanei e con alcuni prelati e preti laici nel collegio che ha frequentato dalla prima media fino alla fine del liceo. Queste cose lo hanno segnato e da anni frequenta puttane a pagamento e soprattutto Trans per sfogare certe sue voglie. Io, l'ho ammesso apertamente ieri, scopo da altrettanti anni in giro sia con uomini sia a volte con donne". Io abbasso il capo a sentire quelle parole e arrossisco. Un conto e' dire certe cose fra di noi e altra cosa e' condividerle con altri.
Loro invece non si scompongono e sorridono con aria complice.
Sara si avvicina a noi e ci dice sotto-voce "se le cose stanno cosi' e vi accettate per cio' che siete veramente senza piu' nascondervi dietro la maschera del perbenismo, credo che ci divertiremo. Molto. " e conclude la frase baciando Simona sulla bocca. Che contraccambia. Niente di profondo ma... eravamo in spiaggia!
Pietro a sua volta si avvicina a me e ci dice "Pietro, amico mio. A sentire cosa hai fatto da ragazzino mi ha fatto diventare duro l'uccello. Dimmi che e' tutto vero..."
Io arrossisco ancora e gli confermo che era vero cio' che aveva confessato mia moglie.
Le prime cose fatte era all'inizio della puberta' con i miei compagni di collegio. I giornaletti porno che usavano allora. Le prime seghe di nascosto. La scoperta dell'eiaculazione. Le seghe fatte agli altri. Le prime fellatio. Il sentire lo sperma in bocca. Farsi aprire il culetto le prime volte. Goderne. Gli approcci di alcuni prelati e i giochi che si fanno sempre piu' spinti. Le dilatazioni anali sempre piu' importanti.
In quel momento guardo gli slip del costume di Pietro e il suo cazzo non solo faceva fatica a stare nell'elastico ma una macchia di liquido pre-cum era in bella mostra. Ah pero'!
"Andrea, mi hai fatto eccitare al pensiero di voi ragazzini che giocavate coi vostri giovani cazzi non solo con la bocca ma anche coi vostri culetti stretti e sodi. Avrai gia' capito da ieri che sono un porco e ho fatto di tutto. Anche io godo ad andare a trans e non mi sono fatto mancare niente ad esperienze con loro. Inclusa la presenza di mia moglie che non si e' mai tirata indietro a scopare insieme a loro. Se ti va di provare qualcosa di forte questa sera vi vogliamo ospitare nella nostra suite. Ci sara' un ospite che tua moglie gradira' parecchio. Ma, forse, anche tu. Se ti lascerai andare..."
Io guardo Simona e lei ha gli occhi che luccicano all'idea di una serata border-line con i nostri amici e ormai complici di trasgressione mentre Sara le fa scivolare una mano dai suoi fianchi all'incavo dei suoi glutei mentre i beach-boys della spiaggia ridono della cosa e ci dicono oscenita' varie in inglese facendo continue allusioni al loro big-bamboo.
Sara e Simona se ne fregano bellamente e rimangono in quella posizione mentre mia moglie prende l'iniziativa accettando l'invito.
I nostri amici ci invitano a cena nel bellissimo ristorante del loro Hotel dove iniziamo a bere non solo vino (in Jamaica molto costoso) ma anche tanto Rum.
Quando saliamo in camera siamo gia' alticci ma Pietro ci versa ancora del Rum dal bar che avevano in camera.
Sara bacia con la lingua mia moglie che contraccambia altrettanto voluttuosamente. Io guardo estasiato e lei se ne accorge e mi sorride compiaciuta. Sara la tocca fra le gambe e lei le allarga per aiutarla nell'impresa.
Pietro allora capisce che le due donne sono pronte per la sorpresa della serata.
Manda un messaggio dal suo cellulare e socchiude la porta.
Io non capisco chi o cosa debba arrivare ma non dovro' aspettare molto.
Dopo cinque minuti vediamo entrare John, l'autista che ci accompagnava durante i vari spostamenti sull'isola.
Era un ragazzo intorno ai trent'anni dal fisico massiccio e dai modi riservati.
Pietro gli dice di entrare e lui vede chiaramente la scena delle nostre mogli che continuano a baciarsi e toccarsi. Non si scompone di un millimetro e si tocca con lentezza la patta dei pantaloni.
Sara si stacca dalla bocca di mia moglie e lo invita ad avvicinarsi. Non si fa certo pregare e bacia Sara con la lingua che entra nella sua bocca quasi a volerla scopare. Poi passa a mia moglie. Stessa scena di prima.
Sara allora si inginocchia davanti a lui e gli tira giu' la zip dei pantaloni per infilare dentro la sua mano. Lo guarda negli occhi dal basso e con aria da monella gli tira fuori l'uccello ancora a riposo. Mia moglie ha la bocca spalancata. Io anche. Nessuno di noi aveva mai visto niente di simile.
Sara si alza contenta della nostra reazione e gli slaccia la cintura per slacciare e far scendere a terra i suoi pantaloni. Gli sbottona la camicia e lo aiuta a toglierla. Cristo santo! Era impressionante. Circa un metro e novanta di altezza con una massa muscolare da atleta e una vera e propria proboscide in mezzo alle gambe.
Pietro sorride e mi dice all'orecchio "non abbiamo possibilita' alcuna di competere con lui. Solo assecondarlo. Per le nostri mogli sara' come un dio pagano e noi godremo di cio' che loro faranno e ci concederanno di fare. Lasciati andare e goditela."
Le nostre mogli adesso erano entrambe inginocchiate davanti al suo cazzo a riposo e lo leccavano con gusto. Due donne mature che si comportavano da ragazzine assatanate. Leccavano la cappella e si dedicavano a quelle palle enormi come fossero frutti maturi da assaporare. Per leccare la sua cappella gli tiravano giu' la pelle del suo cazzo enorme. E questo iniziava a fare effetto sull'uomo che le guardava con sguardo impassibile e dominante.
In poco tempo la sua cappella non era rivolta in basso ma svettava prepotente contro i suoi addominali.
Io ero quasi intimorito, nella mia normalità, davanti a tanta possenza.
Le nostre mogli non capivano piu' nulla e continuavano a masturbarlo e a leccarlo mentre lui le esplorava con le sue mani che avevano la dimensione di due badili. Con le dita le penetrava per farle bagnare. Il suo dito medio era grande come il mio cazzo!
Non parlava mai. Era di ghiaccio e il fatto che continuasse ad indossare gli occhiali scuri lo rendeva ancora piu' dominante e attraente agli occhi delle due donne. Era il loro semi-dio e avrebbero fatto tutto per lui. E lo sapeva.
Prende Sara e la fa appoggiare allo schienale del divano a pancia in giu'. La tocca da dietro e senza dire nulla le entra nella fica fino in fondo. Stiamo parlando di un membro di circa 28 centimetri e largo come il polso di un uomo. Lei emette un gemito e apre la bocca. Lui inizia piano e poi aumenta il ritmo. Non e' mai violento ma la scopa in profondita' e con regolarita'. Lei gode e gode e gode. Mia moglie va dall'altra parte del divano e la bacia con passione. John osserva la scena e senza dire nulla fa mettere Sara carponi sulla moquette e fa mettere nella stessa posizione mia moglie. Sono appiccicate l'una all'altra. Lui si mette dietro di loro e le scopa alternando i colpi del suo maglio di carne scura come a sancirne il possesso. Sara dopo circa mezz'ora viene urlando e si sdraia a terra.
John allora tira fuori da lei il suo cazzo enorme e nero e luccicante di umori e Pietro mi invita a seguirlo.
Si avvicina e lo prende in mano. Lo masturba e gli tocca le palle. John si lascia fare tutto in silenzio e senza scomporsi. Pietro ha il cazzo duro all'inverosimile. Il mio si indurisce e mia moglie se ne accorge. "Andrea, porcellino mio, fammi un favore. Toccalo anche tu e poi, quando vuoi, aiutalo a entrare dentro di me. Voglio che sia tu a farlo. E voglio che tu sia sotto di me a guardare da vicino."
Io eseguo e lo masturbo e gli tocco quelle palle enormi e mi eccito. Lo ammetto. Pietro, quel porco, allora mi tocca e mi masturba. Lo lascio fare. Non ho piu' limiti. Godo il momento.
Gli prendo il cazzo e lo aiuto ad entrare dentro mia moglie. Anche lei mugola e apre la bocca. Pietro allora si mette davanti a lei e la scopa in bocca mentre John la scopa con forza nella fica. Io mi metto sotto di loro, sdraiato a terra a pochi centimetri dalla fica fradicia di umori di Simona e dal cazzo di lui. Allora decido di usare la lingua. Su di lei e su di lui mentre va dentro e fuori. Lui allora fa una cosa inaspettata. Si ferma estraendo il suo uccello bagnato dagli umori di Simona e me lo mette in bocca. Io lo lecco con voglia e godimento e mia moglie mi ricorda di quanto sia un porco sia con la fica sia col cazzo e mi dice di non essere egoista e di aiutare John nel suo atto finale col suo secondo canale. Io allora mi metto in ginocchio e appoggio la cappella del ragazzone di colore sullo sfintere di mia moglie. Lui inizia a spingere ed e' stato veramente arrapante per tutti noi vedere quel cazzo spropositato scivolare fino in fondo nel culo di mia moglie. Lei godeva di quelle attenzioni da parte nostra e di quel palo di carne che scorreva dentro le sue viscere. A quella vista anche John stava arrivando al parossismo e intensifico' le spinte. Pietro intanto si era messo dietro di me che ero ancora inginocchiato a godermi la scena e mi penetro' senza chiedermi nulla e mi masturbava con la mano destra. "Andrea, cazzo, ti sono entrato dentro senza alcuno sforzo. Ma quanti cazzi hai preso li dietro?" In effetti, da quando ero un ragazzino in eta' di puberta', ne avevo presi tanti.
Quando John eruttò finalmente urlando qualcosa di osceno dentro le viscere di mia moglie, io venni nella mano di Pietro che dopo pochi secondi erutto' sulle mie natiche.
Assurdo. Sconvolgente. Appagante.
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