La prima volta della giovane Anna in piscina dai futuri suoceri
di
Terzosesso
genere
incesti
A volte la vita puo' cambiare parecchio. Per il meglio, in peggio o semplicemente un bilanciamento delle due situazioni. Do ut des. Si deve essere sempre pronti a concedere qualcosa per avere qualcos'altro in cambio. C'est la vie.
Questo accadde anche ad una giovane ragazza di nome Anna. Molto carina, fine, coi suoi capelli lunghi biondo-rossicci e le lentiggini sul nasino color di albicocca come la sua pelle.
Anna veniva da una famiglia semplice ma piena di amore per una figlia che rappresentava tutto per loro. Suo padre insegnante di italiano e latino al liceo e sua madre casalinga. In casa c'erano tantissimi libri e pochi soldi. Suo padre era una persona di grande cultura ma non troppo bravo ad imporsi e a farsi rispettare.
Il fato volle che la bellezza di Anna fu notata da Andrea, un bel ragazzo, studioso e timido come il padre della ragazza che era figlio di un grosso industriale del tessile della zona. Lavorava con importanti nomi della moda italiana con i tessuti piu' pregiati o tecnici.
I due ragazzi si conobbero al liceo e non smisero mai di frequentarsi.
Andrea era di casa dai genitori di lei e Anna era di casa nella villa elegante di Andrea.
Quando la ragazza frequentava la famiglia di Andrea era sempre in soggezione di fronte al capofamiglia. Incuteva rispetto e obbedienza da parte di tutti: figli e moglie inclusi. Non perche' avesse atteggiamenti di superiorita' o comportamenti violenti, assolutamente no. Semplicemente aveva questa "presa" sulle persone grazie al suo fisico imponente da ex giocatore professionista di Rugby e lo sguardo duro e penetrante di chi non accetta dinieghi anche senza aprire bocca. Anche per questa sua leadership e autorità si era fatto largo negli affari fino a mettere in piedi un'azienda di importanza notevole per fatturato e clientela internazionale.
Anche Andrea era sempre stato in soggezione davanti a lui. Non lo aveva mai sfiorato con un dito ma bastava uno sguardo o una parola per fargli capire come la pensava.
Anna rimase impressionata anche dalla sua prestanza fisica la prima volta che lo aveva visto in costume quando fu invitata una domenica estiva a fare il bagno nella loro grande piscina in giardino. Il fisico era enorme con qualche cicatrice qua e la' per gli infortuni subiti nella sua carriera di rugbista. Aveva 50 anni ma fisicamente ne dimostrava dieci di meno.
Andrea, suo figlio, aveva un bellissimo fisico ma era snello rispetto all'aspetto massiccio del padre. Completamente depilato Andrea e molto villoso il padre.
La madre di Andrea sembrava una ex hippie, molto bella e procace nonostante avesse superato da poco i quarant'anni, con un sorriso aperto e sincero. Viveva la vita con entusiasmo e passione senza farsi troppi problemi. Tanto e' vero che quando Anna arrivo' la prima volta in piscina la trovo' in monokini sdraiata su una delle sdraio sparpagliate sull'enorme giardino di erbetta inglese che inglobava la piscina stessa. Un parco enorme e un muro di cinta dal perimetro quasi infinito isolavano la proprieta' dal mondo esterno.
Anna si era portata il suo costume Arena che usava quando andava a nuotare nella piscina comunale ma, quando la madre di Andrea la vide uscire dallo spogliatoio cosi' le si fece incontro e la abbraccio' amorevolmente facendole sentire l'abbondanza dei suoi seni e dicendole che quel costume non andava bene ma che le avrebbe dato un costume della figlia che, tanto, era all'universita' e non le serviva.
Entrarono insieme nello spogliatoio e Simona, questo il nome della donna, porse ad Anna un costumino griffato molto elegante ma anche molto succinto. La ragazza rimase un attimo pensierosa ma Simona fece una risata divertita e le disse che lei e il resto della famiglia dovevano essere la sua ultima preoccupazione e di non essere timida: dopotutto era lei stessa a seno nudo!
Anna allora si convinse e Simona, con fare deciso ma gentile allo stesso tempo, la aiuto' a togliersi il costume intero che ancora indossava. Era una ragazza di una bellezza adolescenziale nonostante i suoi diciotto anni appena compiuti. Simona la osservo' con attenzione e noto' la peluria rossiccia e folta in mezzo alle gambe. "Piccola... vedo che non sei depilata sulla patatina... non sei piu' una ragazzina... non sarebbe piu' comodo togliere questa soffice peluria e liberare le tue grazie?". Mentre pronunciava quelle parole, pero', mise una mano proprio sul pube di Anna, facendola sobbalzare dato che non se lo aspettava. Pero' non urlo' e non si ritrasse. Era troppo timida per reagire in quella maniera. "Tranquillizzati, piccola. Non ti mangio mica. Sono abituata con mia figlia che ha solo un paio di anni piu' di te. E poi, guarda... per farti sentire piu' a tuo agio mi tolgo anch'io gli slip del costume. Vedi? Sono depilata e mi trovo benissimo. Anzi, sai cosa facciamo? Ti do una mano io e depiliamo per bene il tuo bel cespuglietto rossiccio cosi' puoi indossare il bikini che ti ho dato senza problemi".
Anna non sapeva cosa dire e se scappare ma sapeva che se l'avesse fatto probabilmente non sarebbe piu' potuta tornare. Allora annui' con la testa e Simona le fece un sorriso di incoraggiamento.
Quello spogliatoio in realta' era attrezzato come quelli delle palestre di lusso che aveva visto solo nei film. C'erano piu' cabine e bagni, docce, lavabi, lettini per il massaggio. Simona la invita sotto la doccia e dopo averla fatta bagnare le spalma il gel da barba del marito sulla folta peluria. Massaggia bene tutta la zona per fare trasformare il gel in schiuma. Fa sedere Anna sul lettino e le dice di allargare le gambe. A quel punto con un rasoio per le parti intime inizia l'operazione di rasatura del pube. Con delicatezza e calma assoluta. Anna era estasiata da quelle attenzioni e godeva del tocco delle mani sapienti della donna che indugiavano sulle sue parti intime nell'eseguire il delicato lavoro che stava facendo. Alla fine rientrano sotto la doccia e Simona tira via tutta la schiuma residua dall'inguine e dalle grandi labbra della sua giovane fica. Poi la asciuga con un soffice asciugamano di spugna e, dopo averla fatta sdraiare di nuovo sul lettino, le applica un olio lenitivo massaggiando con continuita' per farlo assorbire.
Le dita di Simona passavano dall'interno coscia alle labbra esterne della sua fica e spesso indugiavano in quella posizione per poi scivolare fino alla zona peri-anale dicendole che voleva capire se c'era peluria anche li. Poi ritornava sulla sua vulva massaggiandola delicatamente perche', diceva, doveva fare assorbire completamente l'olio per non sporcare il costume. Anna iniziava ad ansimare sommessamente e, anche se non avrebbe voluto, a bagnarsi tanto e' vero che Simona se ne accorse e se ne compiacque. "Anna, guarda che non ti devi vergognare. E' assolutamente naturale. La nostra sessualita' deve essere libera dalle questioni morali che la Chiesa ci impone fin da bambine". E con quelle parole infilo' il dito medio nella fessura invitante e stretta di Anna. Che emise un gemito non voluto ma assolutamente naturale. Allora le dita divennero due e il movimento costante e irresistibile come solo una donna puo' fare ad un'altra donna. Dopo qualche minuto, quando Anna gemeva apertamente di piacere, con le gambe spalancate, Simona uso' il dito medio della mano sinistra per infilarlo nel secondo canale della ragazza per aumentare ancora di piu' il suo godimento. "Sei molto stretta nel culetto. Mi sembra di capire che non lo hai ancora preso li dietro". Anna godeva e fra un gemito e l'altro rispose che in effetti non lo aveva mai fatto. "Andrea e' veramente troppo timido. Dovrebbe avere piu' iniziativa. A te piacerebbe tantissimo. Adesso parlo io con Andrea." Anna a quelle parole ebbe un sussulto e urlo' con quanto fiato aveva in gola. Simona sorrise estasiata e la bacio' con la lingua a lungo fino a che gli spasmi della ragazza si furono calmati. "Anna, non solo sei veramente molto bella ed elegante ma sei anche piena di voglia di sesso. Secondo me molto represso. Se ti fidi di me ti aiutero' a liberarti dei tuoi vincoli morali e ti faro' sbocciare sessualmente. Adesso alzati e indossa il bikini che ti ho dato cosi' raggiungiamo Andrea e mio marito." Uscirono cosi' dallo spogliatoio: Anna col suo costumino griffato e Simona completamente nuda.
"Mamma: ma dai! E' il modo di fare? E' la prima volta che viene in piscina da noi. " Simona allora risponde senza troppe remore "Andrea, amore mio, non ti preoccupare. Anna ed io abbiamo gia' fatto conoscenza e siamo intime amiche ormai. L'ho anche aiutata a depilarsi. Guarda!" Cosi' dicendo si avvicina ad Anna e le abbassa il costumino per fare vedere la sua opera. Anna era diventata rossa come un peperone e non sapeva cosa fare mentre Andrea aveva alzato gli occhi al cielo.
Ma la parte piu' interessante arrivo' adesso. Simona prese Anna per mano e la diresse verso suo marito, Pietro che era su una sdraio a leggere un giornale finanziario.
"Guarda Pietro: non ho fatto un bel lavoro? E non trovi che Anna sia proprio una bella ragazza e adatta al nostro bell'Andrea?"
Anche in questo caso le abbasso' il costumino sul davanti e la fichetta acerba di Anna era di nuovo esposta agli sguardi degli astanti.
Lei non sapeva dove guardare ma ad un certo punto poso' lo sguardo sul costume attillato di quell'uomo enorme che aveva di fronte. Mio dio! Probabilmente la sua passerina rasata aveva suscitato un certo effetto perche' il cazzo di Pietro era ben evidente sotto la stoffa sottilissima e che sembrava sul punto di lacerarsi. Anche Simona noto' la cosa e sorrise sorniona perche' sapeva che quella vista avrebbe suscitato tale reazione in quel padre padrone di suo marito.
" vero che e' una delizia? E dovresti vedere che sederino delizioso che ha". E cosi' dicendo la fa girare e le tira via completamente lo slip. Anna era non solo nuda ma anche completamente indifesa. Andrea osservava la scena ma non diceva ne' faceva nulla come se fosse assuefatto a queste scene o semplicemente succube.
Simona allora prosegui' "Pietro, ho scoperto che la nostra Anna e' sensibile alle gioie del sesso ma non lo ha mai preso dietro. E' ancora vergine li. Vero Andrea?" E il ragazzo scosse il capo sconsolato.
Pietro sorrise e si alzo' dalla sdraio. Era imponente agli occhi di Anna. Lei un fuscello e lui un gigante.
Pietro ammiro' il corpo nudo di Anna e la moglie gli disse "se non mi credi prova tu stesso".
L'uomo allora si mise dietro alla giovane e le fece sentire sulla schiena la sua erezione tramite il costume e con le mani inizio' ad esplorarla in mezzo alle natiche: "E' vero. Andrea dovrebbe darsi piu' da fare". Poi fece scivolare le mani sul davanti e inizio' a toccarla fino a che senti' che si stava bagnando. Allora disse a sua moglie di abbassargli il costume e la donna obbedi' accondiscendente.
Il cazzo taurino di Pietro era libero di svettare contro il suo ventre e di nuovo si appoggio' alla schiena della ragazza premendo contro il suo corpo e continuando a infilare le sue dita dentro di lei.
Quando fu bagnata completamente il padre di Andrea piego' le gambe e la penetro' da dietro. Per Anna era come ricevere una mazza da baseball dentro di se. Il cazzo di Pietro era enorme in circonferenza e la riempiva completamente. Lui si muoveva molto lentamente per farla godere e non farle provare dolore. Quando capi' che la ragazza era completamente persa nel suo godimento usci' da lei e la fece voltare. La sollevo' di peso e la impalo' tenendola di fronte a se. In quel modo poteva baciarla con quella voracità che lo contraddistingueva anche negli affari e poteva guardarla negli occhi quando godeva come mai le era capitato prima grazie ad un cazzo che difficilmente poteva avere provato in vita sua visto che suo figlio non arrivava a quelle dimensioni.
La scopava con ritmo ma con lentezza perche' era giovane e voleva farla godere veramente. Ad un certo punto lei inizio' ad urlare dal piacere e lui allora accelero' il ritmo per venire insieme a lei. Le venne dentro. Senza chiederle il permesso. Una quantita' infinita di sperma dentro quel ventre acerbo. Adesso era sua. Completamente. La adagio' a terra e, per fare capire chi era, prese sua moglie per i capelli e la fece inginocchiare davanti a se per metterle in bocca il suo uccello pieno di sperma e degli umori della ragazza. Simona lecco' con gusto la cappella spropositata di suo marito che, soddisfatto, la aiuto' a rialzarsi e bacio' con dolcezza sulla bocca.
Poi, abbracciati, si voltarono verso Andrea per dirgli "Andrea, Anna e' una ragazza splendida e da oggi fa parte della nostra famiglia. Trattala bene perche' a noi piace molto".
Questa fu la prima visita di Anna alla piscina della famiglia di Andrea.
(Continua)
Questo accadde anche ad una giovane ragazza di nome Anna. Molto carina, fine, coi suoi capelli lunghi biondo-rossicci e le lentiggini sul nasino color di albicocca come la sua pelle.
Anna veniva da una famiglia semplice ma piena di amore per una figlia che rappresentava tutto per loro. Suo padre insegnante di italiano e latino al liceo e sua madre casalinga. In casa c'erano tantissimi libri e pochi soldi. Suo padre era una persona di grande cultura ma non troppo bravo ad imporsi e a farsi rispettare.
Il fato volle che la bellezza di Anna fu notata da Andrea, un bel ragazzo, studioso e timido come il padre della ragazza che era figlio di un grosso industriale del tessile della zona. Lavorava con importanti nomi della moda italiana con i tessuti piu' pregiati o tecnici.
I due ragazzi si conobbero al liceo e non smisero mai di frequentarsi.
Andrea era di casa dai genitori di lei e Anna era di casa nella villa elegante di Andrea.
Quando la ragazza frequentava la famiglia di Andrea era sempre in soggezione di fronte al capofamiglia. Incuteva rispetto e obbedienza da parte di tutti: figli e moglie inclusi. Non perche' avesse atteggiamenti di superiorita' o comportamenti violenti, assolutamente no. Semplicemente aveva questa "presa" sulle persone grazie al suo fisico imponente da ex giocatore professionista di Rugby e lo sguardo duro e penetrante di chi non accetta dinieghi anche senza aprire bocca. Anche per questa sua leadership e autorità si era fatto largo negli affari fino a mettere in piedi un'azienda di importanza notevole per fatturato e clientela internazionale.
Anche Andrea era sempre stato in soggezione davanti a lui. Non lo aveva mai sfiorato con un dito ma bastava uno sguardo o una parola per fargli capire come la pensava.
Anna rimase impressionata anche dalla sua prestanza fisica la prima volta che lo aveva visto in costume quando fu invitata una domenica estiva a fare il bagno nella loro grande piscina in giardino. Il fisico era enorme con qualche cicatrice qua e la' per gli infortuni subiti nella sua carriera di rugbista. Aveva 50 anni ma fisicamente ne dimostrava dieci di meno.
Andrea, suo figlio, aveva un bellissimo fisico ma era snello rispetto all'aspetto massiccio del padre. Completamente depilato Andrea e molto villoso il padre.
La madre di Andrea sembrava una ex hippie, molto bella e procace nonostante avesse superato da poco i quarant'anni, con un sorriso aperto e sincero. Viveva la vita con entusiasmo e passione senza farsi troppi problemi. Tanto e' vero che quando Anna arrivo' la prima volta in piscina la trovo' in monokini sdraiata su una delle sdraio sparpagliate sull'enorme giardino di erbetta inglese che inglobava la piscina stessa. Un parco enorme e un muro di cinta dal perimetro quasi infinito isolavano la proprieta' dal mondo esterno.
Anna si era portata il suo costume Arena che usava quando andava a nuotare nella piscina comunale ma, quando la madre di Andrea la vide uscire dallo spogliatoio cosi' le si fece incontro e la abbraccio' amorevolmente facendole sentire l'abbondanza dei suoi seni e dicendole che quel costume non andava bene ma che le avrebbe dato un costume della figlia che, tanto, era all'universita' e non le serviva.
Entrarono insieme nello spogliatoio e Simona, questo il nome della donna, porse ad Anna un costumino griffato molto elegante ma anche molto succinto. La ragazza rimase un attimo pensierosa ma Simona fece una risata divertita e le disse che lei e il resto della famiglia dovevano essere la sua ultima preoccupazione e di non essere timida: dopotutto era lei stessa a seno nudo!
Anna allora si convinse e Simona, con fare deciso ma gentile allo stesso tempo, la aiuto' a togliersi il costume intero che ancora indossava. Era una ragazza di una bellezza adolescenziale nonostante i suoi diciotto anni appena compiuti. Simona la osservo' con attenzione e noto' la peluria rossiccia e folta in mezzo alle gambe. "Piccola... vedo che non sei depilata sulla patatina... non sei piu' una ragazzina... non sarebbe piu' comodo togliere questa soffice peluria e liberare le tue grazie?". Mentre pronunciava quelle parole, pero', mise una mano proprio sul pube di Anna, facendola sobbalzare dato che non se lo aspettava. Pero' non urlo' e non si ritrasse. Era troppo timida per reagire in quella maniera. "Tranquillizzati, piccola. Non ti mangio mica. Sono abituata con mia figlia che ha solo un paio di anni piu' di te. E poi, guarda... per farti sentire piu' a tuo agio mi tolgo anch'io gli slip del costume. Vedi? Sono depilata e mi trovo benissimo. Anzi, sai cosa facciamo? Ti do una mano io e depiliamo per bene il tuo bel cespuglietto rossiccio cosi' puoi indossare il bikini che ti ho dato senza problemi".
Anna non sapeva cosa dire e se scappare ma sapeva che se l'avesse fatto probabilmente non sarebbe piu' potuta tornare. Allora annui' con la testa e Simona le fece un sorriso di incoraggiamento.
Quello spogliatoio in realta' era attrezzato come quelli delle palestre di lusso che aveva visto solo nei film. C'erano piu' cabine e bagni, docce, lavabi, lettini per il massaggio. Simona la invita sotto la doccia e dopo averla fatta bagnare le spalma il gel da barba del marito sulla folta peluria. Massaggia bene tutta la zona per fare trasformare il gel in schiuma. Fa sedere Anna sul lettino e le dice di allargare le gambe. A quel punto con un rasoio per le parti intime inizia l'operazione di rasatura del pube. Con delicatezza e calma assoluta. Anna era estasiata da quelle attenzioni e godeva del tocco delle mani sapienti della donna che indugiavano sulle sue parti intime nell'eseguire il delicato lavoro che stava facendo. Alla fine rientrano sotto la doccia e Simona tira via tutta la schiuma residua dall'inguine e dalle grandi labbra della sua giovane fica. Poi la asciuga con un soffice asciugamano di spugna e, dopo averla fatta sdraiare di nuovo sul lettino, le applica un olio lenitivo massaggiando con continuita' per farlo assorbire.
Le dita di Simona passavano dall'interno coscia alle labbra esterne della sua fica e spesso indugiavano in quella posizione per poi scivolare fino alla zona peri-anale dicendole che voleva capire se c'era peluria anche li. Poi ritornava sulla sua vulva massaggiandola delicatamente perche', diceva, doveva fare assorbire completamente l'olio per non sporcare il costume. Anna iniziava ad ansimare sommessamente e, anche se non avrebbe voluto, a bagnarsi tanto e' vero che Simona se ne accorse e se ne compiacque. "Anna, guarda che non ti devi vergognare. E' assolutamente naturale. La nostra sessualita' deve essere libera dalle questioni morali che la Chiesa ci impone fin da bambine". E con quelle parole infilo' il dito medio nella fessura invitante e stretta di Anna. Che emise un gemito non voluto ma assolutamente naturale. Allora le dita divennero due e il movimento costante e irresistibile come solo una donna puo' fare ad un'altra donna. Dopo qualche minuto, quando Anna gemeva apertamente di piacere, con le gambe spalancate, Simona uso' il dito medio della mano sinistra per infilarlo nel secondo canale della ragazza per aumentare ancora di piu' il suo godimento. "Sei molto stretta nel culetto. Mi sembra di capire che non lo hai ancora preso li dietro". Anna godeva e fra un gemito e l'altro rispose che in effetti non lo aveva mai fatto. "Andrea e' veramente troppo timido. Dovrebbe avere piu' iniziativa. A te piacerebbe tantissimo. Adesso parlo io con Andrea." Anna a quelle parole ebbe un sussulto e urlo' con quanto fiato aveva in gola. Simona sorrise estasiata e la bacio' con la lingua a lungo fino a che gli spasmi della ragazza si furono calmati. "Anna, non solo sei veramente molto bella ed elegante ma sei anche piena di voglia di sesso. Secondo me molto represso. Se ti fidi di me ti aiutero' a liberarti dei tuoi vincoli morali e ti faro' sbocciare sessualmente. Adesso alzati e indossa il bikini che ti ho dato cosi' raggiungiamo Andrea e mio marito." Uscirono cosi' dallo spogliatoio: Anna col suo costumino griffato e Simona completamente nuda.
"Mamma: ma dai! E' il modo di fare? E' la prima volta che viene in piscina da noi. " Simona allora risponde senza troppe remore "Andrea, amore mio, non ti preoccupare. Anna ed io abbiamo gia' fatto conoscenza e siamo intime amiche ormai. L'ho anche aiutata a depilarsi. Guarda!" Cosi' dicendo si avvicina ad Anna e le abbassa il costumino per fare vedere la sua opera. Anna era diventata rossa come un peperone e non sapeva cosa fare mentre Andrea aveva alzato gli occhi al cielo.
Ma la parte piu' interessante arrivo' adesso. Simona prese Anna per mano e la diresse verso suo marito, Pietro che era su una sdraio a leggere un giornale finanziario.
"Guarda Pietro: non ho fatto un bel lavoro? E non trovi che Anna sia proprio una bella ragazza e adatta al nostro bell'Andrea?"
Anche in questo caso le abbasso' il costumino sul davanti e la fichetta acerba di Anna era di nuovo esposta agli sguardi degli astanti.
Lei non sapeva dove guardare ma ad un certo punto poso' lo sguardo sul costume attillato di quell'uomo enorme che aveva di fronte. Mio dio! Probabilmente la sua passerina rasata aveva suscitato un certo effetto perche' il cazzo di Pietro era ben evidente sotto la stoffa sottilissima e che sembrava sul punto di lacerarsi. Anche Simona noto' la cosa e sorrise sorniona perche' sapeva che quella vista avrebbe suscitato tale reazione in quel padre padrone di suo marito.
" vero che e' una delizia? E dovresti vedere che sederino delizioso che ha". E cosi' dicendo la fa girare e le tira via completamente lo slip. Anna era non solo nuda ma anche completamente indifesa. Andrea osservava la scena ma non diceva ne' faceva nulla come se fosse assuefatto a queste scene o semplicemente succube.
Simona allora prosegui' "Pietro, ho scoperto che la nostra Anna e' sensibile alle gioie del sesso ma non lo ha mai preso dietro. E' ancora vergine li. Vero Andrea?" E il ragazzo scosse il capo sconsolato.
Pietro sorrise e si alzo' dalla sdraio. Era imponente agli occhi di Anna. Lei un fuscello e lui un gigante.
Pietro ammiro' il corpo nudo di Anna e la moglie gli disse "se non mi credi prova tu stesso".
L'uomo allora si mise dietro alla giovane e le fece sentire sulla schiena la sua erezione tramite il costume e con le mani inizio' ad esplorarla in mezzo alle natiche: "E' vero. Andrea dovrebbe darsi piu' da fare". Poi fece scivolare le mani sul davanti e inizio' a toccarla fino a che senti' che si stava bagnando. Allora disse a sua moglie di abbassargli il costume e la donna obbedi' accondiscendente.
Il cazzo taurino di Pietro era libero di svettare contro il suo ventre e di nuovo si appoggio' alla schiena della ragazza premendo contro il suo corpo e continuando a infilare le sue dita dentro di lei.
Quando fu bagnata completamente il padre di Andrea piego' le gambe e la penetro' da dietro. Per Anna era come ricevere una mazza da baseball dentro di se. Il cazzo di Pietro era enorme in circonferenza e la riempiva completamente. Lui si muoveva molto lentamente per farla godere e non farle provare dolore. Quando capi' che la ragazza era completamente persa nel suo godimento usci' da lei e la fece voltare. La sollevo' di peso e la impalo' tenendola di fronte a se. In quel modo poteva baciarla con quella voracità che lo contraddistingueva anche negli affari e poteva guardarla negli occhi quando godeva come mai le era capitato prima grazie ad un cazzo che difficilmente poteva avere provato in vita sua visto che suo figlio non arrivava a quelle dimensioni.
La scopava con ritmo ma con lentezza perche' era giovane e voleva farla godere veramente. Ad un certo punto lei inizio' ad urlare dal piacere e lui allora accelero' il ritmo per venire insieme a lei. Le venne dentro. Senza chiederle il permesso. Una quantita' infinita di sperma dentro quel ventre acerbo. Adesso era sua. Completamente. La adagio' a terra e, per fare capire chi era, prese sua moglie per i capelli e la fece inginocchiare davanti a se per metterle in bocca il suo uccello pieno di sperma e degli umori della ragazza. Simona lecco' con gusto la cappella spropositata di suo marito che, soddisfatto, la aiuto' a rialzarsi e bacio' con dolcezza sulla bocca.
Poi, abbracciati, si voltarono verso Andrea per dirgli "Andrea, Anna e' una ragazza splendida e da oggi fa parte della nostra famiglia. Trattala bene perche' a noi piace molto".
Questa fu la prima visita di Anna alla piscina della famiglia di Andrea.
(Continua)
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