Nulla potra' essere come prima.

di
genere
tradimenti

Tutto accadde dopo un invito a me, mia moglie e mia figlia ad una festa di compleanno del titolare dell'azienda per cui lavoro.
Sono impiegato presso una piccola impresa edile nell'area amministrativa. Trent'anni di servizio senza mai chiedere nulla più di quanto mi spettasse per il mio lavoro. Quando iniziai ne avevo diciannove.
Mi sposai a 24 anni dopo un fidanzamento lampo di sei mesi. Anche perché la mia futura moglie rimase subito incinta. Qualcuno pensò male perché era molto carina e io ero assolutamente nella norma ma le malelingue ci sono sempre. Quando nacque nostra figlia Simona le maldicenze ripresero perché era molto scura di carnagione e di capelli mentre noi eravamo entrambi biondi con gli occhi chiari. Ma, anche qui, erano solo maldicenze dovute all'invidia.
Gli anni sono passati vedendo mia moglie diventare una donna matura con le forme sempre più mediterranee e piene, osservando mia figlia diventare una ventenne esuberante e molto attraente coi suoi tratti marcatamente in stile arabo e vedendo i miei capelli farsi sempre più radi.
Se prima le voci erano concentrate su mia moglie ora coinvolgevano anche mia figlia. L'invidia è una brutta cosa.
Per i 50 del mio titolare sua moglie decide di fare una festa di compleanno in azienda invitando tutti i dipendenti e le loro famiglie.
Si brinda, si mangia a volontà , si scherza e ognuno di noi riceve un pensiero a ricordo di quella domenica di festa.
Armando, così si chiama il mio titolare, si era rivolto a me in diverse occasioni facendomi i complimenti per mia moglie e chiedendomi di presentarlo a lei.
Fu estremamente galante e le bacio' addirittura la mano facendola sentire al centro dell'attenzione. Parlarono parecchio anche quando io mi allontanavo per prendere loro qualcosa da bere. A dire il vero, da lontano, vedevo che Armando la faceva ridere e ogni tanto la toccava sul braccio e anche sulla gamba. Però non mi sembrava nulla di che. Anche quando la invitò a ballare chiese il mio permesso dimostrando che mi rispettava. Certo durante i balli la stringeva e a volte faceva scivolare la mano sul sedere prominente di mia moglie Simona ma lei non diceva nulla e quindi io preferivo non intervenire.
Fu in quel momento che mi si avvicinò la Signora Adele, moglie di Armando e figlia del fondatore dell'azienda, che, in modo affabile, mi spiegò che suo marito era una persona molto espansiva e che capiva subito di chi poteva fidarsi per instaurare una relazione proficua per entrambi e per le persone che lo avrebbero accettato.
Io dovevo avere lo sguardo un po' perplesso perché lei, sorridendo, aggiunse "intendo dire che mio marito sa essere molto riconoscente con chi lo asseconda nei suoi desideri. È sempre meglio essere amici delle persone piuttosto che creare situazioni di attrito. E vedo che sua moglie è assolutamente in linea con quanto appena detto".
In effetti Armando stava letteralmente palpando il sedere di mia moglie mentre la stringeva a se in maniera decisa.
"Caro Andrea, sta a lei decidere se contrariare mio marito o se assecondare lui e, mi sembra di poterlo affermare con tranquillità, anche sua moglie".
Fece un cenno a loro di avvicinarsi.
Mia moglie era rossa in viso ma per nulla turbata: anzi, ridacchiava ed era completamente rilassata.
La Signora Adele allora prosegui' "Andrea, come vedi Simona è una donna genuina che ama divertirsi e non si fa problemi con le attenzioni di mio marito che sa essere generoso in queste situazioni. Tu, Andrea, sai essere comprensivo con tua moglie e con noi? Non voglio assolutamente farti alcuna pressione. Sentiti libero di prendere una tua decisione in autonomia."
Io non sapevo cosa dire e cosa fare e osservavo Armando che mentre mi fissava aveva infilato, da dietro, una mano sotto la gonna di mia moglie per toccarla nelle parti intime.
Lei mi guardava senza fare nulla aspettando una mia risposta.
Io, sul momento, risposi "se a Simona va bene io non posso dire nulla".
A quel punto tutti mi sorrisero compiaciuti e Armando mi diede una pacca sulla spalla.
"Ti dispiace se ci allontaniamo dalla sala mensa e andiamo nel mio ufficio?"
Non aspettarono risposta e si incamminarono al piano superiore con me al seguito.
Chiusero la porta a chiave e la Signora Adele si avvicinò a mia moglie con l'intento di spogliarla. Simona si lasciava fare tutto senza reazione alcuna.
Rimase in perizoma e reggiseno. 46 anni portati benissimo. Abbondante ma non grassa.
La Signora Adele le si mise affianco e la toccò sui glutei e poi insinuò le dita sotto il perizoma per toccarla intimamente. Le toccò le grandi labbra e poi infilo tre dita dentro di lei. Simona socchiuse gli occhi e mugugnò qualcosa.
Adele andò avanti e indietro con le tre dita e poi le estrasse per osservarle alla luce. Erano bagnate e ricoperte di umori.
Sorrise soddisfatta e chiamò suo marito per fargli assaporare gli umori di mia moglie dalle sue dita. Lui le lecco' avidamente e si eccitò all'inverosimile dato che un bozzo enorme si era formato sotto i suoi pantaloni attillati e alla moda.
Adele ordinò a mia moglie di inginocchiarsi e di slacciare la cintura per poi abbassargli i pantaloni. Lei esegui' obbediente e si ritrovò il cazzo barzotto di Pietro a un palmo dal suo viso.
Adele lo masturbo' lentamente per poi infilargli il cazzo nella bocca socchiusa di Simona. La fellatio era cominciata. Un pompino lento e salivoso. Come non faceva mai con me. Lo leccava sul glande, sull'asta e sulle palle grosse e pelose.
Ad un certo punto Adele la fece alzare e le sfilò perizoma e reggiseno per poi invitarla a piegarsi in avanti sulla scrivania del marito. Lei ubbidì senza fiatare. Adele, allora, mi chiese di avvicinarmi e mi fece fare una cosa assurda: con le dita della mano destra allargare la fica di mia moglie e contemporaneamente con la sinistra indirizzare il cazzo taurino di suo marito dentro di lei. Spinse e con un colpo secco fu dentro di lei che nel mentre aveva aperto la bocca con voluttà. Armando allora iniziò a stantuffare con ritmo mia moglie sbattendo contro il suo culo spropositato che intanto impastava con le sue mani.
Grugniva di piacere mentre il sottoscritto e sua moglie osservavamo la scena. "Non male vero? L'ho sempre trovato eccitante il suo modo di dominare gli altri. E sono sicura che anche tu imparerai a godere di queste cose. Essere cuckold è una antica arte di provare piacere sessuale. Lasciati andare e capirai"
In quel momento Pietro estrasse il suo membro indurito dalla fica di mia moglie per puntare la cappella violacea contro la sua rosellina anale. Spingeva piano-piano per non farle male ma, non trovando grande resistenza, entrò completamente dentro di lei. Si voltò verso di me e disse "vedo che la scopi spesso nel culetto da quanto è aperta"
Io, a dire il vero, non facevo mai sesso anale con lei e lo dissi ad alta voce.
Mia moglie, allora, si decise a parlare spiegando che, per placare le sue voglie di trasgressione, a volte si divertiva con altri uomini più virili di me. "Pero' è solo sesso, amore mio. Non c'è nessun coinvolgimento sentimentale. Devi stare tranquillo".
Armando, a seguito di quelle parole, si eccitò ancora di più e iniziò a scoparla con forza nel culo aperto di mia moglie che ne godeva apertamente.
Con un urlo le riversò tutto la sborra che aveva nelle sue viscere.
La Signora Adele, allora, mostrando tutta la sua perversione mi chiese di leccare con la lingua il pertugio anale di Simona. Era impressionante vedere quanto fosse aperta li dietro e quanto sperma aveva ricevuto. Leccai tutto facendola mugolare di piacere di nuovo.
"Bravo Andrea. Sei veramente un ottimo cuckold. Sarai ricompensato di tutto questo se continuerai così."
"Dimmi Simona, ho visto vostra figlia Amanda alla festa. È veramente molto appariscente. E ha dei tratti che sembrano medio-orientali o nord-africani. Chi e' il padre? E' una ragazza aperta come la madre? Dicci qualcosa di più visto che non ci sono più segreti fra noi".
"Beh... adesso so che posso parlare liberamente anche con Andrea visto ciò che abbiamo fatto... si, insomma, il vero padre era un uomo libanese molto ricco con cui andavo per locali e che mi pagava per accompagnarlo e assecondarlo. Era senza limiti col sesso ma non violento. Mi insegnò a godere della trasgressione ma rimasi incinta. Appena glielo dissi mi lasciò e non si fece più vedere. Fu allora che decisi di mettermi con Andrea perché è una persona molto buona e poteva essere un padre affettuoso.
Si, anche Amanda è come me. Libera e senza troppi problemi col sesso. A iniziato a scopare da ragazza e mi ha sempre avuta come sua complice. Non abbiamo segreti fra noi".
La Signora Adele ascoltava rapita ed eccitata. Era come un rapace sulla preda.
"Molto bene, Simona. Adesso mi devi fate un grande favore. Chiama tua figlia e dille di venire con te in ufficio a conoscere meglio il capo di suo padre e che e' giusto che sia gentile come lo sei stata tu. Falle capire che aiuterebbe la carriera di suo padre che potrebbe guadagnare il doppio di adesso."
Simona la guardo' con attenzione mentre valutava la cosa e, senza neppure chiedermi il consenso, si avviò fuori dall'ufficio.
Dopo qualche minuto fu di ritorno con Amanda che era accompagnata per mano fa Simona.
La Signora Adele si avvicinò a lei e le disse "credo che tua madre, donna di mondo e molto pratica, ti abbia spiegato la situazione? Tu cosa ne pensi? Ti piace la trasgressione senza limiti?"
Amanda non rispose ma annui' col capo.
La Signora Adele allora inizio' a guidare quel gioco perverso.
"Simona, spogliala".
Simona eseguiva ogni comando di Adele e spoglio' Amanda.
Era nuda e statuaria.
"Adesso inginocchiati davanti a mio marito Armando e fai quello che tua madre ha fatto pochi minuti fa. Abbassagli i pantaloni e fagli una fellatio senza risparmiarti."
Amanda succhiava e masturbava quel cazzo come fosse la cosa piu' naturale del mondo. Era una troia. Come sua madre. Mia moglie. Avevo sposato una vera troia che mi aveva usato. Eppure con me era sempre stata gentile. Non mi aveva mai fatto pesare nulla. Se scopava lo faceva col buon gusto di non umiliarmi o farmi sospettare nulla. A suo modo era stata una brava moglie con me.
"Bene Amanda, adesso mettiti a pecorina. Tu, Simona, allargale le labbra della sua fica rasata mentre Armando la penetra e rimani li in ginocchio a gustarti la scena".
Esegui' quanto richiesto e Armando scopava Amanda con foga ma senza alcuna violenza. Lei godeva. Come sua madre. Una giovane troia in calore. Godeva e mugolava senza farsi troppi problemi. Simona osservava e probabilmente ricordava delle sensazioni appena provate con lo stesso cazzo.
"Armando voglio che tu venga dentro di Amanda. Dei marcare la tua nuova proprietà. La madre e la figlia sono diventate tue. Appena fatto voglio che tu esca da lei e porga il tuo cazzo intriso di sperma e umori vaginali a Simona che ti pulirà a fondo".
E questo successe. Inondò Amanda di sborra e Simona con l lingua pote' sentire il sapore di sperma misto agli umori vaginali di Amanda.
Uno spettacolo oltre ogni limite.
Da quel punto nessuno sarebbe tornato piu' indietro.
scritto il
2023-03-07
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