La famiglia 2: Mamma e figlio

di
genere
incesti

Il letto coniugale era davvero ancora caldo dei corpi del padre e della figlia che da poco avevano smesso di farci l'amore.

Come era prevedibile, le lenzuola erano bagnate di sudore e cosparse da evidenti chiazze umide segno che la coppia nei loro amplessi avevano goduto più volte in posizioni diverse ed in modo alquanto vario e creativo lasciando tracce in ogni punto del lenzuolo e persino sui cuscini e sul tappetino accanto al letto insomma: "Hanno chiavato come veri maiali quei due" aveva commentato lei rivolgendosi al figlio.

La moglie conosceva assai bene i comportamenti alquanto focosi del marito sempre preso dall'urgenza di farla godere ancora prima di scaricare lui stesso nel suo umido e già usato sesso, la sua turgida virilità e i relativi caldi fiotti di sperma che, accompagnato da un grugnito di vittoria le riversava in corpo.

Sapeva bene che la moglie non gli era fedele ciò non gli impediva di usare il suo corpo per il proprio godimento dopo che altri vi avevano sfogato le loro voglie di maschi in calore riempiendole la fica coi loro fiotti di sperma.

Lo stesso comportamento aveva con la figlia la quale, senza pudore, da sempre aveva dichiarato di desiderare il padre per poi essere anche l'amante anche del fratello.

Da come erano sparse le macchie sul lenzuolo, la moglie aveva capito quanti orgasmi avesse avuto la figlia e quante volte il padre le era venuto dentro.

D'altra parte, lei aveva passato tutta la notte sino al mattino a casa di "Amici" coi quali aveva trascorso una nottata di fuoco con diversi cazzi a sua completa disposizione lasciando così il talamo coniugale, all'amore incestuoso del marito e di sua figlia.

Dunque vi avevano trascorso l'intera notte a scopare e quando al mattino era rientrata per "giocare" un po' col figlio, loro erano ancora in camera, dopo alcune ore di riposo a sparare gli ultimi colpi che avevano in canna prima di alzarsi.

Era rientrata in casa con l'aria un po' discinta e stazzonata, il trucco sfatto ed i capelli alquanto arruffati quando in soggiorno aveva trovato il figlio che la stava aspettando già da diverse ore.

La camicetta semislacciata a malapena conteneva le prosperose tette alquanto arrossate dall'uso mentre la minigonna, non riusciva nemmeno a coprire le guepiere che reggevano le calze velate nere sopra le quali sporgeva parzialmente il perizoma visibilmente umido.

In quella condizione era del tutto normale che il suo corpo odorasse di sesso e la cosa faceva eccitare in modo parossistico il figlio che aspettava impaziente il suo rientro a casa.

Nonostante una indiscutibile bellezza ed una innata classe, in quei momenti era l'immagine di una prostituta al rientro da una notte di lavoro e tuttavia, era quello che il figlio si aspettava di vedere quando le era caduto davanti in ginocchio per sfilarle il perizoma e leccarle la fica ancora bagnata come faceva suo padre in quelle medesime occasioni.

-Guarda Luca, guarda anche tu come hanno chiavato quei due porci per tutta la notte!

Guarda.. guarda, per ogni chiazza c'è un orgasmo di tua sorella(lo sai anche tu quanto sbrodola lei quando gode) e ad ogni macchia più grossa, c'è il marchio della sborrata di tuo padre che io conosco bene per potenza e quantità.

Guarda poi quella patacca sul cuscino, sicuramente l'hanno fatta quando tuo padre tenendola con le gambe sulle sue spalle le aveva sollevato il bacino e con sotto due cuscini se l'era inculata sino a riempirle il retto di sperma che fuoruscendo dal buco che tu stesso le hai spanato, ha bagnato la federa.

Vieni qua cucciolo che gli facciamo vedere a quei due che noi non siamo da meno.-

Al termine di quelle parole, aveva fatto distendere il figlio sul letto incurante del fatto che si sarebbe sporcato al contatto con tutte quelle macchie ancora fresche.

I capelli poi, con la testa appoggiata su quel cuscino ancora umido, si erano resi appiccicosi anche loro.

Lai poi, gli si era inginocchiata davanti ed aveva cominciato a leccargli il cazzo ed i testicoli spingendosi con la lingua oltre il perineo sino a titillargli con la punta a guisa di dardo l'increspatura del suo orifizio anale.

Si attardava con particolare libidine sul buco del culo che contemporaneamente, profanava col dito medio.

Poi, quando la verga era ben dura, gli si era portata sopra facendoselo scivolare dentro a candela.

Con la fica ancora umida di sperma e della saliva del figlio, il cazzo le era scivolato dentro come una spada nel burro rilasciando al contatto coi testicoli il tipico schiocco di uno schiaffo con la mano bagnata.

Cavalcandolo come una amazzone, faceva volare nel vento i capelli mentre i seni roteavano invitanti e carnali sino a ché, abbassandosi su di lui, non offriva i suoi turgidi capezzoli alle sue vogliose labbra.

L'incredibile cavalcata era accompagnata dalle grida di incitazione della donna e dai rantoli di piacere del figlio che rispondendo con spinte pelviche provocava ad ogni "fine corsa" della mamma lo stesso schiocco d'acqua ed un gridolino della donna al vigoroso scontro del glande col suo utero.

Le loro grida, i loro gemiti e le loro oscene frasi di contorno riempivano la stanza irradiandosi per tutta la casa.

Nel topico momento in cui il ragazzo con un grugnito strozzato in gola accompagnato da grida oscene della mamma("Godi cucciolo.. godi.. sborra cucciolo.. sborra nella fica della mamma.. riempila.. falla godere.. mettila incinta alla faccia del cornuto..si.. ssi.. si.. siiiii godo.. godoo.. godoooooo") tremante scaricava in lei i suoi bollenti fiotti di sborra, sulla porta della camera era apparsa la figura della figlia completamente nuda e dietro di lei, anche lui nudo, il padre!

segue



scritto il
2022-05-27
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