Dopo un lungo volo, three is the magic number
di
Flying Kitty
genere
trio
È già pomeriggio, il cielo è abbastanza cupo ma qualche raggio di sole si intravede, dalla finestra si vede parte della spiaggia quasi vuota.
Sto sentendo un po' di musica con il telefono, è il momento di uno dei pezzi che più in assoluto adoro, la suite no1, di Bach con il violoncello.
Questa musica mi riporta a quando suonavo il violoncello da teenager, e alle prime esperienze sessuali con il maestro di musica, un ragazzo 21enne con un talento eccezionale, musicale e non solo, e quando la sento riporta sempre a ricordare dei momenti e delle emozioni molto intime.
La musica ed il cielo grigio mi invogliano a farmi due passi sulla sabbia. Ho sempre adorato la sensazione della sabbia, libera endorfine e riduce lo stress, mi da un senso di tranquillità.
Mi metto un kaftan bianco, pantaloncini chiari e le infradito. Sotto ho un bikini blu scuro, con laccio dietro al collo, e slip con laccetti laterali.
Così sono pronta per uscire.
Sulla spiaggia si vedono poche persone, c'è un gruppo di pescatori locali che sta rientrando da una notte di pesca, qualche cane che gira indisturbato.
All'improvviso si sente un tuono fragoroso e subito dopo comincia a piovere a dirotto, così corro verso l'hotel per sfuggire alla pioggia. Neanche a dirlo sono completamente zuppa dalla testa ai piedi, sento il kaftan che si appiccica alla pelle, facendo intravedere la parte superiore del bikini e non solo, visto che durante la corsa mi si era spostato un po', facevo intravedere ben altro, ma non me ne ero ancora accorta.
Nella hall vedo il resto dell'equipaggio che si era riunito per vedere come trascorrere il resto della giornata, ma visto il brutta tempo, non c'erano molte opzioni, se non stare al bar a bere.
Emma nel frattempo mi fa notare il problema con il costume, un po' imbarazzata rimedio subito, sistemando bene il bikini.
Io decido di tornare in stanza per cambiarmi, ed eventualmente scendere con gli altri per un aperitivo.
Qualche minuto dopo sento bussare alla porta, apro e vedo Emma, che ha consè una bottiglia di chardonnay, e mi chiese se mi andasse di bere un bicchiere con lei. Visto che il piano del pomeriggio era di prendersi un aperitivo e la invito dentro.
Ci sediamo davanti alla finestra aperta che da sul mare, la playlist che suona dal mio telefono in sottofondo ci accompagna.
Emma è una ragazza molto estroversa, piena di energie, 24 anni, irlandese ma con origini caraibiche, occhi chiari, una pelle olivastra perfetta, da invidiarla, alta 1,75 circa, potrebbe essere tranquillamente una modella.
Il tempo scorre parlando del lavoro, del passato, di qualche gossip nella compagnia, chiamamo la reception per ordinare qualcosa da mangiare ed un altra bottiglia di bianco.
Mi dice di quanto trovasse Tom attraente, ma mi lascia di stucco quando mi confessa che trovava me altrettanto attraente , di quanto i miei occhi l'avessero stregata e che se avesse dovuto scegliere tra lui e me per una notte, non saprebbe chi avrebbe scelto.
Mi chiese se avessi mai avuto un esperienza saffica, al che rispondo negativamente. Si avvicinano a me e mi sposta una ciocca di capelli del viso, rimango incerta, il vino ci ha reso più disinibite, la sua mano continua a scorrere lungo il viso, sul collo.
Sento dei brividi scorrere sulla schiena, una sensazione particolare, nuova, in sottofondo sta suonando Bach, questo aumenta queste emozioni a dismisura.
Lei si avvicina a me, mi guarda intensamente negli occhi, le sue labbra sono ad un centimetro dalle mie, la sua mano mi sfiora il seno.
Sento il profumo della sua pelle, è quasi inebriante.
Le nostre labbra si sfiorano, le nostre bocche si aprono nello stesso momento, le lingue iniziano ad unirsi, intrecciarsi con movimenti circolari, inizia a solleticare il mio palato.
La sua mano mi afferra un seno e comincia a massaggiarlo.
Non so come proseguire, è la prima volta che mi capita una situazione del genere, sento una eccitazione particolare che mi sta stravolgendo.
Le sue dita si infilano sotto il reggiseno, e cominciano a danzare intorno al mio capezzolo, ormai turgido. Sussurrando, elogia la morbidezza del mio seno, la sua forma.
Lei mi slaccia il bikini, lo sfila da sotto il kaftan e lo tira su una sedia.
Adesso entrambe le mani stanno giocando sotto il sottile strato di stoffa bianca, un movimento sincronizzato, pollici ed indici strizzano delicatamente le estremità delle mie areole.
Sento l'umidità aumentare tra le mie gambe.
Emma si toglie il suo vestito, rimanendo solo con il perizoma bianco, facendo vedere un corpo tonico, con un seno piccolo ma be definito, gambe e glutei perfetti.
Continuiamo a baciarci, timidamente accarezzo il suo corpo, la sua mano si insinua verso il basso ventre, per infilarsi sotto il pantaloncino, per facilitarla allargo un po' le gambe, le sue dita mi accarezzano il monte di venere, poi lentamente si intrufolano sotto al costume.
Sono eccitatissima, il suo dito scivola dentro di me con facilità, inizia con movimenti circolari intorno e sopra il clitoride, prima in senso orario poi antiorario.
L'eccitazione aumenta ad ogni tocco, non so cosa fare, se non godermi questa esperienza.
In quel momento si sente bussare alla porta, Emma senza pensarci due volte, coprendosi solo con un lenzuolo, va ad aprire, sento che parla con qualcuno, sento la porta rinchiudersi.
Sto seduta sul bordo del letto e vedo Emma accompagnare Tom nella stanza, dicendo, guarda chi è venuto a giocare con noi! E mi lancia uno sguardo lussurioso.
Ritorna sul letto e si mette dietro di me, mi sposta i capelli su un lato e mi bacia il collo, le sue mani si infilano sotto il kaftan, e lentamente me lo toglie, offrendo al nostro amico una visuale del mio seno, e dei miei capezzoli eretti di cui non poteva lamentarsi.
Senza dire nulla Tom, si inginocchia davanti a me, ai piedi del letto, mi sbottona il pantaloncino, abbassa lo zip, e li fa calare alle mie caviglie.
Mi abbraccia ai fianchi, poi mi divarica le gambe,immergendo il suo viso sul pube, respira profondamente.
Il precedente lavoro di Emma sulla mia micina si fa sentire tra le gambe mi sento bagnatissma, il fuoco di trasgressione acceso da Emma, adesso Tom.
Sento le loro 4 mani sul mio corpo.
Con la lingua Emma scende sul mio seno, e comincia a baciarmelo, la sua lingua mi inumidisce i capezzoli.
Lui mi slaccia lo slip del bikini ed inizia a baciarmi la micina grondante di piacere appassionatamente, la punta della lingua mi accarezza, con un tocco leggero ma umido, le grandi e le piccole labbra, dal basso verso l’alto, fino a raggiungere il clitoride, per poi ritornare verso il basso, ogni tanto lascia la piacevole presa per baciare l’interno coscia. Sento dei brividi di piacere scorrere su tutto il mio corpo.
Le sue mani passano sul mio ventre, mi afferra il seno lasciato libero da Emma, comincia a giocarci, facendo scorrere le dita sulla curva del seno poi avvicinandosi gradualmente all'areola, tutto questo senza staccarsi dal pube.
Ma avrei pensato di sperimentare un trio del genere, un trio lo avevo sempre fantasticato con due uomini.
Sento Emma gemere un poco, credo che Tom con l'altra mano ha raggiunto il suo fiore, che immagino pieno di rugiada come il mio.
Poi Tom si alza, si toglie il pantaloncino e la maglietta, facendo vedere il suo membro bello eretto, i testicoli gonfi.
Guardo Emma, lei con un sorriso, lo prende con una mano e lo conduce sul letto, lo facciamo sdraiare.
Poi entrambe ci chiniamo sul suo ventre, lei prende l'asta in mano ed inizia un lento massaggio, io penso a massaggiargli i testicoli gonfi, ben rasati, hanno un sapore diverso dalla sera prima, più fruttoso. La lingua scorre vogliosa, sale verso l'asta, a cui Emma stava già dedicando la sua di bocca.
Poi entrambe iniziamo a baciare la base del pene, e sincronizzate saliamo verso l'alto, verso il suo glande gonfio, arrivati in cima, Emma mi dà un bacio in bocca, e mi dice di continuare.
Non me lo faccio ripetere, ed accolgo il suo glande dentro la mia bocca, comincio un movimento rotatorio con la bocca e la lingua, poi lo faccio scorrere per bene dentro la bocca, massaggiando l'asta con la mano.
Mi sento toccare delicatamente la vagina, Emma ha iniziato ad esplorarla di nuovo con le sue dita, i suoi tocchi sono molto delicati, sa esattamente come muoversi e dove trovare i punti deboli. Sono in estasi. I nostri corpi stretti l'uno all'altro, occupandosi del piacere altrui.
Non so quanto posso resistere prima di avere un orgasmo, quindi lascio mi fermo con il mio lavoretto orale su Tom, prendo Emma e la faccio distendere sul letto, praticamente cacciando Tom dal letto.
Ho voglia di assaggiare il suo fiore, è la prima volta che lo faccio, mi chino su di lei ed inizio ad assaporarne il sapore, con dei timidi colpi di lingua.
Sto a quattro zampe sulle sue gambe, lei gioca con i miei seni liberi.
Sono concentrata sul suo piacere, infilo due dita dentro per stimolarla meglio, sento che la cosa gli piace, mi dice di continuare, mi chiede di provare ad usare le altre due dita, la sento stretta e bagnatissma.
D'un tratto sento una certa pressione all'entrata della mio fiore, vista la mia posizione yoga, stile gatto, Tom non aveva perso tempo e si era messo dietro di me, armeggiando con il suo arnese.
Con un solo colpo infila il suo membro dentro di me, non incontra nessuna difficoltà vista l'abbondante lubrificazione. Lancio flebile grido di piacere, lo sento tutto dentro, sento il suono dei nostri corpi verso si urtano , con una cadenza costante, ad ogni colpo sento l'orgasmo più vicino, devo resistere un altro poco.
Voglio provare a raggiungere l'orgasmo insieme ad Emma, le dico che sto per venire, lei mi dice di aspettare, la sento vicina all'apice, così continuo a stimolarla con le dita e con la lingua, l'orgasmo è alle porte, con la mano libera prendo un lembo della coperta e lo stringo forte, lancio un grido smorzato, il corpo è invaso da una sensazione di piacere estremo. Emma pure raggiunge l'orgasmo, mi tiene ferma la testa per qualche lungo istante.
Mi guarda fissa negli occhi, poi guarda Tom che continua a montarmi con foga, mi tiene bene stretta per i fianchi. Anche lui non è lontano dall'orgasmo, sta per venire.
Lo fa scivolare fuori dal mio corpo, mi giro, lo facciamo sdraiare, Emma si mette al mio fianco , ed iniziamo a masturbarlo a 4 mani, lui non resiste più e cominciana scaricare il suo seme con un grido di piacere, gli schizzi incontrollati finiscono un po dappertutto sul letto.
Ci buttiamo sul letto, i nostri corpi sudati emanano un odore di sesso, sono inebriata da questo. Rimaniamo così per 5 o 10 minuti.
Poi ci ricomponiamo, dal minibar ci prendiamo qualcosa da bere fresco.
Tom ed Emma escono insieme, forse pronti per un secondo round.
Io sono stremata dalle emozioni, ripenso a quello che è appena successo, soprattutto con Emma, una esperienza che non scorderò facilmente.
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