Cornuto 5 - Il racconto della troia: "La prima doppia col mio nuovo amante."

A quel punto avevo dato inizio ad un sapiente pompino affinato da anni e anni di giochi con mio fratello e il "giocattolo" che avevo in bocca in quel momento, mi procurava sensazioni forti ed anche dei brividi giacché era davvero il primo cazzo che avevo a disposizione in vita mia oltre a quello di mio fratello.

Naturalmente non avevo molte possibilità di raffronto oltre quello di Edo e il "pesciolino" di mio marito e tuttavia, forse a causa della novità e del fatto che fosse completamente depilato mettendo in mostra dei bei testicoli pieni oltre che l'asta segnata da sporgenti vene bluastre al termine delle quali, si ergeva livida e maestosa come una grossa prugna, il glande che avevo subito sentito spingere in gola.

In definitiva aveva pressoché le stesse misure di quello di mio fratello anche se il suo aspetto più minaccioso, rappresentava per me una promessa di sensazioni nuove che in seguito avrebbero potuto riempire il vuoto lasciato dalla lontananza del mio amato fratellino.

In un barlume di libidinosa lucidità, mi ero resa conto che forse, la precoce passione per mio fratello, mi aveva impedito di esplorare altri sentieri della sessualità.

"Mmm.. che lingua.. che bocca.. mmm.. quando ti vedevo a scuola con quelle labbra tumide, immaginavo cose incredibile frustrate però dalla barriera impenetrabile che ponevi tra te e tutti i ragazzi. In verità, si era sparsa la voce che tu fossi frigida ed oggi.. vado a scoprire che un marito dall'apparenza innocua, è riuscito a tirare fuori la femmina incredibile che si celava in te.. mmm.. si.. così.. mm.."

Erano i versi ed i commenti che accompagnavano il mio pompino su quel cazzo che, con le sue contrazioni tra le mie labbra, mi sembrava via via più eccitante e desiderabile.

Mio fratello che intanto mi si era messo dietro e mi montava alla pecorina aumentava la libidine che avvolgeva l'ambiente coi suoi commenti: "Le piaci Rocco, le piace succhiarti il cazzo lo sento da come reagisce ai miei affondi e quanto succo producono le sue ghiandole vaginali.. un lago.. un vero lago!

"E tu poi Rocco (Aveva detto rivolgendosi al suo amico che, tenendomi le mani dietro la testa, accompagnava ansimando il mio pompino) stai attento a non goderle in bocca perché, oltre che perderti la sua vogliosa fica, rischi che oltre alla sborra, ti risucchi, mentre vieni, anche i coglioni ed il midollo spinale con la sua idrovora.. mia sorella è una vera appassionata di pompini e golosa di sborra che risucchia e ingoia sino all'ultima stilla."

Quel chiacchiericcio sulla mia testa, portava nuova linfa alla mia libidine oramai fuori controllo.

Dopo le raccomandazioni di mio fratello, Rocco si era sfilato dalla mia bocca ed aveva preso il posto di Edo nella mia fica mentre mio fratello mi faceva tornare indietro di anni con la memoria mentre mi scopava in bocca tenendomi stratta la testa con le mani dietro la nuca.

Con Rocco era un'altra storia, una storia nuova!

Il suo cazzo scolpito da tutte quelle vene nere, turgide sporgenti come bassorilievi, scorrendo rugose sulle pareti della mia vagina, mi procuravano sensazioni nuove facendomi tremare tutta e rispondendo con le contrazioni della mia fica agli stimoli del suo cazzo duro e cresposo come un ramo d'ulivo.

Già al primo affondo avevo reagito con un violento orgasmo accompagnato dal calore dello sperma di mio fratello che mi aveva riempito la bocca di sborra calda e gustosa.

Poi, l'incredibile cavalcata che ne era seguita, era stata accompagnata da una sequela di devastanti orgasmi terminati solo nel momento in cui mi aveva bruciato l'utero coi suoi potenti fiotti di bollente sborra.

Accasciati, sudati ed ansimanti come una nenia mormoravo tra me e me:

"Dio mio.. dio mio che goduria.. grazie.. grazie.." dicevo mentre in posizione supina stringevo ai miei fianchi mio fratello e Rocco che mi avevano fatto provare l'inimmaginabile."

Ometto di descrivere i loro commenti fatti di parole che mi avevano lusingata tenendo viva la mia eccitazione.

Quando entrambi i maschi si erano ripresi grazie anche alle mie carezze ed ai sapienti guizzi della mia lingua sui loro testicoli e sui loro potenti arnesi, Rocco aveva chiesto:

"Se ho ben capito, questa dea dell'amore non ha mai fatto una doppia in vita sua?

Non ha mai preso un cazzo nel culo e uno nella fica insieme?"

Mamma mia!

Dio mio!

Meraviglia! Meraviglia!

Dopo quella domanda alla quale, anche mio fratello non era stato in grado di dare una risposta logica, sia io che Edo, come due pivellini del sesso, ci eravamo affidati all'esperienza di Rocco e dopo alcuni minuti, mi ero ritrovata impalata sul cazzo di Rocco che mi riempiva anche la bocca con la sua lingua mentre mio fratello mi inculava.

Allora sembrava incredibile ma questo tipo di "giuoco" a tre si presta ad una innumerevole possibilità di combinazioni che noi, nel tempo di due ora avevamo provato tutte.

Alle fine, con la fica e il retto pieni di sborra, con la scusa di lavarmi ero andata in bagno.

Ne ero uscita con indosso una camicetta trasparente ed una minigonna per andare da mio marito il quale, secondo il nostro racconto (Tutte balle) mi stava aspettando per fare l'amore.

Naturalmente in bagno non mi ero lavata e con le mutandine che a stenti erano riuscite a contenere il colo dei fluidi che fuoruscivano dai miei buchi, ero andata da lui che aveva provveduto a farmi un approfondito bidet con la lingua procurandomi due nuovi orgasmi mentre lui aveva dovuto cambiare le mutande sborrate già prima che io arrivassi.

Al nostro rientro in sala da pranzo, Rocco ci aveva accolti con un sorriso e vedendo lo sguardo felice di mio marito e la gioia sul mio volto aveva detto: "Sono proprio contento di avervi regalato questo momento d'amore! Credo proprio che la nostra nuova amicizia, ci riserverà momenti molto belli!"

"Hai proprio ragione Rocco!"

Avevo aggiunto ringraziandolo mentre esploravo la sua bocca con la lingua e con la mano gli tastavo il pacco trovandolo ancora duro.

segue