Rocco il mandingo -4-

di
genere
trio

Carmela
Ormai sono quasi le due di notte.

Turi ha detto che visto che possiamo permettercelo raramente, tanto vale sfruttare l’ingresso fino alla chiusura.

Deve essere andato in bagno perché non lo vedo.

Sto ballando con quello che ormai chiamo il mio negro e mi sento illanguidita.

Non è che ci abbia ballato chissà quanto, questo è il sesto ballo, li ho contati.

Anche lui si è accorto che mio marito non è in vista.

Ne approfitta per spingermi dolcemente verso una zona con meno luce e sfiorarmi teneramente i glutei.
Sento un brivido di piacere percorrermi tutta, ma il mio puritanesimo mi spinge ad afferrarli la mano per allontanarla da me.

È terribilmente forte, è come se non l’avessi neanche sfiorato, non ha nemmeno spinto con più forza la sua mano sul mio sederino.

Fa come se non si fosse accorto della mia stretta.

“Mi chiamo Rocco, sei magnifica. Come ti chiami” mi chiede con un tono che mi fa vibrare tutta.

“Carmela. Anche tu sei interessante” mi sento dire.

È incredibile, è la mia voce, ma non sono io, non posso essere io!

Non posso crederci, io, prototipo della conformista, sto provocando questo maschio come una troia in calore. Non lo avevo mai fatto!

“Sono interessante io o il mio fratellino?” continua spingendo con forza il suo membro verso di me.

La punta mi sta vellicando il solco dei seni.

La sua mano ora mi palpa il culetto sotto la gonna.

È calda sulla mia pelle. Calda e piacevole. Forte.

“Tutti e due” rispondo.

Eppure, non è possibile equivocare sul reale significato della sua domanda.

Un rigurgito di consapevolezza mi assale.

Mi libero e fuggo via.

Proprio allora sta rientrando in sala Turi.

Mi vede e mi corre incontro sollecito, preoccupato.

Mi chiede cosa è successo.

“Niente Turi.

Un vecchiaccio mi ha importunata, e quel negro con cui ho ballato prima lo ha messo a posto.

È stato molto cortese ad intervenire.”

Il cuore mi batte forte, spero che il mio viso non palesi che sto mentendo.

Turi mi abbraccia.

“Tutto bene?”

Annuisco.

Mi chiede se ho ringraziato il mio cavaliere.

No. Mi vergognavo troppo di quello che era successo.

Mi prende per mano e andiamo a ringraziarlo insieme.

Divento rosso peperone al pensiero che Turi vada a esprimere gratitudine a Rocco per quello che è successo.

Se sapesse…

Rocco capisce al volo.

Finisce che Turi lo invita a casa per il bicchiere della staffa.

CONTINUA ...
di
scritto il
2022-07-15
4 . 6 K
visite
2
voti
valutazione
3
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Rocco il mandingo -3-

racconto sucessivo

Rocco il mandingo -5-
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.