Obbedisco
di
simonehappysun
genere
dominazione
L’ho conosciuta ad un pranzo aziendale.
Era li bella, una figura incantevole in quel vestitino leggero e svolazzante; raccoglieva gli sguardi dei presenti e le frecciate delle donne che, da brave pettegole, avevano immediatamente notato la sua assenza di intimo.
Non sapevo chi fosse, finché non ci sistemammo ai tavoli: era la moglie di uno dei soci, nonché rigido amministratore della società: un folle commerciale creativo, dedito al lavoro in grado di vendere anche l’aria di Napoli.
In quanto capo contabile dell’azienda mi toccava il posto al tavolo con i soci...ovviamente capitai accanto a lei.
Persona deliziosa chiacchierammo con piacere degli argomenti più vari: dal lavoro alla vita privata, politica, vacanze.
Parlammo di lavoro veramente molto poco se non nel rispondere a una sua domanda sulla mio reale interesse a far parte della squadra.
Io risposi che ci tenevo molto all’azienda ma che sognavo poter crescere e diventare un giorno dirigente.
Il pomeriggio passò tranquillo; facemmo una breve riunione privata prima di passare in piscina dove si trovavano il resto dei dipendenti con le loro famiglie.
Terminata la riunione passai dagli spogliatoi per cambiarmi: ho sempre odiato portare mutande e costume tantomeno sotto i pantaloni; nello spogliatoio mi accorsi subito che c’era qualcosa di strano: mugolii molto eccitanti provenienti da uno delle cabine. Non dovetti fare sforzi per capire quale fosse la cabina incriminata in quanto vedevo due gambe femminili e un uomo mulatto in ginocchio sicuramente intento a leccare la figa della tipa.
Faccio spallucce ed entro nella cabina successiva, mi cambio ed esco per riporre la mia borsa nello scaffale di fronte. Quando torno indietro esce il tipo dalla cabina, seguito dalla sua amante: la moglie del capo!
Lei in modo disonvolto, fa segno mandando via il suo amichetto: il responsabile logistica e trasporti: un egiziano statuario che tutti temono in magazzino, si avvicina a me, mi tocca il sedere e mi sussurra all’orecchio:
“interessato alla promozione? Non hai visto nulla! Se farai tutto quello che ti dico, raggiungerai il tuo sogno!”
Io rimango pietrificato e dopo qualche minuto torno dagli altri.
A fine giornata rientrato a casa, dopo una bella doccia, mi butto sul divano a guardare la tv. Ad un certo punto mi arriva un whattsapp “pronto a fare tutto quello che chiedo?”
Io rispondo di si, rimanendo col cell in mano, finché non arriva l’altro messaggio.
“Questi i miei ordini: da oggi in poi dovrai fare pipi da seduto e mai più in piedi come le donne; Porterai mutande da donna da martedi a domenica anche quando andrai al lavoro. Le dovrai tenere in mezzo alle natiche. Infine domani terrai una candela nel culo tutta la mattina fino a dopo pranzo dopodiché la potrai togliere”
Guardavo il messaggio in un misto di incredulità ed eccitazione... non potei fare altro che rispondere
“Obbedisco”
Era li bella, una figura incantevole in quel vestitino leggero e svolazzante; raccoglieva gli sguardi dei presenti e le frecciate delle donne che, da brave pettegole, avevano immediatamente notato la sua assenza di intimo.
Non sapevo chi fosse, finché non ci sistemammo ai tavoli: era la moglie di uno dei soci, nonché rigido amministratore della società: un folle commerciale creativo, dedito al lavoro in grado di vendere anche l’aria di Napoli.
In quanto capo contabile dell’azienda mi toccava il posto al tavolo con i soci...ovviamente capitai accanto a lei.
Persona deliziosa chiacchierammo con piacere degli argomenti più vari: dal lavoro alla vita privata, politica, vacanze.
Parlammo di lavoro veramente molto poco se non nel rispondere a una sua domanda sulla mio reale interesse a far parte della squadra.
Io risposi che ci tenevo molto all’azienda ma che sognavo poter crescere e diventare un giorno dirigente.
Il pomeriggio passò tranquillo; facemmo una breve riunione privata prima di passare in piscina dove si trovavano il resto dei dipendenti con le loro famiglie.
Terminata la riunione passai dagli spogliatoi per cambiarmi: ho sempre odiato portare mutande e costume tantomeno sotto i pantaloni; nello spogliatoio mi accorsi subito che c’era qualcosa di strano: mugolii molto eccitanti provenienti da uno delle cabine. Non dovetti fare sforzi per capire quale fosse la cabina incriminata in quanto vedevo due gambe femminili e un uomo mulatto in ginocchio sicuramente intento a leccare la figa della tipa.
Faccio spallucce ed entro nella cabina successiva, mi cambio ed esco per riporre la mia borsa nello scaffale di fronte. Quando torno indietro esce il tipo dalla cabina, seguito dalla sua amante: la moglie del capo!
Lei in modo disonvolto, fa segno mandando via il suo amichetto: il responsabile logistica e trasporti: un egiziano statuario che tutti temono in magazzino, si avvicina a me, mi tocca il sedere e mi sussurra all’orecchio:
“interessato alla promozione? Non hai visto nulla! Se farai tutto quello che ti dico, raggiungerai il tuo sogno!”
Io rimango pietrificato e dopo qualche minuto torno dagli altri.
A fine giornata rientrato a casa, dopo una bella doccia, mi butto sul divano a guardare la tv. Ad un certo punto mi arriva un whattsapp “pronto a fare tutto quello che chiedo?”
Io rispondo di si, rimanendo col cell in mano, finché non arriva l’altro messaggio.
“Questi i miei ordini: da oggi in poi dovrai fare pipi da seduto e mai più in piedi come le donne; Porterai mutande da donna da martedi a domenica anche quando andrai al lavoro. Le dovrai tenere in mezzo alle natiche. Infine domani terrai una candela nel culo tutta la mattina fino a dopo pranzo dopodiché la potrai togliere”
Guardavo il messaggio in un misto di incredulità ed eccitazione... non potei fare altro che rispondere
“Obbedisco”
1
voti
voti
valutazione
1
1
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Oggi skiavoracconto sucessivo
Fratelli
Commenti dei lettori al racconto erotico