Sguardi
di
Shikari
genere
sentimentali
Hotel La Tavola Rotonda, stanza 13
Un osservatore distratto vedrebbe una scena stranamente statica, un bell'uomo nudo appoggiato con noncuranza alla porta del bagno, le braccia incrociate sul petto, lo sguardo fisso sulla donna nuda dalle morbide forme, mollemente adagiata sul grande letto.
Un osservatore meno distratto noterebbe che le persiane della stanza sono socchiuse lasciandola in penombra, esaltando il blu delle pareti. Noterebbe altresì le macchie di inchiostro che segnano in punti diversi sia la pelle di lui che la pelle di lei, magari noterebbe anche che i polsi di lei sono portati alti sul capo, legati alla testiera in ferro battuto del letto.
Un osservatore attento noterebbe come la temperatura della stanza sia mantenuta molto fresca da una silenziosa corrente d'aria che delicata raffredda la pelle dei due. Vedrebbe che il legame di lei è dato da un nastro di raso rosso che ne impedisce il movimento delle braccia. Vedrebbe come gli occhi di lei non lascino quelli di lui, e viceversa.
Un osservatore davvero attento vedrebbe davvero quello che sta succedendo in quella stanza.
Potrebbe quasi sentire il dialogo silenzioso dei due, percepirebbe la corrente elettrica che si trasmettono l'un l'altra guardandosi. Vedrebbe come reagisce la donna allo sguardo famelico dell'uomo. Come la gamba sinistra di lei inizierebbe lentamente ad aprirsi, spinta dal solo sguardo di lui, il tallone infine piantato nel materasso, come se egli avesse passato la mano invece dello sguardo.
Poi lo sguardo torna a perdersi in quello di lei, che ora sorride dando inizio alle danze.
Altro passaggio di sguardo e ora sarebbe la destra a muoversi e aprirsi, a scoprire il tesoro umido celato nel loro dolce incrocio. Vedrebbe il bacino di lei contrarsi e alzarsi leggermente in un bagnato invito verso di lui. Invito che sollecita movimenti involontari nell'uomo.
Ma resiste.
Lo sguardo fermo sugli umidi petali di lei si farebbe più fosco, la fame più intensa.
Si osservano, si sfidano, chi cederà per primo?
Gli sguardi riprendono il loro gioco, quello di lui che lentamente risale le forme di lei fino a soffermarsi sui capezzoli. La donna ne avvertirebbe quasi il tocco e questi, complice l'aria fresca, rapidi si increspano e s'irrigidiscono, nell'aspettativa di un bacio.
Altro invito, altro duello.
Poi lo sguardo dell'uomo cade sul volto della donna, vien rapito dagli occhi di lei ora socchiusi dall'eccitazione. Sarebbe lo sguardo di lei ora a percorrere il corpo di lui, partendo da quello sguardo bramoso che la sta divorando, scenderebbe lentamente verso il basso, si soffermerebbe un attimo su quelle linee tirabaci increspate da un sorrisetto malizioso, attraverserebbe l'inchiostro sul petto, solleticherebbe l'ombelico per fermarsi là dove la sua voglia di lei è più palese.
Inconsciamente la bocca di lei si schiude, le fauci improvvisamente secche, la lingua rosata a inumidire le labbra, una lenta carezza promessa di peccato.
E lui è perduto.
Un osservatore distratto vedrebbe l'uomo avventarsi all'improvviso sulla donna.
Un osservatore meno distratto vedrebbe l'urgenza di consumare il rapporto.
Un osservatore attento vedrebbe il sorriso trionfante di lei.
Un osservatore davvero attento vedrebbe lo stesso sorriso sulle labbra di lui.
Un osservatore distratto vedrebbe una scena stranamente statica, un bell'uomo nudo appoggiato con noncuranza alla porta del bagno, le braccia incrociate sul petto, lo sguardo fisso sulla donna nuda dalle morbide forme, mollemente adagiata sul grande letto.
Un osservatore meno distratto noterebbe che le persiane della stanza sono socchiuse lasciandola in penombra, esaltando il blu delle pareti. Noterebbe altresì le macchie di inchiostro che segnano in punti diversi sia la pelle di lui che la pelle di lei, magari noterebbe anche che i polsi di lei sono portati alti sul capo, legati alla testiera in ferro battuto del letto.
Un osservatore attento noterebbe come la temperatura della stanza sia mantenuta molto fresca da una silenziosa corrente d'aria che delicata raffredda la pelle dei due. Vedrebbe che il legame di lei è dato da un nastro di raso rosso che ne impedisce il movimento delle braccia. Vedrebbe come gli occhi di lei non lascino quelli di lui, e viceversa.
Un osservatore davvero attento vedrebbe davvero quello che sta succedendo in quella stanza.
Potrebbe quasi sentire il dialogo silenzioso dei due, percepirebbe la corrente elettrica che si trasmettono l'un l'altra guardandosi. Vedrebbe come reagisce la donna allo sguardo famelico dell'uomo. Come la gamba sinistra di lei inizierebbe lentamente ad aprirsi, spinta dal solo sguardo di lui, il tallone infine piantato nel materasso, come se egli avesse passato la mano invece dello sguardo.
Poi lo sguardo torna a perdersi in quello di lei, che ora sorride dando inizio alle danze.
Altro passaggio di sguardo e ora sarebbe la destra a muoversi e aprirsi, a scoprire il tesoro umido celato nel loro dolce incrocio. Vedrebbe il bacino di lei contrarsi e alzarsi leggermente in un bagnato invito verso di lui. Invito che sollecita movimenti involontari nell'uomo.
Ma resiste.
Lo sguardo fermo sugli umidi petali di lei si farebbe più fosco, la fame più intensa.
Si osservano, si sfidano, chi cederà per primo?
Gli sguardi riprendono il loro gioco, quello di lui che lentamente risale le forme di lei fino a soffermarsi sui capezzoli. La donna ne avvertirebbe quasi il tocco e questi, complice l'aria fresca, rapidi si increspano e s'irrigidiscono, nell'aspettativa di un bacio.
Altro invito, altro duello.
Poi lo sguardo dell'uomo cade sul volto della donna, vien rapito dagli occhi di lei ora socchiusi dall'eccitazione. Sarebbe lo sguardo di lei ora a percorrere il corpo di lui, partendo da quello sguardo bramoso che la sta divorando, scenderebbe lentamente verso il basso, si soffermerebbe un attimo su quelle linee tirabaci increspate da un sorrisetto malizioso, attraverserebbe l'inchiostro sul petto, solleticherebbe l'ombelico per fermarsi là dove la sua voglia di lei è più palese.
Inconsciamente la bocca di lei si schiude, le fauci improvvisamente secche, la lingua rosata a inumidire le labbra, una lenta carezza promessa di peccato.
E lui è perduto.
Un osservatore distratto vedrebbe l'uomo avventarsi all'improvviso sulla donna.
Un osservatore meno distratto vedrebbe l'urgenza di consumare il rapporto.
Un osservatore attento vedrebbe il sorriso trionfante di lei.
Un osservatore davvero attento vedrebbe lo stesso sorriso sulle labbra di lui.
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